giovedì 31 dicembre 2009

Quasi Un Gazpacho...

Continua la serie di minestre per la depurazione post-pre-inter festività.
Crema di pomodori e porri
Nella mia fidata pentola a pressione ho adagiato pomodori un po' troppo maturi per finire in una insalata, e la parte verde di alcuni porri, tutto tagliato a tocchetti. Ho aggiunto acqua, e un cucchiaino di brodo granulare iposodico. Fiamma al massimo, chiuso il coperchio, dal sibilo ho calcolato 4 minuti di cottura. Dopo aver lasciato sfiatare, e spento il fuoco sotto, ho prelevato con un mestolo quasi tutto il brodo che si è formato. Lo tengo da parte ma una tazza me la bevo subito, mmm buono! Con il minipimer frullo le verdure, e il pochissimo liquido rimasto, per ottenere una crema densa. Ci tagliuzzo sopra un po' di prezzemolo, gambi compresi, e completo con un filo d'olio extra vergine di oliva. Rinfrescante e dal sapore asprigno si può rifare anche per una sera d'estate. Servita fredda accompagnata da un bicchiere di vino bianco fruttato.E il rossissimo brodo alla fine me lo sono bevuto tutto io. Con l'aggiunta di qualche goccia di Tabasco. Very Hot!
In previsione della serata...

lunedì 28 dicembre 2009

Al Sedano Allegro

Al Sedano Allegro era il nome del ristorante vegetariano gestito dal personaggio di Woody Allen nel film "Il Dormiglione" che si fa ricoverare per un semplice intervento nel 1973 e viene disibernato 200 anni dopo in un futuro politicamente gestito da il Grande Dittatore. (E' uno dei miei film preferiti).
Avevo questi gambi di sedano senza cuore (potrebbe essere un'altro titolo di film...) che non si potevano certo mangiare crudi...
Vellutata di Gambi di Sedano Senza Cuore
Dopo aver lavato bene alcuni gambi di sedano, foglie comprese, li ho tagliati a tocchetti con le forbici, direttamente sulla pentola a pressione. Ho aggiunto poca acqua, una patata sbucciata e tagliata a tocchetti anche lei e un pochino di brodo granulare iposodico. Ho chiuso il coperchio, fuoco alto, dal sibilo ho abbassato la fiamma e ho calcolato 7 minuti di cottura. Sfiatato il vapore dopo aver spento il fuoco, ho frullato tutto con il frullatore ad immersione. Ho aggiunto un cucchiaio di senape all'antica, miscelato, impiattato e servito con un giro di olio extra vergine di oliva. Com'era? Allegra. Dal sapore agretto si accompagnerebbe anche con uno spruzzo di aceto balsamico. Un piatto da servire in una sera d'estate. Fredda o a temperatura ambiente, due crostini strofinati con aglio e un po' di olio extra vergine di oliva, un bicchiere vino bianco bello fresco. Che voglia d'estate...

sabato 26 dicembre 2009

Salsa Tonnata

Dopo le libagioni del giorno di Natale, ho pensato che un pranzetto primaverile fosse ideale... così oggi ho sfruttato le verdure lesse, carote, finocchi* etc. del brodo del cappone, per fare una salsa tonnata dietetica.
L'ho usata per servire del Seitan alla piastra che ho acquistato presso il negozio biologico dove vado ogni tanto.
Sono partita dalla ricetta che faceva mia mamma, anche lei usava le verdure che faceva lessare insieme alla fesa di tacchino che poi affettava e utilizzava al posto del vitello per fare il famoso Vitel Tunè, ricetta lombarda nonostante il francesismo.
Io ho preparato il cappone in brodo, che poi ho scrupolosamente sgrassato una volta freddo, il cappone l'abbiamo mangiato così, in purezza con sale e olio extra vergine di oliva, togliendo la pelle, il brodo l'ho utilizzato per fare un risottino allo zafferano con il sapore d'altri tempi... eh vabbè ogni tanto si può anche trasgredire... e poi un bel bicchiere di Inferno per accompagnarlo ha sgrassato tutto.... comunque, dicevo...
Salsa Tonnata Diet
Ho prelevato le verdure lessate dal brodo e le ho messe da parte di modo che siano fredde quando inizio a preparare la salsa. Nel contenitore alto e cilindrico che viene fornito con il minipimer ho sgusciato l'albume di due uova, tenendo i tuorli da parte. Ho aggiunto alle chiare un pizzico infinitesimale di sale e con il minipimer ho cominciato a montarle a neve abbastanza soda. Ho unito i due tuorli, un cucchiaino di senape e ho continuato a lavorare con frullatore, aggiungendo a filo l'olio di una scatoletta di tonno. A questo punto ho iniziato a mettere le verdure un po' per volta e poi quasi tutto il tonno (a me piace a filetti, una scatola da 125 gr) e una manciata di capperi dissalati al momento sotto l'acqua corrente fredda. Ho assaggiato e aggiunto un pochino di aceto bianco (se avessi usato i capperi sotto aceto avrei utilizzato il loro aceto) ho frullato ancora un po' per rendere la salsa bella montata. Ho prelevato un po' di salsa tonnata e l'ho distribuita su un piatto piano da portata, ho disposto le fette di seitan (o di carne) le ho ricoperte con altra salsa e messo in frigorifero.
Nel frattempo che il mio seitan tunè si raffreddava in frigorifero, ho schiacciato il poco tonno rimasto con la polpa di un avocado, aggiungendo solo il succo di mezzo limone...
... e ho messo un goccio di olio extra vergine di oliva e dell'aceto balsamico nel cucchiaione delle posate da insalata, al momento di mangiarla lo utilizzo per sbatterli con la sua forchetta e fare una breve emulsione...... ottima!

* i finocchi normalmente non li mangio mai cotti, ma questi li avevo lasciati fuori sul balcone e si erano completamente ghiacciati... così invece di buttarli ho provato a farne andare qualcuno con poca acqua e poi li ho mangiati tagliandoli a fette e condendoli con solo olio e sale... non male... gli altri li ho messi nel brodo, non avevo sedano.

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale!

A me i regali di Natale piace aprirli alla mattina, non mi sveglio più alle sei e mezza come quando ero piccola, ma mi alzo presto, preparo la colazione con più accuratezza e poi inizio a scartare i pacchetti... che bello!

domenica 13 dicembre 2009

Faraona all'Arancia

Arriva il periodo peggiore per chi è a dieta, primo per le mille tentazioni a portata di mano e secondo perché dichiarare di essere (e voler restare) a dieta sembra scatenare negli "altri" un istinto materno insopprimibile. La mia soluzione è di non dire assolutamente che sono a dieta e mettere un po' a regime chi mi capita a tiro, che tanto, male non fa...
Allora oggi mi sono cimentata in esperimenti dietetici ma assolutamente non "sgamabili" per il Pranzo di Natale. Premetto che l'anatra non mi piace particolarmente e invece la faraona è il mio pollastro preferito, quindi...
Faraona all'Arancia
Ho lavato due arance e un limone, con l'attrezzo apposta ho "rigato" la loro buccia facendola finire direttamente nella pentola a pressione, poi ho tagliato a metà gli agrumi senza scorza e ne ho spremuto il succo, l'ho aggiunto alle scorze, ho messo due cucchiai di miele, un bicchierino di Sljivovica, una manciatina di pepe nero in grani e un pizzico di sale. Ho lavato la faraona in pezzi e l'ho messa in pentola, utilizzandola per miscelare bene il miele ai liquidi. Ho chiuso con il coperchio e alzato la fiamma, dall'inizio del sibilo ho abbassato al minimo il fuoco e ho calcolato 20 minuti di cottura. Ho lasciato sfiatare e ho tolto i pezzi di faraona disponendoli su un piatto da portata. Ho riacceso il fuoco alto e continuando a mescolare ho fatto ridurre il sugo, che da liquido è diventato denso in circa 5 minuti. Ho nappato con la riduzione i pezzi di faraona e ho messo la restante salsa in una salsiera da portare in tavola. Per finire ho decorato la mia gallina preferita con mandorle in pezzi. Cottura veloce e senza grassi aggiunti!
All'assaggio la carne della faraona e morbida e saporita. Decisamente dolce per via del miele e del succo delle arance. Potrei accompagnarla con un puree di patate profumato di noce moscata o meglio ancora la accompagnerò con una fresca insalatina tipo Soncino condita con una emulsione di olio extra vergine di oliva e succo di arancia al posto dell'aceto e qualche chicco di melagrana porta fortuna.
Um... questa ricetta andrebbe bene anche per la Cena di San Silvestro.... o il Pranzo di Capodanno...
Insomma, mi sa che ho preparato una ricetta antisgamo per tutte le feste! Yuppi!
P.S. La Sljivovica è un brandy di prugne tipico della Croazia. In alternativa si può usare un brandy tradizionale.

sabato 12 dicembre 2009

Reginette al burro tartufato e piselli

Le reginette sono uno dei formati di pasta che preferisco, perché danno soddisfazione quando le mordi, dense sotto i denti e per il loro bordo ondulato che sfiora le labbra e la lingua come una ruches. Queste le ho fatte veramente in supervelocità, è quasi un assemblaggio.
Reginette al burro tartufato e piselli
Mentre l'acqua per la pasta bolliva con dentro le reginette, ho fatto colorire brevemente una noce di burro con la foglia di alloro. Ho scodellato tre manciate di piselli fini surgelati direttamente nello scolapasta dal freezer. Quando la pasta era al dente l'ho scolata sopra i piselli che così si sono scaldati. Dopo aver scolato la pasta ho versato il tutto nella padella con il burro e l'alloro e ho fatto saltare un paio di minuti a fuoco medio. Ho sistemato la pasta nei piatti e ho messo in cima un bel pezzo di burro tartufato, una grattata di Parmigiano Reggiano e una macinata di noce moscata.
A tavola!