sabato 30 gennaio 2016

Tortiglioni Zucca e Zola

Io adoro la zucca, per la sua dolcezza e per la sua cremosità. Ho mangiato questi tortiglioni alla zucca e zola fantastici e ho sbirciato la preparazione. Un pezzetto di zucca fatto cuocere piano piano in un padellino a fuoco bassissimo con un pochino di burro, la zucca tagliata a dadini che tanto poi si squaglia, con un soffritto di cipolla invisibile. In un altro padellino, un bel pezzo di gorgonzola che si deve sciogliere con l'aiuto di una tazzina di latte, mentre l'acqua con la pasta sta bollendo. Quando la pasta è pronta, si tiene un pochino di acqua di cottura, si condisce la pasta con la crema di zola e si aggiunge la zucca. L'acqua può servire per rendere più cremoso il tutto. Una spolverata di Grana Padano, una macinata di pepe nero e, a chi piace, potrebbero star bene un paio di amaretti sbriciolati sopra. Divina!

venerdì 29 gennaio 2016

Noodles di Riso con Zucchine, Piselli e Gamberetti


Dopo che mi hanno rivelato un trucchetto sulla differenza tra la cottura degli spaghetti di riso e quelli di soia, ho voluto fare subito un esperimento.
Premesso che preferisco gli spaghetti di soia a quelli di riso, ho trovato questi noodles di riso che invece mi piacciono. La differenza nella cottura degli uni e degli altri è nella sequenza acqua calda/acqua fredda. Mentre per gli spaghetti di soia, prima ci vuole l'ammollo in acqua fredda, 10 minuti circa e poi la scottata con l'acqua bollente, per quelli di riso è il contrario, prima 10 minuti in acqua bollente e poi un ammollo di 5 minuti in acqua fredda. A questo punto si possono saltare in padella con i condimenti prescelti, o unirli ad una zuppa, oppure metterli in un contenitore e in frigorifero per usarli dopo. Ma con la velocità di preparazione che li contraddistingue, non ha molto senso...
Ho messo su l'acqua, senza sale, e mentre raggiungeva il bollore ho messo una cipolla di Tropea e una zucchina tagliata a rondelle a soffriggere in una padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva.
Quando la cipolla e la zucchina sono diventate belle dorate, ho aggiunto dei piselli novelli e i gamberetti e ho alzato il fuoco. Nel frattempo i noodles sono finiti a bollire per 10 minuti e poi a bagno nell'acqua fredda.
Quando i piselli e i gamberetti sono diventati teneri, in pochissimi minuti, ho aggiunto i noodles e fatto saltare.
La pasta asiatica è molto liscia e non aderisce bene ai sughetti... con il rischio di rimanere "a parte" e un po' insapore. Ho spruzzato leggermente con un cucchiaino scarso di nuoc nam e ho servito con un pochino di salsa di ostriche.
Una spolverata di pepe nero di Sichuan e di fieno greco macinati al momento.
Gustoso e sano, buoni!




martedì 26 gennaio 2016

Quinoa Zucchine e Gamberetti


Ho assaggiato per la prima volta la quinoa, proprio fatta con zucchine e gamberetti, ad una cena di amici, la vigilia di Natale. Mi era piaciuta moltissimo e oggi che sono a casa ho provato a rifarla. 
E' una ricetta velocissima, la quinoa cuoce in circa venti minuti.
Ho messo a bollire la quinoa con il doppio della sua misura di acqua fredda. Calcolo 15/ 20 minuti di cottura da quando inizia il bollore, poi spengo e la lascio li.
Nel frattempo in un padellino antiaderente ho messo un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, uno spicchio di aglio tritato finissimo e una zucchina tagliata a metà e poi a fette con la mandolina per la lunghezza, devono venire fuori dei nastri. La faccio rosolare e una volta pronta la metto da parte in una zuppiera al caldo. Nello stesso padellino aggiungo un altro cucchiaino di olio e metto a cuocere velocemente dei gamberetti, le code pulite e spellate. Io li ho tirati fuori direttamente dal freezer. Quando sono teneri, prelevo i gamberetti, li metto con le zucchine e trasferisco la quinoa, che ormai si è gonfiata e ha assorbito tutta l'acqua di cottura, nel padellino. La faccio insaporire con il sughetto delle zucchine e gamberetti e poi la unisco agli altri ingredienti nella zuppiera. Condisco con una spruzzata di aceto di riso e una cucchiaiata di salmone al naturale sbriciolato benissimo. 
Prendo due gambi verdi di cipollotti e li sforbicio allegramente sopra.
La si gusta appena fatta, ancora calda, oppure meglio ancora, dopo qualche ora, che si insaporisce ancora di più. La quinoa è veramente una deliziosa scoperta e condita così è strepitosa.









sabato 23 gennaio 2016

Riso e Latte alla Mozzarella, Catalogna e Insalata d'Autunno


Avevo ancora un po' di riso e latte di ieri, ma volevo accompagnarlo con qualcosa di fresco e qualcosa di amaro... così ho preso della catalogna e ho prelevato le foglie esterne, il cuore preferisco mangiarlo crudo, le ho lavate bene sotto acqua corrente e tagliate a tocchetti le ho messe in padella con uno spicchio di aglio vestito e schiacciato e tre pomodorini secchi tagliuzzati con le forbici, alzato il fuoco, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e li ho fatti rosolare.
Nell'insalatiera di legno ho preparato una insalata con un pomodoro e dei ceci bolliti, quelli del vaso di vetro, sono assuefacenti ogni tanto ne mangio una cucchiaiata così, direttamente dal frigo, ho condito l'insalata con pochissimo olio extra vergine di oliva e una spruzzata di aceto balsamo di mele.
Nel frattempo avevo messo a scaldare in acqua calda una mozzarella fiordilatte, e in un padellino a fuoco basso il riso e latte. Quando il riso è diventato bello caldo, ho tagliato la mozzarella a fette e l'ho messa nel piatto, prendendone due fette da mettere a sciogliere nel riso. Appoggiate sopra, non voglio che si sciolgano completamente.
Impiatto con il coppapasta (adoro questo aggeggio!) spolvero di pepe nero macinato fresco il mio tortino di riso e mi gusto le associazioni dei vari sapori. Ogni cibo sprigiona un sapore differente se accostato ad uno o l'altro cibo. Come in un cerchio, i sapori si inseguono, si incontrano si lasciano e si rincorrono di nuovo. Il riso ha dei punti in cui la mozzarella non è ancora completamente sciolta, cedevole sotto i denti sa di latte caldo morbido. Rispetto a quella fredda ha sviluppato un sapore tutto suo, parente ma diverso. La catalogna è soda e croccante, sprigiona il suo succo amaro che insieme alla dolcezza del pomodorino secco, che è salatigno, si sposa perfettamente, una pennellata di sapore acceso. Abbino il riso a tutte le altre combinazioni. Con l'insalata si unisce per la morbidezza farinosa dei ceci, buonissimi e con la fresca succosità dei pomodori maturi.
Mi piace mangiare così.
Buon appetito a tutti!











venerdì 22 gennaio 2016

Riso al Latte Cagliato


Come molti sanno, detesto gli sprechi. Ogni tanto capita che il latte fresco passi oltre la data di scadenza ed inizi piano piano a cagliarsi, mantenendo il primo giorno, ancora un sapore gradevole. 
Quando è così, di solito ci faccio una ricottina, questa volta l'ho usato per fare il riso e latte.
La ricetta del riso e latte è semplicissima. Si cuoce il riso per assorbimento in latte a cui va aggiunta un po' di acqua, un quinto di acqua circa in proporzione al latte e una presa di sale.
Il tempo di cottura di un riso tipo arborio o carnaroli (15/18 minuti) e il riso è pronto.
Facendolo con il latte fresco, a fine cottura si può aggiungere formaggio grattugiato e burro o olio extra vergine di oliva, per contrastare il sapore dolce, oppure come altri fanno, burro e zucchero per esaltare il dolce che il latte dona al riso.
Con il latte leggermente cagliato, il sapore acidulo e la cremosità che si è sviluppata in cottura per la separazione del siero dalla cagliata, ha dato luogo a un risotto mantecato perfettamente, ottimo senza bisogno che si aggiungesse altro grasso di condimento. Morbido e saporoso, l'ho servito con una spolverata di fieno greco macinato al momento e una guarnizione di curry masala piccante.
Ne ho tenuto un po' da parte per il prossimo pranzo, e sono molto soddisfatta dell'esperimento.



giovedì 21 gennaio 2016

Cassoeula Magra di Manzo



Avevo comprato della carne trita di manzo, con l'intenzione di provare a fare degli involtini di carne nella foglia di verza cotti a vapore, tipici della cucina asiatica. Avevo anche la verza!
Poi la verza è stata usata per altre ricette, tagliata un quarto alla volta, insomma niente più foglie intere per avvolgere il ripieno.
Così ho tirato fuori la trita scelta dal freezer e, una volta scongelata, ho provato a fare una cassoeula express, magra e comunque saporita. Carne di manzo al posto del maiale.

Ho messo nella pentola a pressione, un trito di cipolla rossa di Tropea e un battuto di aglio, qualche chiodo di garofano, alcune foglie di salvia, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. E un pezzetto di crosta di grana, pulita e lavata.


Aggiungo la carne e la faccio rosolare bene, sfumo con un pochino di vodka. Aggiungo cavolo verza tagliato a striscioline, due pomodori maturi a cubetti, e il gambo di un broccolo, tagliato a cubi. 
Faccio rosolare ancora e aggiungo una bottiglietta di succo di pomodoro, più la stessa misura due volte, di acqua. Chiudo il coperchio e cuocio sette minuti dal momento che la pentola inizia a fischiare, abbassando leggermente la fiamma.
Finito il sibilo, e sfiatato il vapore, apro il coperchio e si sprigiona un profumo delizioso. Ho fame, mi sono dimenticata di pranzare perché stavo dipingendo.
Decido di fare una merendina così scatto le foto con la luce del giorno.


Servo su un piattino con solo un goccio di olio extra vergine a crudo. Buonissime!

Così buone che me ne servo ancora altre due cucchiaiate, questa volta sul del pane carasau e spolverizzate con una miscela di spezie indiane piccantissime.
Il pane carasau a contatto con la carne, si ammorbidisce un poco e insaporisce del sughetto, è un abbinamento ottimo. Merenda finita, continuo a dipingere.



Una volta raffreddata la mia cassoeula light, la metto in un contenitore ermetico e in frigo, basterà scaldarla velocemente in padella, da sola o con dei ceci, accompagnata da una polentina o del riso, sarà una cenetta per quando torno tardi, già pronta e gustosa, ma soprattutto sana e cucinata da me.

mercoledì 20 gennaio 2016

Risotto dell'Osservazione e Riflessione


Avevo fame stasera, dopo aver passato quasi due ore e mezza al freddo, riflettendo, osservando, volevo tornare a casa. 
Per prima cosa, ancora in cappotto, ho messo a bollire dell'acqua con il bollitore. Non sapevo neanche cosa farci, la mente ancora congelata.
Piano piano è affiorata l'idea di preparare un risottino allo zafferano. Semplice e profumato.
Affetto lentamente dei cipollotti, gambo verde compreso, e li metto in un tegame dove già aspetta una crosta di Grana Padano, pulita con la lama del coltello e lavata. Aggiungo un pezzetto di burro. Accendo il fuoco e verso sopra il burro che si sta sciogliendo, una bustina di zafferano. 
E' bello lo zafferano, con quel suo colore così caldo e dorato, e il suo profumo morbido.
Aggiungo il riso, Carnaroli stasera, lo faccio tostare muovendolo con il cucchiaio di legno. 
Osservo i chicchi che diventano lucidi e brillanti. Stasera non sfumo con vino o altro alcolico, voglio provare così, senza sbalzi. 
Verso l'acqua bollente del bollitore direttamente su una pallottola di brodo granulare iposodico Sohn, lo sciolgo lavorandolo con il cucchiaio. Ogni tanto aggiungo un po' di acqua bollente, poca per volta, il riso la assorbe e procede nella cottura.
Dopo circa 16 minuti assaggio, è quasi pronto, all'onda. Prelevo dal freezer dei piselli novelli e li verso nel riso, circa una manciata abbondante. Lavoro velocemente per inglobarli nel riso bollente, il suo calore basta a cuocerli il giusto per tenerli verde brillante e sodi. 
Servo nel piatto e ricopro con una pioggia di formaggio grattugiato e pepe nero macinato al momento. 
Il dolce dei piselli si esalta dal piccante dei granelli di pepe. E il riso...il riso è semplicemente fantastico. Delicatamente profumato, dolce e cremoso. 
Quando trovo la crosta di grana, ne taglio un pezzetto. Si è sciolta in parte e in parte è ancora dura ma addentabile, oppone una piccola resistenza e poi esplode gustosa. 
Il cibo conforta e riscalda. L'importante è non cercare solo nel cibo tutto il calore e il conforto. 
Donare è il primo passo. 



lunedì 18 gennaio 2016

Tutto fa Brodo


Quando hai delle verdure un po' mosce, quando hai delle croste di formaggio Grana o di Parmigiano, quando devi cuocere i legumi, quando ti è rimasta una coscetta solitaria di pollo in freezer o un pezzetto di carne di manzo, una salsiccetta o un fondo di prosciutto, quando vuoi fare il risotto, quando fuori piove ed è un mondo freddo...

...io metto su il brodo.
Questa volta volevo provare i ceci precotti, (esperimento pessimo: sanno di farina di cartone) e li ho messi con pezzetto di crosta di Grana Padano, raschiata molto bene e lavata sotto acqua corrente, una cipolla di Tropea a fettine, qualche foglia di salvia, una manciata di funghi neri secchi, e tre chiodi di garofano, un filo di olio extra vergine di oliva, faccio rosolare poco, aggiungo un cucchiaio di brodo granulare iposodico Sohn, acqua fino alla tacca e chiudo il coperchio della pentola a pressione. Calcolo 10 minuti abbondanti dall'inizio del sibilo, poi li farò andare ancora 5/10 minuti senza coperchio, perché i ceci sono ancora duretti e perché non bisogna mai cuocere i funghi senza che abbiano possibilità di sfogo del loro vapore. 
I ceci, come ho detto più volte anche in altri post, mi hanno molto deluso. Se non si ha tempo di farli da secchi allora quelli nel vaso grande di vetro con il coperchio a quadretti bianchi e rossi sono una validissima alternativa. Grandi, cotti alla perfezione, talmente buoni da poterli mangiare così anche in purezza, dal vaso al piatto.

Ma torniamo al brodo. Stabilito che i ceci sono da buttare (e io detesto sprecare il cibo, cerco sempre di trovare il modo di utilizzare anche ciò che normalmente viene considerato scarto, tipo le parti verdi di alcune verdure, le foglie...) mi metto li con pazienza e separo i funghi dai ceci.
Il brodo l'ho già travasato e messo da parte.
Avere a disposizione un brodo è sempre comodo. Con questo, la sera dopo io ci ho fatto una zuppetta strepitosa in stile asiatico, quando avevo fame ma era già molto tardi di sera, a volte torno dal lavoro che sono le undici passate a volte dopo mezzanotte.
Le zuppe asiatiche sono veloci da preparare, la verdura non deve essere cotta ma solo scottata a contatto con il brodo bollente, noodles o spaghetti di soia o di riso cuociono in 4/5 minuti e la parte proteica è tagliata in piccoli pezzi, che messi nel brodo cuociono nello stesso tempo in cui questo arriva a diventare bollente.

Quando faccio il risotto, cerco sempre di non usare il dado o perlomeno solo il dado, aggiungere delle verdure fresche e degli aromi, la crosta di formaggio che dal brodo migra nel risotto e continua a rilasciare sapore, ammorbidendosi fino a diventare un pezzo ricercato per chi ama il formaggio, o da tagliare a cubetti e lasciare nel riso, o nella zuppa... cercare nel freezer un pezzetto di carne o di salsiccia da aggiungere al brodo, dona sapore e personalità, fa il risotto molto più buono e le zuppe, calde e gustose, ricche di sapore mai omologato.
Il brodo si può anche congelare. Ne vale la pena se si è fatto un brodo con parti pregiate per fare il bollito, oppure se si è fatto il brodo di pollo, gallina o cappone. Allora si parte già con una pentola bella capace, che contenga parecchi litri, e una volta ottenuto il brodo, quando è freddo, lo si travasa in bottiglie di vetro dall'imboccatura larga con il coperchio a vite (tipo quello del latte o di alcuni succhi di frutta) lasciando un bel quattro dita di spazio per l'espansione del brodo quando si trasforma in ghiaccio. 
Al momento di riutilizzarlo, si può tirare fuori la bottiglia il mattino e lasciarlo scongelare in frigo, oppure dal freezer, all'ultimo momento, mettere la bottiglia a bagnomaria in una pentola alta e stretta, tipo il pentolino per il latte, e sobbollendo piano si scongelerà. 
Alcuni brodi molto saporiti, magari con l'aggiunta del fondo di cottura di un arrosto, possono essere congelati in cubetti, usando le vaschette, e ci serviranno per dare un tocco di sapore, proprio come si fa con il dado unendo un cubetto o due alle pietanze.

E poi, il brodo è buono anche così, bevuto caldo e fumante dalla tazza. 
Scalda, riempie e cura.
Mi piace il brodo.

domenica 17 gennaio 2016

Zuppa dei Sette Gamberi



Torno a casa dal lavoro, sono quasi le undici, e non ho cenato. Memore del detto che chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena, mentre cammino verso casa penso a cosa potrei fare di veloce e gustoso. Ho del brodo già pronto, prelevato e messo da parte dopo averci cotto l'altra busta di ceci precotti, che avevo comprato per provarli nella speranza di aver trovato il modo di velocizzare la cottura dei ceci, insieme a dei funghi neri secchi, che adoro, una crosta di grana padano, a cui ho raschiato la superficie liscia, e un pizzico di brodo granulare iposodico Sohn. I ceci, mi dispiace dirlo, sono veramente immangiabili, hanno un sapore misto tra il cartone e la farina cruda. Li separo dai funghi, mentre il brodo si sta scaldando. Ributto dentro nel brodo bollente i funghi, e aggiungo un quinto di cuore di cavolo verza, tagliato a striscioline e un nido di spaghetti di soia. Quando la soia è pronta, circa 5 minuti, prelevo dal freezer 7 code di gamberi e metto anche quelle. Aggiungo due cipollotti tagliati a rondelle, in una scodella ho messo un pochino di shiro miso, lo sciolgo con un mestolino di brodo caldo, e con la forbice, ci taglio direttamente sopra i gambi verdi dei cipollotti. Aggiungo una spruzzata di Nuoc Nam alla zuppa ormai spenta e con una pinza prelevo un po' di spaghetti con gamberi e verdure, li accomodo nella scodella dove aspetta il miso e i cipollotti, aggiungo una goccia di salsa di ostriche e un mestolo di brodo bollente. Mangio con le bacchette e con un cucchiaio profondo sorbisco il brodo.
Il bello delle zuppe asiatiche è la velocità con cui si fanno, la bontà delle verdure appena scottate, e l'unione dei sapori sapidi.
Super diuretica e saziante, scalda per bene e soddisfa. Cosa si può voler di più da una zuppa?


Per restare in tema ho mangiato gli ultimi litchi, mentre osservo la risposta della tisana di stasera, ad una domanda semplice che comprende tutta una vita, la tisana risponde "Solleva gli altri e solleva te stesso".
Tisana sibillina...


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