sabato 7 giugno 2008

P.S.

Oggi è stata una giornata dura. Ho fatto l'errore di andare a fare la spesa affamata.
Ho letto che nei supermercati l'illuminazione sarebbe studiata per far ridurre la frequenza di sbattimento delle palpebre. Quasi come in uno stato di dormiveglia saremmo più suscettibili agli acquisti d'impulso. Quando sono tornata a casa nella borsa ho trovato una confezione di Camembert e un sacchetto di patatine. Lo confesso, mi sono mangiata quasi metà Camembert per merenda. Era perfetto. Morbido e fondente, appena tagliato si lasciava andare in lentissime onde cremose, trattenute a stento dalla crosta bianca e vellutata. Qualcuno sostiene che anche se mangi un cibo molto calorico (e il Camembert lo è!) ma non hai sensi di colpa per averlo fatto, lo si assimili meno. Spero ardentemente che sia così. Comunque sensi di colpa = zero. Per il Camembert.

Se qualcuno avesse dei dubbi sull'esistenza del Diavolo, le patatine nel sacchetto sono la prova che esiste. Apri il sacchetto e si sprigiona quel profumo croccante di fritto, in bocca la fragile lingua di patata oppone una sottilissima resistenza, appena il tempo di sentire i granelli di sale che si stanno sciogliendo e si spezza. Sensi di colpa = 10. Ma è successo prima di mezzanotte. Da domani rigore ed applicazione. Andrò a fare una lezione supplementare di aquagym. A livello di calorie non servirà a molto, ma è un vero acceleratore per la voglia di essere sani.

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