sabato 25 giugno 2016

Un panino, Due Panini







Quando ero piccola, c'era questo pane, la ciabatta, che adoravo. Croccante, bassa, con la mollica rada, fresca e morbida, con grandi alveoli che la rendevano aerea e giusta per far arrivare i sughetti dritti alla crosta. Per tanto tempo non ho più trovato un pane così. Sembrerebbe che abbiano perso la ricetta per fare la vera ciabatta, e ti rifilano questi pani enormi, ovoidali tondeggianti, pieni di mollica compatta, e tanta. Troppa.
Poi un giorno ho scoperto che l'esselunga fa il bastoncino francese, che si avvicina molto al ricordo della ciabatta che mangiavo da piccola.
I miei pani preferiti sono la michetta, la ciabatta e l'altamura, che una volta si chiamava semplicemente pane pugliese
Il pane pugliese lo mangiavo spalmato di nutella, che mia mamma metteva parcamente e io dovevo stringere la fetta tra le dita finchè la nutella faceva le onde lussuriose per farlo assomigliare a quello della foto sul vasetto. Oppure lo mangiavo con un po' di pomodoro e olio schiacciati sulla fetta e un pizzico di sale. Come una bruschetta fresca.

Ahhh la bruschetta...strofinata ancora ustionante di griglia con un bello spicchio d'aglio che si consuma sotto le dita sulle asperità della fetta, un filo d'olio e gnam...

La michetta era la merenda di quando ero piccola, tagliata a metà orizzontalmente, una parte, quella concava, con burro e zucchero e l'altra metà con olio e sale. Prima mi mangiavo la metà dolce e poi quella salata, sempre adorato sentire il sapore del sale dopo il gusto dolce.
E la ciabatta... la ciabatta si prestava a tutte queste alternative, e poi era adatta con il formaggio o con la cotoletta impanata, con il prosciutto e anche da sola. Te la portavi in gita, confezionata per bene e quando la mangiavi, lì seduta su un prato, era la cosa più buona del mondo.

Oggi ho voluto provare a condirla in tre modi, avevo un pochino di feta da far fuori, dei fagioli cannellini, una cucchiaiata di crescenza, un pomodoro cuore di bue. Ho condito con un filo di olio extra vergine di oliva e cosparso con pepe nero macinato al momento.
L'unione crescenza-pomodoro è una delle mie preferite di sempre. Non c'è storia.
L'unione con la feta ha esaltato il sapore neutro dei cannellini, che avevo cotto senza sale. Ci sarebbe voluta qualche foglia di basilico fresco...
Pranzare così, a volte mi piace. Sentire lo scrocchiare del pane fresco sotto i denti è un rumore che adoro, che mi riempie e mi fa felice.
E' una felicità bambina a cui bastano le piccole cose.

Nessun commento: