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mercoledì 3 marzo 2021

Non Dire Torta Finché dal Forno Non l'hai Tolta


Ogni tanto ci riprovo, ma le torte rimangono una grandissima incognita per me. Il risultato finale non è sempre come mi aspettavo. Tant'è che a questo giro è venuta una focaccia. 
Partiamo dal fatto che avevo dei limoni da usare, e avevo voglia di dolce. Nella mia testa si è formata questa idea balzana che avrei potuto utilizzare il succo dei limoni per tirarne fuori una torta focacciosa.
Ecco, andare ad occhio con i dolci non è proprio possibile. Devo farmene una ragione. 
Di fatto ho farina, succo di limone, un pochino di zucchero di canna, lievito madre secco, qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva, ho lavorato un po' l'impasto, ho unito delle uvette e dei semi di sesamo e ho steso l'impasto direttamente nella tortiera, su carta forno, e lasciato lievitare un paio d'ore nel forno, spento, con la lucina accesa. Passate le due ore ho tolto la tortiera e nel tempo in cui ho aspettato che il forno arrivasse a temperatura, ho cosparso la superficie della torta focaccia con semi di sesamo. Ho infornato e dopo 30/35 minuti a 180 gradi ho fatto la prova dello stecchino e deciso di lasciarla ancora una decina di minuti. Nel frattempo mi sono resa conto che ho sbagliato ad acquistare la carta forno e ho preso invece la carta fritto. Così volendo utilizzare come piatto di portata un vassoio d'argento, mi sono dedicata a ritagliare, piegando a spicchi un foglio di carta fritto, delle ondine che stondassero il foglio originariamente quadrato. E il manufatto è in realtà l'unico motivo per cui ho pubblicato questa ricetta bislacca. Per questa foto qui sotto, che mi piaceva e non volevo abbandonare all'oblio.


P.S. la focaccia non era immangiabile, ma sicuramente poteva piacere solo a quella ristretta cerchia di persone che adorano mangiare il limone come me. Gli insegnamenti che ho tratto da questa prova sono stati molteplici: 
Non si possono fare torte, che possano chiamarsi tali nel risultato, senza pesare gli ingredienti e rispettare le proporzioni tra gli ingredienti stessi.
Le torte cuociono a 180 gradi, ma se hai impastato come se fosse un pane allora ci vogliono minimo 220 gradi. O di più.
Il lievito madre non sostituisce il lievito per dolci. Soprattutto se pensi di fare una torta in un pomeriggio e impastando quei dieci minuti che servono solo per amalgamare gli ingredienti. 
Il succo di limone non sostituisce egregiamente i liquidi normalmente utilizzati per fare le torte. 


mercoledì 21 novembre 2018

Avgolemono Soup



La zuppa avgolemono è una zuppa tradizionale greca, il suo nome, che significa uovo e limone, si riferisce ad una salsina onniprensente con la quale si condiscono anche le carni o il pesce e che qui si unisce ad una minestra di riso e le dona un gusto acidulo ma cremoso che porta in se il gusto della Grecia.
Avendo del brodo di pollo già da parte, ho fatto soffriggere, in poco olio extra vergine di oliva, una cipolla, una carota e un gambo di sedano tagliati a dadini, ho unito un paio di foglie di alloro, il cui profumo io adoro e che mi riporta subito alle estati in campeggio da piccola.
Ho unito il riso e il brodo già caldo, in abbondanza perché deve essere una minestra brodosa e non un risotto.
Nel frattempo in cui cuoce il riso, ho preparato la salsina, sbattendo con la frusta un uovo, il succo di un limone, sale e pepe.
Aggiungo un po' di brodo caldo, ma non bollente! alla salsina e continuo a lavorarla come per fare una maionese a mano. Il riso è pronto, incorporo la salsa uovo e limone e servo subito, dopo aver girato per non far rapprendere l'uovo. Deve risultare una cremina densa e non devono strapazzare.
Un filo di olio extra vergine a crudo e si può gustare questo piatto invernale buonissimo e nutriente.




mercoledì 19 luglio 2017

Le Acque Aromatizzate

Soprattutto con questo caldo, ma sempre in generale, il nostro corpo necessità l'introduzione di circa 2 litri di acqua al giorno. Non tutti in un colpo ma costantemente durante la giornata. Bere acqua garantisce il buon funzionamento degli organi interni, una bella struttura di pelle e capelli, migliora l'alito e la digestione, soprattutto se all'acqua aggiungiamo spezie o frutti in infusione. 
Ecco che allora ci si può sbizzarrire con infusioni di frutti di bosco o di anguria, di cetriolo o di pesche, menta, limone, mela e cannella, basilico, e ovviamente zenzero.
L'acqua allo zenzero fa bene è buona e migliora le difese immunitarie oltre ad avere effetti benefici molteplici. Che si faccia bollire una ventina di minuti alcune fettine di zenzero in un litro d'acqua e poi la si beva come tisana o, facendola raffreddare, come bevanda dissetante durante il giorno, l'acqua di zenzero è una panacea. Per chi lo trovasse troppo irritante se ne può fare una versione più delicata procedendo con l'infusione a freddo, alcune fettine di zenzero, in un litro di acqua fredda, si lascia tutta la notte e poi si beve il giorno dopo. Aggiungendo qualche goccia di succo di limone oppure qualche fogliolina di menta o di basilico, si varierà il gusto e potremo sbizzarrirci a bere acque salutari, a zero calorie, dissetanti e con le proprietà del frutto o della spezia aggiunti.
Se ne può mangiare un pezzettino o la fetta o il frutto, così da avere anche un piccolo assaggio di sapore concentrato, e a fine giornata, senza accorgersi, avremo bevuto l'acqua prevista.
Le acque aromatizzate possono essere un idea anche per un aperitivo salutare, per non cadere in tentazione con le bibite alla soda, e se proprio mancano le bollicine, nulla vieta di aggiungere acqua gassata all'infusione. Qualche cubetto di ghiaccio e ci si potrà gustare tutto il sapore senza danno.

In alternativa alla frutta e alle spezie, o in aggiunta, si può unire all'acqua poche gocce di olio essenziale. Non tutti gli oli essenziali sono adatti al consumo interno, e anche tra quelli adatti al consumo interno, ci deve essere sulla confezione la dicitura adatto al consumo interno oppure integratore alimentare. Tra quelli adatti vi sono il limone, l'arancio dolce, la lavanda, il finocchio, 2 o 3 gocce al massimo in una bottiglia da 1 litro 1/2, da soli, abbinati tra loro oppure abbinati allo zenzero o ad una tisana anche fredda. 
Attenzione, prima di utilizzare gli oli essenziali, leggetene le proprietà su un libro o su più siti, così da essere certi che l'olio essenziale scelto sia adatto a voi e che non rechi danno. Gli oli essenziali possono essere molto potenti, soprattutto utilizzati oralmente, e potenzialmente dannosi se usati senza criterio ne studio. 
Se si hanno patologie conclamate, se si è in gravidanza o si sta allattando, se si sospetta di avere qualche disturbo sia fisico che psichico, se si è in cura con farmaci, prima di utilizzare gli oli essenziali dovete chiedere al vostro medico.


























Foto: Fonte Google, se qualcuno ne riconosce la proprietà, mi contatti e indicherò l'origine delle immagini.

martedì 11 luglio 2017

La Pasta Tascia, una Terrazza, il Mare e la Mozzarella al Limone


Recentemente sono uscita a cena con amici, doveva essere una pizza e invece grazie a loro ho provato tutta una cena a base di pesce, dividendoci in 5 i 5 piatti diversi e abbondanti della pizzeria La Caprese: spaghetti ai frutti di mare e cacio pepe e cozze, entrambi deliziosi, una impepata di cozze magnifica, una freschissima insalata di mare, un fritto misto croccante come non mai e per finire un assaggio di dolci, babà, pastiera e torta alle fragoline di bosco. La conversazione frizzante, l'amore per il buon cibo condiviso da tutti, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il relax hanno accompagnato il buon cibo in una serata calda di piena estate. Chiacchierando è saltato fuori un suggerimento per gustare la mozzarella a me ignoto, con il succo di limone. Sarà perché il consiglio mi è stato dato da questo amico che adora il cibo e cucinare, mi sono fidata e ho provato.
Stasera a casa, mentre preparavo la pasta Tascia, riemersa dai ricordi di una vacanza in Sicilia e di un altro ragazzo dagli occhi azzurri che me la preparò, ho messo a bagno una bella treccia di Bufala Campana in acqua calda. Mangiare la mozzarella fredda di frigorifero è un delitto. Stando a bagno con l'acqua calda, il sapore delicato del latte si rianima, la consistenza a prima vista gommosa della mozzarella fredda si ammorbidisce e diventa di nuovo delicata e filante. La spezzo con le mani, per non chiudere i piccoli alveoli di latte tagliandola con il coltello, così che il latte possa gocciolare e mischiarsi con l'olio e il succo di limone. Non avendo specificato quanto, sono andata per gradi. Ho dato una prima spruzzata di limone, una macinata di pepe nero, e un filo di olio extra vergine di oliva. Assaggio e decido di aggiungere ancora un po' di succo di limone. La fresca asprezza del limone ci sta benissimo e dona una sfaccettatura accattivante e rinfrescante. Il sapore della mozzarella ne salta fuori esaltato, e nella contrapposizione dei sapori, ognuno è percepibile distintamente.

Mentre la mozzarella si ammorbidiva e insaporiva, ho preparato la pasta Tascia, ricordo di una estate di più di 30 anni fa, la pasta Tascia, così mi fu detto, era la pasta popolana che si preparava per mangiarla in spiaggia la domenica.
Ho affettato tre spicchi di aglio e li ho fatti imbiondire delicatamente in un pochino di olio di oliva prelevato direttamente dalla scatoletta di tonno che poi mi servirà. Ho sbriciolato tre peperoncini di Cayenna e ho aggiunto un pomodoro perino bello maturo, tagliato a piccoli pezzi. 
Soffriggo piano, fino a quando il pomodoro si attacca al fondo della padella iniziando a caramellizzarsi. A questo punto aggiungo un po' di tonno e, senza sbriciolarlo troppo, lo unisco al sughetto. La pasta è quasi pronta, la scolo al dente, tenendo un po' di acqua di cottura, e la faccio saltare nella padella del sugo con un paio di cucchiai della sua acqua. Servo con basilico spezzettato e me la gusto così, bella fumante, ma è buona anche fredda. 

Grazie a tutti gli amici dagli occhi azzurri e dal carattere solido e schivo, che nascondono un animo appassionato.


domenica 30 aprile 2017

Asparagi con Salsa al Limone


Avevo avanzato questo risottino allo zafferano, avevo del pane Altamura lievitato con lievito madre, avevo gli asparagi in frigo...
Ho scaldato a bagnomaria il contenitore con dentro il riso. E mentre gli asparagi stavano cuocendo in poca acqua in una bella padella larga, coperta, ho bruschettato la fetta di Altamura, strofinata di aglio, e ho messo un cucchiaino di maionese in una scodellina con dentro il succo di mezzo limone. Ho sbattuto bene fino a far diventare una emulsione il limone e maionese, scodellato il riso nel coppapasta, disposto gli asparagi fumanti e versato sopra la maionese limonosa, ho aggiunto un cucchiaino di olio extra vergine di oliva sulla bruschetta, una spolverata di pepe nero appena macinato su tutto e un pezzo di ricotta fresca.  
Mi piace mangiare così.

giovedì 6 aprile 2017

Patate e Alloro della Mamma



L'altro giorno, parlando di ricette con una mia collega, mi sono tornate in mente le patate con l'alloro che faceva mia mamma. Una ricetta semplicissima, veloce ma supergustosa e profumata.
Affettava delle patate, sbucciate e lavate, a cubi direttamente in pentola a pressione, aggiungeva 5 o 6 foglie di alloro, un pochino di olio extra vergine di oliva e faceva rosolare a pentola scoperta, girando le patate di modo che creassero un pochino di crosticina. Dopo circa 5/7 minuti di rosolatura, aggiungeva un pochino di acqua, tanta da arrivare a metà altezza delle patate, e chiudeva il coperchio.
Dal sibilo, 7 minuti di cottura.
Sfiatava e apriva subito. Una girata alle patate per controllare che non ci fosse più acqua e che le patate fossero cotte. Dovevano essere sode dentro e con una leggerissima cremosità fuori.

Oggi le ho rifatte, e le ho accompagnate con bocconcini di petto di pollo, infarinato con farina di riso, rosolato in olio extra vergine di oliva e portato a cottura con il succo di due limone, le calotte di uno messe a rosolare insieme in padella. 
Il pollo fatto così mi piace moltissimo, è morbido, cedevole, gustoso, acidulo. 
...e le patate...
Le patate hanno sparso il loro profumo di alloro in tutta la casa, le mangio gustandole piano, ci ho aggiunto solo un pizzico di sale, i cui granelli percepisco con la punta della lingua e con la mente piena di ricordi. 



martedì 6 dicembre 2016

Hummus di Ceci - La Crema Spalmabile Sana


Tempo fa, al Birrificio il Carrobiolo, avevo assaggiato dei crauti, all'interno del loro club sandwich, che mi erano piaciuti tantissimo, crudi, tagliati finissimi e conditi con una maionese resa fluidissima con tanto succo di limone. Mi ero ripromessa di farli, io adoro i crauti in insalata.
Così ieri sera, tiro fuori dal frigorifero questa bella palla verde chiarissimo, fatta di foglie aderenti e sottili, croccanti e nello stesso tempo carnose. Ne taglio via un pezzo e con la mandolina ne ottengo dei fili sottilissimi. Li condisco con un cucchiaio di maionese che ho lavorato con il succo di un limome fino a farla diventare quasi liquida.
Ne mangio una parte la sera stessa, in alcuni momenti il crauto ha un sapore che ricorda il cren o la wasabi, buonissimo. 
Oggi mi preparo un panino gustoso e salutare con un triangolo di mais, è un tipo di pane fatto con farina di mais e farina 00, i crauti, che nella notte sono diventati ancora meglio, due bocconcini di pollo, un goccio di salsa thailandese agrodolce piccante e l'hummus.
Ho preparato l'hummus di ceci l'altra sera. L'ho fatto senza condimenti, frullando i ceci lessati con un pochino della loro acqua di cottura e un cucchiaio di Tahina, succo di limone.
Normalmente i ceci per l'hummus vanno rosolati in padella con aglio e olio, frullato il tutto con prezzemolo e paprika. Così ovviamente acquistano più sapore, ma anche puro e semplice è una delizia. Sostituisce le creme spalmabili o il formaggio, donando una fonte di proteine e fibre. 
Ieri sera l'ho gustato con catalogna cruda che usavo come cucchiaino per prendere un po' di hummus.
Buonissimo!





venerdì 5 febbraio 2016

Tortino di Riso e Lenticchie con Merluzzo Fritto



Ogni tanto mi dimentico che il merluzzo non mi piace... Lo vedo li, con quella bella crosticina croccante di fritto, me ne porto a casa un pezzo, e poi...è sempre troppo salato e sa di merluzzo.

L'ho servito con un tortino di riso e lenticchie, che ho fatto semplicemente risaltando in padella con un pochino di olio extra vergine di oliva, del riso e lenticchie cotti solo per assorbimento il giorno prima. Nella padella antiaderente, a fuoco basso, il riso fa la crosticina. A fianco ci ho messo a scaldare il merluzzo che ho infine irrorato con succo di limone.

martedì 3 novembre 2015

Tortino di Riso Nero Imperatore e Pollo al Limone e Porri



A volte la presentazione di un piatto è importante quanto la sua bontà. Si dice che anche l'occhio vuole la sua parte, e questo conta moltissimo soprattutto quando si sta seguendo una dieta ipocalorica che potrebbe essere vissuta come "punitiva".

Il riso nero Imperatore è di una bontà divina. Ha una consistenza mantecata naturale senza aggiungere nulla degli ingredienti (burro, formaggio) che di solito si utilizzano per ottenere quel risultato di cremosità che fa del risotto uno dei piatti più confortanti e raffinati allo stesso tempo.
Di contro, il suo aspetto nero, potrebbe instillare il dubbio e il rifiuto nei palati meno avvezzi alle avventure culinarie.
Io lo preparo cuocendolo per assorbimento, mettendo acqua a sorpassarlo di tre dita e una presa piccola di sale grosso. Una volta pronto, blocco la cottura con una tazzina di acqua fredda, giro e copro. E la magia avviene, i chicchi si fondono insieme come in uno dei migliori risotti, lucidi e ricchi.
Lo tengo da parte e impiatto prima il pollo al limone e porri con cui voglio accompagnarlo.
Sono semplici fettine di petto di pollo sottilissime, saltate nella stessa padella in cui ho fatto stufare dei porri per una ventina di minuti scarsi, aggiungo succo di limone e un filo di olio extra vergine di oliva a crudo. 
Tengo il pollo su un lato e posiziono il coppapasta quasi centrale rispetto alla rotondità del piatto, prelevo il riso nero Imperatore con un cucchiaio e lo metto delicatamente all'interno del cerchio delimitato dal coppapasta. Livello e tolgo.
I sughi si mischiano, i sapori si integrano. Una delizia. 



martedì 10 febbraio 2015

Agnello Ripassato al Limone

Ieri è avanzato un po' di agnello marinato alla senape, ho fame e lo ripasso velocemente in padella con il succo di un limone. Elimino un po' di grasso solidificato prima, accendo la padella e appena il poco grasso rimasto si scioglie, aggiungo il succo di limone. Faccio saltare bene la carne di modo che si insaporisca e scaldi per bene tutta.
La servo con insalata soncino, pomodoro ramato cosparso con sale grosso macinato e sedano bianco. I sapori delle verdure si accordano con l'asprigno della carne. La carne bollente e morbida, l'insalata fresca e croccante.
Mangiare così mi piace, sa di primavera, di aria aperta, di Pasqua.




lunedì 24 marzo 2014

Pollo alla Babe al Limone



Questo pollo si può fare sulla fiamma di un barbecue, in padella sul fornello oppure in forno, sia in padella coperta che in teglia scoperta. Ognuna di queste cotture darà un risultato e un sapore leggermente diverso. Bisogna provarli tutti!
Ho preso delle fette di petto di pollo e dopo averlo lavato l'ho messo in padella, a freddo, con aglio in camicia, salvia e rosmarino e il succo e le calotte spremute di un limone e un cucchiaino di salsa di soia.
Lascio marinare una ventina di minuti, o meglio una notte in frigo in un contenitore ermetico, e poi accendo a fuoco basso sotto la padella e copro.
Dopo circa 10 minuti giro le fette sottosopra e ricopro.
In venti minuti scarsi il polletto è pronto, il succo è diventato caramello e il sapore è delizioso...aggiungo solo qualche granello di sale.
Accompagno il pollo con insalata iceberg condita con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e uno schizzo di aceto balsamico.
P.S. io le foglie di rosmarino e salvia le mangio quindi le lascio dentro, chi desidera può toglierle e rendere meno disordinato il piatto. 

venerdì 17 ottobre 2008

Pollo al limone

Ieri sera il petto di pollo al limone si è rivelato veramente ottimo. Rimanendo immerso un giorno e una notte nel succo puro di limone era diventato bianco. Ho acceso il fuoco sotto la padella antiaderente e quando è stata ben calda ci ho messo i petti di pollo e il succo, ho coperto e sono andata a cambiarmi. Dopo qualche minuto (7/8) ho girato i pezzi e ho completato la cottura. La carne "precotta" dall'acidità del limone è rimasta morbidissima. Ho condito con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, distribuito anche sul gambo di broccolo spellato e tagliato a rondelle e sui germogli ai quali ho aggiunto anche un pochino di aceto. Un piatto veloce, sano e gustoso. Mangiando alle 22,00 doveva essere anche molto digeribile, e così è stato.