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venerdì 20 luglio 2018

Riso all'Arancia

Una variante di riso in bianco: con il succo di arancia!
Riso basmati cotto in poca acqua, per assorbimento: sciacquo il riso, metto tanta acqua nella pentola fino a sorpassarlo di un dito, un pizzico di sale e lascio sobbollire piano, quando ha assorbito l'acqua è pronto (circa 10/12 minuti).
Aggiungo il succo di un arancia e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva a crudo. Mescolo e servo con scaglie di grana e fette di arancia tagliate a vivo, oppure con la buccia se è senza trattamenti. 
Gnam! 
Questo è un piatto che è sempre confortante, quando non stai tanto bene oppure quando non hai voglia di cucinare ma vuoi qualcosa di caldo e sostanzioso. 
Di solito lo faccio con succo di limone e, il grana, grattugiato, lo unisco al riso. Ha un gusto piacevole e fresco.
Con il succo di arancia diventa più esotico, e può essere utilizzato anche come accompagnamento a piatti della cucina etnica di carne, di pesce o di verdure. 

giovedì 8 dicembre 2016

Agnolotti al Nero di Seppia ai Due Salmoni



Ho trovato questi agnolotti al nero di seppia con ripieno di salmone, affumicato e fresco, fatti a mano dalla Pastai in Brianza.
Si presentano lucenti, grandi e rigonfi di ripieno, hanno un profumo delicato e fresco e ho deciso di prepararlo con un sughetto di straccetti di salmone affumicato, burro e succo di arancia.

In un padellino ho fatto rosolare a fuoco basso, uno spicchio di aglio vestito con un pochino di burro,
quando il burro si è leggermente tostato ho tolto lo spicchio di aglio e ho aggiunto del salmone affumicato a straccetti, rosolandolo pianissimo, e poi il succo di mezza arancia. Faccio andare a fuoco basso, perché voglio che il succo di arancia si asciughi un poco.
Ho affettato l'altra mezza arancia e l'ho disposta sul piatto, spolverizzandola di pepe nero macinato fresco.
Ho scolato delicatamente gli agnolotti, e li ho depositati nella padella con il sughetto. Alzata la fiamma, ho saltato con grazia gli agnolotti, devono lucidarsi di sugo e prenderlo bene, rigirandoli con un cucchiaio di legno.
Li ho poi  trasferiti nel piatto e cosparsi di scorza di arancia e pepe nero. Li ho gustati spezzandoli a metà e intingendoli nel sughetto quasi caramellizato.
L'arancia dona un profumo fresco che si sposa con l'affumicato del salmone, il ripieno è delicato e la pasta soda e voluttuosa sotto i denti.
Yum che delizia!




sabato 21 maggio 2016

Spaghetti alla Crema di Tonno e Arance di Sicilia


Ho trovato questa crema di tonno alle arance di sicilia, che viene prodotta dalla Sebastiano Drago in Sicilia, a parte il fatto che è buonissima mangiata così, sui crostini oppure per accompagnare una insalatina e delle uova sode, l'ho provata per condire degli spaghetti ed è venuto un piatto molto saporito ed estivo.




Per prima cosa, in una padella antiaderente ho messo delle foglie di salvia, un pochino di olio extra vergine di oliva e dei pomodorini di Pachino tagliati a metà ad asciugare e rosolare. 
Nel frattempo ho grattugiato della scorza d'arancia biologica e l'ho tenuta da parte.
Quando gli spaghetti erano quasi in dirittura di arrivo, ho utilizzato un po' dell'acqua di cottura per lavorare la crema di tonno, il vasetto era quasi finito... e l'ho unita ai pomodorini e salvia, a fuoco spento, perché non deve cuocere ma solo scaldarsi con il calore della pasta.
Scolata la pasta l'ho mantecata bene nel sughetto di pomodorini e tonno e ho impiattato.
Ho fatto cadere a pioggia sopra la pasta la scorza di arancia e ho macinato un po' di pepe nero fresco e finito con un giro di olio extra vergine di oliva.
Ottima!



venerdì 11 aprile 2014

Insalata di Radicchio, Pere e Arance con Polletto allo Spiedo e Marmellata di Petali di Rose




Ero al telefono con la mia amica, l'altra sera, chiacchieravamo della giornata e la sentivo in vivavoce cucinare, ad un certo punto un rumore inconfondibile di bottiglia che si stappa, con il cavatappi quello che si tira con la forza bruta. Mi ha fatto venire voglia. Un bicchiere di vino rosso, neanche, due dita, ma che possono accompagnare degnamente un cibo gustoso.
Ho preso un polletto allo spiedo e una bottiglia di Refosco. Non so se l'abbinamento è consono, ma avevo voglia di assaggiarlo.
Intanto che il vino respira, preparo un'insalata agrodolce. 
Pelo a vivo un'arancia e poi la affetto a rondelle, prendo una pera williams rossa e la affetto in quarti per il lungo. Ho già lavato il radicchio e sistemato nella ciotola dove vado a mettere anche i due frutti. Aggiungo un pizzico di sale, una macinata di pepe nero e un filo di olio extra vergine di oliva.
Nella mia scorribanda al supermercato ho preso anche questa marmellata di petali di rose, pensando di accompagnarla con dei formaggi. Ma ero curiosa e l'ho provata con il pollo.
E' delicatamente profumata e gradevole, niente a che vedere però con la marmellata di Rosa Bulgara che assaggiavo da bambina, in vacanza nella ex Yugoslavia. La marmellata arrivava dalla Bulgaria, aveva un'etichetta minimalista, un triangolo di carta bianca con disegnato sopra un viso di donna a matita. La aprivi e si sprigionava il profumo inebriante di un roseto in piena fioritura in un pomeriggio caldo di maggio. Lo riesco a sentire ancora con il ricordo.
Devo comprare un cavatappi a forza bruta. Il rumore non era lo stesso...








mercoledì 15 gennaio 2014

Filetti di Platessa agli Agrumi e Profumo di Sicilia


Ieri sera ero di fretta e ho fatto l'errore di mangiare due pezzetti di pizza. Non farò la lista dei malesseri che mi ha provocato fino al giorno dopo, ma decisamente la pizza me la devo scordare.
Cosi stasera ho cucinato un po' di polenta di grano saraceno, che per me è un toccasana, mischiandola con un po' di quella di mais bianco. La polenta di mais ha bisogno di circa 35 minuti di cottura, si versa a pioggia in acqua a bollore, leggermente salata, stando attenti a non fare grumi. Io uso la pentola del Tajine, così, quando è bella liscia e omogenea, aggiungo un pochino di acqua, metto il coperchio, e la lascio andare senza più girarla. Mi piace morbida.
Nella padella antiaderente ceramicata ho messo il succo di un'arancia e di un limone, e i filetti di platessa. Quando la polenta è quasi pronta, accendo sotto il pesce, cuoce rapidamente, tolgo i filetti e li tengo in un piatto, alzo la fiamma e faccio evaporare il sugo che, contenendo gli zuccheri dell'arancia, caramellizza  leggermente. Rimetto i filetti nella padella e li insaporisco girandoli sui due lati.
Metto il pesce accanto a un po' di polenta, su tutto spargo il pepe macinato fresco, le sommità fiorite dell'origano di Sicilia e un filo di olio extra vergine di oliva. Ho tagliato a cerchi un peperone rosso e preparato una concassé di pomodoro con sale rosa e pochissimo olio extra vergine di oliva.
La polenta si abbina meglio con il pomodoro, mentre l'unione del sapore dolce del peperone crudo con l'aspro del pesce è una bomba per il palato. Il pesce è aspro, carnoso, fresco e pulisce la bocca e così il peperone che scrocchia succoso sotto i denti. Buonissimo.
I malesseri sono passati e sto bene.

domenica 19 maggio 2013

Temporali


La crema di porri poi l'ho spolverata con paprika dolce e curcuma...stasera invece ho freddo, è tutto il giorno che un temporale gira nel cielo e dentro di me. Ho riacceso i caloriferi, messo a bollire così tanta acqua che potrebbe servire per un parto in casa e ho fatto un te bollente. E' un chai tea a cui ho aggiunto grani di pepe nero e frutta di bosco essiccata. Scaldo anche il latte che servirà per il te, quando lo verso nella tazza si forma una nuvola...ho tagliato a vivo un pompelmo e una arancia, ho sete e questa è la cena di stasera. Fuori ha smesso di piovere sta calando il buio, è il 19 maggio e il cielo e il clima sono lo specchio di questo periodo turbolento per tutti. C'è freddo e incertezza. E le cose non sono come dovrebbero essere...non resta che osservare e accendere una luce nel buio.

giovedì 17 gennaio 2013

Pollo all'Arancio


Ho messo a marinare in succo di arancia e limone, delle fettine sottilissime di petto di pollo.
Dopo mezz'oretta ne prelevo tre e le metto a cuocere in padella antiaderente ceramicata già calda.
Aggiungo un pochino di succo. Le altre tre le lascio nel contenitore e le rimetto in frigo, le mangerò domani.
Il pollo tagliato sottile cuoce in pochissimo tempo. Lo giro sui due lati mentre il succo si è quasi asciugato tutto, comincia a biscottarsi.
Le metto in un piatto e le spolvero con sale e pepe nero macinati al momento. Un filo d'olio extra vergine di oliva e una fetta tagliata a vivo dell'arancia che ho utilizzato per ricavarne il succo.
Il pollo è delicato ma saporito, la carne è rimasta tenera e l'arancio lo rende succoso.
Per completare ho mangiato insalata iceberg, condita con il succo di limone e qualche pezzetto di arancia.
Che bontà!
Stasera riprendo flamenco, che bello!



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lunedì 17 dicembre 2012

Concatenazioni


Ieri sera ho mangiato che era quasi mezzanotte...ho trovato queste lenticchie decorticate e volevo assolutamente provarle. Cosi le ho messe in pentola a pressione con un pochino di acqua e appena è iniziato il sibilo...disastro! Continuava ad uscire questa schiumetta sparata a duemila. Ho messo subito la pentola sotto il getto di acqua fredda, sfiatato e tolto il coperchio. Ok. Ricominciamo...lenticchie decorticate si cuociono in pentola normale. in un quarto d'ora sono pronte. Il giorno dopo sono ancora più buone perché si addensano. Ho solo aggiunto un poco di sale e un filo di olio. La sera ne ho prelevato un mestolo con la schiumarola da mangiare insieme al tonno e alla catalogna in padella. Il giorno dopo a pranzo le ho gustate come crema bella bollente con un filo di olio extra vergine di oliva.




Mentre le lenticchie cuocevano ho messo nella padella ceramicata una cipolla a fettine, un peperoncino secco piccante e sia le foglie che le cime della catalogna, le foglie a tocchetti le cime intere. Ho aggiunto un goccio d'acqua sull'erba e un cucchiaino di olio dove c'era la cipolla, così da soffriggerla leggermente in disparte e poi unirla al tutto. La catalogna è bastata sia per la cena, con il tonno sott'olio che per il pranzo con qualche fetta di prosciutto crudo.

Alla sera sono tornata con l'idea di utilizzare un arancio che sapevo già poco succoso. Ho prelevato dal frigorifero un bel finocchio, l'ho nettato e messo via metà. Con la metà rimastami in mano ho iniziato a farne delle fette molto sottili, l'idea era un carpaccio di finocchio. L'ho disposto nel piatto e ci ho sbriciolato sopra l'ultimo avanzino di petto di pollo bollito, qualche oliva nera dolce baresana, i germogli di alfa alfa e le fette di arancia spellata a vivo.

Come si spella a vivo un'arancia? Si lava l'arancia, e si tagliano le due calotte di modo che si veda già il contenuto, poi si gira in verticale e si segue la forma dell'arancia tagliando bene la buccia sia la parte arancione che la bianca, Deve vedersi la polpa "a vivo" appunto. Poi si rigira di nuovo e si tagliano le fette circolari. Le ho disposte sopra tutto e le ho spolverate con il sale macinato al momento. Il sale attiva qualcosa nell'arancia che diventa succosa. Ho preso le bucce e le ho spremute ben bene sopra il piatto, ho irrorato con olio extra vergine di oliva, una macinata di pepe nero e ho lasciato riposare per un po'. Ottima!
Per scaldarsi avevo previsto di mangiare una delle tre patate che ho fatto bollire con la buccia, in pentola a pressione calcolando 20 minuti scarsi dal sibilo.
Una telefonata mi ha scaldato al posto loro. L'ho mangiata dopo, sbucciandola sommariamente e condendola con sale e olio. Dopo l'amore la patata schiacciata con olio e sale è la cosa più buona che ci sia. Mmmmmmmmm ahahahahahahahaha!
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martedì 27 novembre 2012

Pollo e Finocchio all'Arancia


Nella padella ceramicata metto una cipolla di Tropea affettata e la buccia di due arance spelate con la mandolina, sottilissime, solo la parte arancione. Un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e un finocchio affettato.

Tengo le barbe del finocchio da parte e aggiungo un peperoncino spezzato in padella.

Lavo i petti di pollo e li taglio a straccetti con la forbice. In padella pure loro. Taglio a meta' le due arance spelate e ne spremo il succo sul pollo e gli altri ingredienti. Unisco anche le calotte spremute.
Copro e lascio cuocere basso circa un quarto d'ora.
Impiatto, ci macino sopra pepe nero fresco, e unisco le barbe dei finocchi.

Faccio la foto e vado a letto. Non ho voglia di mangiare stasera.
Domani e' un altro giorno.
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La sera dopo ho gustato il mio pollo e finocchio all'arancia accompagnandolo con un paio di cucchiai di yogurt fatto da me e i germogli di lenticchie, lo yogurt si sposa perfettamente, affiancandosi, con la sua acidita' cremosa, alla acidita' zuccherina del succo d'arancia. Ogni tanto capita un pezzetto di peperoncino piccante sulla lingua ed e' un'esplosione di sapore in bocca. Gustosissimo!