mercoledì 19 settembre 2007

Portarsi avanti...

Stasera ho avuto tempo per cucinare, yuppi! Così mi sono portata avanti con la cena anche di domani sera (so già che tornerò' tardi...). Quindi sono partita con il Goulash per domani. Per questa ricetta mi sono liberamente ispirata a quella dello spezzatino ungherese contenuta nel libro "La cucina delle spezie" di David Sheen. Quindi: ho affettato sottilmente tre cipolle dorate, e ho ridotto a cubi di circa 3 cm della carne di manzo. Nella mia fantastica pentola di ghisa (si è lei bella, blu, brillante... ogni volta che la uso i cibi che ne escono sono sempre più buoni dell'ultima volta, a lavarla ti spacchi le braccia, di metterla in lavastoviglie non se ne parla proprio, ma il risultato vale sempre la pena) dunque, nella mia pentola di ghisa ho messo un po' di burro e un po' di olio di sesamo, e subito ci ho buttato dentro la carne per farla rosolare a fuoco vivace. Poi ho aggiunto le cipolle, 3 chiodi di garofano, (mi piace molto il loro profumo e inoltre hanno il potere di annullare la carica batterica di un bel pezzo di carne per almeno 24h, quando non c'erano i frigoriferi usavano questo sistema) una manciata di semi di Kummel e una di semi di Cumino, una spolverata di polvere di peperoncino (è facoltativa, a me piace un po' piccante) e, IRRINUNCIABILE una bella manciata di paprika dolce (se no che Goulash è?). Girare ancora per distribuire bene le spezie e quindi aggiungere polpa di pomodori pelati. Aggiungere un po' di acqua, sale e coprire. Spostate la pentola sul fuoco più piccolo e lasciatecela a fuoco basso, finché la carne diventa bella morbida. Ogni tanto controllate che non si sia asciugata la salsa, se così fosse aggiungete un po' di acqua. Domani sera sarà solo da scaldare e prima di servire aggiungerò due cucchiaiate di yogurt greco ( altrimenti, se l'avete, panna acida). Servito con una baguette fragrante, dopo l'aqua circuit, sarà sicuramente divorato.
A questo punto (quello dove stavo spostando la pentola di ghisa sul fuoco più piccolo) ho iniziato a preparare per stasera. Quest'estate in un locale qui vicino ho mangiato un fantastico risotto alle pesche e coda di bue affumicata. In frigo ci sono le pesche noci che stanno un po' andando, non ho la coda di bue affumicata ma ho della carne salada. La sfida inizia. Risotto alle pesche noci e carne salada. Per prima cosa ho messo un pentolino d'acqua a bollire con un po' di dado. Poi ho tagliato sottile sottile uno scalogno e l'ho messo in padella antiaderente con poco burro a fuoco bassissimo. Ho tagliato a fettine la pesca noce e l'ho messa a stufare insieme allo scalogno. Un'altra pesca noce me la tengo per la decorazione finale. Stufata per bene l'accoppiata ho alzato il fuoco e ho versato il riso (io avevo il Carnaroli ) l'ho fatto brillare e l'ho sfumato con del sake (già che ci sono sperimento del tutto...) Assorbitolo, inizio a mettere qualche mestolo di brodo, mescolo solo la prima volta e poi aggiungo via via il brodo senza più toccare il riso. Così ho potuto dedicarmi a scrivere questo post (tanto per rimanere in tema del portarsi avanti...) una decina di righe, due mestoli di brodo, cinque o sei righe, due mestoli di brodo. A quasi fine cottura ho assaggiato ed era un po' insipido, così ho aggiunto del miso bianco (ma va bene anche un po' di sale o del dado granulare) due cucchiaiate di yogurt greco (è per la dieta! al posto della panna) un pezzetto di burro e del formaggio grattugiato. Spento il fuoco, mescolo brevemente, l'ho lasciato molto all'onda (cioè ancora con un po' di liquido non assorbito completamente, ma non più allo stato brodoso, come una crema densaliquida) ho coperto e lo lascio lì ad assorbire da solo. Quando arriverà chi dovrebbe essere già qui a quest'ora, lo servirò con la carne salada tagliata a straccetti mescolata insieme al risotto e delle fettine di pesca noce disposte a fiore proprio in cima. Una bella macinata di pepe nero per il contrasto e un filino di olio extra vergine d'oliva per lucidare.

Aspetta, aspetta...

Va alla fine si è asciugato un po' troppo per i miei gusti, segno questo che portarsi avanti troppo non va bene (ma la cottura era perfetta). La prossima volta userò la tecnica che adotto sempre: arrivata alla fase dove si sfuma il vino, spengo il fuoco e lo riaccendo solo quando sono arrivati tutti, quindi inizio ad aggiungere il brodo e porto a cottura mentre gli ospiti aspettano.
Come si vede dalla foto, la pesca noce l'ho messa un po' sparpagliata e la carne salada l'ho appoggiata anche sopra. La prossima volta ho pensato che invece del sake userò per sfumare del vino bianco dolce per esaltare il lato fruttato del piatto o del whisky per esaltare il lato aromatico.

Per la cronaca, comunque, il piatto è stato molto apprezzato, doppia porzione per tutti!

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