lunedì 16 marzo 2015

Il Secondo dei Tre Risotti alla Trevisana



Ogni tanto capitano delle casualità che ti fanno pensare, organizzo una cena con un amico, cucina lui, ha voglia di risotto e decide per trevisana e scamorza affumicata, io mi limito a preparare in anticipo del brodo vegetale con la pentola a pressione. In frigorifero ho delle ciliegine mostarda, l'impiattamento lo fa fare sempre a me, mettiamo le fette di scamorza, tranne due, a mantecare alla fine, impiatto e posiziono una fetta di formaggio sul riso caldo che inizia a scioglierlo e avvicino due ciliegine. Amaro, affumicato, dolce e piccante, i quattro sapori si intersecano benissimo.


Tanto che, il giorno dopo, pranzo della domenica, avevo voglia ancora di riso. Non essendone avanzato, ma avendo ancora una palla di Chioggia, mi rimetto al lavoro...
Come ha fatto lui ieri sera, inizio a far stufare cipolla e insalata, con un pochino di burro e acqua a fuoco bassissimo. Circa venti minuti.
A metà dei venti minuti aggiungo uno spruzzo di vino rosso. E ci metto una bella crosta di Parmigiano Reggiano, grattata ben bene per togliere la paraffina e lavata.
Quando la Chioggia e la cipolla sono belle appassite e traslucide, alzo la fiamma, aggiungo un pezzetto di burro e, una volta sciolto, metto il riso. Carnaroli. Lo faccio girare con la spatola di modo che brilli bene e tosti.
Unisco mezzo bicchiere di vino rosso, sfumo e inizio a mettere il brodo già caldo, ne avevo fatto tanto, non si sa mai che possa servire...
Dopo circa 17 minuti, il riso è al dente e all'onda, aggiungo l'ultimo pezzettino di burro, formaggio gratuggiato, giro delicatamente e copro. Ahh che bontà, lo gusto con una ulteriore spolverata di Parmigiano e un po' di pepe macinato al momento.


...la sera mi invitano per un aperitivo in un locale qui vicino che la domenica fa l'happy hour con un buffet strepitoso e buonissimo. Ci sono sempre dei primi cucinati al momento dalla signora. Quando li portano li annunciano, e sorpresa! Risotto alla Trevisana scamorza affumicata e speck.
Yum!

venerdì 13 marzo 2015

Voglia di Verza!

Avevo voglia di minestrone di verza da ieri, da quando ho sentito il profumino provenire dalla casa della mia vicina. Stamattina in piazza c'è il fruttivendolo, scendo in infradito e maniche corte, le vecchiette imbacuccate che mi guardano come fossi un alieno, ma c'è un sole tiepido e fa più caldo fuori che in casa.
Compro la mia verza, un po' di frutta e altra verdura, tra cui dei pomodori buonissimi, e chiacchiero con le vecchiette.
Nella pentola a pressione sbatto dentro, tutto lavato e tagliato a pezzi, il verde di tre porri, tre carote, tre pomodori un po' molli che avevo in frigo, tre cipolle, le foglie, tritate, di un ciuspo di sedano, e la verza. Aggiusto di sale, aggiungo acqua fino al segno e dal momento che inizia a fischiare calcolo sette minuti di cottura.
La servo cosparsa con semi di lino e semi di sesamo, un filino di olio extra vergine di oliva e a posto così.
Adoro la verza...




venerdì 6 marzo 2015

Un Tè con Wallace e Gromit

Stasera non avevo voglia di cucinare, e in più continuavo a pensare ai cucumber sandwiches che non ho fatto l'altro giorno...metto su l'acqua per il tè, il burro si sta ammorbidendo a temperatura ambiente, le fette di pane sono pronte, comincio a lavare un cetriolo. Lo spello creando delle righe verticali di buccia. Con la mandolina affetto il cetriolo facendo fette sottili ma ancora croccanti. Le dispongo in un piatto e le aspergo con dolceagro, un aceto bianco molto delicato e poco acido.
Metto due cucchiaini più uno per la teiera di English Breakfast nella teiera che ho scaldato sciacquandola con tre passaggi di acqua bollente, e aggiungo acqua fino a riempire la teiera.
Che è grande.
Spalmo il burro morbido sulle fette di pane bianco, dispongo le fette di cetriolo, dopo averle scolate e strizzate leggermente, le dispongo sovrapposte, voglio sentire la croccantezza sotto i denti prima di arrivare alla cedevolezza del pane imburrato. Cospargo con pepe bianco finissimo.
Una tazza di tè e un sandwich al cetriolo, ah che bontà. Dopo la terza tazza di tè, taglio dei cubetti di formaggio Stelvio e lo accompagno con grissini salati in superficie. Mi viene in mente il cortometraggio di Wallace e Gromit, che cenavano così, e una sera, rimasti senza formaggio, costruiscono una astronave per andare sulla Luna.
Perché tutti sanno che la Luna è fatta di formaggio.
Dopo cinque tazze di tè mi sto appisolando sul divano vedendo The Closer che ricevo una telefonata, in quaranta minuti da mezza in pigiama sono pronta per uscire. E' venerdì sera dopotutto, raggiungo gli amici e la serata si è trasformata ancora una volta.



mercoledì 4 marzo 2015

Tutto il Colore Che C'e'


Ho comprato i cetrioli perché avevo voglia di Cucumber Sandwiches. Peccato che non avevo il pane...vabbè questa volta mi faccio una insalata con la mozzarella fiordilatte.
Per prima cosa immergo la mozzarella in acqua molto calda.
Metto un cetriolo, lavato, pelato a strisce, affettato con la mandolina, a bagno in aceto, ho quello agli agrumi, è un po' scuretto ci vorrebbe bianco, e lo lascio li.
Affetto il mezzo peperone rosso lasciato quando ho fatto la paella, e un pezzo di cipolla, li metto nell'insalatiera con una spruzzata di aceto balsamico di mele, così intanto diventano più digeribili.
Lavo qualche foglia di insalata, un  po' verde e un po' rossa, le spezzo con le mani e le adagio nell'insalatiera.
Ho qualche oliva nera avanzata, le posiziono sulle foglie rosse, mi piace quella sorta di nuance che creano insieme, il nero non completamente nero delle olive, il rosso del radicchio che contiene una punta di nero.
Affetto i due pomodori che ho messo a scaldare un pochino insieme alla mozzarella. Li affetto più sottili che posso, dove riesco tolgo la pelle, sono maturi ma incolori, granulosi e scaldandoli dovrebbero avere un po' più di sapore. Li cospargo con una presa di sale grosso che sbriciolo tra le dita.
Un filo di olio extra vergine di oliva, sui pomodori.
Prendo la mozzarella e la straccio con le mani, la dispongo sui pomodori e la condisco con solo origano. La straccio con le mani per non schiacciare gli alveoli con la lama del coltello, lasciati ariosi il latte rimane dentro e la mozzarella è più morbida e delicata, l'immersione in acqua calda le ha risvegliato il sapore che non si sarebbe percepito se mangiata fredda di frigorifero.

L'insalata di verdure crude dovrebbe coprire tutto lo spettro di colori dell'arcobaleno, dal bianco delle agliacee al viola (se possibile) o al rosso scuro di alcune insalate in foglia, passando per il giallo di peperoni o zucca cruda, l'arancio delle carote, il bianco verde chiaro di finocchi o cetrioli, il verde scuro di alcune verdure a foglia o dei peperoni, il rosso dei pomodori... così facendo si cerca di avere il maggior ventaglio di vitamine, sali minerali e componenti vitali essenziali in un piatto, aiutati dalla corrispondenza colore/contenuto che la frutta e la verdura hanno.

Mangio l'insalata pescandola da sotto. Non amo molto le insalate in foglia insieme alle verdure, ma fanno volume e me le hanno gentilmente regalate. Le gusto con i filetti di peperone e le olive.
Aggiungo qualche rondella di cetriolo, sono freschi, acidini e croccanti, donano sapore anche senza mettere olio sulle due insalate.
Spizzico tra la mini caprese e l'insalata simil greca. A posto così.







martedì 3 marzo 2015

Ceci, Catalogna


catalonia
A volte senti di aver bisogno solo di verdura. Io adoro la catalogna, la sciacquo e la metto in padella solo con l'acqua delle gocce rimaste sulle foglie, uno spicchio di aglio a fettine e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Tutto a freddo, le foglie tagliate a tocchetti di due, tre centimetri, metto il coperchio e dopo neanche dieci minuti è pronta, ancora bella soda e dal gusto amaro carnoso divino.
Le foglie interne, quelle più verde tenero e giovane, le mangio crude mentre aspetto.
Stasera avevo ancora una cucchiaiata di lenticchie al curry e dei ceci già bolliti in pentola a pressione 1/2 ora dal sibilo, dopo essere stati ammollati un giorno e una notte. Li unisco a una patata e una carota tagliate a tocchetti e l'ultima manciata di pasta corta che avevo in dispensa, all'acqua di cottura dei ceci aggiungo un cucchiaio di brodo granulare iposodico sohn. Quando la pasta e ceci è pronta ne prendo una fondina e la spolvero con peperoncino secco piccante, una macinata di fieno greco e un filo di olio extra vergine di oliva.
Mi piace mangiare anche così.
chickpeas and pasta