lunedì 30 giugno 2008

Cena all'aperto

Stasera ho preparato per cena frittata e insalata. E ho mangiato fuori sul balcone, ah che bello!
Frittata zucchine e cipollotti
Per questa frittata da dieta ho usato la pentola apposita, quella che si aggancia e si gira. Ho tagliato a cubetti 1 zucchina l'ho buttata nella pentola per frittata e ho dato 2 spruzzi di olio extra vergine d'oliva, ho aggiunto i gambi verdi dei cipollotti, ben lavati e scartate le foglie brutte. L'acqua rimasta addosso ai gambi è sufficiente per stufare il tutto, ho coperto con l'altra metà pentola. Dopo circa 5/7 minuti ho sgusciato direttamente in pentola 4 uova, le ho rotte con il cucchiaio di legno e ho spinto il bordo rappreso verso l'interno della frittata un po' di volte, di modo che si formi una specie di bordo. Ho coperto di nuovo. Dopo 4/5 minuti, a fiamma dolce, ho scosso la padella e sentendo che la frittata dentro si muoveva compatta ho girato, per far cuocere l'altro lato. Qualche scossone ancora, ho aperto e ho irrorato con aceto di vino bianco, alzato il fuoco e fatto evaporare. Questo serve per togliere l'odore di freschino delle uova e per rendere il tutto più digeribile. Scodellata in un piatto da portata, l'ho decorata con una foglia di basilico e qualche fogliolina di issopo delle piante del mio balcone. Gustata tiepida è molto più buona.

Insalata quasi greca
Con i cipollotti dei gambi usati prima per la frittata ho composto una insalata quasi greca.
Tagliati i cipollotti ad anelli li ho messi nell'insalatiera e bagnati con aceto di vino bianco, stessa sorte per i cetrioli sbucciati a righe e tagliati a rondelle. Questo procedimento rende le cipolle e i cetrioli più facili da digerire. Ho aggiunto 1 pomodoro cuore di bue molto maturo, germogli di fagiolo mungo (i miei!) e delle olive Kelemata. 2 cucchiaini di olio extra vergine di oliva e qualche foglia di basilico spezzata. Se, come nel mio caso, la salamoia delle olive non contiene altro che aceto, acqua e sale, si può aggiungere 2 o 3 cucchiaini all'insalata. La rende più caratteristica.

domenica 29 giugno 2008

Pastasciutta!!!

Stasera avevo voglia di pasta e così (secondo indicazione del dottore) mi sono preparata degli spaghetti. Ho usato spaghetti ai 5 cereali, molto sazianti, e della bottarga che ho scovato in frigorifero...

Spaghetti ai 5 cereali bottarga, peperoni, pomodoro e prezzemolo

Ho cotto gli spaghetti secondo indicazione lasciandoli però un po' al dente. E ho fatto bene perché cuociono in meno tempo rispetto ai minuti scritti sulla scatola.

In una padella ho spruzzato un goccio di olio extra vergine di oliva e ho soffritto leggermente delle fettine di aglio, ho aggiunto un peperone giallo tagliato a listarelle e i pomodorini, del mio balcone, tagliati a metà. Ho saltato pochissimo e ho aggiunto la bottarga tagliata a lamelle e un bel po' di prezzemolo, compresi i gambi, tagliato a forbice. Ho aggiunto un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, ho scolato e trasferito in padella gli spaghetti e li ho saltati a fuoco vivo per 1 minuto scarso.

Della Amicizia

In questi ultimi giorni sono uscita spesso a cena, il mio posto preferito è dove posso mangiare sashimi, sushi e qualche assaggio di vera cucina cinese e thailandese. Questo mi permette di avere una vita sociale e rispettare la dieta. Si, anche chi è a dieta desidera avere rapporti umani...senza dover dire sempre che è a dieta e non può mangiare questo o quello. Anche perché sembra che la frase "Sono a dieta, non posso..." scateni in alcuni soggetti un'irrefrenabile voglia di farti sgarrare. Con blandizie materne ti offrono dolci ipercalorici accompagnandoli con panna, gelato alla crema e un "cosa vuoi che sia...per una volta..." altri in maniera subdolamente aggressiva giudicano errato quello che stai facendo e minano la tua fiducia nel medico, nella tua volontà di guarigione, nella tua costanza. Altri ancora, con mossa fintamente incurante ti piazzano nel piatto quantità industriali di cose che non mangeresti neanche se fossi un fuscello (o forse saresti un fuscello proprio perché non le avresti mai mangiate).

Vabbè in altri tempi avrei analizzato il perché di questi bisogni...Invidia? Prepotenza? Una sorta di "mal comune mezzo gaudio?" o più semplicemente il non saper accettare che condividere il tempo del cibo non può essere per forza l'unico atto che testimonia un'amicizia. L'amicizia per me deve essere uno scambio di confidenze, aiuto, affinità e deve essere una strada a doppio senso. Capire Quanto puoi chiedere all'altro e Quando fermarsi di chiedere per non lasciare altro che il Vuoto. Dare e Ricevere, ma anche smettere di chiedere e smettere di dare quando ci si sente depauperati e sapere che dall'altra parte sia compreso e rispettato questo smettere. Solo così si può tornare ad essere amici. Se svuoti tutto, svuoti anche l'amico e dopo non c'è più niente su cui costruire qualcosa. Per riempire quel Vuoto creato da altri, a volte basta anche un bigliettino con su scritto "Sei Mitica!" e capisci che l'amicizia è un rapporto a due a due ma che coinvolge anche altri, che quello che hai dato senza ricevere in cambio nulla ad uno, ti viene ridato da qualcun altro, basta essere attenti. Attenti a percepire i rapporti a due di chi ti circonda ma anche attenti a saper cogliere il momento giusto per una parola, un grazie. Come un albero l'amicizia è formata da tanti rami, a volte da un ramo che credevi secco spuntano altri rametti verdi e freschi. E la voglia di aprire il tuo animo ritorna.

Ecco che allora arriva un gesto inaspettato, da qualcuno che si è sempre tenuto sullo sfondo, da qualche giorno mi arriva un bicchiere di succo centrifugato con le sue mani, ed è una bevanda che risana il corpo e anche la psiche. E' l'Aperitivo di Mari, che sperimenta con la sua centrifuga nuove combinazioni di frutta e verdura e me ne porta un'assaggio. Quel succo per me vuol dire continua sulla strada che hai preso, non mollare... stai facendo la cosa giusta. Grazie.

photo: Michael Jastremski http://5454.openphoto.net

venerdì 27 giugno 2008

Cena svogliata

Fa caldo, di cucinare non ho voglia...

Ho assemblato qualcosa direttamente dal frigo, Tortilla senza cipolla scaldata e servita con cipolline sott'aceto, mozzarella di bufala fatta con qualche fogliolina di santoreggia del mio balcone e un goccio di olio extra vergine d'oliva, fichi con il salame e fette di pesca noce, patate lesse condite con aceto balsamico...



Insalata di prezzemolo alla libanese
poi ho ridotto a cubetti un pomodoro ben maturo, l'ho salato e ho aggiunto un bel mazzo di prezzemolo, gambi compresi, tagliato a forbice, olio extra vergine d'oliva e qualche seme di sesamo.
Basta. Troppo stanca....

domenica 22 giugno 2008

Chiuso per lavori

Solo per aggiornare le foto dei germogli, sopra i fagioli mungo a piena maturazione, hanno le foglioline! Sotto i semi di alfa alfa, mikrobi.... Dopo il Piadina Day mi sono fatta un'esame di coscienza. E' veramente stupido impegnarsi in trattamenti, esercizi, ginnastica, dieta, autocoscienza e poi in un giorno recuperare gli ultimi 2 kili persi... (E' stupido sbracarsi non impegnarsi). Fortunatamente è uscito il sole. Questo mi ha fatto tornare la voglia di sistemare il balcone, per piantare nuove erbe e verdure e per abbronzarmi un po'. Così ho piantato pomodorini, cetrioli, peperoni di due tipi, rosmarino, salvia, santoreggia, issopo, elicriso, basilico, prezzemolo e lemongrass. Le foto le pubblicherò prossimamente. Questa è una foto dell'anno scorso, i lamponi del raccolto direttamente dal mio balcone, mmmm che buoni!

martedì 17 giugno 2008

Piadina Day

Oggi ho incontrato la mia amica Michela. Di ritorno dal mare, mi ha portato, ben conoscendo la mia golosità... Vere Piadine Romagnole fatte a mano. Grazie!

Allora ho designato la giornata di oggi "Piadina Day".

Subito a pranzo ne ho scaldata una con il microonde e ci ho messo sopra del radicchio di Verona, Robiola, qualche seme di sesamo e un goccio di olio extra vergine d'oliva.
Ho accompagnato la robiola anche con due fichi ben maturi.

Stasera invece ho scaldato le piadine sulla piastra rovente e le ho accompagnate con crescenza fatta squagliare tenendola vicino ai fornelli mentro cucinavo, che ho condito con olio extra vergine d'oliva e pepe nero macinato fresco.














Ho preparato dei funghi saltati con aglio e pochissimo olio, e cuori di carciofo surgelati stufati con fettine di aglio, acqua e olio (poca e poco) alla fine ho aggiunto foglie di menta fresca ai carciofi e pepe nero ai funghi.

Ho tenuto da parte 4/5 pezzi di carciofo e aggiungendo un po' di acqua li ho frullati per ottenere una crema spalmabile. Ho unito anche un po' di salsa all'aglio e una foglia di menta per decorare. Su un bel tagliere di legno ho disposto un pezzo di formaggio Livigno, del Prosciutto Cotto e del Lardo di Castellucchio.


Queste sono le due piade: una con funghi, crescenza, prosciutto cotto e tocchetti di Livigno, l'altra con crescenza, crema di carciofi e lardo. Per concludere, fragole e melone servite nel melone stesso. Solo succo di limone per condire... dopo tutto sono a dieta!

lunedì 16 giugno 2008

PdB ovvero: Programma di Bellezza

La Domenica, se non si ha altro di meglio da fare, è il giorno ideale per il Programma di Bellezza.

Come in un centro estetico casalingo, mi restauro da capo a piedi. E dopo sono una persona nuova. Musica rilassante, incensi, lume di candela. Prendersi cura di se deve essere un rito. Coltivare la mente va bene, leggere, studiare, pascersi di arte, ma anche il corpo esiste. E' la nostra estensione nel mondo.

Alle volte invece il Programma di Bellezza lo incastro con i Mestieri (di solito al Sabato). Con una attenta programmazione dei tempi, riesco a farmi il riflessante ai capelli, la depilazione (prima di pulire il bagno) lo scrub corpo, certe volte anche i fanghi, (ma prima di passare l'aspirapolvere perché quando seccano tendi a disperderli per casa), la maschera al viso e ai capelli mentre pulisco la casa e finire tutto con una meritata doccia rigenerante, manicure, crema ed eccomi pronta per svaccarmi sul divano. O per uscire.

Ieri sera sono uscita. Sono andata a mangiare sushi e sahimi, Yum!

So che l'idea di mangiare pesce crudo a molti disgusta. Ma andrebbe provato almeno una volta. Per me è diventata una alternativa quando non ho voglia di cucinare ma non voglio cadere nella pizza o nel kebab d'asporto. Il tonno è il mio preferito e se trovo anche un filetto di manzo con il grasso ben distribuito come venature di marmo, allora faccio metà piatto tonno e metà piatto manzo. Tagliati a fettine di circa 1/2 cm di spessore, tenuti in frigo fino all'ultimo momento prima di servire, li gusto intingendoli in salsa di soia mischiata con aceto di riso 50/50 (va bene anche l'aceto normale o il balsamico), come dicono in Giappone: la morte sua!

Si accompagnano con cetrioli sbucciati a righe e tagliati diagonalmente. Molto Jap.

Stasera ho mangiato :
Petto di pollo alla senape e limone con olive e zucchine

Ho tagliati a listarelle il pollo e l'ho massaggiato con della senape di Digione. Nella padella antiaderente già calda ho spruzzato pochissimo olio extra vergine d'oliva e ci ho buttato il pollo.
Quando è rosolato ben bene, l'ho irrorato con il succo di un limone, ho aggiunto delle olive nere e 2 zucchine tagliate a rondelle. Ho coperto con il coperchio della Tajine e fatto cuocere per 20 minuti circa. Una volta nel piatto ho aggiunto semi di lino e di sesamo, 3 mandorle e cipolla secca. A lato una spruzzata di Tabasco e una di Tabasco Hot (sto diventando dipendente). Per concludere macedonia di melone, fragole, albicocche, pesche, banana e qualche acino di uva.


















sabato 14 giugno 2008

Nuove aggiunte alla dieta

Come si è capito dagli esperimenti, la gelatina mi è stata aggiunta la penultima volta. Ieri ne ho parlato con il dottore e mi ha spiegato il trucchetto. Per fare un pollo in gelatina devi mettere il pollo nella gelatina e non la gelatina sul pollo. Mi ha consigliato, a prescindere dalla preparazione "dolce" o "salata", di mettere il recipiente che darà forma alla gelatina in freezer, così quando la gelatina si è raffreddata se ne versa un pochino nel recipiente gelato e velocemente si fa girare per tappezzare bene le pareti (del recipiente...) Il freddo del contenitore dovrebbe aiutare ad addensare subito. Poi si posizionano gli ingredienti. Pollo, verdure o macedonia di frutta (senza succo! tenetelo e servitelo a parte) e si aggiunge gelatina fino a portare a livello con i bordi del contenitore.
Due cose importanti: usare un contenitore piccolo, per cercare di mettere meno gelatina possibile, perché è comunque calorica, e nel caso di quella per preparazioni salate è appunto salata.
Ho virgolettato "dolce" e "salata" perché nella macedonia effettivamente non va ne zucchero, ne miele, ne edulcoranti. Solo succo di limone o arancia. E nelle preparazioni "salate" il sale non va messo, al limite un po' di brodo granulare Sohn, per questo è meglio usare anche qui la gelatina in fogli, insapore e senza altri ingredienti aggiunti.

Poi abbiamo parlato della cura della pelle. Chi dimagrisce è a rischio di smagliature e cedimenti. Mi ha dato delle creme da usare tutti i giorni (già una routine per me) che hanno come obiettivo comune il miglioramento del tono muscolare e capillare, un effetto drenante e liporiducente.
Mi ha aggiunto albicocche, pesche, melone, fragole, anguria, kiwi. Yeeeehhh!!! Senza esagerare con le dosi. Servono perché contengono vitamina A, la vitamina della pelle bella.

Oltre alle gallette di riso, ora posso sbizzarrirmi anche con quelle di grano saraceno, le ho trovate nel negozio biologico e hanno superato il giudizio del dottore, e con le fette tipo Wasa, integrali o di segale.

Alternativamente alla patata della sera, posso fare una polentina (senza sale) di mais o di grano saraceno o un mix di tutte e due, quella chiamata "Taragna". Per insaporire, basta il sapore di ciò che accompagna o al limite un pochino di sale iposodico nell'acqua di cottura.

Alle insalate o alla macedonia posso aggiungere semi di sesamo, semi di lino e 3 mandorle o 3 gherigli di noce. Anche per decorare il filetto di pesce o la carne o l'uovo... vanno bene su tutto e fanno bene. Contengono olii benefici per la salute delle arterie. Senza esagerare con le dosi!

Posso mangiare le alghe, trattandole come verdura.

Invece del pesce al cartoccio posso usare i filetti e farli in padella (senza condimenti grassi). Questo già lo facevo, è più veloce cuocerli così, e qualche ricetta l'ho anche pubblicata.

Ha ribadito l'importanza degli esercizi, che faccio tutte le mattine, per gli addominali, per le gambe per il mento e per il sedere, insomma acquistate un bel libro di Pilates che c'è scritto tutto.

Ne sono uscita carica a 1000, tanto che sono andata direttamente al supermercato dove ho preso le creme (nella parafarmacia) e frutta a volontà. E due salsine al Tabasco.

Oggi a pranzo mi sono preparata una delizia di freschezza. Spring Rolls Vietnamiti.
Gli Spring Rolls non sono altro che gli Involtini Primavera. Ma in Vietnam non li friggono. Ho usato delle cialde di riso, si trovano anche in alcuni supermercati, si chiamano Spring Roll Wrappers della Blue Dragon e sono come delle piadine quasi trasparenti e sottili. Vano messe in acqua bollente 15/20 secondi, asciugate e farcite con un ripieno, tipico o a piacere, ma freddo. Arrotolarle per formare degli involtini e servirle accompagnate con verdura fresca e magari una salsina piccante anche orientale.

Vietnamese Spring Rolls con quello che c'è.
In una ciotola o spezzato la carne in gelatina che avevo per pranzo, e l'ho mescolata a un po' di radicchio di Verona tagliato a listarelle e ai germogli di fieno greco fatti da me. Ho versato un po' di acqua bollente in un piatto profondo e ho bagnato le cialde una alla volta. Asciugata e riempita con il composto, arrotolate e sistemata nel piatto. Il ripieno avanzato l'ho servito a parte con un pomodoro cuore di bue affettato e cosparso di semi di papavero e un cucchiaino di olio extra vergine d'oliva.
Poi, in un angolino, ho messo qualche goccia delle due salse al Tabasco comprate ieri. Quella classica e quella Hot. Ci intingo l'involtino e un morso. Mmmmm..., bella piccante e acetosa! Quella normale... Ahhh!!!! ho i lacrimoni ma che gusto quella Hot!

P.S. devo avvertire che ho una resistenza al piccante coltivata con gli anni. Provatele a vostro rischio e pericolo.

Per finire mi sono gustata il primo melone della stagione. La bocca ancora in fiamme ha apprezzato la dolcezza del frutto.


venerdì 13 giugno 2008

Come nuotare nel Lago

Stasera sono andata dal dottore, 79 kilogrammi!!! Ho superato la boa degli 80 kili e ora devo solo raggiungere la riva. La vedo, so che sforzo mi viene richiesto per arrivare a terra. E so che dosandomi posso farcela. Come nuotare in un lago ghiacciato. Sai di essere solo nel lago, e che devi andare da una riva all'altra. Non puoi tornare indietro, significherebbe perire. Ci sono momenti dove il freddo ti impedisce di pensare. Senti solo dolore. Ma se ti muovi, e combatti contro la voglia di lasciarti andare, misteriosamente il corpo risponde. Procede da solo. Una bracciata dopo l'altra. Respira. Pensando al calore del sole sulla pelle quando ti sdraierai sulla riva.

Dopo aver attraversato il Lago. Non tornerò più indietro.

giovedì 12 giugno 2008

Esperimenti ... riusciti male

Ieri sera ho provato a fare la gelatina, era la prima volta. Premetto che le istruzioni sulla confezione del preparato per gelatina salata non sono il massimo. Dal canto mio, non mi sono documentata. Fifty fifty.
Preparazione della Gelatina (sbagliata)
Scaldo 250 ml di acqua (come da istruzioni) e quando bolle unisco il dadone. Mescolo per farlo sciogliere e aggiungo i 250 ml di acqua fredda e un po' di aceto balsamico. Ecco fatto. Ma quando addensa? C'è scritto istantanea, io sono un tipo impaziente!
Metto in frigo. Sbirciando ogni tanto passa 1 ora e niente. 2 ore e ancora niente. Forse il dadone ha fallito. Rimetto il pentolino sul fuoco e quando bolle ci metto una bustina di gelatina granulare, questa non richiede acqua fredda e la dose è per 500ml, proprio la mia. Sto facendo concentrato di gelatina ah! ah! ah! Rimetto in frigorifero. E' l'una di notte, vado a letto. Non posso fare le due e mezza tutte le sere, poi il giorno dopo mi viene il jet-lag.
Sono le 2.00, solo una sbirciatina. Niente, è ancora liquida. Stremata, vado a dormire.

E' mattina, il sole spende. E la gelatina pure! Bella solida, brilla che è un piacere. Bastava scriverlo però che ci vuole una notte... Non vedo l'ora di tornare stasera e provare a farci le cosce di pollo che ho cucinato ieri sera.

E' sera, ci ho pensato oggi, e voglio usare una tecnica combinata. Ammollerò in acqua fredda la gelatina in fogli, quella che si può usare anche per le preparazioni dolci, e la stenderò sulla carne seguendone i contorni come una mamma con le coscette del suo bimbo.
Nel frattempo, per staccare la gelatina già fatta, dal pentolino, l'ho passato sull'aria calda della macchina dei pop corn.
Mi appresto a fare la mammina con la gelatina in fogli, macchè, si è ammassata tutta!
Quando voglio una cosa la devo ottenere e subito, non ho tempo di aspettare.
Prendo la mia gelatina concentrata, che se ne sta tutta bella vibrante da sola su un piatto. Avevo intenzione di mangiarmela a fette, come una torta (è una perversione, lo so) ma la sacrificherò in nome della scienza. Con la coltellina per il prosciutto, la taglio a fette orizzontali che dispongo sul fondo di un piatto da portata, poi ci appoggio le cosce di pollo e le carote affettate diagonalmente e con altre fette ricopro le cosce di pollo. Sulle carote invece ho messo i brandelli della gelatina in fogli perché non volevo alterare il bel colore arancione. Non è ancora finita... mi è venuta un'idea! Copro tutto con la pellicola e vado a prendere il phon. Con il calore si unirà tutta, penso. Poi penso anche che saprà tutto di plastica. Rinuncio all'insano progetto. Metto in frigorifero. E' la cena di domani sera. So già che tornerò tardi, devo andare dal dottore.
Stasera ho mangiato una zuppettina di patate e cipolle cotte nel brodo di pollo. Confortante. Avevo così fame che mi sono dimenticata di fotografarla. La rifarò.

A chi si domandasse che fine hanno fatto i germogli di legumi questa è la risposta. Esperimento non riuscito. Già il terzo giorno avevano un odorino bizzarro... forse ho sbagliato a mettere anche i semi di girasole che non sono germogliati e hanno fatto un po' poltiglia. Anche i ceci non sono germogliati. Mi sa che hanno bisogno di un tempo di ammollo maggiore rispetto ai fagioli dall'occhio. Circa 2 notti e 1 giorno.

Ma non mi arrendo. Ci riproverò ancora con i tre, separatamente.

mercoledì 11 giugno 2008

A pranzo con Evi

Oggi a pranzo sono uscita con la mia amica Evi, quella del fratello bravo ai fornelli. Siamo uscite senza idee precise su cosa mangiare e quando ci siamo trovate davanti alla scritta oggi Roast Beef a € 3,80 ci siamo fiondate alla postazione del barbecue. Al cuoco generoso di proporzioni ho indicato "quella!" e subito lui ha agguantato un bel pezzo di carne marezzata di grasso al punto giusto. Stavo seguendo con lo sguardo il viaggio della bisteccona verso il tagliere mentre dicevo "ne faccia una anche per la mia amica" e poi a Evi "ci facciamo anche una salsiccetta di maiale in due?" quando ho incrociato la foto del Roast Beef € 3,80. All'etto. Panico. Sguardo atterrito tra me e lei. Il cuoco si stava rivelando generoso anche nelle porzioni. "Niente salsiccetta và..." Lo chef ci consegna uno scontrino a testa, aveva pesato le bistecche, e ci chiede "le volete al sangue?" "No, no. Medie." Con quello che le abbiamo pagate almeno cuciniamole. Contornate di patatine fritte (per Evi) e di cornetti, patate e cipolle al balsamico (per me), condite con un filo di olio extra vergine d'oliva, un po' di peperoncino tritato e pepe nero, le bistecche si sono rivelate ottime. Morbide e saporite cedevano al primo taglio come burro lasciato a temperatura ambiente. Io non mangiavo carne di manzo da circa 9 mesi. Ohh che goduria... Le abbiamo proprio gustate.
€ 7,90 (solo la bistecca) ben spesi.

martedì 10 giugno 2008

Uovo bazzotto, lenticchie beluga e olio tartufato

Ieri sera avevo preparato queste fantastiche e saporitissime lenticchie. Le uova sono venute bazzotte, ne sode ne molli. Per chi è a dieta questo tipo di cottura da la stessa soddisfazione di mangiare un'uovo al burro, ma senza burro! L'unica difficoltà sta nello sbucciare le uova senza maciullarle troppo. Adagiate su degli asparagi al vapore o su dei cipollotti sembreranno proprio come quelle al tegamino.


Mi piace il nome Lenticchie Beluga e l'ho subito associato alle uova poi dalle uova sono passata al pensiero del tartufo, che non ho, e così mi è venuta questa ricetta. Doppio salto mortale carpiato in avanti....L'olio tartufato con il caviale non lo vedo bene, ma con le lenticchie si, così ho disposto le lenticchie, fatte scaldare un pochino in padella, e ci ho sdraiato l'uovo, rompendolo di modo che uscisse in tutta la sua cremosità il tuorlo. Una spolverata di pepe nero macinato al momento e un cucchiaino di profumato Olio Extra Vergine d'Oliva Tartufato Lenzi, un'altro regalo di Natale da parte di un'amico, (si deve essere sparsa la voce che sono golosa...) Superbe!
Germogli di legumi II giorno

lunedì 9 giugno 2008

Spuntino di mezzanotte

Qui "alle Azzorre" è passata da poco mezzanotte, e questo è il mio spuntino. Una fetta di pane biologico alle mandorle e uvetta con un cucchiaino di miele di castagno e spolverizzato con semi di sesamo e lino dorato. Era solo l'altro ieri che a quest'ora mi stavo scofanando patatine fritte direttamente dal sacchetto. Alle volte mi sembra di avere due personalità. Mi sono piaciuti tutti e due.

Le ho fatte!!!

Le Patatine Angeliche da ricetta virtuale è diventata ricetta sana. E con risultati niente male...
Patatine Angeliche
Accendere il forno al massimo (200°), ma togliere le teglie.
Ho lavato due patate medie sfregandone bene la buccia con una spazzolina. Con la mandolina le ho affettate allo spessore di 1 mm e le ho messe a bagno in acqua corrente fredda. Quando l'acqua non è più torbida di amido le ho scolate e asciugate bene. Le ho disposte sulle due teglie coperte con carta forno, cercando di non sovrapporle. Una l'ho spolverizzata di paprika dolce.














Le ho messe in forno, e ho abbassato a 150°. Poi mi sono dimenticata di loro, tutta intenta con le altre ricette... meno male che esiste il timer, l'avevo puntato a 30 minuti.








Gustose e sane. Quelle alla paprika non hanno bisogno di sale, le altre un pizzico di sale iposodico o brodo granulare Sohn. (Ok, non sono proprio come quelle fritte, ma si presuppone che io sia a dieta!) Comunque, per la serie "mangiati delle verdure fresche, una carota, un gambo di sedano... le mie patatine soddisfano il bisogno di sgranocchiare cibo asciutto. Yummi! Belle croccanti!

Stasera cena da sola

Stasera i miei fornelli hanno funzionato a pieno regime, e anche il forno. Per prima cosa ho lavato le biete e con la sola acqua rimasta addosso le ho messe in pentola con 2 spicchi d'aglio schiacciati. Ho coperto e con il fuoco medio le ho fatte appassire. Quando erano cotte le ho prelevate con una pinza e le ho messe in un coccio, pronte per essere scaldate domani. Via, in frigo. Poi ho utilizzato l'acqua di cottura delle biete per cuocere le lenticchie. Le ho prese sabato si chiamano Lenticchie Beluga e sono piccolissime e nere. Non hanno bisogno di ammollo basta solo una sciacquata, e in 20/30 minuti sono pronte. Hanno assorbito tutta l'acqua e ne ho dovuta aggiungere solo un pochino per portarle a cottura. Una volta spente ho aggiunto un cucchiaino di brodo granulare iposodico e le ho messe in un Tupperware. Via, in frigo anche loro. Nel tempo che ho fatto rassodare le uova che mi serviranno per domani a pranzo, ho pulito un finocchio, è una verdura che mi piace moltissimo cruda. Cotta molto meno, ho ricordi brutti in merito. Mezzi finocchi lessati e molli, passati in forno con formaggio fuso. Ma la mia amica Evi mi ha incuriosito. Lei, o meglio suo fratello, li fa in padella. Ispirata ho tenuto le foglie più esterne e...
Trota salmonata con finocchi alla Evi
Ho tagliati i finocchi a listarelle di circa 1 cm, buttate in padella antiaderente già calda e ho aggiunto pochissima acqua. Ho coperto. Dopo qualche minuto ne ho aggiunta dell'altra, una mescolata...mmmm che profumino.... quando mi sono sembrati abbastanza rosolati, li ho spruzzati con pochissimo olio extra vergine di oliva al rosmarino. (E' un regalo che mi hanno fatto una coppia di amici a Natale: Olio al Rosmarino Spray!) e li ho girati ben bene con la paletta, poi li ho radunati tutti dalla parte meno a contatto con la fiamma e lì ci ho messo il filetto di trota salmonata. Cuoce in pochissimo tempo, l'ho girato sull'altro lato e poi dritto nel piatto con i finocchi cotti a lato e quelli crudi sul bordo. Qualche foglia di basilico, una macinata di pepe nero fresco, un cucchiaino di pepe verde sott'olio. Il profumo del finocchio si sposa molto bene con la trota salmonata, e il sapore e i colori ricordano il salmone all'aneto di tradizione scandinava. Molto gustosa. Grazie Evi! e grazie anche al fratello di Evi!Dopo aver giocato con la cucina fusion italosvedese, ecco i miei nuovi germogli!!!

Questa volta sono legumi, ceci e fagioli dall'occhio, e semi di girasole. Dopo la solita notte in ammollo e le sciacquature, a questo stadio hanno un giorno ed emanano un profumo fresco e delizioso.

sabato 7 giugno 2008

Patatine Angeliche

Devo trovare il modo di fare le patatine mangiabili anche da chi è a dieta. Chi mi segue sa che le patatine sono una forte tentazione per me. Ho pensato di farne una versione comunque appetibile ma innocua. Accendo il forno al massimo della temperatura. Prendo le teglie e le ricopro con carta forno. Lavo 1 patata grande spazzolando bene la buccia, con la mandolina la affetto il più sottilmente possibile e metto le fette a bagno nell'acqua fredda. Le sciacquo ancora, l'obbiettivo è far perdere più amido possibile, che renderebbe le patatine morbide e umide. Con un canovaccio non peloso le asciugo perfettamente e le dispongo sulla carta forno senza sovrapporle. Metto in forno e abbasso la temperatura, 180/150, l'obbiettivo è disidratarle oltre che cuocerle. Con qualche prova dovrei riuscire a stabile la temperatura ottimale di partenza e quella di cottura/disidratazione. Alla fine dovrebbero risultare croccanti e ben cotte. Io le proverei anche senza sale, o al limite con una spolverata di qualche spezia o del brodo granulare iposodico. Quando le preparerò pubblicherò l'esito dell'esperimento.

P.S. Le ho fatte!

P.S.

Oggi è stata una giornata dura. Ho fatto l'errore di andare a fare la spesa affamata.
Ho letto che nei supermercati l'illuminazione sarebbe studiata per far ridurre la frequenza di sbattimento delle palpebre. Quasi come in uno stato di dormiveglia saremmo più suscettibili agli acquisti d'impulso. Quando sono tornata a casa nella borsa ho trovato una confezione di Camembert e un sacchetto di patatine. Lo confesso, mi sono mangiata quasi metà Camembert per merenda. Era perfetto. Morbido e fondente, appena tagliato si lasciava andare in lentissime onde cremose, trattenute a stento dalla crosta bianca e vellutata. Qualcuno sostiene che anche se mangi un cibo molto calorico (e il Camembert lo è!) ma non hai sensi di colpa per averlo fatto, lo si assimili meno. Spero ardentemente che sia così. Comunque sensi di colpa = zero. Per il Camembert.

Se qualcuno avesse dei dubbi sull'esistenza del Diavolo, le patatine nel sacchetto sono la prova che esiste. Apri il sacchetto e si sprigiona quel profumo croccante di fritto, in bocca la fragile lingua di patata oppone una sottilissima resistenza, appena il tempo di sentire i granelli di sale che si stanno sciogliendo e si spezza. Sensi di colpa = 10. Ma è successo prima di mezzanotte. Da domani rigore ed applicazione. Andrò a fare una lezione supplementare di aquagym. A livello di calorie non servirà a molto, ma è un vero acceleratore per la voglia di essere sani.