martedì 11 luglio 2017

La Pasta Tascia, una Terrazza, il Mare e la Mozzarella al Limone


Recentemente sono uscita a cena con amici, doveva essere una pizza e invece grazie a loro ho provato tutta una cena a base di pesce, dividendoci in 5 i 5 piatti diversi e abbondanti della pizzeria La Caprese: spaghetti ai frutti di mare e cacio pepe e cozze, entrambi deliziosi, una impepata di cozze magnifica, una freschissima insalata di mare, un fritto misto croccante come non mai e per finire un assaggio di dolci, babà, pastiera e torta alle fragoline di bosco. La conversazione frizzante, l'amore per il buon cibo condiviso da tutti, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il relax hanno accompagnato il buon cibo in una serata calda di piena estate. Chiacchierando è saltato fuori un suggerimento per gustare la mozzarella a me ignoto, con il succo di limone. Sarà perché il consiglio mi è stato dato da questo amico che adora il cibo e cucinare, mi sono fidata e ho provato.
Stasera a casa, mentre preparavo la pasta Tascia, riemersa dai ricordi di una vacanza in Sicilia e di un altro ragazzo dagli occhi azzurri che me la preparò, ho messo a bagno una bella treccia di Bufala Campana in acqua calda. Mangiare la mozzarella fredda di frigorifero è un delitto. Stando a bagno con l'acqua calda, il sapore delicato del latte si rianima, la consistenza a prima vista gommosa della mozzarella fredda si ammorbidisce e diventa di nuovo delicata e filante. La spezzo con le mani, per non chiudere i piccoli alveoli di latte tagliandola con il coltello, così che il latte possa gocciolare e mischiarsi con l'olio e il succo di limone. Non avendo specificato quanto, sono andata per gradi. Ho dato una prima spruzzata di limone, una macinata di pepe nero, e un filo di olio extra vergine di oliva. Assaggio e decido di aggiungere ancora un po' di succo di limone. La fresca asprezza del limone ci sta benissimo e dona una sfaccettatura accattivante e rinfrescante. Il sapore della mozzarella ne salta fuori esaltato, e nella contrapposizione dei sapori, ognuno è percepibile distintamente.

Mentre la mozzarella si ammorbidiva e insaporiva, ho preparato la pasta Tascia, ricordo di una estate di più di 30 anni fa, la pasta Tascia, così mi fu detto, era la pasta popolana che si preparava per mangiarla in spiaggia la domenica.
Ho affettato tre spicchi di aglio e li ho fatti imbiondire delicatamente in un pochino di olio di oliva prelevato direttamente dalla scatoletta di tonno che poi mi servirà. Ho sbriciolato tre peperoncini di Cayenna e ho aggiunto un pomodoro perino bello maturo, tagliato a piccoli pezzi. 
Soffriggo piano, fino a quando il pomodoro si attacca al fondo della padella iniziando a caramellizzarsi. A questo punto aggiungo un po' di tonno e, senza sbriciolarlo troppo, lo unisco al sughetto. La pasta è quasi pronta, la scolo al dente, tenendo un po' di acqua di cottura, e la faccio saltare nella padella del sugo con un paio di cucchiai della sua acqua. Servo con basilico spezzettato e me la gusto così, bella fumante, ma è buona anche fredda. 

Grazie a tutti gli amici dagli occhi azzurri e dal carattere solido e schivo, che nascondono un animo appassionato.


Nessun commento: