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giovedì 7 dicembre 2017

Prima e Dopo il Lavoro


Per avere la carica necessaria al lavoro servono i carboidrati. E un pisolino. A me i carboidrati fanno venire sonno, subito dopo averli mangiati, è una cosa che dovrebbe essere indagata meglio lo so, ma per ora mi adeguo. Mi sono preparata, con un po' di anticipo, questo risottino semplicissimo, con brodo vegetale che avevo già in frigorifero. Siccome il brodo era fatto anche con un po' di verza, ho aggiunto un pochino di cavolo rosso, tagliato finemente, da mangiare crudo insieme al risotto. Una spolverata di pepe e un filo di olio extra vergine di oliva e il gioco è fatto. La croccantezza e freschezza del cavolo si contrappone alla morbidezza calda del risotto, non male...
Ho mangiato presto, per avere il tempo di fare un pisolino e andare al lavoro bella carica. Punto le sveglie per sicurezza e mi godo la pennichella post prandiale in tutta sicurezza.

Dopo il lavoro, sono tornata a casa verso le 11,00, avevo solo un leggero languorino, così ho bagnato una frisella integrale sotto il getto  dell'acqua, una passata velocissima, e l'ho condita con triplo concentrato di pomodoro, origano, qualche cappero e una spolverata di grana. E un filino di olio extra vergine di oliva. Buonanotte!

domenica 30 aprile 2017

Asparagi con Salsa al Limone


Avevo avanzato questo risottino allo zafferano, avevo del pane Altamura lievitato con lievito madre, avevo gli asparagi in frigo...
Ho scaldato a bagnomaria il contenitore con dentro il riso. E mentre gli asparagi stavano cuocendo in poca acqua in una bella padella larga, coperta, ho bruschettato la fetta di Altamura, strofinata di aglio, e ho messo un cucchiaino di maionese in una scodellina con dentro il succo di mezzo limone. Ho sbattuto bene fino a far diventare una emulsione il limone e maionese, scodellato il riso nel coppapasta, disposto gli asparagi fumanti e versato sopra la maionese limonosa, ho aggiunto un cucchiaino di olio extra vergine di oliva sulla bruschetta, una spolverata di pepe nero appena macinato su tutto e un pezzo di ricotta fresca.  
Mi piace mangiare così.

giovedì 30 marzo 2017

Come Iniziare con Una Ricetta e Finire per Farne Un'Altra


E' un po' di giorni che mi frulla in mente una ricetta provata tempo fa, un risotto finito con una crema di peperoni frullati con mascarpone, da una parte gialli e da una parte rossi, e incorporati alla fine, per ottenere metà riso di un colore e metà di un altro. 
Ma avevo solo peperoni gialli. Vabbè...
In una pentola ho messo a cuocere il riso, un classico riso alla parmigiana, e in un altra padella ho cotto i peperoni, sfilettati, con poco olio extra vergine di oliva e acqua, coperti. L'intento era quello di renderli morbidi e frullarli con mascarpone. 
Ma avevo iniziato a dipingere. Acquarelli, mi diverte molto...
Così ho condito i peperoni con una presa di origano e li ho messi sul riso.
Sarà per un'altra volta...la pittura mi aspetta.
Buono però!







sabato 17 dicembre 2016

Risotto all'Aceto di Mele e Zafferano


Ecco! per completare il trittico dei risotti, un'altra ricetta.
Questa cosa dell'aceto di mele per sfumare, al posto del vino, mi ha intrigato. Probabilmente ho bisogno di sapore acidulo nella mia vita in questo momento...vorrà dire qualcosa?
Come si fa il risotto, in Italia, più o meno lo sanno tutti. Avere la "mano risottiera" è una fortuna, ad alcuni i risotti vengono meglio di altri, anche senza impegnarsi troppo. 
Questa volta ho fatto un battutino di cipolla bianca, finissimo, voglio che si sciolga a fine cottura e l'ho scaraventato nella mia fidata padella per risotti, di alluminio, professionale, con un bel pezzo di burro. 
Fuoco bassissimo.
Nel frattempo ho prelevato dal freezer una bottiglia in vetro nella quale avevo congelato del brodo di pollo, che mi era avanzato. (Si riempie una bottiglia, a collo largo, di brodo ormai freddo, stando attenti a lasciare lo spazio di espansione per quando il liquido ghiaccerà). 
L'ho fatta già scongelare a bagnomaria in una pentola cilindrica, così ho dell'ottimo brodo pronto, non di dado.
La cipolla è stufata rosolata, aggiungo il riso, carnaroli, e faccio saltare e brillare, muovendolo di modo che venga a contatto con il burro sciolto e la cipolla. Sfumo con un pochino di aceto di mele.
Oh che profumo!
Aggiungo il brodo, fino a coprire il riso di circa un dito oltre il riso stesso.
Calcolo 15 minuti di cottura, gli ultimi 2/3 servono per continuare a cuocere mantecando.
Il riso sobbolle nel suo bagno di brodo saporito. Dopo un quarto d'ora ha assorbito quasi tutto il liquido, aggiungo due bustine di zafferano, voglio un riso giallo come un girasole e profumatissimo, 
metto un pezzo di burro e una manciata di grana padano grattugiato e comincio a lavorare il riso con il cucchiaio di legno, inglobando dal sotto in su, morbidamente. Il giallo dello zafferano inizia ad espandersi e colora tutti i chicchi, lucidi di burro.
Ed è così che il "riso" diventa "risotto", mantecandolo e creando quella onda cremosa e consistente.
Lascio riposare, coperto, due minuti scarsi.
Impiatto il mio risotto e me lo gusto con calma. 
Ah che bontà!

venerdì 16 dicembre 2016

Risotto ai Porri

























...lo so, ultimamente pubblico quasi solo ricette di risotti. Ma sono così buoni!
Questa volta sono partita da un brodo vegetale fatto con la parte verde dei porri (che poi ho frullato per farne una crema di porri saporita e super diuretica per la cena).
Ho affettato a rondelle la parte bianca dei porri e l'ho fatta rosolare sottile sottile, a fuoco basso, con un pochino di olio extra vergine di oliva e un goccino di acqua. Ho aggiunto il riso, vialone nano, e ho tostato brevemente, sfumato con pochissimo aceto di mele e aggiunto il brodo di verde di porri.
Giro con il cucchiaio di legno una volta, per far andare il brodo anche sotto e poi lascio sobbollire a fuoco medio basso per circa 15 minuti. Nel frattempo faccio altro, è il bello del risotto, non devi stare a curarlo!
Dopo un quarto d'ora controllo il riso, ha assorbito quasi tutto il brodo, è quasi all'onda, aggiungo un pezzetto di burro e una manciatina di formaggio grattugiato, spengo il fuoco sotto la pentola, e inizio a mantecare per bene, girando il riso con il cucchiaio di legno per far si che il burro e il formaggio e l'amido del riso creino quella magia che differenzia il risotto dal riso bollito di tutto il resto del mondo.
Copro con un canovaccio pulito per qualche minuto, e poi trasferisco nel piatto. Una spolverata di pepe macinato al momento e mi gusto questa delizia, dolceagra, delicata e cremosa.
Il porro si scioglie in bocca e il riso è cotto perfettamente, con i chicchi morbidi esternamente e al dente nel nucleo.
Adoro il riso.

giovedì 15 dicembre 2016

Un Risotto dal Sapore Delizioso


Questa mattina mentre spulciavo il web, mi sono imbattuta in un articolo sui 5 errori da evitare per fare un buon risotto. Contenta perché, a parte uno, io non ne ho mai commessi, mi è venuta voglia di risotto. 
Così ho messo a scaldare il brodo di pollo che avevo in frigorifero (1 errore: brodo freddo, acqua al posto del brodo) e ho cominciato a tagliare a cubetti microscopici una grossa cipolla. 
Ho messo cipolla, un pezzo di burro e un pochino di olio extra vergine di oliva nella mia padella di alluminio professionale. Ho acceso il fuoco al minimo. La cipolla deve rosolare senza annerirsi. (2 errore: il soffritto, non farlo, farlo a pentola già calda, farlo abbrustolire, o farlo con liquidi invece che grassi, la cipolla si lessa e ha tutto un altro sapore). Mentre la cipolla rosola piano, e il brodo si sta scaldando, penso a come fare per non incappare nel solo "errore" che commetto, cioè di non togliere il soffritto mentre si fa tostare il riso.
Ci ho provato, ma è davvero uno sbattimento, o forse non ho usato uno strumento adatto, magari un cucchiaio più largo e piano così da raccogliere tutta la cipolla in poche prese...
Comunque, raggiunto un grado di rosolatura morbida della cipolla, aggiungo il riso. Vialone nano, due pugni a persona più uno per la pentola. Io devo farci il pranzo e la schiscetta, quindi cinque pugni.
Miscelo il riso alla cipolla e alzo la fiamma, continuo a girare rapidamente per far tostare il riso (3 errore: non tostare) i chicchi devono diventare lucidi e brillanti come piccole perle. Per questo si dice anche "far brillare" il riso. La tostatura deve essere, a fuoco alto, veloce ed uniforme, quindi bisogna muovere continuamente il riso ed evitare di bruciacchiare la cipolla.
E' arrivato il momento di sfumare (4 errore: non sfumare, usare qualcosa che non sia alcolico per sfumare) non ho vino in casa, e non voglio usare il cognac perché voglio un sapore non aromatico, idea... due spruzzate lievi di aceto di mele. Muovo velocemente, abbasso il fuoco e aggiungo il brodo caldo. 
...e una bella crosta di parmigiano reggiano, grattata sulla crosta con la lama del coltello per togliere il primo strato e sciacquata. Giro il riso di modo che il brodo si distribuisca bene anche sul fondo.
Aggiungo ancora un po' di brodo in superficie e lascio cuocere senza più toccare.

Il vialone nano ci mette circa 17', ma bisogna assaggiare a 15', perché il riso continua a cuocere ancora un po' anche dopo aver spento. Quando il chicco è cedevole sotto i denti ma nel cuore è ancora leggerissimamente al dente, quando il brodo è quasi completamente assorbito ma fa ancora un po' di onda, tolgo la pentola da sopra il fornello e dopo un minuto o due aggiungo un pezzetto di burro e una bustina di zafferano. E inizio a girare.
Giro delicatamente prendendo il riso da sotto e portandolo in su, il burro si scioglie, lo zafferano si stempera e pian piano ogni cucchiaiata di riso prende quel bellissimo colore giallo sole e quell'aspetto morbido e cremoso che la mantecatura dona (5 errore: non mantecare). Copro con il coperchio e lascio riposare due minuti.

Impiatto il mio risotto e dopo una rapida serie di foto (3 più un paio con il cellulare) mi appresto all'assaggio. 
Il profumo dello zafferano è delicato, il risotto è morbidissimo e cremoso, con il sapore dolce della cipolla che si contrappone al fresco acidulo dell'aceto di mele. Un risotto assuefacente, ottimo anche in una sera d'estate, mangiato tiepido o a temperatura ambiente. 
Credo che lo rifarò ancora, l'aceto di mele è stata una vera delizia!




mercoledì 19 ottobre 2016

Riso e Zucca delle Ventidue


Sono tornata a casa tardi e con molta fame, così ho messo al lavoro subito la rice cooker.
Ho affettato una cipolla e un pezzo di zucca a dadini, li ho messi a rosolare con pochissimo olio extra vergine di oliva, ho aggiunto qualche pugno di riso, acqua fino a superare il riso di due dita, un po' di dado iposodico e lascio che la rice cooker cucini da sola borbottando lieve. Quando torno dopo essermi lavata, il riso è pronto. Aggiungo un pezzetto di quartirolo e una tazzina di acqua fredda per bloccare la cottura. Faccio mantecare il formaggio e servo con una spolverata di semi di Chia. 
Confortante, caldo e morbido, leggero e delicato, prepara per il sonno che verrà.



sabato 8 ottobre 2016

La Rice Cooker e il Risotto allo Zafferano Express


Vi presento la mia rice cooker, compagna di esperimenti e fidata cuoca quando non ho voglia o tempo di cucinare.
Ieri sera sono tornata dal lavoro tardino e non avevo ancora cenato. Inizia a fare freddo la sera e avevo voglia di un risotto allo zafferano che ho preso oggi grazie al profumo che spandeva vicino alle casse dagli scrigni di plexiglass in cui fanno bella mostra e che sono sapientemente forati per far fuoriuscire il profumo delle preziose bustine ed inebriare chi sta in coda.
Arrivo a casa, e senza neanche svestirmi imposto la rice cooker su cook e ci metto una cipolla bianca affettata sottile, un goccio di latte, inizia a sfrigolare, nel frattempo il bollitore sta scaldando dell'acqua. Svuoto una bustina di zafferano, aggiungo il riso, Carnaroli, e mescolo brevemente.
Sbriciolo un dado iposodico senza glutine della Germinal che ho trovato oggi nei miei vagabondaggi. Aggiungo tanta acqua bollente fino a superare il riso di un paio di centimetri, mescolo, copro e vado a cambiarmi e lavarmi.
In un quarto d'ora circa dalla cucina arriva un profumino delizioso. Apparecchio e controllo il riso, la pentola scatta in quel momento, è cotto a puntino. Aggiungo mezzo bicchiere scarsissimo di acqua fredda per fermare la cottura, una manciata di grana grattugiato, giro e lascio mantecare.
Lo servo con del cicorino tagliato finissimo e condito con due spruzzi di aceto balsamico di mele.
Un filo di olio extra vergine di oliva su entrambi e una macinata di pepe nero sul risotto.
Sembra un abbinamento strano ma invece ha un suo perchè, la cicoria amarognola, rinfrescante e acidula, disseta e lava la bocca, preparandola per la morbida consistenza burrosa e fragrante del risotto, le cipolle si sono quasi sciolte e lo zafferano, anche se poco, ha un profumo e un sapore delizioso.
Yum.
Grazie Rice Cooker, non mi deludi mai.




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mercoledì 13 luglio 2016

La Frittata di Risotto


Ieri sera sono andata ad una aperitivo in casa con amici. Il mio amico Angelo, aveva preparato questa frittata di risotto buonissima, ma buonissima, che il giorno dopo l'ho rifatta subito. Avevo del risotto in frigo, le uova, le erbe aromatiche...

Ci vuole del risotto già fatto, freddo, io avevo un semplice risottino alla parmigiana, ne faccio sempre un po' di più, di solito lo metto in una padella con un pochino di olio a fuoco bassissimo e lascio che si crei la crosticina croccante...una delizia.

Oggi invece ho sbattutto bene quattro uova, ci ho unito il risotto e ho messo il tutto in una padella antiaderente spennellata di olio, fuoco basso e coperchio. dopo venti minuti circa giro la frittata e tolgo il coperchio. Il mio amico invece l'ha fatta in forno.

Ho messo un fiore di menta sul fondo, si abbrustolisce e dona un profumo fresco buonissimo.
Dopo dieci minuti anche l'altro lato è dorato. la tolgo e la lascio raffreddare un po'.


Non resisto.
Buonissima!


L'ho accompagnata con una insalata di cavolo cappuccio, condita con aceto di mele e qualche acciuga, croccante e fresca l'insalata, morbida e saporita l'acciughina, un connubio perfetto.


giovedì 19 maggio 2016

Risotto al Cointreau e Risotto all'Avocado


Avevo questi due avocado ormai maturi e avevo voglia di risotto...
Ho messo nella padella antiaderente ceramicata, un cipollotto tagliato fine, gambi compresi, e l'ho fatto rosolare leggermente con un pochino di olio di avocado biologico. Ho aggiunto il riso Arborio, due pugni di riso a persona più una per la pentola, e l'ho fatto brillare. Una volta tostato, ho sfumato con il Cointreau e aggiunto il brodo vegetale. Il riso Arborio ci mette circa 15/17 minuti, di solito non lo uso per i risotti, preferisco il Vialone Nano o il Carnaroli, ma non li avevo in casa e l'Arborio, che tengo per fare il riso in bianco, era l'unico utilizzabile tra il Thaibonnet, il Jasmine, Il Basmati e il riso integrale rosso...
Comunque, aggiungo il brodo vegetale finché il riso è quasi a cottura, a questo punto lo suddivido in due parti, ho già preparato uno dei due avocado, pelato e schiacciato, in una ciotola, ci metto una parte di riso e mescolo delicatamente per mantecare riso e polpa di avocado, aggiungo un pochino di succo di lime (o limone) e lascio riposare. Sulla restante parte del riso, spruzzo un po' di Cointreau, giro e lascio riposare.
Ho impiattato il risotto all'avocado con il coppapasta, e l'ho decorato - condito con una striscia di pepe nero macinato al momento, una striscia di pepe bianco finissimo e una striscia di polvere di chili piccante. Niente condimenti, l'avocado contiene già degli ottimi grassi di suo.
Sul risotto al Cointreau ho macinato solo del pepe nero e ho fatto colare qualche goccia di olio di oliva extra vergine.
Ottimi tutte e due, il risotto all'avocado, acidulo e delicato, lo vedo bene anche mangiato in estate, fresco, accompagnato da un cocktail Margarita per un aperitivo un po' diverso.
Il secondo al Cointreau, profumato di agrumi è un risotto in realtà semplice ma dignitoso, una variante dolce al risotto classico, che accompagnato da un Prosecco fa comunque la sua porca figura... 

...e l'olio di avocado? ...ha un sapore troppo intenso e cotto non va bene. E' stato un esperimento, perché in realtà l'ho comprato per usarlo sul corpo dopo la doccia, con qualche goccia di olio essenziale di ylang ylang, uno dei miei preferiti, o di neroli o quello che più si preferisce, dona una pelle nutrita e setosa, non unta e profumata divinamente, per sonni tranquilli e risvegli con pelle da fata. 




domenica 24 aprile 2016

Risottino al Cipollotto di Tropea e Pancetta


Un risottino semplice semplice, messo su in tutta fretta e quasi con noncuranza. un pezzetto di burro, un cipollotto di Tropea tagliato direttamente sopra la padella, tre manciate di riso Vialone Nano, acqua bollente dal bollitore, mezzo dado sbriciolato.
Faccio la doccia, sono stanca appena tornata dal lavoro e affamata, tra la doccia e il phon do una controllata e aggiungo ancora un pochino di acqua. Una spruzzata di salsa di soia a basso contenuto di sale e qualche straccetto di pancetta. 
I capelli sono asciutti, scodello il riso nel piatto, ho tenuto da parte il verde del cipollotto e lo taglio sopra il riso, due fette di pancetta da mettere di fianco e la cena di mezzanotte è pronta.

Buon appetito e buona notte a tutti.

sabato 13 febbraio 2016

Risottino Zafferano e Porri con Pennellata di Salsa Umeboshi


Oggi avevo voglia di risotto, ma non avevo voglia di cucinare... e già qui il primo inghippo, ho tagliato un porro, lavato per il lungo sotto l'acqua corrente, e poi l'ho tagliato a circarondelle (non ho usato il tagliere, e quindi sono venute un po' irregolari) mettendole a rosolare in padella (non la solita, secondo errore) con un cubetto di burro e una bustina di zafferano. Appena inizia a rosolare bene ho aggiunto qualche manciata di Vialone Nano (terzo errore, non per il tipo di riso, che è ottimo per i risotti, ma perché ha un tempo di cottura inferiore al Carnaroli 15 minuti contro i 17/18 del secondo) e quindi mi sono distratta, non ho messo il vino, ho aggiunto tutto il brodo...insomma è venuto un po' troppo all'onda. Era "a mareggiata".
Ho cercato di recuperare in finale, aggiungendo un pochino di formaggio grattugiato e lavorando velocemente a fiamma altissima e poi lasciandolo riposare scoperto un po' più del solito.
Il risultato non è stato male, ma in verità...ho fatto risotti migliori.
L'ho servito con una spolverata di pepe nero aromatizzato ai chiodi di garofano e petali di rose, fatto da me, e con la purea di Umeboshi, un condimento giapponese a base di prugne salate, dal gusto molto piccato, acido salato, che aiuta la digestione. 
Con la dolcezza del riso, intingendone i rebbi della forchetta ogni tanto, alternavo il sapore forte dell'umeboshi. Ci devo pensare su, e forse riprovare, ma mi è sembrato un accostamento piacevole anche se molto insolito.


mercoledì 20 gennaio 2016

Risotto dell'Osservazione e Riflessione


Avevo fame stasera, dopo aver passato quasi due ore e mezza al freddo, riflettendo, osservando, volevo tornare a casa. 
Per prima cosa, ancora in cappotto, ho messo a bollire dell'acqua con il bollitore. Non sapevo neanche cosa farci, la mente ancora congelata.
Piano piano è affiorata l'idea di preparare un risottino allo zafferano. Semplice e profumato.
Affetto lentamente dei cipollotti, gambo verde compreso, e li metto in un tegame dove già aspetta una crosta di Grana Padano, pulita con la lama del coltello e lavata. Aggiungo un pezzetto di burro. Accendo il fuoco e verso sopra il burro che si sta sciogliendo, una bustina di zafferano. 
E' bello lo zafferano, con quel suo colore così caldo e dorato, e il suo profumo morbido.
Aggiungo il riso, Carnaroli stasera, lo faccio tostare muovendolo con il cucchiaio di legno. 
Osservo i chicchi che diventano lucidi e brillanti. Stasera non sfumo con vino o altro alcolico, voglio provare così, senza sbalzi. 
Verso l'acqua bollente del bollitore direttamente su una pallottola di brodo granulare iposodico Sohn, lo sciolgo lavorandolo con il cucchiaio. Ogni tanto aggiungo un po' di acqua bollente, poca per volta, il riso la assorbe e procede nella cottura.
Dopo circa 16 minuti assaggio, è quasi pronto, all'onda. Prelevo dal freezer dei piselli novelli e li verso nel riso, circa una manciata abbondante. Lavoro velocemente per inglobarli nel riso bollente, il suo calore basta a cuocerli il giusto per tenerli verde brillante e sodi. 
Servo nel piatto e ricopro con una pioggia di formaggio grattugiato e pepe nero macinato al momento. 
Il dolce dei piselli si esalta dal piccante dei granelli di pepe. E il riso...il riso è semplicemente fantastico. Delicatamente profumato, dolce e cremoso. 
Quando trovo la crosta di grana, ne taglio un pezzetto. Si è sciolta in parte e in parte è ancora dura ma addentabile, oppone una piccola resistenza e poi esplode gustosa. 
Il cibo conforta e riscalda. L'importante è non cercare solo nel cibo tutto il calore e il conforto. 
Donare è il primo passo. 



giovedì 7 gennaio 2016

Risotto alla Monzese Light


L'altra sera avevo molto freddo, ha nevicato sulle montagne, le vedo dalle finestre, e la temperatura è calata bruscamente anche qui. Per riscaldarmi e per prevenire un raffreddore che sentivo imminente, ho preparato il brodo di pollo. Il brodo di pollo è magico. Quando senti che sta arrivando l'influenza, oppure è già arrivata, metti a bollire l'acqua con cipolla, carote e sedano, una coscia di pollo con la sua pelle (è la pelle l'ingrediente curativo!) e dopo 20 minuti di pentola a pressione hai un bel brodo guaritore. In questo ho aggiunto anche un pezzetto di salsiccia che avevo in freezer.

Con il brodo ci puoi fare anche un bel risotto il giorno dopo. E' quello che ho fatto io. Ho usato il riso baldo, l'avevo comprato per fare la paella, 18 minuti di cottura come il carnaroli, ma meno amidaceo. 
Ho messo a soffriggere dolcemente una bella cipolla di Tropea, tagliata a cubetti microscopici, come per una brunoise. 
Un pezzetto di burro, piccolo. Aggiungo la salsiccia, sgrassata dalla cottura nel brodo, e con il cucchiaio di legno la taglio a piccoli pezzi. Metto il riso e lo faccio brillare muovendolo con il cucchiaio di legno. Non ho vino in casa, sfumo con un pochino di vodka che tengo in freezer nel caso qualche ospite voglia cimentarsi in cocktail per cena. 
Inizio ad aggiungere qualche mestolo di brodo caldo, smuovo il riso e poi lo lascio li, a sobbollire, aggiungendo di quando in quando il brodo a mestoli. Quando la fine dei 18 minuti è prossima, assaggio il riso e mi blocco eventualmente dall'aggiungere altro brodo. Il riso deve arrivare a cottura, all'onda, il che significa che deve avere un aspetto densofluido, si asciugherà nella mantecatura.
Aggiungo lo zafferano, siccome lo voglio bello giallo, metto tre bustine, una nocciola di burro e faccio mantecare coprendo con un canovaccio pulito.
Impiatto e mi gusto il risotto così profumato di zafferano da spargersi per tutta la casa. 
Che bontà...




martedì 14 aprile 2015

Salsa alla Mostarda e Miele per Riso Amaro Ripassato


Mi sono ritrovata con ospiti inattesi e uno di loro si è gentilmente offerto di fare il risotto. 
Alla Trevisana. ...e scamorza affumicata. 
Memore dell'abbinamento amaro, affumicato, dolce, piccante, non avendo più mostarda in casa, ho preparato una salsina al volo.
In una ciotola, ho messo tre cucchiai di miele di agrumi, bello denso, tre cucchiaini di senape di Dijone e un buon numero di gocce di Tabasco Habanero, che ho rabboccato dopo il primo assaggio.

Sbatto velocemente per creare una salsa fluida. L'accostamento è ottimo. Piccantina al punto giusto, con il giusto grado di dolcezza, e cremosità, l'ho aggiunta anche il giorno dopo con il riso ripassato in padella, quando fa la crosticina croccante...
Una salsina così può andare bene anche con un arrosto di maiale e con tutto ciò che richiede il sapore dolce piccante.
E poi, ha un colore magnifico.

lunedì 16 marzo 2015

Il Secondo dei Tre Risotti alla Trevisana



Ogni tanto capitano delle casualità che ti fanno pensare, organizzo una cena con un amico, cucina lui, ha voglia di risotto e decide per trevisana e scamorza affumicata, io mi limito a preparare in anticipo del brodo vegetale con la pentola a pressione. In frigorifero ho delle ciliegine mostarda, l'impiattamento lo fa fare sempre a me, mettiamo le fette di scamorza, tranne due, a mantecare alla fine, impiatto e posiziono una fetta di formaggio sul riso caldo che inizia a scioglierlo e avvicino due ciliegine. Amaro, affumicato, dolce e piccante, i quattro sapori si intersecano benissimo.


Tanto che, il giorno dopo, pranzo della domenica, avevo voglia ancora di riso. Non essendone avanzato, ma avendo ancora una palla di Chioggia, mi rimetto al lavoro...
Come ha fatto lui ieri sera, inizio a far stufare cipolla e insalata, con un pochino di burro e acqua a fuoco bassissimo. Circa venti minuti.
A metà dei venti minuti aggiungo uno spruzzo di vino rosso. E ci metto una bella crosta di Parmigiano Reggiano, grattata ben bene per togliere la paraffina e lavata.
Quando la Chioggia e la cipolla sono belle appassite e traslucide, alzo la fiamma, aggiungo un pezzetto di burro e, una volta sciolto, metto il riso. Carnaroli. Lo faccio girare con la spatola di modo che brilli bene e tosti.
Unisco mezzo bicchiere di vino rosso, sfumo e inizio a mettere il brodo già caldo, ne avevo fatto tanto, non si sa mai che possa servire...
Dopo circa 17 minuti, il riso è al dente e all'onda, aggiungo l'ultimo pezzettino di burro, formaggio gratuggiato, giro delicatamente e copro. Ahh che bontà, lo gusto con una ulteriore spolverata di Parmigiano e un po' di pepe macinato al momento.


...la sera mi invitano per un aperitivo in un locale qui vicino che la domenica fa l'happy hour con un buffet strepitoso e buonissimo. Ci sono sempre dei primi cucinati al momento dalla signora. Quando li portano li annunciano, e sorpresa! Risotto alla Trevisana scamorza affumicata e speck.
Yum!

lunedì 19 maggio 2014

Risotto al Finocchio e Brodo di Coniglio



Non so a voi, ma a me i finocchi cotti non sono mai piaciuti, bolliti e fatti al forno con su il formaggio, avevano un nonsochè di molle e umido. Poi, a cena da una mia amica, li ha fatti in padella, rosolati e croccantini...yummm! E' stata una folgorazione. Sempre da questa amica ho provato a mangiare il coniglio bollito, delicatissimo e servito con sedano, carote e cipolla di Tropea crudi tagliati obliqui.
L'altro giorno non stavo bene, da qualche anno mi è spuntata una allergia che mi fa piangere gli occhi, così mi sono rintanata in casa e mi sono preparata del coniglio bollito, avevo voglia di qualcosa di caldo da bere e semplice da mangiare. Nella fidata pentola a pressione ho messo le due cosce più grandi del coniglio, carote e sedano, una cipolla bianca, qualche chiodo di garofano, sbriciolando la capocchia sulla carne, qualche grano di pepe nero e un cucchiaio di brodo granulare iposodico sohn. Acqua fino all'incisione della pentola e da quando ha iniziato a sibilare, ho abbassato il fuoco e calcolato venti minuti scarsi di cottura.
Quella sera la mia coscetta di coniglio l'ho gustata con solo qualche granello di sale grosso sbriciolato e un filo di olio extra vergine di oliva. E una bella tazza di brodo bollente.
Così mi sono ritrovata con una pentola di brodo di coniglio da usare. L'ho congelato. Stando attenta a non mettere il brodo fino all'orlo della bottiglia di vetro, ma lasciando abbastanza spazio per l'espansione del ghiaccio, l'ho messo in freezer in attesa di essere usato.

Oggi avevo voglia di un cibo confortante e curativo, il riso per me ha questo effetto ultimamente.
Ho tirato fuori dal freezer il brodo di coniglio e l'ho messo a bagno maria in una pentola di acqua a bollore.
Nel frattempo ho affettato sottilissima mezza cipolla di Tropea, e l'ho messa a soffriggere in poco olio extra vergine di oliva in una padella antiaderente. Ho tirato fuori dal frigorifero un finocchio e ne ho prese solo le foglie esterne e i gambi con la barba. E un figlio che si trovava proprio sotto la prima foglia.
Rimesso il resto del finocchio in frigo, netto e pulisco per bene le foglie e i gambi barbuti, separo la barba e la tengo da parte insieme al figlioletto del finocchio.
Affetto sottile le foglie di finocchio per il lungo e i gambi a rondelle e metto tutto a rosolare insieme alla cipolla.



Quando il tutto mi sembra bello dorato e croccantino, aggiungo il riso, questa volta ho usato un Carnaroli. Faccio brillare girando velocemente e sfumo con un pochino di vino bianco.
Aggiungo il brodo che nel frattempo si è scongelato e scaldato.
Lascio cuocere per assorbimento il tempo necessario a che il riso risulti al dente e ancora all'onda.
Spengo il fuoco sotto la padella e metto una bella manciata di formaggio grana padano grattugiato e una C di olio extra vergine di oliva, giro per mantecare e copro qualche minuto.





















Sminuzzo sommariamente la barba del finocchio, e ne aggiungo una parte al riso e giro ancora, lo servo nel piatto tenuto vicino ai fuochi perché sia caldo,
spolverizzandolo con la barba del finocchio rimasta, pepe nero macinato al momento e, solo su una metà, con il formaggio grattugiato...ho un presentimento...
All'assaggio il mio presentimento si rivela azzeccato, la parte di riso senza formaggio aggiunto è più buona, il risotto ha un sapore delicatissimo e il formaggio lo copre, non facendone apprezzare il profumo erbaceo e dolce del finocchio e della barbina, che nella parte di riso senza formaggio, fa salire il suo profumo come di liquirizia...Yummm!