mercoledì 30 novembre 2011

Pollo all'Arancia



Ho tutte queste belle arance della Calabria, una cassetta da dieci kili sul balcone, che mangio solo io. E avevo questa vaschetta di petti di pollo, già tagliati...
Cosi ho messo a scaldare la padella antiaderente, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, tre spicchi, non sbucciati ma schiacciati, di aglio e qualche foglia di salvia del mio balcone.
Appena stacco le foglie si solleva il profumo da tutta la pianta...
Ho sciacquato le fette di pollo e le ho messe in padella, a rosolare.
Dopo qualche minuto le giro, sulla parte cotta si è formata una crosticina dorata... Aggiungo una spruzzata di salsa di soia, il succo e le due meta' spremute di un limone e di un arancia. Lo zucchero contenuto nel succo dell'arancia crea il processo di caramellizzazione, il sughetto si addensa sobbolendo.
Ancora qualche minuto di cottura e spengo. Impiatto le fette di pollo nappandole con il loro sughetto. Metto via qualche fetta per la pausa pranzo di domani.
A parte ho stracciato le foglie di insalata iceberg e ci ho affettato sopra un peperone giallo raccolto a fine novembre dal vaso sul mio balcone... Yummm, il pollo che di solito è asciutto, è rimasto morbido e saporito. Un agrodolce buonissimo! 

sabato 5 novembre 2011

Voglia di Roast Beef 2 - La Vendetta

Questa volta ho fatto marinare le bistecche di roast beef con un cucchiaio di senape di digione e un filo di olio extra vergine di oliva. Ho fatto scaldare ben bene la mia padella antiaderente ceramicata e ci ho schiaffato dentro le bistecche. Il tempo di affettare direttamente nel piatto un bel pomodoro e le ho girate. Il tempo per condire il suddetto pomodoro con erbe aromatiche e un pizzico di sale e ho tolto le bistecche per depositarle nel piatto. Un giro di olio extra vergine di oliva su carne e pomodori e yumm... Fantastica!

mercoledì 2 novembre 2011

Cassoeula superdietetica a vapore


E' il due novembre e in molti comuni lombardi la tradizione vuole che si mangi cassoeula. Ma il due novembre non e' piu' festivo, si lavora, e dopo aver festeggiato la notte delle streghe e ognissanti ci vuole qualcosa di gustoso ma leggero. E poi, siamo a dieta!


Cosi ho pensato di usare la Rice Cooker per preparare la cassoeula sfruttando il vapore. Di costine di maiale e cotenne non se ne parla. Unica deroga due salamini detti "verzini".
Nella Rice Cooker gia' accesa ho messo sedano, carote e cipolla tagliati a dadini, una scatola di pelati, che disfo con il cucchiaio, un bicchiere di vino rosso e i verzini privati del cordino e lavati. Chiudo il coperchio.


Metto una pentola capiente piena di acqua a bollire sul fuoco, servira' per la polenta, e mi dedico alla verza. Bella grande, 1 kilo e 200 grammi... Tolgo le due foglie esterne, taglio il torsolo dove e' ossidato, la taglio a meta' e la lavo sotto l'acqua corrente. La taglio in quarti, riducendo la parte del torsolo a pezzetti e il resto a quadrotti. Unisco in cottura.

Dopo un po', quando la verza appassisce, la caccio in fondo girando, di modo che si insaporisca, aggiungo due cucchiaini di brodo granulare iposodico, giro ancora e rimetto il coperchio.

Nel frattempo l'acqua nella pentola antiaderente ha raggiunto il bollore, ci aggiungo una manciatina di sale grosso e mescolando faccio cadere a pioggia la farina di mais per fare la polenta. Questa volta l'ho scelta bianca. Giro bene, ma la lascio piuttosto liquida. Metto il coperchio e abbasso il fuoco, la polenta cuoce in 35/40 minuti "a vapore" a non bisogna girarla.

Mentre Rice Cooker e polenta parlottano piano, mi dedico ad altro. Cuociono nello stesso tempo. Ogni tanto giro la mia cassoeula e si comincia a sentire il classico profumino. Dopo 40 minuti sono pronte. Impiatto e condisco con un filo di olio extra vergine di oliva. La cottura a vapore ha mantenuto intatti i sapori delle verdure. E sembra proprio una mini cassoeula. Dietetica!

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Polenta e latte


Quando si fa la polenta, mentre si aspetta, c'e' una cosa che mi piace da morire e che mi ricorda quando da bambina, la polenta la faceva mia nonna. Lei prendeva una scodella, ci versava dentro un po' di latte freddo di frigo e poi prendeva due cucchiaiate di polenta quasi pronta e le metteva nel latte. La polenta bollente intiepidiva il latte, il latte freddo raffreddava un pochino la polenta. Mi dava la scodella e il cucchiaio e mi diceva sempre "...attenta che dentro scotta..." Io mi sedevo al tavolo in cucina, la guardavo occhieggiare, un sole dorato nel latte, prelevavo un po' di polenta tagliandola con il cucchiaio. Osservavo il fumo uscire dal nucleo rovente di polenta, la nonna quieta e di la il vocio dei parenti riuniti per le feste. Il sapore della polenta e latte e' magico. E' un sapore di serenita'.
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