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domenica 28 febbraio 2021

Insalata di Bergamotto e Finocchio e Cucumber Sandwich


Venerdì dal fruttivendolo sotto casa ho preso i bergamotti. Arrivano direttamente dalla Calabria, dove esiste una tradizione centenaria della coltivazione del bergamotto, soprattutto per l'utilizzo da parte delle case profumiere. Di fatto ero rimasta alla nozione che il bergamotto non si potesse mangiare, e invece niente di più falso. Chiedo al fruttivendolo che uso se ne può fare e lui risponde di utilizzarlo come farei con il limone, lo spremi. Tornata a casa l'ho messo nella fruttiera, è un pochino più grande di un limone, e appena si strofina leggermente la pelle si sprigiona un profumo a metà tra limone, pompelmo e lime. 
Sabato, dopo tanto tempo rivedo una amica, con la quale ho condiviso serate, vacanze, cene, nell'altra vita. Rivederla è stato una emozione forte, siamo solo noi due ora, dopo una passeggiata in cui tiriamo le fila degli accadimenti di questo iato di qualche anno, torniamo a casa mia. Come facevamo all'epoca, ci dividiamo i compiti per preparare la cena e facendole vedere i bergamotti mi torna alla memoria una insalata di finocchio e limone deliziosa che preparava lei. Così le passo le verdure lavate e lascio in mano a lei coltello, tagliere e ciotola. Dopo aver lavato e spazzolato il bergamotto lo affetta, con la buccia, ricavandone fettine sottili circa 3 mm. Utilizza mezzo bergamotto. Di queste fette ne fa dei triangoli adatti ad essere mangiati in un boccone. Taglia a fette sottili, per il lungo, anche il finocchio, aggiunge qualche pomodorino secco sott'olio tagliato a striscioline, una manciatina di capperi di Pantelleria, dissalati sotto il getto dell'acqua e poi tagliati grossolanamente. Qualche oliva Taggiasca e Kalamata. Un filo di olio extra vergine di oliva, poco perché i pomodorini hanno una parte del loro olio, niente sale (ci sono già i capperi) e niente aceto, c'è il bergamotto! 
Il sapore di questa insalata è stupefacente, rivitalizzante, antidepressivo. Contiene il sole della Calabria e della Sicilia concentrato nei gusti. Le chiacchiere fluiscono come se non si fossero mai interrotte, lavorare fianco a fianco per preparare la cena è stato naturale e familiare. Certe amicizie, fatte di attenzioni e condivisioni sincere, resistono agli scossoni della vita e del tempo.


L'insalata era così buona che il giorno dopo ho utilizzato l'altra metà di bergamotto e l'ho rifatta, senza le olive perché la sera prima erano le ultime che avevo . Per accompagnare questo tripudio di mediterraneità ho affettato mezzo cetriolo e l'ho messo a bagno con una spruzzata di aceto e di pepe bianchi. Dopo circa una ventina di minuti li ho strizzati e adagiati su una fetta di pane imburrato con burro salato. Il cucumber sandiwich rimane, tra le ricette inglesi, una delle mie preferite. Una bella tazza di tè nero e il pranzo domenicale solitario è fatto. 

lunedì 9 novembre 2020

Cena delle Due Insalate Fresca e Tiepida


Una delle cose che preferisco fare, quando cucino, è tagliare le verdure. Tiro fuori i miei coltelli giapponesi, oppure quello di ceramica e comincio ad affettare cercando il più possibile di fare fettine regolari, cubetti o striscioline che siano è il rumore del coltello combinato a quello della verdura che mi esalta. Ogni verdura fa un rumore particolare tutto suo: le patate fanno un rumore fondente, le carote e il sedano due tloc tloc completamente diversi, la carota sordo mentre il sedano scrocchiante ritmato, forse per via delle costine, la verza un bel scric scric pieno e soddisfacente, allegro e un po' confusionario. Forse è per questo che in tutti i popoli della terra le verze si tagliano a striscioline e si fanno in abbondanza, per il loro suono é qui la festa? che fanno. 
Un'altra cosa che mi da grande soddisfazione cucinando è preparare più ricette contemporaneamente perché condividono alcuni ingredienti. E questo con le verdure succede spessissimo, mentre riduci a dadolini il sedano per il soffritto, ne sgranocchi un pezzo, e ne affetti longitudinalmente un altro per una insalata catalana...
Così l'altra sera ho iniziato ad affettare e suddividere nelle due ciotole di fronte un cipollotto. Lo bagno con un pochino di aceto di mele, così risulterà più digeribile. In una ciotola aggiungo un po' di tonno, nell'altra del peperone che ho tagliato a quadretti e lo mescolo per fargli prendere un po' di aceto.
In un pentolino si stanno scaldando un mestolo di fagioli corona che ho prelevato dal vaso di vetro in frigo, li ho lessati il giorno prima. Nel frattempo ho lavato qualche foglia di verza cappuccio e dopo averle sovrapposte inizio a tagliarle a striscioline. La verza cappuccio aumenta di volume mano a mano che la tagli. Sembra una verdura delle favole, di quelle che non finiscono mai, che più le usi e più crescono. Unisco la verza ai cipollotti e peperoni, e affetto anche qualche fetta di pomodoro cuore di bue bello maturo. Cospargo i pomodori con una presa di sale, metto un filo di olio extra vergine di oliva e l'insalata fresca è fatta. 
Nella ciotola dove aspettano il cipollotto e il tonno, aggiungo il mestolo di fagioli caldi, li spolverizzo con una bella macinata di pepe nero e un giro di olio. E anche l'insalata tiepida è pronta.
A tavola mi gusto le due insalata prelevando alternativamente da una e dall'altra. Prima di girare quella con il cavolo cappuccio ho tolto il pomodoro, era così bello che alla fine ho preferito mangiarlo da solo, accompagnato da una fetta di pane rustico. Bello cenare così!











mercoledì 6 dicembre 2017

Insalate


L'insalata è una forma di arte. Oggi ho messo cavolo rosso, cavolo bianco, mizuna, cavolo nero, pomodoro, carote, zucca, erbette. Ho condito solo con olio extra vergine di oliva e aceto di mele, e ho aggiunto un paio di uova alla coque. 
Gnam!

venerdì 28 marzo 2014

di Radici e Morbidi Baci

Tutto ha inizio con una lezione di burlesque. Il burlesque ti mette a dura prova, sei li in mutande e corpetto che zampetti sui tacchi e ti muovi danzando come una ballerina delle Ziegfeld Follies mentre lo specchio della scuola di danza rimanda indietro il tuo riflesso di un corpo appesantito e non tonico e cominci a fare i paragoni con le altre...e ti intristisci un po'. Poi un giorno scatta qualcosa, forse perché ti sei ripresa il possesso del tuo corpo, perlomeno della gestione, e lo curi, lo levighi, rendendone la pelle setosa e morbida e liscia e ti sei truccata con cura e ti sei avvolta in una nuvola di profumo e la maestra ti fa partire per prima in una prova di improvvisazione, camminata, posa, camminata, glove tease, giro intorno alla sedia e sedersi, allora quando parte la musica, che è la prima volta che la senti, punti gli occhi negli occhi della tua compagna di danza e non li molli, in quel momento è lei il tuo oggetto di seduzione, arrivi alla fine senza aver pensato a cosa fare ma facendolo come fosse la cosa che sai fare meglio. La musica finisce e la vibrazione è palpabile nell'aria. Scatta una risata liberatoria, genuina e di divertimento. E quello che era una situazione di stress è diventata una situazione di carica emozionale.

Nel film "La Grande Bellezza" c'è il personaggio della Santa. Lo avevo rimosso. E io il film l'ho visto senza addormentarmi e mi è piaciuto tanto da volerlo rivedere sul grande schermo dove, con la sua fotografia architettonica e i punti di fuga, il mostrare, attraverso l'occhio della cinepresa, la ricchezza della nostra cultura millenaria, fatta di sassi e non di cartongesso, smuove ancora come il cinema visionario dei grandi registi italiani, e che Hollywood veniva ad imparare e copiare, un qualcosa di inesplicabile e viscerale nell'anima. Una Visione. 
Insomma, avevo completamente rimosso la Santa e mi sono chiesta perché. La Santa è l'unico personaggio radicato del film. Tanto è vero che si nutre di radici. E fa arrivare uno stormo di fenicotteri sulla terrazza romana del protagonista.

Noi possiamo mangiare radici? si. Ho preparato una insalata, di verdure tutte biologiche, con tarassaco, c'erano anche i fiori! erbette rosse da cuocere ma talmente gustose da mangiarle anche crude, due tipi di radicchio a cui ho spazzolato la radice e unite, ho condito con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e un goccio di aceto balsamico di mele. 
Le verdure biologiche hanno un sapore più buono, e questo lo si sente moltissimo nelle insalate, sono gustose e ne puoi mangiare le foglie più esterne perché non sono coriacee e fibrose ma saporite e croccanti. E quelle interne e delicate hanno comunque un gusto spiccato e non blando.
Si mangia insalata e si dimagrisce, e ci si ritrova. Per radicarsi.
Per finire, mi sono concessa delle fragole mature e a temperatura ambiente. In purezza. Le addenti ed è come baciare le labbra dell'amante. Morbide e carnose, profumate e fresche. In quel momento sai che hai fatto qualcosa di giusto e sano e bello per te stessa.
Hai fatto arrivare i fenicotteri sulla tua terrazza.
E se l'hai fatto una volta, se sei riuscita a farti guardare negli occhi e hai creato felicità e liberazione, puoi farlo tutte le volte che vuoi.





lunedì 10 febbraio 2014

Cosa puo' fare un coppapasta...

Il coppapasta fa la differenza tra un avanzo e un piatto da golosi visivi. Mi era avanzato un po' di risotto e anche un po' di petto di pollo allo spiedo. 
Ho lavato, e fatto a pezzetti un po' di iceberg, Ho stracciato il petto di pollo e ho condito il tutto con una emulsione di olio extra vergine di oliva e aceto balsamico. 
Ho posizionato il coppapasta nel piatto e ci ho versato il riso che avevo fatto scaldare nella padella.
Tolgo il coppapasta e l'assemblaggio è finito.
Il risotto riscaldato, crea una crosticina deliziosa, che si sposa con la morbidezza della carne del pollo. 
L'emulsione, che si ottiene sbattendo forte con una forchetta in una ciotola l'olio e l'aceto, rende morbida la carne del petto di pollo che normalmente è sempre un po' asciutta.
L'iceberg è croccante e fresca, con una sapore neutro e delicato.
Buon appetito!


giovedì 16 gennaio 2014

Formaggi Puzzoni. La mia passione.

Oggi ho toccato quattro province se non cinque, guidato per strade sconosciute sotto la pioggia, e messo alla prova il mio senso del nord in paesi e città che sembrano fatte da Dedalo in persona.
Torno a casa stanchissima, ma prima mi fermo a prendere tre pezzetti dei miei tre formaggi preferiti. Ho acquistato un pezzo di pane stamattina, fatto con la tecnica e gli ingredienti che usavano gli antichi romani. Non può andare sprecato così.
E in più non ho voglia di cucinare.
Metto in un piattino una fetta di ognuno dei tre formaggi: quartirolo stagionato DOP, taleggio e caprino stagionato. Nel piatto principale affetto sottile un pomodoro, che cospargo di sale rosa hawaiano, radicchio tardivo compreso la radice e due carciofi alla brace sott'olio tagliati a quarti.
Il caprino stagionato sta benissimo con il pomodoro. E tutti, tutti i formaggi si sposano divinamente con il carciofo. Il pane è morbido e focaccioso, l'ho scaldato nel forno, ed è buonissimo.

La panetteria pasticceria Marra, si trova al numero 6 di via Sesia a Cantù

mercoledì 1 maggio 2013

I Due Volti della Stessa Minestra

Oggi a pranzo ho preparato degli asparagi, cotti in poca acqua e lasciati belli al dente, conditi solo con un'emulsione di olio extra vergine di oliva e succo di limone, erano di un verde brillante e perfetto. Li ho usati per accompagnare delle scrambled eggs  morbidissime. Pensavo di cimentarmi nelle uova in camicia, che non ho mai fatto, ma mio papà adora le uova strapazzate e allora ho incrociato le dita e le ho fatte, di solito mi vengono troppo cotte e asciutte e con quell'odore di freschino che non mi piace. Questa volta ho messo un cubetto microscopico di burro e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, giusto per ungere la padella. Ho sgusciato quattro uova e le ho rotte immediatamente mischiandole un po' ma non troppo. Il fuoco basso. Mentre trasferivo gli asparagi in un piatto e ci versavo sopra la citronette, le uova hanno iniziato a rapprendersi. Con una spatola ho velocemente portato i bordi verso il centro e ho spento il fuoco. Ho lavorato di spatola fino a che il bianco non fosse morbidamente rappreso ma il giallo avesse ancora l'aspetto untuoso e soffice. Le ho spadellate subito nei piatti e abbiamo messo solo un pizzico di sale. Le uova strapazzate continuano a cuocere ancora un po' pure nel piatto, quindi va calcolato anche questo tempo nel totale della cottura. Per concludere ho condito, con la citronette rimasta dagli asparagi, un piatto di cicoria matta tagliata sottile sottile e pomodori a cui ho aggiunto uno scalogno che se ne stava a rondelle immerso nell'aceto dall'inizio della preparazione di tutto. Non ci sono foto, mio papà e io avevamo fame e ci siamo gustati questi sapori che si combinavano perfettamente. Una fettina di lardo appoggiata delicatamente sulle uova strapazzate e un pochino di gorgonzola con la cicoria matta hanno rappresentato l'unico strappo alla dieta. Il pranzo è stato rilassante e piacevole, abbiamo chiacchierato tanto e ci siamo bevuti due caffè a testa. Bello!
Stasera quindi avevo fame. Ho tagliato una piccola patata e una patata dolce a cubetti, due coste di sedano e due porri a rondelle e ho messo tutto nella pentola a pressione con del brodo di pollo che avevo in frigorifero. 10 minuti di cottura dall'inizio del fischio e la minestra era pronta.
Ne ho mangiati due piatti, il primo con una cucchiaiata di crescenza spolverata di peperoncino piccante e la seconda con una grattugiata di grana padano. Entrambe hanno ricevuto la loro C di olio extra vergine di oliva a crudo. Buonissimo.
Mentre la minestra cuoceva, ho sbucciato e affettato un avocado. Era morbidissimo e cremoso, l'ho cosparso di pepe nero macinato al momento e succo di limone. Ne ho mangiato metà a fine cena, l'avocado fa benissimo alla pelle e ai capelli. L'altra metà, domani, me la gusterò con un po' di bresaola Chiavennasca. Una delizia.

lunedì 7 gennaio 2013

Ceci Cipolla e Tonno e Soncino al Melograno


Stasera ho preparato i piattoni, sono dei fagiolini verdi lunghi e piatti, in pentola a pressione, con pochissima acqua, cuociono in 5 minuti calcolati dal fischio. Li ho conditi con aceto di mele, aglio, prezzemolo e olio extra vergine di oliva.

Oggi a mezzogiorno insalata soncino condita con pochissimo olio extra vergine di oliva e una cucchiaiata di chicchi di melograno. Una roba semplicissima eppure dal gusto divino.

Sgranare il melograno è una esperienza molto zen. Va inciso leggerissimamente e spellato con delicatezza, sgranando i chicchi senza romperli. Il tutto dentro nel lavandino e cercando di non decorare  con gli schizzi di succo, le pareti della cucina. Mentre lo sgrano con calma e perizia, penso ai cambiamenti che hanno contraddistinto questi ultimi mesi. Non sono ancora conclusi, sono stati cambiamenti drastici e radicali. Hanno portato felicità immensa ma anche un senso di incertezza a cui non sono abituata. Ragiono...l'ho fatto anche stamattina appena sveglia...la conclusione del mio ragionare è che forse le certezze sono l'illusione che usiamo per impedirci di esercitare la libera scelta. Di certo è quello che usano per tenerci ancorati a situazioni altrimenti insostenibili, penso alla detenzione lavorativa o a certe unioni...

Per accompagnare l'insalata, ceci bolliti con tonno, il suo olio di oliva e cipolla bianca affettata sottile e lasciata in infusione con aceto di mele e qualche goccia di salsa worchestershire, e una spolverata di paprika e ras el hanout. Buonissimi.
L'altra sera invece non avevo molta fame, ho scaldato un po' di brodo di zucca e porri, e intanto ho messo nella tazza delle cialde di riso tagliate a mo' di noodles, un po' di alga wakame e qualche rondella di porro (non avevo cipollotti in casa). Adoro mangiare così.

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mercoledì 2 gennaio 2013

Un giro al mercato


Oggi sono andata a trovare una mia amica, Michela, mi ha fatto un regalo enorme e mi ha detto parole che sono entrate dentro di me nella confusione della commozione. So per esperienza che quelle parole, adesso un ricordo confuso, si tramuteranno in azioni. E' già successo...è come se avessi dei tempi di metabolizzazione. Sempre più veloci però!
Dopo sono andata a fare un giro al mercato. Era tantissimo che non vedevo un mercato non festivo...ho comprato un polletto allo spiedo, bollente, e il pollaiolo mi ha messo dentro anche qualche mozzarellina impanata. Tornata a casa ho scaldato tutto in forno mentre preparavo un po' di insalata, riccia e radicchio rosso con germogli di lenticchie coltivati da me. L'ho condita con pochissimo olio extra vergine di oliva, dolceagro e un pizzico infinitesimale di sale. Il pollo era croccante e gustoso, l'ho servito con due pezzetti di mostarda e due sottili fette di pane fatto in casa da amici, che me ne hanno donato due pezzi, uno integrale e uno al farro con i semi di kummel, aromatico e buonissimo, ne ho prelevate una fetta ciascuno e le ho fatte leggermente tostare in forno.

Questo è il riso ai porri e peperoni, l'ho fatto scaldare in forno ieri sera, con qualche oliva nera dolce baresana e un pezzetto di anduja che poi ho usato per intingerci il riso.

Questo è il polipo bollito con acqua e aceto, in pentola a pressione, calcolando 20 minuti dal sibilo. Niente sale che il polipo è già saporito di suo, lo faccio raffreddare nella sua acqua. Il giorno dopo lo taglio, non tolgo la pelle che a me piace, e condisco semplicemente con olio extra vergine di oliva, prezzemolo e aceto bianco. Volendo un po' d'aglio, ma questa volta non ne avevo voglia. Così la cena per stasera è pronta.

Per accompagnarlo ho fatto saltare in padella delle coste tagliate a tocchetti, con pochissimo olio extra vergine di oliva, ho spolverizzato con Tandoori Masala e a crudo ho miscelato un pochino di olio extra vergine di oliva con pasta di cipolle. Ottime!

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lunedì 22 ottobre 2012

Miniburger di Risotto


Ho letto questa ricetta sul blog di Cardamomo&Co.  io avevo del risotto con i funghi e ho fatto dei miniburger invece delle polpette. Buonissime! in forno 20 minuti a 190° e poi le ho girate e ho calcolato altri 10 minuti.
Risotto al quale ho aggiunto un uovo per amalgamare, e niente formaggio. Ho fatto dei miniburger, cospargendoli poi con corn flakes spezzati.

Qualche foglia di Chioggia condita con olio extra vergine di oliva e aceto di mele e lo sbriciolume dei corn flakes caduti sulla teglia. Pranzo risolto!

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giovedì 20 settembre 2012

Scelte giuste, Scelte sbagliate...


Stasera invece ho usato il forno, ho acceso ventilato a 200 gradi e nella paella antiaderente, appoggiata direttamente sul forno, ho messo degli arrosticini e due pezzi di salsiccia piccante.

Mentre cuocevano ho preparato un insalata con della riccia e un finocchio.
La salsiccia era molto saporita e bilanciava l'assenza di sapore degli arrosticini...ogni tanto si incappa in cose che sembrano gustose ma sono delle fregature...vabbe'. Non erano arrosticini originali, me ne sono accorta dopo...
Ho tagliato poi l'ananas e me ne sono mangiata due fette. E ho capito che se la cena fosse stata di sola insalata e ananas mi sarebbe piaciuta di piu'.

P.s. ...e avevo ragione! Sono le due e venti di notte e non ho ancora digerito quei sedicenti arrosticini insapori ma misteriosamente indigeribili...forse la salsiccia super salata... Ora mi alzo e mangio una fetta di ananas, chissa' che operi la magia del pranzo di natale anche a settembre...
Buonanotte!
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sabato 15 settembre 2012

Qualcosa di caldo...


Inizia a calare la temperatura la sera, e a me viene voglia di qualcosa di caldo e confortante.
Nell'acqua di cottura degli spinaci, che ho tolto strizzandoli, ho aggiunto la parte verde di due porri, lavata e sfilettata, un cucchiaio di nam pla e un cucchiaino di salsa di soia. Quando ha iniziato a riprendere bollore ci ho versato dei fagottini al provolone. In tre/quattro minuti sono cotti. Verso la minestra in una fondina, spolvero con un po' di parmigiano reggiano e verso un filo d'olio extra vergine di oliva. Buonissimi!

Questo invece e' il mezzo polletto allo spiedo dell'altra sera, l'ho accompagnato con un puree di patate schiacciate e lavorate con un goccio di latte e dei carciofi sott'olio, sgocciolati bene e scaldati insieme al pollo.
So che non ho cucinato molto, ma al momento mi mancano i mezzi...pero'...ho fatto l'insalata!

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martedì 4 settembre 2012

Insalata alla Cipolla


Pranzo a casa oggi, aspettando il perito del gas...
Ho affettato sottile mezzo peperone rosso, e una cipolla bianca piccola. Li metto a bagno con l'aceto bianco.

Affetto un pomodoro cuore di bue, lo sistemo in centro e ci sbriciolo sopra un misto di erbe della Provenza e lo condisco con una macinata di sale grigio della Bretagna e un filo di olio extra vergine di oliva di Alghero. Aggiungo qualche oliva kalamata e metto in tavola.

Buon appetito a me!

...per finire e mitigare l'alito cipollesco, qualche acino d'uva.

Il perito pero' l'ho steso al primo buongiorno... per forza... e' arrivato prima della frutta!
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giovedì 30 agosto 2012

Pollo in Insalata di Elena


Elena e' la mia amica con cui condivido spesso fantastiche cenette, quando mi ha proposto questo piatto, non e' che ne fossi entusiasta...ma il risultato e' gustoso e accattivante. E perfettamente dietetico!
Ho rifatto a casa la ricetta utilizzando la Rice Cooker, sono al momento senza gas...ho messo tre fusi e tre sottocosce di pollo nella Rice Cooker, con abbondante acqua, due scalogni e qualche gambo fogliuto di sedano, una manciatina di sale e ho coperto. Quando l'acqua ha iniziato a bollire ci ho piazzato sopra il cestello per sfruttare il vapore e cuocerci i fagiolini verdi. Vado a farmi la doccia (fredda) e dopo una quarantina di minuti il pollo e' pronto. Bevo un po' di brodo caldo, che usero' per un risottino prossimamente, e prelevo i pezzi di pollo per farli intiepidire in un piatto.
Affetto per il lungo due carote, due gambi di sedano e un cipollotto rosso, ricavando da ognuno dei filetti sottili, che poi affetto a dadini. Li metto in una scodellina per condirli con olio extra vergine di oliva di Alghero e sale. Giro per bene e poi distribuisco sui pezzi di pollo tiepidi. Ahhhh che bonta'!

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