lunedì 28 aprile 2014

Le Uova di Mezzanotte

Chi segue il mio blog sa quanto a me piacciano le uova, in tutti i modi, sode, alla coque, all'occhio di bue, strapazzate...e anche in frittata ed omelette anche se non mi riescono sempre. Anzi quasi mai.

L'altra sera sono tornata da danza, e ho messo a cuocere in padella con poca acqua, dei cipollotti rossi e un aglio fresco, gambi compresi. Intanto che cuocevano e diventavano morbidi, con il naso all'erta, ho fatto una doccia veloce. Pronta a schizzare fuori in caso di odore di acqua mancante nella padella.
In pigiama, tutta bella pulita e profumata, ho alzato la fiamma, l'acqua era quasi tutta evaporata, lasciando i cipollotti e l'aglio cotti a puntino. Ho messo a sfrigolare leggero un pezzettino di burro, muovendolo con il coltello man mano che si scioglieva per ungere dove avrei sgusciato le uova.
Tlac tlac tlac, tre colpetti secchi sul bordo della padella e il guscio si rompe, verso l'uovo negli spazi tra le verdure e il bianco inizia a rapprendersi subito. Lo lavoro con la punta del coltello di modo da accellerare il processo, voglio che il tuorlo non cuocia quasi, che rimanga morbido e tiepido.
Spengo il fuoco sotto la padella e aggiungo semi di kummel, mi piacciono tanto, e un pizzico di sale rosa dell'Himalaya.
Ho del pane siciliano, quello con i semi di sesamo, lo uso per intingerlo nel rosso dell'uovo...una delizia.
Mangio a lume di candela, bevendo tè rosso roiboos, ascolto le rane gracidare e all'unisono ammutolirsi prima dell'arrivo di un lampo. Il cielo si fa giallo livido e un tuono si squarcia proprio sopra di me. Adoro i temporali.





sabato 26 aprile 2014

Riso alle carote con Erbe amare

Adoro ottimizzare, tempo e spazi di cottura...nella stessa padella ho prima cotto il riso thaibonnet per assorbimento, nella stessa acqua bollivano delle carotine, e due pezzi di alga wakame. Una volta cotto il riso, le alghe e le carote, ho trasferito tutto in un piatto tenuto li vicino di modo che si scaldasse e ho messo due spicchi di aglio a soffriggere con poco olio extra vergine di oliva e delle erbe amare, cicoria e tarassaco. Ho tagliato la carota a rondelle e l'ho mischiata al riso. Separata l'alga dal riso e condita con salmone in scatola, il cui olio di oliva ricco di omega 3, è finito a condire il riso. Trasferite le erbette, mi sono gustata tutto, pescando un po' da un settore un po' dall'altro. Adoro mangiare così.


giovedì 24 aprile 2014

Risotto alla Milanese Express


Alle volte parlando con qualcuno si finisce a parlare di cibo, e se l'interlocutore è un buongustaio basta poco. Ecco, è così che nasce una tentazione. Improvvisamente voglia di risotto alla milanese. Non avevo brodo di carne... non avevo vino bianco... 
Ho messo a bollire un po' di acqua con sedano, carota e cipolla, un misto di due dadi e un goccio di salsa di soia.
Ho fatto soffriggere dolcemente in poco burro una cipolla bianca tritata finissima, ho aggiunto il riso, l'ho fatto tostare e ho sfumato con un pochino di Martini dry, preso quando mi è venuta la scimmia di provare a fare i cocktail e subito capito che è un gusto che non mi entusiasma. 
Ho aggiunto il brodo e lasciato cuocere fino a che i chicchi sono risultati al dente e il riso all'onda.
Ho messo due bustine di zafferano, mi piace bello carico, un pezzetto di burro e una presa di grana grattugiato.
Divino!





mercoledì 23 aprile 2014

Il Panino

Alle volte un semplice panino è il pranzo perfetto. L'importante è prendersi il pane fresco e l'affettato appena tagliato, questa era una coppa piacentina, il profumo degli alimenti freschi riempie le narici la pancia e la mente, soddisfa e gratifica. Non c'è bisogno di altro. 
La sera sono andata ad un cocktail con una mia amica. Margarita per me, è il mio cocktail preferito. Non so resistere al sale sul bordo del bicchiere.

domenica 20 aprile 2014

Colazione di Pasqua


Buona Pasqua! Amore e Fortuna a tutti!


La mia colazione di Pasqua è stata con caffè e latte, pane fresco con burro salato e marmellata di ananas, due fettine di prosciutto crudo all'osso e l'uovo alla coque con sale e succo di limone. 
Che Bontà!

sabato 19 aprile 2014

Carpaccio con le Fragole e Guacamole





Ieri sera sono andata a fare una microspesa perché mi mancavano due cose, e proprio mentre mi dirigevo verso il reparto carne, passa il macellaio con questo carpaccio appena tagliato...ci siamo guardati negli occhi e ha capito subito l'attrazione... ho preso la vaschetta direttamente dalle sue braccia.
Volevo fare un abbinamento nuovo e ho pensato alle fragole, profumavano tantissimo, ho disposto le fette di carpaccio sul piatto e poi ho affettato le fragole cercando di farle a carpaccio anche loro, per quanto possibile. Finito il mio fiore di carne e fragole, ho sbattuto con il frustino, in una ciotola, olio extra vergine e aceto balsamico di mele. L'ho fatto gocciolare sul fiore e poi ho sbriciolato con le dita un po' di sale e un po' di pepe.
Intanto che il carpaccio si insaporiva, ho tagliato a metà un avocado, tolto il seme, che ho messo da parte, e con un cucchiaio ho scavato il frutto e ne ho lavorato la polpa con la forchetta, schiacciandola fino a farla diventare una crema rustica, alla quale ho aggiunto peperoncino spezzato, succo di lime e un pezzettino di cipolla tritata finissima.
La Guacamole è meglio il giorno dopo, i sapori si devono fondere, il carpaccio invece era interessante, la delicatezza di sapore della carne cruda si abbina piacevolmente alla fruttata e aromatica fragola, resa più saporita dal sale e pepe e dall'aceto. Forse la prossima volta non metterò l'olio, era di troppo.


venerdì 18 aprile 2014

Eataly

Oggi sono stata ad Eataly, un locale a Milano dove si può mangiare e acquistare l'eccellenza dei prodotti italiani. Ricavato nell'ex Teatro Smeraldo, è un posto luminoso e tutto vetrate, la gente si aggira curiosa e titillata da profumi e sapori che ricordano come la nostra cultura sia il cibo fatto in un certo modo. 
Con l'amica che me l'ha fatto scoprire, abbiamo preso il piatto unico, lasagne al pesto appena fatte e morbide da sciogliersi sotto lo sguardo, sul top pomodorini e basilico da cui emanava un profumo divino. Adagiata mollemente a fianco alle lasagne stava una burrata fresca come un bebè. Due gocce di numero di olio extra vergine di oliva la adornavano come due occhietti dorati su una pelle candida.
Continuavo ad alternare un boccone di lasagne, un pomodorino appoggiato su un pezzetto di mozzarella e una foglia di basilico... che delizia...che titillamento per i sensi...
Morbida, delicatamente saporosa la burrata e morbide, tiepidamente cremose le lasagne. Un connubio perfetto. Come un abbraccio.
Eataly a Milano è in Piazza 5 Giornate.

venerdì 11 aprile 2014

Insalata di Radicchio, Pere e Arance con Polletto allo Spiedo e Marmellata di Petali di Rose




Ero al telefono con la mia amica, l'altra sera, chiacchieravamo della giornata e la sentivo in vivavoce cucinare, ad un certo punto un rumore inconfondibile di bottiglia che si stappa, con il cavatappi quello che si tira con la forza bruta. Mi ha fatto venire voglia. Un bicchiere di vino rosso, neanche, due dita, ma che possono accompagnare degnamente un cibo gustoso.
Ho preso un polletto allo spiedo e una bottiglia di Refosco. Non so se l'abbinamento è consono, ma avevo voglia di assaggiarlo.
Intanto che il vino respira, preparo un'insalata agrodolce. 
Pelo a vivo un'arancia e poi la affetto a rondelle, prendo una pera williams rossa e la affetto in quarti per il lungo. Ho già lavato il radicchio e sistemato nella ciotola dove vado a mettere anche i due frutti. Aggiungo un pizzico di sale, una macinata di pepe nero e un filo di olio extra vergine di oliva.
Nella mia scorribanda al supermercato ho preso anche questa marmellata di petali di rose, pensando di accompagnarla con dei formaggi. Ma ero curiosa e l'ho provata con il pollo.
E' delicatamente profumata e gradevole, niente a che vedere però con la marmellata di Rosa Bulgara che assaggiavo da bambina, in vacanza nella ex Yugoslavia. La marmellata arrivava dalla Bulgaria, aveva un'etichetta minimalista, un triangolo di carta bianca con disegnato sopra un viso di donna a matita. La aprivi e si sprigionava il profumo inebriante di un roseto in piena fioritura in un pomeriggio caldo di maggio. Lo riesco a sentire ancora con il ricordo.
Devo comprare un cavatappi a forza bruta. Il rumore non era lo stesso...








mercoledì 9 aprile 2014

Spezzatino di Soia ai Porri e ai Funghi Porcini

Lo spezzatino di soia deve essere preparato con anticipo. Non lo spezzatino in sè, ma la soia disidratata che va reidratata e cotta in un brodo che gli dia sapore e consistenza morbida e carnea.
Meglio quindi partire il giorno prima, preparando la soia disidratata con la ricetta base dalla quale poi si possono fare molte ricette e varianti. Io ho scelto le "bistecchine" perchè hanno una forma più naturale e sono più grandi rispetto allo spezzatino, danno più soddisfazione.
Ho messo le bistecchine di soia disidratate in una pentola con acqua, cipolla, carota, sedano, qualche granello di pepe, chiodi di garofano e brodo granulare iposodico. Ci vogliono 40 minuti di cottura. Se si utilizza la pentola a pressione ne bastano 10 partendo dal sibilo.
A cottura ultimata si può lasciare la soia a raffreddare nel suo brodo.

Il giorno dopo, preparo lo spezzatino...
Affetto un porro longitudinalmente e lo metto nella padella antiaderente ceramicata, riduco a dadini due spicchi di aglio e metto anche quelli.
 
Lascio soffriggere un pochino e poi aggiungo le bistecchine di soia, avendo cura di strizzarle bene. Rosolo tutto e sfumo con un po' di vino bianco.

Asciugatosi il vino, prendo i funghi porcini, che avevo messo a bagno in acqua tiepida circa venti minuti prima, e li metto in padella con un pochino della loro acqua, stando attenta a non far cadere la terra che rimane sul fondo.
Dopo circa dieci minuti, i liquidi di cottura dovrebbero essere tutti assorbiti, alzo il fuoco e faccio asciugare e rosolare bene. Impiatto condendo con pepe nero macinato fresco, sale e paprika. Verso un filo di olio extra vergine di oliva e lo spezzatino è pronto.
Lo accompagno con una insalata di tarrassaco, cipolla di Tropea e pomodorini Pachino. 
La soia ha una consistenza più morbida della carne, e un sapore delicato che prende molto da quello con cui viene cotta. E' una alternativa alla carne per palati curiosi e coraggiosi.
Buona!

lunedì 7 aprile 2014

Petto di Pollo Piccante al Sesamo e Sakè e Ratatuja

Torno dopo due giorni di stage di tango flamenco, dalla lezione solita di flamenco, in totale tre giorni di fila a danzare, ho il cervello che funziona solo in modalità emisfero destro. Niente razionalità solo fisicità, tantissime emozioni, piena. Sono le undici, affetto una zucchina e mezzo peperone in una padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, massaggio chili piccante, semi di kummel e semi di sesamo sulle due fette di petto di pollo, quando la pentola sfrigola adagio le fette e le e faccio rosolare da entrambi i lati. Sfumo con sakè e poi con poca acqua. Nel frattempo taglio un po' di gambi di cipollotti e di aglio da mettere alla fine sulla carne e sulle verdure.
Ottima!
Leggermente piccante, manca solo un pizzico di sale, che a me piace mettere, semigrosso, alla fine con una V di olio extra vergine di oliva a crudo.


venerdì 4 aprile 2014

Carpaccio di Salmone con Porri e Yogurt


Carpaccio di salmone non affumicato dalla Norvegia, porro crudo inciso a metà per il lungo e poi passato alla mandolina fine, una cucchiaiata di yogurt. Pepe nero macinato fresco e un filo di olio extra vergine di oliva.
Insalata rustica con porro e pomodorini.
Così è la vita.
Il carpaccio era divino. E tutto il resto anche.


giovedì 3 aprile 2014

Trota Iridata al Vapore con Piselli al Sedano e Erbette Rosse

Ho queste erbette biologiche, a metà tra uno spinacio come sapore ed erbetta come forma, ma hanno i gambi rossi, segno che contengono vitamine e antiossidanti che in altre verdure non ci sono. Il colore è importante! Insomma me le hanno vendute da cuocere ma io le ho provate anche crude in insalata ed erano buonissime. Oggi le ho fatte in padella con aglio vestito e pochissima acqua.
Nella pentola a pressione invece ho messo un ciuspo di sedano verde tagliato a rondelle finissime, piselli surgelati, aglio intero e acqua, Sopra i piselli posiziono il filetto di trota e lo cospargo di aglio tritato. Chiudo e dal sibilo calcolo circa 4 minuti scarsi di cottura.
Condisco tutto nel piatto, un filo d'olio extra vergine di oliva e pepe nero macinato al momento.
Che bontà!
Alla sera, tornata da flamenco, scaldo di nuovo piselli e erbette (ne avevo mangiati solo la metà) e ci unisco del tonno sott'olio, sgocciolato sommariamente. Cena fatta, sono stanca morta.