Oggi sono andata a fare la spesa e ho trovato questo polletto che sembrava quasi ruspante...ho preso anche del sedano, carote e porri e tornata a casa ho impostato la cena. Stasera ho lezione di flamenco, so già che tornerò affamata ma non voglio avventarmi su cose non buone per me in questo momento.
Così alle cinque del pomeriggio ho messo pollo, cipolla, sedano, carote e la parte verde dei porri, in pentola a pressione. Ho aggiunto tre chiodi di garofano, un pizzico di sale e acqua fino al livello. Ho chiuso il coperchio e messo la fiamma alta per portare in pressione. Dal sibilo ho abbassato il fuoco e calcolato mezz'ora di cottura. Poi ho spento e sono andata a danza. Lasciando la pentola ancora sommessamente sibilante. Lei continua la cottura mentre io faccio vueltas quebradas sull'orlo dello svenimento.
Tornata a casa dopo due ore di lezione, sfiato la pentola, per sicurezza ma di vapore non ce n'è più...e impiatto una coscetta di pollo con le verdure lessate e un po' di senape al miele e un cucchiaio di patè di carciofi. Qualche granello di sale sulla carne bianca, un filo di olio extra vergine di oliva D.O.P. della Sardegna e accendo sotto il brodo. Dopo qualche minuto sta bollendo. Me ne prelevo tre mestoli e lo sorseggio bello bollente dalla tazza. Ahhhh che bontà!
praticamente non sta a dieta, ma impegnandosi...ricette sane, ricette mentali, qualche tentazione ogni tanto.
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lunedì 15 aprile 2013
domenica 14 aprile 2013
Coniglio Tandoori con Olive Nere Pugliesi da Cuocere
Oggi pomeriggio ho fatto un giro in macchina, viaggio cabriolet dopo un inverno lunghissimo. Senza calze il sole scalda la mia pelle, ho fatto un bello scrub sotto la doccia, prima di uscire, così la pelle liscia quando cammini, sembra di bimba. Tornata a casa ho impostato la cena.
Nella padella antiaderente ceramicata ho messo aglio e cipolla tritati, qualche pomodorino maturo, pomodorino secco tagliuzzato e peperoncino secco piccante sbriciolato. Un cucchiaio scarso di olio extra vergine di oliva e accendo il forno a 230° ventilato. Verso in padella le olive nere pugliesi, quelle da cuocere, si trovano ad inizio raccolto in qualche supermercato più fornito. Io ne ho congelate un po' e ne prelevo il giusto che mi serve dal freezer. Lavo i pezzi di coniglio e li metto in padella, cospargendo entrambi i lati della carne di Tandoori Masala. E' una miscela di spezie indiane polverizzate. Tandoori indica il metodo di cottura, per la precisione in questo caso è il nome del forno a pozzetto usato in India per cuocere vari tipi di carne, di cui la più famosa è il Pollo Tandoori, e il pane Naan, che viene fatto aderire alle pareti del forno e quando si stacca e cade è pronto.
Nella padella antiaderente ceramicata ho messo aglio e cipolla tritati, qualche pomodorino maturo, pomodorino secco tagliuzzato e peperoncino secco piccante sbriciolato. Un cucchiaio scarso di olio extra vergine di oliva e accendo il forno a 230° ventilato. Verso in padella le olive nere pugliesi, quelle da cuocere, si trovano ad inizio raccolto in qualche supermercato più fornito. Io ne ho congelate un po' e ne prelevo il giusto che mi serve dal freezer. Lavo i pezzi di coniglio e li metto in padella, cospargendo entrambi i lati della carne di Tandoori Masala. E' una miscela di spezie indiane polverizzate. Tandoori indica il metodo di cottura, per la precisione in questo caso è il nome del forno a pozzetto usato in India per cuocere vari tipi di carne, di cui la più famosa è il Pollo Tandoori, e il pane Naan, che viene fatto aderire alle pareti del forno e quando si stacca e cade è pronto.
Copro con il coperchio, la pentola è professionale ha i manici e il coperchio completamente in metallo, può andare in forno senza rischi, e infilo in forno. Dopo circa venti minuti, controllo, stando attentissima a non scottarmi con il coperchio rovente. Giro i pezzi di coniglio che hanno preso un colorito rosso tipico di questa masala di spezie. Ricopro e richiudo il forno. Altri venti minuti di cottura.
Intanto mi verso un bicchiere di Lambrusco amabile, che si sposerà con la piccantezza del piatto.
E aspetto.
Ho fatto poche foto, una sola scarsamente accettabile, ma tant'è...avevo fame!
Il coniglio è buonissimo. Morbido e saporito, anche nei pezzi dove rimane notoriamente più asciutto. La pelle è croccante e speziata e profumata e rossa e piccante... Ho versato un po' di olio extra vergine di oliva crudo con un pizzico di sale, mangio con le mani e strofino i pezzetti di carne nell'olio e sale. Le olive sono strepitose, amarognole e cedevoli, morbide ed erbacee...smorzano il fuoco. I pomodorini e la cipolla sono quasi caramellati. Li uso per intingerci i pezzi di carne. Non ho resistito, mezzo coniglio...me lo sono mangiato tutto. Ohhhhh che libidine!
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Carciofo il Fiore Amaro
Adoro i carciofi. Soprattutto il gambo, bello sodo e carnoso. Me ne hanno regalato di piccolini e li ho fatti subito la sera stessa con le patate, in pentola a pressione, aglio tritato (tanto), olio extra vergine di oliva, un goccio d'acqua, patate a tocchi e questi carciofetti grandi come grosse uova, messi dentro interi. Dal sibilo in 10 minuti sono pronti, quando li ho messi nel piatto ho condito le patate con un pochino di sale e un filo di olio extra vergine di oliva. Sfoglio i carciofi e ne mangio la parte polposa alla base della foglia. Che in realtà è un petalo, il carciofo infatti è un fiore. Il sapore unito delle patate, dell'aglio e dei carciofi è qualcosa che per me ha pochi rivali. Non smetterei mai di mangiarli.
Il giorno dopo invece ho messo in padella, un po' di aglio a fettine, una cipolla di Tropea tagliata a fette verticalmente, una manciata di pomodorini molto molto maturi, olio extra vergine di oliva, pomodorino secco tagliuzzato e un peperoncino piccante. Ho nettato i carciofi più grandi che avevo già in frigorifero e ho messo i gambi a soffriggere, ho lavato bene i fiori di carciofo e li ho aperti moltissimo, posizionandoli in padella a testa in giù. Copro e faccio cuocere venti minuti a fuoco basso.
Servo il carciofo con yogurt greco spolverizzato con Tandoori Masala e Curry Madras. Intingo le foglie nello yogurt prendendo un po' di spezia alla volta. Il sughetto è amarognolo per il contatto con i carciofi, ma magicamente unito allo yogurt acquista un suo perchè...
sabato 6 aprile 2013
I Due Stadi di Riempimento - Il Cibo, l'Amore.
Ci sono volte dove il vuoto che non si riesce a riempire con l'amore chiede fortemente lo stesso di essere colmato. E' proprio in questi frangenti che scatta imprescindibile la voglia di carboidrato, inteso come amido. Amidi che si trasformano in zuccheri praticamente già in bocca con la masticazione...pasta, pane...qualsiasi cosa che riempia e obnubili la mente con la forza colmante e calmante che solo il sapere di essere amati e toccati può dare. Io non voglio cedere.
Anche perché non ho pasta in casa!
Ne avevo voglia perché fa freddo nonostante sia primavera, perché ho visto la foto di una cenetta di una amica sola per una sera, perché avevo fame e vuoto, perché mi sento sola.
Ho affettato due spicchi di aglio rosa, fettine sottili sottili, come veli trasparenti che cadono lenti nella padella antiaderente ceramicata, radunati tutti in un angolino e umettati con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Nella parte restante della pentola tagliuzzo e schiaccio tre pelati con un pochino del loro sugo, accendo il fuoco, cospargo il tutto con un grosso peperoncino abruzzese fatto seccare vicino al camino, lo sbriciolo con le dita, semi e pelle, metto tutto, voglio calore. Copro e apparecchio con cura, scelgo uno dei miei bicchieri preferiti e ci verso un pochino di vino rosso, regalo di una amica.
In una ciotola piena di acqua fredda immergo due nidi di spaghetti di soia. E metto il piatto in cui finirà il manicaretto, vicino alla pentola sul fuoco. Voglio che sia caldo quando ci trasferirò la mia cena.
E nella padella con il sughetto ci sdraio un calamaro gigante, abbasso un pochino il fuoco, copro e vado a farmi la doccia.
Dopo circa un quarto d'ora, arrivo nuovamente in zona calamaro: il sughetto si è condensato. Ci adagio i due nidi di spaghetti e li lavoro con il sugo e un po' di acqua, giro il calamaro. Copro.
Dopo qualche minuto gli spaghetti hanno assorbito il sugo e si sono ulteriormente ammorbiditi. Impiatto calamaro e spaghetti, una spolverata di prezzemolo e un giro di olio extra vergine di oliva.
Scatto le foto sorseggiando un po' di vino.
Gli spaghetti di soia si sono insaporiti benissimo, li arrotolo sulla forchetta inglobando fettine di aglio leggermente dorato e peperoncino piccantissimo, una esplosione di sapore in bocca che contrasta ma magicamente si armonizza con la compattezza gelatinosa della soia. La soia soddisfa la voglia di pasta per la forma e la consistenza ma è una proteina. Stazionerà il giusto nell'organismo per far sentire sazi ma non satolli, obnubilati e addormentati dagli zuccheri liberi di circolare senza ritegno nel flusso sanguigno creando picchi e depressioni.
E il calamaro?...il calamaro è semplicemente perfetto. Morbido e duro nello stesso tempo. I denti ci affondano trovando la consistenza compatta e poi cedevole che adoro. Ha un profumo delicato di mare e il sapore della carne si sposa con il bruciante del sugo.
Finisco il vino, lavo i piatti e arriva l'amore.
domenica 3 febbraio 2013
Bollito Semplice e Cavolo Rosso Agropiccante

Ho preso un pezzo di biancostato e un pezzo di reale perché avevo voglia di bollito.
La differenza tra bollito e lesso è molto semplice. Nel lesso si da priorità al sapore del brodo, quindi si mette la carne nell'acqua ancora fredda, in modo che rilasci i suoi succhi in cottura, dando sapore al brodo. La carne sarà appunto lessa, non immangiabile certo ma un po' insapore e filacciosa.
Nel bollito invece si da priorità alla carne. Che va messa nell'acqua già bollente cosi che la temperatura elevata sigilli immediatamente tutti i succhi all'interno della carne, e ne preservi sapore e consistenza. Il brodo che ne risulta non è male ma è sicuramente meno saporito di quello del lesso.
Quindi, volendo fare il bollito, ho messo a bollire l'acqua con carota sedano e cipolla, chiodo di garofano e qualche granello di pepe nero. Quando è stata a bollore spinto ho infilato la carne sciacquata sotto l'acqua corrente e dopo un po' una presa di sale grosso. Ho chiuso il coperchio e ho calcolato 40 minuti di cottura dall'inizio del sibilo della pentola a pressione.

Nel frattempo ho affettato una cipolla e del cavolo rosso nella padella, ho aggiunto un pochino di olio extra vergine di oliva e un peperoncino piccante sbriciolato. Ho fatto cuocere circa venti minuti, prima stufando con l'aggiunta di un po' d'acqua e poi rosolando quando l'ha assorbita. Verso la fine ho irrorato con aceto di mele.
Servo il bollito con qualche granello di sale grosso e un filo di olio extra vergine di oliva, la carota lessata e un po' di mostarda. E ovviamente il cavolo rosso agropiccante. Tutti insieme, alternando i sapori, danno vita ad un piatto semplice ma gustoso, colorato e che va a sollecitare ogni gruppo delle papille gustative. Una vera festa!

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giovedì 31 gennaio 2013
Ossibuchi e Paradise Bird's Kiss
Avevo voglia di ossibuchi da qualche giorno...così sono uscita e sono andata a prenderne un paio, di manzo. Normalmente in padella ci vorrebbe un ora e mezza di cottura. Con la pentola a pressione il tempo si abbatte a 40 minuti scarsi. Ho fatto un trito di cipolla e foglie di sedano. La carota e i gambi di sedano me li sono sgranocchiati mentre cucinavo...ho messo il trito in pentola a pressione con un paio di chiodi di garofano e un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, fuoco alto. Ho infarinato con fioretto di mais i due ossibuchi e li ho messi a rosolare in pentola. Una volta sigillati con la rosolatura da entrambe le parti, ho aggiunto un bicchiere di vino rosso e un po' di acqua calda. Ho chiuso il coperchio e ho calcolato 35 minuti dall'inizio del fischio.
Nel frattempo ho lavato bene un paio di patate con la buccia e le ho messe nella tajine con acqua a livello. Cuoceranno nello stesso tempo degli ossibuchi.
Dopo una ventina di minuti in casa comincia a spandersi un delizioso profumino. Apro una bottiglia di Bonarda, dono di una cara amica, e me ne verso un bicchiere scarso.
Il timer suona, spengo le patate, faccio sfiatare la pentola a pressione apro. Grattugio direttamente sopra gli ossibuchi la scorza di un limone non trattato biologico. Aggiungo una spolverata di prezzemolo e un cucchiaio circa di acqua sul fondo che è diventato molto denso per via della farina.
Sbuccio le patate bollenti, e le schiaccio direttamente nel piatto con lo smashpotatoes, una macinata di sale e pepe, un filo di olio extra vergine di oliva e le patate schiacciate sono pronte, io le adoro...più del purée.
Trasferisco gli ossibuchi con il loro sughetto nel piatto dove le patate aspettano e mi gusto questa cenetta con il bicchiere di Bonarda.
Dopo cena, con il limone rimasto senza buccia, ci faccio una bella limonata. Non si sa mai.
...e infatti, sono andata a letto presto e dopo cinque ore, verso le 3 e mezza mi sveglio. Non è che non abbia digerito ma sento che ho bisogno di una altra limonata calda. Maledetti ossibuchi ahahahahahah
Paradise Bird's Kiss
Mentre faccio bollire l'acqua con dentro alloro, chiodo di garofano e cannella, grattugio direttamente nella tazza un pezzetto di zenzero, quello che non riesco lo butto a bollire, spremo il succo di un limone e metto a bollire anche le calotte spremute. Due minuti a fuoco alto e verso tutto nella tazza. Io il cucchiaino di miele me lo sono leccato invece di metterlo dentro. Ahhhh che libidine...fa digerire anche il pranzo della Prima Comunione.
Buonanotte.
Nel frattempo ho lavato bene un paio di patate con la buccia e le ho messe nella tajine con acqua a livello. Cuoceranno nello stesso tempo degli ossibuchi.
Dopo una ventina di minuti in casa comincia a spandersi un delizioso profumino. Apro una bottiglia di Bonarda, dono di una cara amica, e me ne verso un bicchiere scarso.
Il timer suona, spengo le patate, faccio sfiatare la pentola a pressione apro. Grattugio direttamente sopra gli ossibuchi la scorza di un limone non trattato biologico. Aggiungo una spolverata di prezzemolo e un cucchiaio circa di acqua sul fondo che è diventato molto denso per via della farina.
Sbuccio le patate bollenti, e le schiaccio direttamente nel piatto con lo smashpotatoes, una macinata di sale e pepe, un filo di olio extra vergine di oliva e le patate schiacciate sono pronte, io le adoro...più del purée.
Trasferisco gli ossibuchi con il loro sughetto nel piatto dove le patate aspettano e mi gusto questa cenetta con il bicchiere di Bonarda.
Dopo cena, con il limone rimasto senza buccia, ci faccio una bella limonata. Non si sa mai.
...e infatti, sono andata a letto presto e dopo cinque ore, verso le 3 e mezza mi sveglio. Non è che non abbia digerito ma sento che ho bisogno di una altra limonata calda. Maledetti ossibuchi ahahahahahah
Paradise Bird's Kiss
Mentre faccio bollire l'acqua con dentro alloro, chiodo di garofano e cannella, grattugio direttamente nella tazza un pezzetto di zenzero, quello che non riesco lo butto a bollire, spremo il succo di un limone e metto a bollire anche le calotte spremute. Due minuti a fuoco alto e verso tutto nella tazza. Io il cucchiaino di miele me lo sono leccato invece di metterlo dentro. Ahhhh che libidine...fa digerire anche il pranzo della Prima Comunione.
Buonanotte.
venerdì 25 gennaio 2013
Radicchio al Vino Rosso e Pollo allo Yogurt con Verdurine Delicate
Continua la serie delle fettine di petto di pollo...questa volta marinati con succo di limone e poi messi in padella dove già sta brasando un trito grossolano di carote, sedano e cipolle, qualche foglia di salvia, un goccino di olio extra vergine di oliva e un cucchiaio di acqua. Aggiungo il pollo e lo faccio rosolare per bene, insieme a qualche fetta di mela. Tolgo la mela che comincio a disporre sul piatto tenuto in caldo e metto un po' di yogurt casalingo sul pollo, alzo il fuoco di modo che si crei una cremina densa.
Nella Tajine stava già cuocendo del radicchio di Verona tagliato per il lungo, con solo mezzo bicchiere di vino rosso. Ci vuole circa un quarto d'ora, gli ultimi minuti scoperchiati, e il radicchio diventa un qualcosa di prelibato, morbido e vischioso come un fungo, amaro e dolce e aromatico.
Li servo tutti nello stesso piatto, mele, pollo e radicchio e si va dal dolce all'amaro, dal fruttato asprigno delle mele al fruttato corposo dato dal vino al radicchio e dalla delicatezza del pollo cremoso e tenero. Quanti sapori!
Nella Tajine stava già cuocendo del radicchio di Verona tagliato per il lungo, con solo mezzo bicchiere di vino rosso. Ci vuole circa un quarto d'ora, gli ultimi minuti scoperchiati, e il radicchio diventa un qualcosa di prelibato, morbido e vischioso come un fungo, amaro e dolce e aromatico.
Li servo tutti nello stesso piatto, mele, pollo e radicchio e si va dal dolce all'amaro, dal fruttato asprigno delle mele al fruttato corposo dato dal vino al radicchio e dalla delicatezza del pollo cremoso e tenero. Quanti sapori!
venerdì 28 dicembre 2012
Risotto Porri e Peperoni

Avevo del brodo di carne, frutto di un lesso fatto l'altra sera, e avevo questo peperone emmezzo, troppo morbido per farlo in insalata, ma ancora buono per essere cotto.
Ho affettato a rondelle la parte bianca di un porro, dopo averlo inciso verticalmente e lavato bene sotto il getto dell'acqua fredda, il porro è buonissimo ma insidioso, tende a trattenere la terra.
L'ho messo in padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e un cucchiaio di acqua.
Copro con il coperchio e lascio stufare a fuoco basso intanto che netto i peperoni e li taglio a striscioline. Ci butto anche loro.
Ravano nell'armadietto alla ricerca del riso, mi ricordo di avere dell'arborio. Non lo trovo fino a quando ormai rassegnata ad usare il Jasmine, un po' uno spreco sia per il riso che rende benissimo da solo cotto con acqua, che per il brodo di carne...quando agguanto una scatola aperta di vialone nano. Ottimo.
Butto cinque manciate di riso in padella e alzo la fiamma, lo lavoro con il cucchiaio di legno per farlo brillare uniformemente. Aggiungo un bicchiere scarso di vino bianco. Faccio sfumare e inizio a mettere qualche mestolo di brodo che nel mentre si stava riscaldando in una pentola li vicino.
Smuovo il riso di modo che non rimanga attaccato alla padella senza avere uno strato di brodo sotto. Aggiungo ancora brodo caldo, abbasso la fiamma e rimetto il coperchio.
Lascio cuocere così, per assorbimento. senza girare, per circa 10 o 12 minuti. Assaggio il riso, è al dente. metto un pochino di brodo caldo nel barattolo di sugo ai peperoni che ha dentro un avanzino, agito e si forma una cremina delicata. La rovescio nel riso, giro, spengo, copro e lascio finire la cottura così.
Dopo circa 10 minuti (mi ero dimenticata!) sollevo il coperchio e il riso ha un aspetto strano. sembra asciutto e sgranato. Lo muovo delicatamente e magicamente diventa cremoso e all'onda. Me ne prendo quatto o cinque cucchiaiate. Come al solito ne ho fatto troppo. Mangero' riso per i prossimi giorni. Lo travaso quando è tiepido in un contenitore ermetico, dal quale prelevo solo la porzione che voglio scaldare. Quando si ha fretta è comodo avere del riso pronto, bianco o risotto non importa, il riso risolve sempre. Buonissimo!

lunedì 3 dicembre 2012
Calamaro e Peperone Ripieni su Letto di Sedano Brasato

Ho pulito il calamaro gigante, e ho messo i ritagli a rosolare in padella con una cipolla tritata e due spicchi d'aglio schiacciati, che poi tolgo, un pochino di olio extra vergine di oliva e una spruzzata di vino bianco una volta rosolati. Aggiungo una melanzana a dadini piccolissimi e rosolo ancora, un pochino di peperoncino sbriciolato e spengo. Riempio il mio calamaro gigante con questo soffritto e anche un peperone rosso, scalottato e pulito all'interno lasciandolo intero.


Metto i sedani lavati e tagliati nella padella a rosolare con il fondo di cottura, ci appoggio sopra il peperone e il calamaro e rosolo da tutti i lati. Ogni tanto bagno con una spruzzata di vino bianco e in seguito con acqua. Dopo circa un quarto d'ora sono pronti. Sistemo il letto di sedani, ci sdraio sopra la coppia di amanti, metto un pochino di riso nero come cuscino e copro con un filo di olio extra vergine di oliva e polvere di paprika...i giochi amorosi hanno inizio. Buonissimi!

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domenica 25 novembre 2012
Pollo al Curry e Latte di Cocco
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Chiudo il sacchetto e massaggio per far insaporire bene. Taglio i due angoli e lo adagio in una teglia. Metto nel forno gia' caldo a 200° ventilato per un'ora. A tre quarti di tempo della cottura giro sottosopra il sacchetto, cosi' da far rosolare bene il pollo.

Ne mangio un pezzo a cena, con poco riso e qualche cardo, bevo te' nero indiano bollente.

Il rimanente e' per il pranzo di domani, condisco il riso con gli anacardi e il sughetto del pollo al curry, caccio tutto in forno e nel giro di dieci minuti e' pronto. Buon appetito!

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giovedì 22 novembre 2012
Gnocchi alle Verdure Piccanti

Ho cucinato questi gnocchi direttamente in padella, scolandoli trattenendo il coperchio e condendoli solo con un pochino di olio extra vergine di oliva e un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro.

Gia' da prima avevo tagliato a cubetti mezza melanzana, mezza zucchina tonda e affettato una cipolla, disposte su carta forno direttamente sulla placca e infornate a 190° ventilato, spolverizzandole con paprika, curcuma e chili piccante.
Dopo venti minuti le tiro fuori, ne condisco meta' con un filo d'olio e l'altra meta' la unisco agli gnocchi che sto spadellando con il doppio.concentrato.
Impiatto e assaggio: belli piccanti!

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martedì 6 novembre 2012
Lasagnette alla Zucca e Patata

Devo dire addio alla pasta. E' conclamato. Dopo due giorni di riso con cui stavo benissimo, e' bastato mangiare una porzioncina di queste lasagnette buonissime per vedere i sorci verdi.
Comunque non demordo...sulla base di questa ricetta voglio riprovarla con le cialde di riso, quelle che si usano per fare gli spring rolls...presto...presto...


Ho messo in padella, con un pochino di burro, salvia, uno spicchio di aglio tritato finemente, due scalogni a fettine, una patata sbucciata e affettato sottilmente, mezza zucca pulita dei semi, sbucciata e affettata. Dopo che hanno rosolato ho messo un po' d'acqua.
Accendo il forno a 200° ventilato e fodero lo stampo da plum cake con carta forno. Sollevo il coperchio e aggiungo ancora un pochino d'acqua alle verdure, ci appoggio sopra 4 lasagne crude per farle ammorbidire e ricopro. Intanto grattugio un po' di formaggio.

Metto le lasagne nello stampo, alternandole con le verdure e una spolverata di grana. Sistemo gli ultimi pezzi di lasagna ad ammorbidirsi e ricopro. Rifaccio altri strati, finendo con abbondante verdura, verso il liquido rimasto nelle lasagne formate nello stampo e finisco con un filo di olio extra vergine di oliva, pepe nero macinato fresco e grana padano grattugiato. Inforno e calcolo 30/40 minuti di cottura.
Nel frattempo preparo una delle mie insalate preferite, cicoria, cipolla e pomodoro.

La cicoria sottile, la cipolla bagnata con l'aceto e il pomodoro cosparso con sale e olio extra vergine d'oliva. Quando e' il momento di mangiarla, giro e mischio il tutto.
Sforno le lasagnette e le impiatto. Mmmmmmmm... che bonta'!

Addio lasagne, siete state buonissime ma pestifere per me.
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domenica 4 novembre 2012
Pollo al Latte di Cocco e Lemongrass

Avevo questo barattolino di spezie dalla Thailandia, coconut & lemongrass, dal profumo stranissimo ma invitante...
Avevo una lattina di latte di cocco che mi capitava tra le mani cercando altro...
Avevo del petto di pollo in frigorifero...

Ho affettato verticalmente una mezza cipolla dorata e l'ho messa a stufare in padella con olio e aceto e due spicchi d'aglio, ho aggiunto una patata, con la buccia, lavata e tagliata a spicchi.

Quando le patate erano rosolate e pronte per essere girate sull'altro lato, ho aggiunto il petto di pollo tagliato a striscioline e speziato con la miscela Thai. Rosolo per bene.

Appoggio la carota tagliata verticalmente a spicchi e aggiungo il latte di cocco. Copro.

Taglio e riduco a battuto un pezzetto di zenzero. Lo aggiungo in pentola e visto che il pollo e le patate erano ancora un po' indietro di cottura e il latte assorbito, ho versato ancora un pochino di latte di cocco.

Quando si e' asciugato anche questo, lancio una manciata di arachidi non salate, faccio saltare velocemente e servo.
Le carote ancora belle sode con un filo di olio extra vergine di oliva e qualche seme di papavero.
Il pollo on the side. Buonissimo!
Thailandia fusion...fresco e piccantino il lemongrass, delicato e cremoso il cocco. Mmmmmmm

...stasera ho preparato del riso Basmati con la rice cooker e ne ho messo un po' in padella con il pollo rimasto di ieri, latte di cocco e scaldo smuovendo ma lasciando separati.

Il resto del riso lo verso in una ciotola e lo condisco con un filo di olio extra vergine di oliva e un pizzico di Ras el Hanout...
Viaggio del mondo in cinque spezie!

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