martedì 28 aprile 2009

Coniglio!

Meno male che stamattina ho tirato fuori le lombatine di coniglio dal freezer! Fameeee!
Appena tornata dalla lezione di acquagym stasera, non ho neanche tolto l'impermeabile che già mettevo in cantiere una ricetta espressa:
Coniglio al miele, senape e aceto
Ho schiacciato 3 spicchi d'aglio ancora in camicia e li ho messi nella pentola antiaderente già calda, poi ho lavato le lombatine di coniglio e le ho spalmate con due cucchiaini di senape di Dijon e un cucchiaino di miele di liquirizia (è quello che avevo in giro perché ho un po' di maldigola) e le ho messe anche loro in pentola, mentre rosolavano ho pulito 5 carote e 5 cipollotti, li ho aggiunti in pentola e ho girato, ho aggiunto un po' di salsa di soia e uno spruzzo di aceto bianco, un rametto di salvia e ho coperto con il coperchio della tajine, non prima di aver raccolto nel coperchio un po' d'acqua così da aggiungere anche quella. Il coniglio cuoce in circa 1 quarto d'ora/venti minuti a fiamma alta e poi media. Una volta assorbiti i liquidi di cottura, rimane sul fondo una specie di glassa. Ho impiattato e raccolto il sughetto, una macinata di mix di tre pepi e un filo d'olio extra vergine di oliva. Ottimo!P.S. la carne di coniglio è la new entry della settimana nella dieta, con la pasta di riso.

lunedì 27 aprile 2009

Impepata di Cozze?

Non so se questa è la ricetta dell'impepata di cozze, volevo prepararle un po' più elaborate di come le faccio di solito e così...
Impepata di Cozze
Ho pulito le cozze sotto l'acqua corrente, eliminando le incrostazioni e le barbe, e scartando le cozze rotte o già un po' aperte. Dopo l'ultima sciacquata le ho messe in una padella larga e bassa con 3/4 spicchi di aglio in camicia, ho messo il coperchio e ho acceso il fuoco a fiamma piuttosto alta. Dopo qualche minuto le cozze cominciano ad aprirsi, a questo punto le ho spruzzate con un po' di aceto di vino bianco e ho ricoperto, ho scosso un po' la pentola per ridistribuire le cozze con l'aceto e di modo da farle aprire tutte. Ho spento il fuoco. Nel frattempo ho tritato uno spicchio di aglio e del prezzemolo fresco. Ho scolato le cozze, ho aggiunto il trito di prezzemolo e aglio, un giro di olio extra vergine di oliva e una macinata di pepe nero e una di peperoncino. Ho coperto e scosso ancora la pentola per distribuire ben bene il condimento. Servite subito belle calde!

domenica 26 aprile 2009

Ricomincio da qui

L'ultima settima trascorsa è stata un po' "turbativa" per la mia mente. E' così che ho scoperto che nonostante i risultati acquisiti (-20 kilogrammi, dalla taglia 56 alla taglia 48/46 in 17 mesi) certi meccanismi perversi sono ancora presenti in me.
E' bastato un momento, una forte tensione psichica tra il lasciarsi andare all'istinto o l'agire secondo le regole della razionalità, quella fase di oscillazione che ti fa sentire dolorosamente impotente. In balia di emozioni contrastanti, dovendo decidere tutto e subito perché qualcuno ha introdotto un elemento reale e tangibile nella tua vita. Un elemento che non può semplicemente essere ignorato. Dal quale non si può scappare. Che richiede una presa di posizione netta, o si o no. La mia tendenza abituale al procrastinare certe situazioni della vita, ha sbattuto contro la realtà. E questo stato di conflitto ha risucchiato tutta l'attenzione, tutte le energie, lasciandomi a gestire la dieta senza il supporto della volontà. Galleggiando portata dalla corrente, senza un punto di riferimento, senza riuscire a decidere in quale direzione nuotare, con l'angoscia di prendere la decisione sbagliata e trovarsi a nuotare verso il mare aperto, allontanandosi da una qualsiasi riva. Consapevole di non avere la forza necessaria a nuotare in acque sconosciute e se una volta scoperto di aver preso la direzione sbagliata, di ritornare indietro.
Di nuovo sono usciti allo scoperto i vecchi metodi di pacificazione dello spirito. Quel riempirsi senza criterio che cerca di colmare altri vuoti. Ma la differenza è che ora so che stò nutrendo con cibo insano una fame sana ma difficile per me da gestire. Una fame che ho tenuto a bada finora semplicemente ignorandola o nutrendola con il cibo dell'immaginazione.Non ero ancora pronta per la realtà. E così sono caduta. Nei 4 giorni di stordimento lipidico sapevo che ogni fetta di salame, di lardo, ogni pezzo di salciccia cruda spalmata nel pane, ogni coltellata di gorgonzola, che la forma di camembert e il formaggio di capra stagionato e morbido nella sua crosta azzurrina e bianca di muffa, che ogni crostino con il paté, era un bavaglio messo al mio bisogno di gridare, al mio bisogno di scrollarmi di dosso responsabilità e obblighi, al mio bisogno di avere una seconda possibilità per scegliere.
Nonostante tutto, la vita come noi la percepiamo è un flusso continuo. Non si torna indietro, si può solo andare avanti. Il nostro potere di modificare riguarda le scelte presenti e future. Si può decidere di ricostruire un ricordo più accettabile, meno doloroso, di ciò che è passato, si può decidere addirittura di dimenticare parti di esso. Ma non si può utilizzare il tempo perduto per modificare la condizione presente. Possiamo solo tentare di fare scelte più oculate, diverse, per il futuro e vedere che effetto si sviluppa, aggiustando il tiro di volta in volta. Accettando anche quelle parti di noi e del nostro passato che non abbiamo potuto scegliere o che abbiamo sbagliato. Non ricominciando da capo, ma ricominciando da qui.

P. S. Non è molto ma queste sono le foto di quello che ho mangiato al termine della Maratona Altamente Lipidica Autodistruttiva: carote (che poi ho gratuggiato direttamente nel piatto) cipollotti e peperoni crudi in pinzimonio - arancia e kiwi. A parte ho servito una candida mozzarella fiordilatte.

mercoledì 22 aprile 2009

Praterie

Prateria in miniatura. I germogli di fieno greco e di alfa-alfa sono arrivati al momento della raccolta.
Il mio germogliatore tedesco. Comprato presso il negozio di erboristeria e alimentazione biologica. I Germogli, dopo la prima notte nel ripiano verde, coperti con acqua, vanno trasferiti nei ripiani trasparenti, che sono forati, e sciaquati con acqua corrente fresca, sia al mattino che alla sera. Quando compare la fogliolina sono pronti per seere raccolti delicatamente e messi in vasi di vetro. Attenzione a non staccare le radici.
Vasi di germogli pronti per andare in frigo. Dove si mantegono per circa una settimana, sciacquadoli tutti i giorni con acqua fresca e poi scolandoli per bene. Non devono marcire!
A piacere si possono mangiare crudi, così al naturale, metterli in un panino con altri ingredienti, aggiungerli all'insalata, o metterli all'ultimo minuto in ricette di tipo asiatico.

sabato 18 aprile 2009

Un Banchetto da Re

Sabato ho pranzato alle 16,20. Non una merenda, quasi una cena. La giornata è stata tutta "spostata", mi sono alzata verso le 11,00, sono uscita a prendere il pollo allo spiedo per il pranzo alle 12,00 e poi ero lì e ho fatto shopping fino alle 16,00. Il "pranzo merenda cena" si è protratto dalle 16,15 alle 17,00 e poi improvvisamente ho avuto una ispirazione. L'attacco d'arte mi ha assorbito e si è concluso alle 03,00 del mattino. Dei risultati della mia ispirazione creativa ne parlo nell'altro blog. Qui ho solo fotografato la tavola imbandita per la fame del dopo spesa. Che differenza da quando, al ritorno da una spesa, sulla tavola comparivano solo cibi confezionati e precotti. Niente di fresco, niente colori vividi.
Ora invece...In sequenza sparsa, una parte del pollo allo spiedo che ho mischiato con l'insalata, e con i germogli fatti da me, uova di quaglia sode, peperone giallo tagliato a listarelle, insalata di prezzemolo e pomodoro, peperoni verdi dolci , arancia a fette, mango fresco.

venerdì 17 aprile 2009

Octopussy

L'ultima è stata una settimana intesa e turbativa della mia instabile mente. Avevo bisogno di cibo confortante, e per me il polipo lo è. Ieri nella pausa pranzo ho comprato un bel polipo di circa 600 gr. e stasera tornata dalla piscina l'ho cucinato velocemente in pentola a pressione. E poi visto che ero da sola a cena, me lo sono mangiato tutto.

Comfortably Numb Octopussy
Ho lavato, pulito dall'occhio e dal becco il polipo, l'ho messo in pentola con un bicchiere di aceto di vino rosso, tre chiodi di garofano e ho chiuso il coperchio. Dal sibilo ho calcolato 15 minuti di cottura, durante i quali ho tagliato a fette uno spicchio di aglio e tritato un po' di prezzemolo. Sfiatata la pressione, ho tolto il coperchio, trasferito, scolandolo, il polipo nel piatto, tagliato a pezzi e condito con l'aglio, il prezzemolo, una macinata di pepe nero fresco e un giro di olio extra vergine di oliva.
Ho accompagnato con insalata e pomodoro e per finire qualche fragola.
P.S. Lo so che comfortably significa comodamente e non confortante, ma mi piaceva il titolo, e poi dopo più di mezzo kilo di polipo ti devi mettere comodo perché sei tutto intorpidito...

domenica 12 aprile 2009

Fruit Salads

Buona Pasqua!
L'altra sera sono andata dal dottore e mi ha modificato ancora la dieta, per ora niente amidi (pane, pasta, patate) ma solo riso (100 gr. pesato a crudo), carne consentita solo il pollo (coscia in brodo togliendo la pelle e petto alla piastra o al limone o in padella con poco condimento) niente carne rossa e neanche tacchino (peccato per il filetto, del tacchino chissenefrega tanto non mi piace!) pesce quello che voglio, anche crudo, anche affumicato (salmone, tonno, pesce spada, trota...) gamberetti etc. in alternativa ai classici, uovo sodo, 1/2 mozzarella (fiordilatte o bufala) carne in scatola o tonno sott'olio.
La cosa a cui devo dare maggiore spazio però sono le verdure, soprattutto crude e soprattutto miste, di tutti i colori.
E... frutta (anche esotica!) da integrare nelle insalate, la mia passione!
Mango, melone, ananas, fragole, mele granny smith (perché le altre non mi fanno impazzire più di tanto...) avocado (1/2 alla volta), frutti di bosco...
Così oggi ho iniziato la giornata pensando a come passare la Pasqua senza tentazioni, ho sbucciato per bene un bell' ananasso maturo, l'ho tagliato a fette e messo in un contenitore ermetico. Pronto per gli attacchi di golosità... ma prima ho tagliato via dalle fette, il torsolo e l'ho tenuto da parte, avevo in mente una ricetta.
Pollo all'aceto balsamico, porri e ananas
Ho tagliato a cubetti i quarti di torsolo dell'ananas e li ho messi da parte.
In un wok o pentola antiaderente ho messo un pizzico di zenzero in polvere e un pizzico di paprika dolce. Ho acceso la fiamma e ho tagliato a cubetti il petto di pollo. Quando la padella era calda e le spezie mandavano un profumo quasi di incenso ci ho buttato dentro i cubetti di pollo. Con il cucchiaio di legno li ho fatti scottare per bene e poi ho aggiunto 2 cucchiai circa di acqua, ho coperto con il coperchio della Tajine e ho messo la fiamma a calore medio, ogni tanto giravo.
Ho lavato un porro e l'ho tagliato tenendo il coltello diagonalmente, così da ricavarne degli anelli di sezione ovale (tipico taglio della cucina asiatica). Quando il pollo è stato a metà cottura e l'acqua quasi tutta evaporata ho aggiunto un pochino di aceto di riso e un pochino di aceto balsamico, ho alzato la fiamma e ho ultimato la cottura continuando a far saltare i bocconcini con la spatola di legno.
L'aceto tende ad addensarsi verso la fine e questo è il risultato che si vuole ottenere, se non riesce, si può aggiungere pochissima maizena o fecola di patate o farina di riso. A cottura ultimata ho aggiungo il porro e l'ho saltato velocemente, deve rimanere bello sodo, ho trasferito in un piatto da portata e ho buttato il torsolo dell'ananas tagliato a cubetti nel sughetto rimasto in pentola, sempre a fuoco alto ho fatto rosolare i cubetti di ananas e li ho serviti a parte, non a tutti piace la frutta nei cibi salati, a me si! Una volta a tavola ho unito l'ananas al pollo, girato e assaggiato, divino!
Insalata di arancia, finocchio e pomodorini secchi
Per accompagnare, ho tagliato a vivo una arancia ben lavata e spazzolata, 1/2 finocchio e ho sciacquato e tagliato a striscioline 2 pomodorini secchi, ho condito con pepe bianco macinato fresco, e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Niente aceto perché c'è già il succo dell'arancia. Ottima!
Ecco qui i nuovi germogli, quelli grandi sono Fieno Greco e i piccoli Alfa-Alfa tra pochi giorni saranno pronti.

lunedì 6 aprile 2009

Con gli occhi del futuro

Di ritorno dal dottore stasera mi sono fermata a mettere nel cassonetto dell'Humana due sacchi di vestiti che ho scartato facendo il riordino degli armadi sabato. Erano vestiti dalla taglia 56 alla 50. Ho scelto il cassonetto sul percorso che faccio per andare al lavoro. Ci passo davanti due volte al giorno, ed è visibile soprattutto al mattino. Ho scelto apposta quel cassonetto per poterlo vedere e ricordarmi come ero e di come non voglio tornare ad essere.
Il cassonetto è un po' prima di un'altro posto che osservo sempre con gli occhi di ciò che ho visto una mattina d'inverno di qualche anno fa.
Quella mattina ho visto uno degli stimoli che mi hanno sostenuto nel mio cambiamento perseguito con ostinazione.
Il cassonetto dell'Humana rappresenta il passato. Il passato va riconosciuto ma non bisogna attaccarcisi pervicacemente, il passato è passato ed è immutabile. Ci ha dato la forma che abbiamo ma ogni cosa è suscettibile di trasformazione.
Io lavoro sulla trasformazione. Nel presente.
Con in mente il futuro.