mercoledì 5 luglio 2017

Operazione Octopus



E' circa un mesetto emmezzo che mi è tornata la voglia di mangiare pesce. Il pesce fa bene ma costa e per come vanno le mie finanze a volte non riesco a prenderlo. Così ora che mi è tornata la voglia e che mi farebbe bene mangiarlo, ho dovuto rivedere le spese e far saltare fuori il budget pesce.
Premesso che tra la vastità del mondo pesce, i miei preferiti sono i pesci non a forma di pesce, quindi molluschi, crostacei e sopra tutto di tutti il Polpo. 
Del polpo non mi passa mai la voglia, a volte la sento arrivare prepotente, insieme alla voglia di altri ingredienti, sempre quelli, che mi hanno convinto che il mio corpo registra ad un certo punto un calo di qualche minerale e che mi spinge a cercare sempre nello stesso periodo, polpo, fegato, vino rosso, carne rossa e cioccolato. Un qualche equilibrio rame-ferro che si scompensa e che il mio cervello segnala.
Così, armata del mio budget pesce, sono andata a fare la spesa. E ho dimenticato di prendere il prezzemolo, era li, di fianco al basilico fresco, che ho preso. Quindi polpo e patate al basilico e aglio.
Si comincia con il lavare bene la bella bestia affettuosa e si controlla che abbia una fila di due ventose su ogni tentacolo, cosa che dovrebbe essere osservata prima dell'acquisto, perché se ne ha una fila sola non è polpo, è un moscardino.
Lavato e tolto il becco e gli occhi, del polpo poi non si butta niente. Questa volta l'ho bollito in poca acqua e aceto, in pentola a pressione, di solito lo faccio rosolare con alloro, uno spicchio di aglio e un filo d'olio e poi aggiungo acqua e aceto o vino bianco.
Ho aggiunto anche due chiodi di garofano.
Chiudo il coperchio e dal sibilo della pentola a pressione calcolo 20 minuti di cottura. Passati i minuti, spengo il fuoco e lascio li, senza sfiatare. Lascio lì il polpo ad ammorbidirsi e raffreddarsi nella sua acqua di cottura. Se ne parla domani.





Il giorno dopo tolgo il polpo dalla sua acqua e lo taglio. Lascio le ventose, adoro mangiarle, sentire sulla lingua la loro consistenza che crea il sottovuoto, e lascio la pelle, che mi piace, ha un colore bellissimo e sono convinta faccia bene. Come con la frutta, le vitamine sono tutte nella buccia...
Sbuccio due spicchi di aglio e li gratto per ottenere una crema di aglio che vado ad unire al succo di un limone sbattuto con due cucchiai abbondanti di olio extra vergine di oliva.
Una macinata di pepe nero, una piccola presa di sale, basilico fresco sminuzzato e vado ad unire la mistura al polpo.

Nel frattempo, ho rilavato la pentola a pressione e ci ho messo a lessare delle patate. In 10 minuti dal sibilo sono pronte. Le faccio raffreddare un pochino, giusto per poterle pelare e metto quelle più consistenti, tagliate a tocchetti, nell'insalatiera dove il polpo sta marinando, e quelle più sfarinate le uso per fare la Skordalià (la cui ricetta la trovate qui) il modo greco di fare le patate schiacciate che adoro e mi piace moltissimo.


Mentre il polpo e le patate fanno amicizia e socializzano, metto a bruschettare due fette di pane rustico, quando è bello tostato lo strofino con aglio abbondante e condisco con un filo di olio extra vergine di oliva. 
Ahhhh che bontà!




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