mercoledì 30 settembre 2020

Frisella, un Pranzo Semplice


Alle volte non ho voglia di cucinare, forse perché non mi va di mangiare niente di complicato. In questi casi una bella insalata gustosa e una frisella, soddisfano del tutto. La frisella è comoda, perché la tieni in dispensa e non ti devi preoccupare perché è già secca di suo e resiste mesi. Quando la vuoi, puoi strofinarla con aglio per renderla più aggressiva oppure semplicemente condirla con un po' di pomodoro. L'importante è bagnarla molto fugacemente sotto il getto dell'acqua, o addirittura spruzzarla leggermente con la punta delle dita e poi aggiungere pomodoro a cubetti (o anche solo il triplo concentrato) origano o basilico fresco, peperoncino, un giro di olio extra vergine di oliva e se si vuole, via libera a tutto: olive, ricotta o feta o caprino o crescenza o grana a scaglie, acciughe, capperi...
In accompagnamento questa insalata di foglie di spinaci, qualche cecio e un po' di pomodoro. 
Ecco fatto, il pranzo è pronto. 



sabato 12 settembre 2020

Ode alla Patata Schiacciata


C'è una cosa che io adoro tantissimo tra tutte quelle che si possono fare con le patate: la patata schiacciata.
La patata schiacciata è la cugina povera del purè, quella che non compare su i libri di ricette e di certo neanche nei menù dei ristoranti. Nessuno la elenca tra i piatti che sa fare ma segretamente ha un posto nel cuore di moltissime persone.
Il modo migliore per avere una patata schiacciata da leccarsi i baffi è cuocerla intera e con la buccia. 
Questo nonostante la patata schiacciata sia fatta la quasi totalità delle volte partendo dalla patata che si è usata per fare il lesso e quindi cotta senza buccia. Nel lesso la patata senza pelle assorbe molti liquidi, che sono però impregnati di sapori di cipolla, carote e sedano e ovviamente della carne. Rimane acquosetta e si schiaccia più facilmente con la forchetta perché cede subito. Si fa in velocità intanto che si aspetta il piatto principale, a volte direttamente in cucina, in piedi con il piatto in mano.
Ma se uno vuole proprio mangiarsi La Patata Schiacciata, con le maiuscole, conviene cuocerla a parte, con la buccia ben spazzolata e mettendola subito nell'acqua fredda per cuocerla. Per una patata grande come un pugno o poco più si calcolano 35 minuti totali, da quando si accende il fornello sotto la pentola con dentro acqua fredda e patate coperte con il coperchio, alla fine dei 35 minuti la patata va saggiata infilando la lama di un coltello ben appuntito per vedere se dentro è cotta. Per non perdere una delle qualità che fa della patata schiacciata questa delizia sopraffina, bisogna mantenere la sua temperatura simile al centro del pianeta terra, quindi andrà sbucciata velocemente e subito trasferita in un piatto già tenuto al caldo vicino alle pentole in cottura.
La velocità è necessaria anche nel tagliarla a pezzi quel giusto che basta a rendere il lavoro della forchetta più agile nello schiacciarla. Un pizzico abbondante di sale da cospargere su tutta la superficie ormai schiacciata e fumante e un giro di olio extra vergine di oliva buono. Il calore della patata esalterà il profumo dell'olio, i cristalli di sale brilleranno come diamanti. 
Per i più grandi si può azzardare una macinata di pepe nero, ma la nostra bella rende al suo massimo in purezza: olio e sale. 
Con quattro forchettate è finita, sulla lingua ancora si percepisce la granulosità della polpa della patata contrapposta a quella dei granelli di sale. Il sapore dell'olio assorbito completamente ma distinto ed esaltante.
Quattro forchettate di lava paradisiaca, nel silenzio della cucina, senza pensare a null'altro.
Ondate di ricordi e commozione.