sabato 23 settembre 2017

Hummus di Legumi Misti e Foglie di Sedano


Dopo aver preparato la zuppa di legumi, l'altro giorno, ne ho messo un po' da parte per provare a fare un hummus alternativo. Avevo queste belle foglie di sedano verdi, fresche e croccanti, io detesto buttare la verdura e le foglie di sedano mi hanno sempre dato grandi soddisfazioni, facendone un pesto per esempio oppure in insalata. Oggi voglio dare all'hummus la spinta fresca piccantina che le foglie di sedano danno, e quindi frullo con il minipimer una bella manciata abbondante di foglie di sedano, 5 mestoli di misto di legumi bolliti, freddi, due cucchiai di tahina, e il succo di un limone. Frullo finchè non diventa una bella crema morbida, aggiusto di succo di limone, e la verso in questo vasetto per tenerla in frigo. La crema è deliziosa, con la freschezza piccante che cercavo e la consistenza vellutata dei legumi. La spalmo in un panino con una manciatina di verdurine tagliate a julienne e ne esce un pranzo da portare al lavoro. Affiancata nel piatto a qualsiasi pietanza asciutta, ne accompagna il sapore, polenta fritta, un po' di tonno, pomodori in insalata, formaggelle fresche, petto di pollo alla piastra, dona a questi piatti una virata di sapore. E' sana, ed è anche un perfetto spuntino spezzafame, proteico, con pochi grassi e molte fibre perfettamente digeribili.
Viva l'hummus!




giovedì 21 settembre 2017

Schiscette Prêt-à-Porter: Per Mangiare Sano Ci Vuole Premeditazione


Dopo aver messo in ammollo ieri pomeriggio la zuppa di legumi, stamattina mi appresto a cucinarla.
Ho tenuto via una crosta di parmigiano reggiano, lavata e raschiata, che mi è servita ieri per insaporire leggermente il grano saraceno. Ora la metto nella pentola a pressione e con i 45 minuti di cottura richiesti dai legumi diventerà morbida e lavorabile. 
Sciacquo molto bene i legumi e li travaso nella pentola a pressione, ho usato la zuppa di legumi Colfiorito a cui ho aggiunto dei fagioli neri che mi erano avanzati. Aggiungo acqua fino al segno, 3 foglie di alloro e 3 chiodi di garofano. Accendo sotto la pentola chiusa con il suo coperchio e aspetto che inizi il sibilo. Appena inizia a fischiare, sposto la pentola su un fornello più piccolo e abbasso la fiamma. Punto il timer a 45 minuti, intanto mi dedico ad altre cose. 
Alla fine del tempo previsto, spengo la fiamma e lascia sfiatare la pentola senza alzare la valvola.
E' mezzogiorno, la pressione è uscita tutta, controllo comunque alzando la valvolina, e apro il coperchio. I fagioli sono morbidi e cotti al punto giusto, appena prima di sfaldarsi. L'acqua è stata quasi assorbita tutta, quella rimasta è cremosa, per via delle lenticchie decorticate e dei piselli spezzati che si sono sciolti completamente. Con il mestolo cerco il mio pezzo di crosta di formaggio, è morbido e denso, l'interno oppone ancora la giusta resistenza. Lo taglio a striscioline usando una forbice, e poi a quadretti. Li deposito nel piatto, sembrano ciccioli, aggiungo un po' di zuppa, una spolverata di canapa sativa decorticata e un filo leggerissimo di olio extra vergine di oliva. 
Lascio riposare il piatto, mentre trasbordo la zuppa rimasta in un contenitore ermetico, quando si sarà raffreddata la metterò in frigorifero per i prossimi giorni. Lascio un pochino di zuppa sul fondo della pentola, circa una porzione, e la passo con il minipimer per ottenere una vellutata, anche questa finisce in un vasetto e poi in frigo.
La zuppa è ottima, calda, nutriente e saziante.
Per stasera al lavoro, ho già preparato un contenitore con l'insalata di pomodori e tonno affiancata a una manciata di grano saraceno risottato, potrò gustarlo stasera in pausa al lavoro, mangiandone così tenendoli separati oppure mischiandoli per ottenere una specie di insalata taboulè. 
Per mangiare sano, ci vuole premeditazione. E organizzazione e voglia.



mercoledì 20 settembre 2017

Zuppe di Legumi e Cereali: Work in Progress


E' qualche giorno che mi nutro a zuppe di legumi e cereali, ho fatto una piccola scorta scegliendo diverse marche e composizioni e le cucino con la pentola a pressione così da averne una porzione subito e un paio di porzioni per i pranzi o le cene successive. Oggi ho messo a bagno la zuppa di legumi che, a differenza delle altre che ho finora provato, richiede l'ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore. Nel frattempo ho preparato per pranzo del grano saraceno, cotto a risotto, con il brodino avanzato dalle lenticchie che ho preparato per cena qualche giorno fa. 
Le lenticchie le ho preparate con carota, cipolla e sedano, un pochino di salciccia e spezie e le ho cucinate nella pentola di ghisa. Una spruzzata di vino rosso, acqua fino a coprirle e sopravanzarle di 4 dita, così, dopo 40 minuti di cottura, ho prelevato il brodo di cottura e l'ho messo da parte, mentre le lenticchie le abbiamo mangiate asciutte. 
Oggi ho tagliato i gambi verdi di due porri a striscioline finissime, ho aggiunto il grano saraceno, il brodo di lenticchie e ho fatto cuocere a fuoco sommesso, con il coperchio, per un quarto d'ora circa.
Il grano saraceno viene annoverato tra i cereali anche se non ne fa parte, poiché è una poligonacea, come il rabarbaro e il romice. Questo lo differenzia soprattutto negli effetti dai cereali veri e propri, le graminacee, poiché non contiene glutine e altre sostanze scatenanti allergie in chi allergico alle graminacee e quindi a frumento, farro, etc.
Il Grano saraceno ha un sapore particolare, un po' rustico, come i pizzoccheri e la polenta taragna, sazia moltissimo, è diuretico e sgonfia invece di gonfiare come la maggior parte dei cereali invece fa.
Mi gusto il mio grano saraceno risottato, al quale ho aggiunto solo un filo d'olio extra vergine a crudo alla fine e metto via l'insalata di pomodoro, tonno e ceci, che pensavo di mangiare come secondo.
A posto così.






domenica 17 settembre 2017

Buon compleanno!

Era dieci anni fa, che iniziavo a scrivere questo blog e l'altro. Ho iniziato per caso, più per la voglia di scrivere, non sapendo se sarebbe durata, cambiando spesso tipologia di post in Femmina Folle, e alternando lunghi momenti di silenzio in entrambi. Una golosa a Dieta ha visto le sperimentazioni delle ricette della dieta che ho seguito. L'euforia del raggiungere un obiettivo di peso più sano, gli alti e bassi del cercare di mantenerlo, il recupero dei chili persi, per mutamenti di vita e di lavoro e di incapacità di adeguarsi.
Quello che mi è rimasto, leggendo i post passati, è la curiosità verso il cibo e la voglia di sperimentare. Quello che vorrei riavere è la caparbietà nel perseguire un obbiettivo di dimagrimento anche senza tutti gli aiuti che ricevetti la prima volta.
Sono cambiata, la mia conformazione fisica non è come prima, il grasso riacquisito si è posizionato in altri punti e tutto sommato non mi dispiaccio anche così. Certo la vita è più difficile, è come dover fare tutto, con due confezioni da 6 di acqua da un litro e mezzo addosso come uno zainetto.

Gli ormoni, la vita, la solitudine. Le abitudini, la stanchezza, le responsabilità. 
Il non voler pensare sempre, il traccheggiare attraverso la quotidianità, la paura.
La procrastinazione in realtà. 
Il difetto più grande, che ho, nell'ambito della presa di coscienza e della salute. 
Ma non mi arrendo.




Salmone ai Semi di Kummel


Dopo tanto tempo cucino pesce, ho preso un trancio di salmone, lo deposito in un padellino dove già si sono ammorbiditi dei pomodorini tagliati a metà. Appoggio il pesce e lo cospargo di semi di kummel, copro con il coperchio e dopo circa 8/10 minuti, il trancio è pronto, profumato e gustoso.
Condisco con solo un goccino di olio extra vergine di oliva. Me lo gusto con calma, il pesce si rompe in falde perfette, le passo leggermente nel sughino dei pomodorini e dritto in bocca.
Yum!