venerdì 26 settembre 2008

A cena con Banana Yoshimoto e Terence Hill

Stasera di ritorno dalla piscina, per prima cosa ho messo in pentola a pressione 4 patate intere, poi ho tirato fuori le mie bacchette preferite,









Sashimi di Tonno e Cetriolo
con un coltello molto affilato ho affettato del tonno freschissimo e dei cetrioli, e li ho disposti su un piatto, ho versato poca salsa di soya e aceto di riso in due ciotoline,
Fagioli con cipolle
poi ho condito dei fagioli cannellini lessati con 4 scalogni affettati, pepe nero macinato fresco, 2 cucchiaini di olio extra vergine d'oliva e un po' di aceto bianco,
quando le patate sono state pronte ho servito in tavola. Ognuno le sbuccia da sè. Buon appetito!

mercoledì 24 settembre 2008

Bento Mania!

Ho trovato questo sito veramente carino: Bento Mania! (http://bento.splinder.com/) così ho provato anche io a farmi un bento per domani a pranzo. Eccolo qui:

davanti c'è radicchio trevisano, misto di broccoli, cavolfiori e cavolini di bruxelles al vapore e lenticchie decorticate al curry (pranzo).

dietro 2 kiwi, il cetriolo del mio balcone, albicocche e ananas disidratati, 2 fette di pane di segale (colazione e merenda).

Il tutto viene richiuso con un coperchio contenente posate e un piccolo contenitore per i condimenti, io ci ho messo un cucchiaino di olio extra vergine di oliva con un po' di aceto balsamico.

Tradizionalmente in Giappone si impacchetta così:

e si mette in una borsina di stoffa.

martedì 23 settembre 2008

Fisicità

Sabato ho provato una ballistica di Lush. Non ho una vasca comoda, nonostante il nome, e quindi per immergermi ho dovuto fare qualche evoluzione. Siccome sono una precisina, avevo acceso incensi e messo olio essenziale di rosa nel brucia essenze. Alla luce danzante della candela ho ascoltato lo sciabordare dell'acqua nella vasca. Musica araba e maschera al viso. Mi sono ricreata un piccolo hammam in bagno. Nella vita di tutti i giorni la doccia è la soluzione più energetica e rapida. Ma ogni tanto la mollezza del bagno e il senso di profondo rilassamento che ti lascia dopo, è un lusso accessibile. Dopo il bagno mi sono spalmata di olio di avocado e mi sono appisolata. Sognando paesi più caldi, dove l'unico rumore è quello delle foglie di palma da cocco che si strofinano tra loro e il mare in lontananza. Fisicità per me è sentire che ho un corpo che si muove da solo. Mi spiego, quando faccio aquagym inizialmente la mia mente è ancora in lavorio multiplo, come al solito. Poi subentra una sorta di trance, la musica, l'esecuzione di movimenti non soliti, l'essere immersa nell'acqua... la mente smette di pensare e subentra il corpo. Come se avessi un secondo cervello nascosto chissà dove, che muove il corpo in maniera efficace e sapiente. E sono solo fisicità.

A poco a poco mi sono resa conto che questa sensazione è quella che vorrei sentire sempre. A poco a poco vorrei che la mente e il corpo fossero un tutt'uno e che a comandare fosse quest'ultimo. Per fargli prendere il soppravvento stò allenando il corpo tutti i giorni. Ogni giorno un'assaggio di potere. Vediamo cosa ne fa.

Così da settembre vado in piscina sei volte alla settimana. Non per allenarmi come una forsennata, ma per eseguire gli esercizi con cognizione corporea. "Non importa quanti ne fai ma come li fai" così diceva Joseph Pilates, e voglio fare mia questa filosofia.

P.S. sarà che ormai sono più le volte che faccio la doccia in piscina, ma quella di casa mi stà stretta. Sbatto i gomiti contro le pareti come le ali di un uccellino prigioniero in una scatola. Ho bisogno di spazio.

"Spazio spazio io voglio, tanto spazio

per dolcissimo muovermi ferita;

voglio spazio per cantare,

crescere errare e saltare il fosso

della divina sapienza.

Spazio datemi spazio

ch'io lanci un urlo inumano,

quell'urlo di silenzio negli anni

che ho toccato con mano"

(Alda Merini)

lunedì 22 settembre 2008

Programmazione, la mia amica fidata

Stasera come programmato cosce di pollo bollite con verdura bollita poco (mi piace quando è ancora bella soda). Una spalmatina di senape e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva.

Con il brodo domani ci cuocerò i pizzoccheri. Torno tardi dalla piscina, e di solito con una fame assassina. La prima cosa che farò appena entrata in casa sarà accendere il fornello sotto la pentola e buttarci dentro la pasta. Così i 20 minuti di cottura non sembreranno un'eternità mentre sistemo e preparo la borsa per il giorno dopo. Dopo cena voglio rilassarmi. Me lo merito!

domenica 21 settembre 2008

Potage Parmentier...diet

Fa freddo stasera, ma non si possono ancora accendere i caloriferi, e allora mentre mi dedicavo all'altro blog ho messo le cosce di pollo a cuocere nella pentola a pressione.
Dopo circa 30 minuti di cottura (erano congelate) ho tolto un po' di brodo e l'ho trasferito in una casseruola. Nella pentola a pressione ho aggiunto sedano, carote, 2 patate e 1 cipolla, chiodi di garofano e un po' di brodo granulare iposodico. Ho dato ancora 7 minuti di cottura dal sibilo.
Nella casseruola invece ho messo 2 patate e 2 porri affettati e ho lasciato cuocere per circa 15 minuti (il tempo che la patata ci mette a diventare morbida). Ho spento e ho aggiunto 1 cucchiaino scarso di brodo granulare iposodico sohn, noce moscata e un filo di olio tartufato. Non è una Potage Parmentier da manuale (manca il latte, il burro, la passatura finale) ma è venuta gustosa e l'ho voluta lasciare così, rustica.

E il pollo? Domani, domani, con le verdure e un po' di senape.

sabato 20 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - epilogo

Sabato 23 Agosto 2008 - Trapani - Erice - Roma

Ecco abbiamo lasciato la barca, nostra compagna di avventura negli ultimi 7 giorni. Siamo rimasti in 8. Per 6 di noi il volo di ritorno è previsto stasera, decidiamo di andare a visitare Erice, un borgo medioevale sopra Trapani. Ovovia!
E' l'ultimo giorno di vacanza. Non tornerò in Sicilia molto presto. Sono fortemente motivata ad assaggiare il marzapane come solo qui si trova. E ovviamente un altro cannolo siciliano. Dieta o non dieta? Non ho dubbi.
La Pasticceria è di quelle rinomate. Ho preso marzapane e brutti ma buoni (ottimi) per quanto riguarda il cannolo mi era piaciuto di più quello di Marettimo alla Scaletta. Facciamo così questo è il mio pranzo. Ma...
Non potevo non assaggiare il Pane Cunzato. Che bontà, altro che panino!

Pane Cunzato
Si prende un pezzo di pane siciliano, quello con i semi di sesamo sulla crosta, tanto per intenderci. Lo si scalda, si taglia per il lungo incidendo la mollica con dei tagli non troppo profondi. Lo di condisce con olio extra vergine di oliva, sale, pepe e origano. Fare uno strato di fettine di pomodoro, e uno strato di fette di formaggio primosale, distribuire spezzandoli dei filetti di acciuga sott'olio e ancora un po' di origano. Mettere la calotta di pane e schiacciare per far assorbire il condimento.
E' quasi sera, abbiamo visto il Castello, i Vicoli, abbiamo rischiato di arrivare a Trapani senza l'ovovia (scivolando direttamente sulla pavimentazione delle strade resa liscia dal passaggio di tanti turisti). Ho comprato nel negozio di Casa Altieri l'anello che ho sempre desiderato. (Era li che mi guardava in vetrina, mi ha chiamato lui, era l'unico ed era della mia misura). Prendiamo l'ovovia, il mare di Trapani è una stagnola d'argento. Dall'alto si vedono spiagge che potrebbero essere della california, l'aereo ci aspetta.
A Fiumicino rimaniamo in 4. Non ci sono voli per arrivare a casa. Prendiamo una macchina a noleggio per il viaggio di ritorno. Non prima però di vedere un po' di Roma di notte. E' quasi mezzanotte, c'è gente ancora in giro per le strade. Vedo il cupolone da lontano che fa da sfondo al Tevere illuminato. E' il quartiere di Trastevere. Ci viene un certo languorino e decidiamo di mangiare qualcosa. La scelta cade su un locale facilmente accessibile, senza addentrarci nel traffico che ancora alimenta le strade a quest'ora, ci fermiamo da Reginè - cucina tipica napoletana. Il maitre ci consiglia il piatto del giorno: paccheri con pescato del giorno. E' gentile e affabile, ci fa portare una focaccia al volo mentre aspettiamo. I paccheri arrivano, ci pulisce il pesce con mani abili e ci serve porzioni abbondanti. Ottimo. I paccheri sono al dente, il condimento del pesce è delicato, il pesce è davvero fresco e gustoso. Che bello! Verso le due di notte partiamo veramente. Direzione Milano. E' finita.
Reginè - Pizzeria Cucina Napoletana Tipica - Viale di Trastevere, 77 - Roma

venerdì 19 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - VII giorno


Venerdì 22 Agosto 2008 - Patate, Uova sode e Melone a Cala Rotonda - Favignana

Mi sono svegliata presto con l'intenzione di fare un'altro bagno prima di partire. Invece nel silenzio del mattino abbiamo pulito la barca, un mestiere zen se lo fai con la giusta prospettiva.
Partiti per Cala Rotonda (Favignana) che dicono è bellissima. E infatti lo è.
La mia preferita.

Appena arrivati mi tuffo subito in acqua, ci sono due catamarani ormeggiati, osservo sott'acqua come sono fatti. Pesci argentei nuotano restando vicino al fondo. Vanno a mangiare dove c'è un cespuglio di alghe rosse. L'acqua è azzurra e trasparente, il fondo bianco e sabbioso. Ad un certo punto arrivano dei pesci con un occhio bianco e nero dipinto vicino alla coda. Nuotano a circa un metro dal pelo dell'acqua. Mi metto in posizione raccolta, ferma e cominciano ad avvicinarsi curiosi. Sono Occhiate. Con le mani remigo un po' e loro mi seguono. Lentamente allungo il corpo per non spaventarle e non si spostano. Inizio a nuotare in piccoli cerchi e loro dietro. Faccio degli otto nell'acqua ogni tanto controllo. Il gioco piace anche a loro. Questo è l'ultimo giorno che posso nuotare in mare. Per molto non potrò più farlo. Mi beo di ogni attimo di contatto con queste creature che sento affini. Sono venute a darmi un'occhiata. E io faccio capriole nell'acqua.

A mezzogiorno, o comunque quando qualcuno ha fame e si attiva, mangiamo patate bollite con uova sode e quello che c'è. Stiamo facendo fuori le scorte. Ho perso la cognizione del tempo, non so più che ora è, che giorno è. Assaggio fette di melone bianco e dolcissimo che si mischia con il sapore del sale che ho sulla pelle. Le Occhiate mi stanno aspettando per l'ultimo bagno. Alla fine della giornata ci dirigiamo verso Trapani, il tramonto ci accoglie all'entrata nel porto. Stasera cena fuori perchè domani dobbiamo lasciare la barca.

giovedì 18 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - VI giorno

Giovedi 21 Agosto 2008 - Pasta alla Bisanzio e Cous cous - Levanzo

Abbiamo lasciato Favignana stamattina presto, direzione Levanzo. Veleggiando. Siamo arrivati e nella rada era ormeggiato un veliero di legno. Bellissimo. Molti di noi sono andati a vedere la Torre Saracina. Sulla barca siamo rimasti in tre. Una regola non scritta dice che quando in rada non si può lasciare la barca senza nessuno a bordo. L'acqua è meravigliosa. Praticamente sono stata quasi tutta mattina a guardare i pesci che vengono a vedere il nostro frigorifero subacqueo. Non abbiamo trovato il ghiaccio a Favignana e quindi per tenere in fresco il vino e l'acqua, abbiamo messo tutte le bottiglie in sacchetti multipli di plastica, legati ad una corda e appesi sotto la barca fino a toccare quasi il fondo. All'inizio galleggiavano ma poi Rocco ha praticato dei buchi per far uscire l'aria ed è andato tutto giù. Osservo i pesci che vengono a guardare. Forse penseranno che hanno aperto una filiale della Conad apposta per loro.
Nuotando a pelo dell'acqua sono arrivata a quasi un metro 1/2 da un gabbiano che sta galleggiando. Da sotto vedo le zampette palmate che tengono la direzione. Un rumore improvviso e lo vedo correre nell'elemento fluido come fosse sul terreno, le ali sbattendo imprimono nell'acqua onde gassose. Ha preso il volo.

Verso mezzogiorno (o forse erano le 3 ma a chi importa?) Rocco si attiva per preparare una pasta così da mangiare tutti assieme quando torneranno gli altri. "Posso aiutarti?" chiedo "Si, innanzitutto aglio a spicchi, tanto aglio..."

Pasta alla Bisanzio
Cosi ho sbucciato circa una decina di spicchi di aglio schiacciandoli leggermente per facilitare lo spellamento e li ho gettati in una grossa zuppiera. Intanto Rocco ha messo a bollire l'acqua e ha praticato un taglio a croce sui culi di una decina di pomodori maturi. Quando l'acqua arriva a bollore ha scottato brevemente i pomodori immergendoli qualche secondo nell'acqua bollente e radunandoli poi in uno scolapasta. Finito lo scottamento ha cominciato a togliere la pelle, diventa così chiara la funzione del taglio a croce. "Togli la parte bianca dove era attaccato il picciolo e tutto il liquido interno, deve rimanere solo lo scudo" eseguo e taglio a filetti la carne soda dei pomodori che va a finire insieme agli spicchi di aglio. Poi ha aggiunto peperoncino tritato in dose abbondante, sale e pepe nero, olio extra vergine di oliva con mano generosa, ha mescolato tutto. "Ci vorrebbe anche del basilico fresco..." dice mentre mi porge un cucchiaio per l'assaggio. L'unione dei sapori è bilanciatissima. Si trattavano bene 'sti Bizantini... Ora non resta che aspettare il ritorno degli altri per buttare la pasta, arrivano alla spicciolata chi a nuoto chi con il tender. Io faccio in tempo a fare un altro bagno e dalla barca mi porgono bocconcini di pizza. "E chi l'ammazza più questa..." un giro veloce intorno allo scafo e procedo a tirare su il nostro frigorifero naturale. Quando riemergo nell'aria si è sparso un profumo di aglio sublime. E' pronto! E' buonissima!

Levanzo è un paesino di pochissime case. Ci siamo andati di sera con il tender, approdando sulla spiaggia. Li abbiamo preso il nostro solito aperitivo prolungato, ormai è una abitudine. Il ritorno alla barca è nel buio più completo. Il mare è nero e le barche sono ombre che si muovono all'unisono lentamente. Arriviamo alla nostra tra risate convulse. Norma è un continuo di battute, ancora due minuti sul gommone instabile con lei e me la sarei fatta addosso.

A cena il cous cous è stato portato in tavola condito semplicemente con olio e ognuno si è composto il piatto con quello che voleva. Formaggio a cubetti, fagioli, mais, acciughe, olive, pomodorini, tonno, carne in scatola etc. A parte Claudio ha preparato delle melanzane a cubetti, rosolate e stufate un pochino. Veramente ottime.

mercoledì 17 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - V giorno

Mercoledi 20 Agosto 2008 - Pasta con la bottarga e bresaola di tonno - Favignana Porto

Cala Rossa: a nuoto ho raggiunto la riva e seguendo gli scogli ho visto saraghi e occhiate, tornando verso la barca, sul fondo sabbioso sogliole si nascondo in fretta e si mimetizzano.

Nel pomeriggio abbiamo veleggiato un po' e ci stiamo dirigendo al porto di Favignana, dobbiamo fare rifornimento di acqua e la spesa. Favignana brulica di turisti, nelle viuzze ci sono negozzi che propongono i prodotti del mare per la quale è famosa. Abbiamo assaggiato delle cose strepitose (Bottarga e bresaola di tonno, pesce spada affumicato, salame di tonno) e abbiamo fatto acquisti prelibati per la cena di stasera. Dopo le docce e l'aperitivo in barca ecco che arriva uno spaghetto con la bottarga di tonno da paura.

Spaghetti alla Bottarga di Tonno

Semplice, semplice, aglio olio e peperoncino, lamelle di bottarga saltate all'ultimo momento in padella con gli spaghetti e qualche foglia di prezzemolo tritato grossolanamente. A seguire un assaggio di bresaola di tonno. Costosissima ma merita.
Si è aggiunta una nuova ragazza alla ciurma, ora siamo in 11.

Dopo cena giro in paese, gelato, acquisti e relax. Con Ale siamo andate a fare un giro ulteriore più tardi. Le viette quasi addormentate, le bancarelle che stanno smontando, Danilo un ragazzo catalano che mi ha spiegato come si programmano i cristalli. Chi dice che Favignana è TROPPO turistica, forse va a dormire troppo presto...

Nella luce della luna, sentivamo il rumore dei nostri passi e le riflessioni di natura filosofica femminile hanno spiegato le ali.

martedì 16 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - IV giorno

Martedi 19 Agosto 2008 - Risotto ai funghi - Cala Azzurra Favignana

Cala Azzurra è una delle Calette che più mi è piaciuta. L'acqua è veramente azzurra. Dopo giorni di bagni solo dalla barca, con il tender abbiamo raggiunto la spiaggia. La sensazione di prendere il sole sulla terraferma è stata bizzarra. Mah?

Verso pomeriggio ci siamo diretti verso Cala Rossa e di sera abbiamo preparato un risotto con i funghi. La temperatura freschina ha aiutato.

Risotto ai funghi

Facendomi consigliare da Claudio per le dosi, io non ho mai cucinato per 10 persone, ho messo a stufare 2 cipolle tritate finemente con il burro. Nel frattempo ho messo a bagno i funghi secchi porcini in acqua calda. Quando la cipolla è diventata lucida e morbida, non deve abbrustolire, ho versato il riso e l'ho fatto brillare. Ho aggiunto i funghi sgocciolati, tenendo da parte l'acqua. A questo punto ho sfumato con vino bianco leggermente marsalato (era una bottiglia andata così) e ho spento. Quando siamo stati quasi pronti per mangiare, dopo l'aperitivo prolungato, Claudio ha portato a cottura utilizzando acqua calda con poco dado e l'acqua dei funghi debitamente filtrata mentre io riducevo a briciole le lamelle di grana padano tagliate in precedenza. A fine cottura deve essere molto, molto all'onda (liquido) perchè la quantità di riso per 10 persone ha dei tempi di assorbimento più rapidi e quindi si rischierebbe un risotto gnucco e asciutto. Mantecato con il formaggio, tutto il resto del burro, e un po' di pepe nero. Yum!!!

Debitamente satolli abbiamo cantato accompagnati dalla chitarra. Ach! Italiani, soliti fracassoni!
P.S. il mattino dopo mi sono svegliata presto e ho raggiunto quasi la riva a nuoto in un silenzio irreale. Bellissimo.

lunedì 15 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - III giorno

Lunedi 18 Agosto 28 - Polipo con le patate e Pasta con l'Orata - Marettimo

Colazione alla Scaletta, con pezzo di focaccia calda dal sapore misterioso e buonissimo. Sempre qui ieri sera ho provato un cannolo siciliano in purezza. Solo ricotta dal gusto dolce-salato e la crosta croccante e leggermente amara di cacao. Il cannolo siciliano migliore di tutta la mia vita.

Abbiamo tolto l'ancora e siamo andati a veleggiare un paio d'ore davanti all'isola. Veleggiare è una esperienza quasi mistica, per il silenzio rotto solo dal rumore delle vele al vento, e nello stesso tempo adrenalinica, perchè il corpo deve adattarsi all'inclinazione della barca, ai sussulti delle onde, al vento. Non avevo mai provato ed è stata una fulminazione. Ne voglio ancora.

Tornati al porto abbiamo ormeggiato di poppa (che rende più agevole scendere dalla barca) e ci siamo gustati il Polipo con le Patate, saggiamente preparato in anticipo. Giro dell'Isola in libera uscita.
Aperitivo sulla barca e cena.
Pasta con l'Orata (prossimamente, forse, la ricetta)

Quanto tempo ci vuole per fare questa pasta? Un'orata... (Rocco)

La sequela di magnifici cuochi continua... Stasera è Ale. Personalmente non ho visto la preparazione delle Orate, so solo che le ha cotte in forno. Ho assistito quando le ha pulite con perizia certosina, per eliminare tutte le lische. E poi l'ho mangiata. Delicatissima.
Ma di che colore è questa pasta? Colorata. (sempre Rocco)
Finalmente arrivata la ricetta da Ale (15 Novembre 2008) la giro subito:
SPAGHETTINI ALLE ORATE per 4 personcine con un buon appetito...
INGREDIENTI
- 600gr. di spaghettini nr.3

In alternanza agli spaghettini prediligete linguine, troccoli e qualunque pasta lunga vi emozioni.
Se avete preso un pallet di fusilli… si presteranno comunque alla ricetta.
Vietata la pasta all’uovo. Capito?

- Fumetto di pesce*
- 2 orate medio- grandi (oppure 3 orate piccole)
- prezzemolo fresco tritato
- 5 spicchi d'aglio
- 3 foglie d’alloro
- olio extravergine d’oliva spremuto a freddo
- vino bianco secco (ad esempio un pinot grigio)
- sale
- pepe
- amore
- fantasia

*Per il fumetto di pesce: fate bollire insieme in 1 l. e ½ d’acqua scarti di pesci vari o pesce misto di non particolare pregio, ½ cipolla, ½ carota, 1 gambo di sedano, 1 spicchio d’aglio, 1 fetta di limone, alloro, mezzo bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe. Oppure comprate il ristretto al supermarket… quello dal banco frigo…

Pulite le orate, riempitele con uno spicchio d’aglio tagliato a metà ed una foglia d’alloro ciascuna.
Salate, aggiungete mezzo bicchiere di brodetto e riponetele in una pirofila capiente in modo che non si sovrappongano.
Fate cuocere in forno caldo (mezza altezza) a 180° per 20’ ca. (se sono piccole 15’).

Mentre il pesce è in forno mettete in una padella dal diametro abbondante, dell’olio di oliva ed 1 spicchietto d’aglio senza animella e fate insaporire l’olio per qualche minuto a fiamma bassa aggiungendo un poco di brodetto.
Trovatevi qualcosa di divertente da fare mentre il pesce termina la cottura… e mettete l’acqua salata per la pasta sul fuoco.

A Fine cottura pulite le orate dalla pelle… togliendo testa, e lisca.
Buttate gli spaghettini nell’acqua e Riponete le orate nella padella con del prezzemolo. Saltatele velocemente con un po’ di fumetto di pesce, lasciando la salsa formatasi morbida.
Scolate la pasta e unitela al condimento di orate… saltandola per un’ultima volta.
Servite in un piatto da portata guarnito con una fettina di limone ed un’ultima spolverata di prezzemolo. Gustate questo primo piatto con un buon calice di chardonay … E godete!

domenica 14 settembre 2008

Pizza

Oggi mi sono svegliata con voglia di pizza, era circa mezzogiorno, Pizzaahhaaahhh

Non avendo lievito di birra in casa e neanche altro genere di polvere lievitante, ho pensato.

Pizza Cristallina

Dosi a occhio. Ho acceso il forno al massimo, in una insalatiera ho messo farina bianca "00", un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, un pizzico di sale in un angolo, e nella fontana dove c'era già l'olio ho svuotato una bustina di preparato per fare l'acqua cristallina. Ho aggiunto un bicchiere di acqua tiepida a poco a poco sbattendo con una forchetta. Poi una volta raggiunta la massa ho lavorato brevemente con le mani aggiungendo un po' di fecola di patate. Ho steso nella teglia su carta forno la pasta, ho condito con 3/4 cucchiai di salsa di pomodoro, 1 zucchina tagliata sottilissima con la mandolina, funghi secchi porcini precedentemente ammollati in acqua tiepida e strizzati, una feta sbriciolata e origano. Ho infornato e ho puntato il timer a 25 minuti. Quando ha suonato, ho aggiunto una mozzarella di bufala a straccetti sulla pizza e ho messo 2 minuti sul grill. Condita con foglie di basilico spezzate e un giro d'olio. Molto nutriente.

Da stasera dieta. Che domani sono fuori a cena...

lunedì 8 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - II giorno


Domenica 17 Agosto 2008 - Tranci di pesce spada grigliato, Pesce Spada crudo marinato e Seppie in Purgatorio - Marettimo
Siamo a Marettimo, un' isola meravigliosa. Nel pomeriggio bagni in rada con acqua verde smeraldo. A mia insaputa Claudio aveva già messo a marinare i tranci di Pesce Spada con olio extra vergine di oliva, aglio a fettine, sale e pepe, succo di limone e foglie di prezzemolo.


Al tramonto, in rotta verso il porto, mi ha messo a sbucciare 3 kg di patate, da vero mozzo!!, però è stato così umano da farmelo fare fuori coperta. Grazie.....! Finite di sbucciarle con tempismo perfetto abbiamo attraccato. Di prua. Nel tempo delle docce di 10 persone ha messo a bollire le patate e 3 kg e 1/2 di polipetti. Poi ha spento. Con Linda hanno pulito le seppie, aperte per il lungo, condite con aglio, olio extra vergine d'oliva, sale e pepe e riempite con i tentacoli tagliuzzati e pane reso "raffermo" da un passaggio in forno e sbriciolato a mano (qui ho partecipato anch'io, senza sapere a cosa sarebbe servito). Hanno messo in forno la teglia e cotto per il tempo necessario a rendere le seppie morbide. Spento anche questo siamo andati tutti a fare l'aperitivo in centro dove ci hanno servito degli stuzzichini di pesce crudo, bottarga, pesto di Marettimo, bruschette varie, direttamente da un negozio lì affianco. Che meraviglia! Ahhh.... I gamberetti crudi conditi con succo di arance e olio extra vergine di oliva, serviti su una fetta di arancia tagliata a rondella.
Tornati sulla barca hanno approntato un barbecue rudimentale e cotto i Tranci di Spada, che appena venivano tolti dalla griglia e tagliati a fette, sparivano in un baleno. Così mentre aspettavo un'altra infornata ho tagliato un pezzettino da un Trancio di Pesce Spada in attesa di cottura, l'ho messo in bocca e.... che bontà. Una droga. Ho cominciato a tagliare cubetti per tutti.
Il clou è giunto con le Seppie in Purgatorio. Very good! (ne ho mangiate 3). Alla faccia della dieta.
Nello sparecchiare, alcuni di noi si sono dedicati al completamento del polipo con le patate. Con perfetto lavoro a catena, Claudio e io pulivamo le seppie, Ale e Norma le tagliavano e Linda e Letizia si occupavano di tagliare a cubetti le patate e dell'accorpamento del tutto con olio extra vergine di oliva, succo di limone, aglio, prezzemolo, sale e pepe. Coperto il tutto con pellicola e messo in frigo per domani.
Poi abbiamo giocato a Mafia, ma questa è un'altra storia.

domenica 7 settembre 2008

Sentori d'Autunno

Stasera faceva più freschino del solito e così ho preparato una minestra in brodo.
Ho utilizzato il brodo delle cosce di pollo che ho preparato ieri sera (servite con patatine angeliche ai pomodori e cipolla) e ho fatto una
Minestra di funghi, fagioli borlotti e pizzoccheri
Nel brodo di pollo ho scaraventato 1/2 busta di funghi porcini surgelati, appena ha ripreso il bollore ho versato 80 grammi di pizzoccheri a persona e ho puntato 10 minuti di cottura. Al suono del timer ho aggiunto dei fagioli borlotti in scatola e ho assagiatto un pizzocchero, stabilendo così che ci volevano ancora 3/4 minuti di cottura. Ho versato nei piatti, ho macinato del pepe nero fresco e della noce moscata, e aggiunto un cucchiaino scarso di olio extra vergine di oliva. Poi mentra si intiepidiva, dopo tutto è ancora estate, ho scodellato una ricotta in un piatto e l'ho condita con una macinata di pepe nero fresco e un filo d'olio extra vergine di oliva, poi ho tagliato un peperone rosso per accompagnarla. In una ciotola a parte ho sistemato i germogli fatti da me.
Infine ho tagliato 1 banana, due kiwi e 1 susina, ho preparato le forchettine e a tavola!

sabato 6 settembre 2008

Voglia di Panino

Eccomi qui! Sto trascurando un po' questo blog a favore dell'altro, succede... Quando arrivi alla conclusione di una fase ti concentri e non vedi più nient'altro.


Oggi avevo voglia di mangiarmi un panino. Dopo essere riuscita a ritornare al peso di partenza pre-vacanze non volevo però rovinare il tutto quindi ho fatto il


Panino del Kompromesso


Ho scongelato una michetta, tagliata a metà e spalmata con un po' di ricotta di pecora. Sullo strato di ricotta ho affettato qualche anello di cipolla rossa, un po' di pepe nero macinato fresco e origano, germogli misti (fatti da me in questi giorni), pomodoro cuore di bue, scaglie di grana padano e un ciuffo di mayonese. Yum! Che bontà.

mercoledì 3 settembre 2008

Cucinare in barca a vela - I giorno


Sabato 16 Agosto 2008 - Spaghetti al sugo di pomodoro e acciughe
Siamo fermi nel porto di Trapani il mare a forza 4 non ci permette di salpare. Oops non ho detto che sono in barca a vela?
Alla sera cominciamo a sentire un certo languorino, circa a mezzanotte, beh l'aperitivo si è prolungato un po' oltre... Cosi Claudio si offre di preparare uno spaghetto al pomodoro semplice semplice.

Claudio è cuoco e quindi "semplice semplice" assume un significato leggermente diverso per lui, rispetto a noi comuni mortali.

Si è contenuto. Ha soffritto una bella dose di cipolla (eravamo in 10) con olio extra vergine d'oliva e ha lasciato che il calore dolce del fuoco spappolasse dei filetti di acciuga comprati nel pomeriggio al supermercato. Produzione delle acciughe: sull'Isola. Poi ha sfumato con vino bianco e aggiunto passata di pomodoro. Sale, pepe e peperoncino sbriciolato. Quando il sugo si è addensato ha aggiunto qualche cucchiaiata dell'acqua di cottura della pasta, ha scolato gli spaghetti e li ha fatti saltare nel sugo. Spettacolo!

...e buonissimi!

Domenica mattina, per accordi presi con Claudio il giorno prima, arriva il pescatore e ci porta pesce appena pescato per circa 20 persone. Ghiaccio, ghiaccio in abbondanza e stipato il pesce siamo partiti. Obiettivo Marettimo.