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venerdì 25 aprile 2025

Fegato alle Cipolle Destrutturato

 


Quando ho iniziato ad apprezzare il fegato, da piccola mi obbligavano a mangiarlo e lo detestavo, all'inizio lo facevo alla veneziana, con un sacco di cipolle e un cucchiaio di panna fresca messo alla fine a fuoco spento, con l'andare del tempo ho preferito sempre di più la cottura semplice del solo fegato, al burro e salvia oppure impanato e fritto. Questa sera ho fatto una rivisitazione con i cipollotti e porri cotti per primi nella padella, un pochino di acqua finché cuociono ma rimangono sodi e un filo di olio a crudo, spinaci al vapore con una spolverata di formaggio e il fegato cotto a bistecchina nella stessa padella dove le verdure hanno lasciato il loro sapore, Una macinata di pepe nero fresco, un giro di olio extra vergine di oliva e a posto così. Per accompagnare come antipasto pomodori in insalata con semi di canapa decorticata. E' tutto buonissimo!




cipollotti e porri in padella, spinaci saltati, fegato di vitello accompagnati da insalata di pomodori e semi di canapa

giovedì 13 maggio 2021

L'Air Fryer - Bell Pepper Boat


Air fryer Pepper boat. L'air fryer, letteralmente friggitrice ad aria, permette di cuocere senza grassi, ma ottenendo cibi croccanti e dalla palatabilità molto attraente. In realtà si dovrebbe chiamare Air oven perché non è altro che un forno a convezione o ventilazione forzata. Ciò che lo distingue dal forno ventilato di casa è la sua piccola dimensione che fa si che il cibo venga avvolto da tutti I lati da un vortice di aria calda e che lo rende appunto croccante senza friggerlo. Nella air fryer tutto ciò che è   prefritto e congelato (patatine, crocchette, nuggets etc) viene cotto "al forno" ma risulta croccante come se fosse fritto. Del fritto classico  manca il sapore dell'olio da frittura e ovviamente le calorie. Basta infatti spennellare con pochissimo olio gli alimenti che tendono a seccarsi di più. I tempi di cottura, con la ventilazione forzata in un piccolo spazio, si riducono notevolmente. Ovviamente l'aria calda (da 80 a 200 gradi) deve essere libera di girare intorno ai cibi in cottura, quindi non bisogna ammassare gli ingredienti.
Come primo esperimento ho scodellato un uovo dentro un mezzo peperone. Ho cosparso con semi di sesamo nero e lino dorato, e ho informato a 160 per 15 min. A meno due minuti dalla fine, ho cosparso con  mezzo cucchiaino scarso di pecorino grattugiato. Il porro invece l'ho solo spennellato con una goccia di olio evo. Volendo un uovo dal tuorlo più morbido, si può iniziare a cuocere il peperone da solo e inserirlo verso metà cottura. Esperimento riuscito!





lunedì 10 maggio 2021

Coniglio alle Olive e Porri


Mi piace che la cena si cucini da sola, quindi cotture lente e quasi in una pentola sola.
Nella pentola antiaderente già calda ho rosolato i pezzi di coniglio con una decina di olive nere e verdi. Ho aggiunto la parte verde di un porro affettata finemente, alloro, bacche di ginepro e pepe in grani, un po' di origano, acqua e un pizzico di sale. Dopo circa un'oretta di cottura su fuoco piccolo e bassissimo, coperto, ho spento e lasciato raffreddare. A cena ho prelevato 190 g (3 pezzi) calcolando che le ossa di scarto saranno circa 40/50 g. 
I broccoli al vapore, se divisi in cimette e il gambo tagliato in 4 parti per il lungo, cuoce in 10 minuti, rimanendo bello verde e sodo.
La sera dopo ho accompagnato il coniglio con una bella insalata misticanza e finocchio. 




martedì 20 aprile 2021

In Una Pentola Sola


Ho coltivato ancora i germogli, ho fatto un mix di azuki, alfa alfa, e non ricordo più cosa... dopo qualche giorno sono pronti da mangiare. Essendo stato un esperimento erano pochi così li ho usati più come decorazione che apporta una esperienza gustativa aggiuntiva. Il loro bel colore, con le foglioline verdissime, risalta al meglio sui pomodori. Così li ho disposti su un pomodoro Marinda, mentre nel wok stavano già cuocendo delle verdure: peperoni, patate e porri. Quando le verdure sono cotte e ben abbrustolite, le sposto in una pentola già calda e nel wok metto il pesce. Salmone questa volta, con qualche oliva verde e nera. Il pesce cuoce velocemente e si insaporisce con la caramellizzazione lasciata dalle verdure e dal poco olio che avevo usato per rosolarle. Aggiungo qualche aghetto di rosmarino, trovo che con il pesce ci stia molto bene. Impiatto rapidamente tutto insieme, i germogli sono croccanti, il pesce carnosamente morbido, le verdure gustose. Mi piace mangiare così, il piatto unico. 
Cucinato in una pentola sola. 



venerdì 5 febbraio 2021

Riso alla Cantonese Invernale


Avevo voglia di riso alla cantonese l'altro giorno, ma mi mancavano molti degli ingredienti classici (i piselli, il prosciutto cotto) così mi sono calata nella parte del contadino cantonese senza ingredienti e ho messo a cuocere per assorbimento un po' di riso Jasmine in acqua. nella pentola antiaderente. Poi frugando nel frigorifero ho trovato due uova, una carota, un porro e un po' di verza. Ho tagliato la carota a fette oblique e le ho aggiunte al riso in cottura. Ho ridotto le foglie di verza a striscioline e ho aggiunto anche loro, quasi verso la fine perché volevo rimanessero ancora croccantine, e infine ho saltato il riso ormai pronto con un pochino di salsa di soia, l'ho ammucchiato tutto da un lato, ho alzato la fiamma, messo un cucchiaino di olio di sesamo e ci ho sgusciato dentro le due uova, lavorandole subito e velocemente con le bacchette per romperle e strappazzarle. Le ho mischiate con il riso, spegnendo il fuoco e togliendo la pentola da quella posizione. una manciata di anelli di porro, uno splash di salsa di ostriche e il mio riso alla cantonese invernale era pronto. Ottimo!

lunedì 30 novembre 2020

Tofu e Verdure a Cotture Concatenate


Se c'è una cosa che mi da grandissima soddisfazione è cucinare in maniera ragionata più cose concatenate o in parallelo. Questa volta ho unito alla cottura concatenata anche la cottura delle verdure appena comprate, così sono già pronte per i giorni successivi e non mi ingombrano il frigorifero perché sono voluminose. Così quando porto a casa la spesa dell'ortolano, tolgo subito le foglie al sedano, le lavo e le metto in un contenitore ermetico per usarle nelle insalate, cuocio subito metà delle erbette o degli spinaci e tengo l'altra metà in un altro contenitore ermetico per usarle a crudo anche loro nelle insalate, questa volta ho comprato anche una verza enorme, che non mi stava nel cassetto del frigorifero e così ho staccato qualche foglia esterna e le ho messe subito nella stessa pentola dove avrei cotto gli spinaci, con poca acqua e a strati, sotto la verza e sopra gli spinaci. C'erano dei porri molto lunghi e ho tagliato un pezzo di parte verde, lavata e aggiunta nella pentola delle verdure. La cottura di queste verdure a foglia non richiede molto tempo, anzi appena appassiscono spengo. Le prelevo con una pinza, mettendole in ciotole separate e strizzo più possibile recuperando l'acqua di cottura, che poi serve per fare brodini veloci e gustosi e ricchi di sali minerali. Acqua di cottura che ho usato per cucinare a vapore anche il broccolo romanesco, il brodino che si è creato oggi era veramente ricco!
Nel frattempo questa mattina è anche arrivato il tofu che ho ordinato online. Premetto che non amo molto il tofu, ma rappresenta una ulteriore alternativa a carne, pesce e formaggi. Ho trovato un negozio online che ne manda 6 pezzi da 200 grammi ciascuno ad un buon prezzo, confezionato ermeticamente, in frigorifero si mantiene per un bel po'. Con il tofu mi piace fare soprattutto delle creme mousse spalmabili proteiche, unendolo al tonno oppure al prosciutto cotto al posto del burro o della philadelphia che normalmente si usa per queste ricette.
Oggi invece l'ho fatto rosolare per bene, in una padella dove avevo rosolato e cucinato porri, carote e peperone tagliati a tocchetti. Le verdure hanno lasciato un sughetto che ha insaporito e caramellizzato il tofu. L'ho servito sul letto di verdurine e condito con un filo di olio extra vergine di oliva e una spuzzata di aceto. A parte ho anche preparato una insalata di rucola, pomodoro e tocchetti di peperone.
Riuscire a servire verdure cotte, verdure crude e una piccola parte di proteine, rappresenta un modo sano e variegato di mangiare senza annoiarsi con sempre le solite cose. Prepararle in anticipo permette di non avventarsi su altri cibi più insidiosi, per mancanza di tempo. 





venerdì 15 maggio 2020

Il Futuro è Pesce


Il pesce mi piace molto, ma non mi piace cucinarlo. O meglio non mi piace l'odore di pesce, sia cucinato, in casa, che quello che si sente a volte passando davanti a certi banchi del pesce al chiuso. All'aperto nessun problema! Dovrei vivere al mare, con una griglia infinita sempre accesa...
Per poter aumentare il consumo di pesce, e fare un piatto unico molto soddisfacente senza molto sbattimento, ho optato per:
- tranci o filetti di pesce, così da avere meno scarto possibile e non doverlo pulire. Per ora va così poi posso sempre fare l'upload ai pesci interi, quelli a forma di pesce per intenderci.
- utilizzo di una sola pentola, più una di supporto per tenere al caldo le verdure. Perchè cucino in sequenza prima le verdure, che poi sposto perchè non mi piace che sappiano di pesce, ma utilizzo la stessa pentola per cucinare il pesce, perchè mi piace sappia un po' di verdure. Poi sarà più chiaro, prometto.
- cucinare in padella, coperta, per limitare al massimo lo spargersi di odore di pesce in casa e per fare una cottura più rapida e che consumi meno. Niente forno, per ora.
- cucino in sequenza, le verdure di accompagnamento e poi il pesce così ho un bel piatto unico molto saziante.

Dunque, per prima cosa ho acquistato una serie di trancetti e filetti di pesce da mettere in freezer e tirare fuori qualche ora prima di cena. Fino ad ora ho provato salmone, e questa combo di filetti di sgombro con filetti di orata, troppo poco da soli, giusta quantità insieme.
Ho preso anche della trota salmonata e dei calamari medi, per i prossimi esperimenti.
L'unica accortezza è studiare i tempi di cottura, per lo sgombro ci vuole un po' di più, si capisce dallo spessore, l'orata è meno carnosa.
Grazie alla spesa settimanale dal fruttivendolo sotto casa il venerdì, ho sempre verdura da cuocere, pomodorini, aglio o porri o cipollotti e qualche patata.

La prima volta che ho sperimentato questa procedura in sequenza, ho utilizzato una padella principale, un semi-wok antiaderente, fondo sottile che si scalda subito e tantissimo, rischiando a volte di bruciare le cose e una pentola di supporto. Entrambe con il loro coperchio.
Ho scaldato la semi wok e con una goccia infinitesimale di olio extravergine di oliva, ho fatto rosolare a fuoco molto vivace sulla fiamma più grande del fornello, delle patate tagliate a fette di circa mezzo centimetro di spessore, porro tagliato a rondelle e, dopo un po', pomodorini tagliati a metà e messi con la parte tagliata in giù, così da fare quasi un confit rapido in padella. Copro e controllo, ma non smuvo molto perchè voglio che si crei una bella crosticina sulle patate, che i porri abbrustoliscano e i pomodorini si asciughino diventando grinzosi e concentrati nel sapore. Aggiungo qualche oliva di Gaeta.
Quando le verdure sembrano quasi pronte, accendo a fianco, sul fuoco piccolo che si usa per il caffè, la mia fidata pentola antiaderente con triplo fondo in acciaio, che mantiene benissimo il calore e non necessità di condimenti davvero. Ci trasferisco le verdure, che si asciugheranno ancora un po' a tutto vantaggio di croccantezza delle patate e di condensazione del sapore nei pomodorini. E copro, lasciando a fuoco bassissimo.
Trattengo qualche pomodorino e qualche rondella di porro nel semi wok, alzo la fiamma al massimo e metto i tranci di salmone. Rosolano coperti, prima dalla parte della carne e poi dalla parte della pelle e non c'è bisogno di aggiungere nulla. Controllo la cottura, il salmone si sfalda in falde perfette e di un rosa tenero. Riunisco in unico piatto e assaggio il paradiso. L'esperienza è così esaltante che mi dimentico di fare le foto. Mannaggia.

Ci riprovo dopo qualche giorno.
Questa volta rondelle di porri, pomodorini, come sopra, ma zucchine al posto delle patate.
Niente olive, voglio tenere il sapore delicato delle zucchine e poi anche i pesci scelti questa volta, sono filetti di sgombro e di orata e voglio sentire il sapore abbastanza in purezza.
Seguo lo stesso procedimento, di cottura forte delle verdure nel semi wok e poi il trasferimento nell'altra pentola al calduccio a croccantare.
Questa volta, per cuocere i pesci, aggiungo un filino di olio extravergine di oliva e cospargo i filetti di pangrattato. Metto prima lo sgombro, che ha la carne più spessa, rosolo prima la parte della carne e poi giro dalla parte della pelle. A questo punto aggiungo l'orata, sempre con lo stesso sistema, prima dalla parte della carne, più velocemente poi giro dalla parte della pelle. Cuocio a fuoco medio alto, coperto, rispetto al salmone ci vuole meno tempo e non c'è quasi odore di pesce in casa. Ottimo!
Riunisco le verdure e il pesce in unico piatto, faccio un paio di foto e assaggio.
La combinazione di sapori è davvero deliziosa, lo sgombro ha una carne un pochino più asciutta, forse avrebbe bisogno di una marinatura oppure di una maionese fluidissima e diluitissima con una citronette, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, il succo di mezzo limone o lime, un cucchiaino di maionese, e una veloce sbattitura così da ottenere una salsina cremosa ma molto molto fluida. 
Il risultato di questo modo di mangiare e che ora voglio mangiare sempre pesce!

Il giorno dopo una cena così, si ha la sensazione di essere asciutti e tonici.
Il pesce fa bene, mangiamo più pesce! 

martedì 17 marzo 2020

Instarecipe: Riso al Curry Super Rapido e Interdipendenza


https://www.instagram.com/p/B91ScrfohCW/?igshid=q6dct81p4p4a

Oggi mi sento un genietto del male... da tempo avevo perso l'ispirazione per scrivere su questo blog, perché, colpevole un cambio di ritmo di vita, spesso ciò di cui ho bisogno è mettere sotto i denti qualcosa di rapido, il più possibile sano e gustoso ma senza complicazioni.
Così giorno dopo giorno ho fatto ricettine veloci, magari pubblicando su instagram la foto del piatto, ma sterilmente, senza spunti.
E ciò mi disturbava in parte.
Ieri è stata una giornata particolare, dove ho dovuto mettere in moto molta interdisciplinarità per risolvere un problema nato come prettamente informatico e che poi si è rivelato spunto di riflessione più globale.

Interdipendenza è la parola chiave.

L'interdipendenza è quella qualità che ti permette, secondo Riccardo Agostini, di fondare una relazione amorosa sana e con più ampie possibilità di durata nel tempo. Per una spiegazione molto chiara, esemplificativa e con lo stile di Riccardo empatico, umano, ma molto diretto, rimando al suo canale Youtube di crescita personale. Spulciando tra i microvideo si possono trovare risposte illuminanti sugli abitanti di Marte e di Venere e i problemi di comunicazione tra loro, nonché spunti per diventare più completi in sé e per sé.

Ma l'interdipendenza è una chiave che si può applicare a molti frangenti della nostra vita.
Così stamattina, mi si è accesa una lampadina. Invece di lavorare parallelamente su due canali diversi, a discapito sia dell'uno che dell'altro ho deciso di apportare delle modifiche di comportamento e dei momenti di interdipendenza di un canale nell'altro, così da creare una coppia dove ognuno mantiene le sue peculiarità, ma apporta valore aggiunto all'altro.

Nasce così in questo blog, da oggi, un filone che chiamerò Instarecipe: seguito dal titolo e da un semplice rimando alla pubblicazione su intstagram di queste "non-ricette", questi spunti di abbinamento, di ciò che magari ho trovato gustoso in giro. E per converso, sul profilo Instagram troverò il modi di rimandare a quello che pubblico sul blog, anche fosse solo una considerazione o una ricetta mentale.

Felice appetito!








mercoledì 26 luglio 2017

Le Gioie Minimali del Petto di Pollo Aglio e Zenzero con Patate e Porri


E' un po' di giorni che ho sempre voglia di mangiare pollo. Pollo al lime, pollo arrosto, pollo allo spiedo, e oggi pollo allo zenzero e aglio.
La ricetta è super facile, veloce e prevede l'uso di una sola pentola anche per preparare il contorno.
Pelo e sminuzzo un pezzo di zenzero, lo metto in una padella antiaderente con un cucchiaio scarso di olio extra vergine di oliva e 3/4 spicchi di aglio in camicia, schiacciati con la lame del coltello usata di piatto. Appena inizia a sfrigolare, posiziono le fette di petto di pollo e le lascia dorare cuocere per bene da entrambi i lati, poi le tolgo, insieme all'aglio e lo zenzero e tengo tutto da parte. L'aglio lo butto.
Nella stessa padella metto a cuocere due porri tagliati per il lungo e lavati bene sotto l'acqua corrente e due patate lavate, sbucciate e tagliate a fette di circa 4 millimetri con la mandolina.
Lascio dorare per bene le patate girandole da tutte e due i lati e così anche per i porri. Aggiungo un pochino di acqua e coprendo con il coperchio porto a cottura soda le patate e i porri.
Alzo di nuovo la fiamma, rimetto un goccino di olio e trasferisco i petti di pollo e lo zenzero di modo che facciano la crosticina e tornino di nuovo belli caldi.
Servo il tutto in un solo piatto, aggiungendo solo qualche granello di sale sulle patate e sul pollo, solo un filino di olio a crudo sul pollo e mi gusto il tutto in santa pace.
Ahhh che buono il pollo!

mercoledì 7 giugno 2017

La Solita Minestra


Io adoro il minestrone, io adoro il minestrone, io adoro il minestrone... e invece no.
Però mi fa impazzire questa minestra di tre verdure, verza (tanta) carote e porri.
La preparo in pentola a pressione, cuoce in 10 minuti al massimo, con brodo vegetale e un po' di passata di pomodoro, tre chiodi di garofano. L'acidulo del pomodoro si sposa magnificamente con l'amarognolo della verza, come ben sa chi mangia i crauti. 
E' un piatto di verdure che conforta e sazia, ha un effetto altamente diuretico e se ne può mangiare anche una doppia porzione.
Quando avanza e non ne puoi più di minestrone, lo si incorpora ad una polentina a cottura rapida, tenuta un po' morbida. Può accompagnare del formaggio, uova al tegamino, oppure la si mangia anche da sola.
Ovviamente l'aggiunta di una bella grattugiata di grana e una "c" di olio extra vergine a crudo sono la morte sua. Sia da liquida che sotto forma di polenta. 



sabato 6 maggio 2017

La Merendapranzo e la Vellutata di Porri


Oggi a pranzo avevo già tutti gli ingredienti pronti, ho solo scaldato la vellutata di porri, aggiunto una bella cucchiaiata di semi di canapa sativa decorticati e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva.
Per completare ho scaldato due fette di pane multicereale e li ho arrangiati uno con l'hummus di lenticchie, cetrioli e peperoni in infusione di aceto, e uno con qualche pezzetto di caprino stagionato e l'infusione di cipollotti. Un pochino di insalata. Avendo mangiato tardi, vale anche come merenda...




sabato 22 aprile 2017

Vellutata di Zucca, Sedanorapa e Curcuma Con Una Mano Sola


Ieri, mentre stavo preparando il pranzo, ho impostato l'occorrente per una vellutata di zucca da fare oggi. Visto che stavo già tagliando verdure per fare altre cose, mi sono armata di pazienza, coltello e calma e ho affettato con una mano sola, la zucca, un pezzo di sedano rapa, una patata (la più facile da tagliare...) un paio di porri e la curcuma fresca (attenzione che macchia!)
Con la curcuma e il sedano rapa, questa crema di zucca non sarà molto dolce, ma voglio provare lo stesso.
Affetto e taglio a dadini le verdure, e le trasporto alla pentola usando il coltello come una paletta. So che non si dovrebbe fare, ma in questo momento non riesco in altro modo.
Aggiungo acqua fredda fino al segno interno della pentola, è tanta, ma toglierò il brodo di verdure che si andrà a creare con la cottura, prima di usare il minipimer così da avere anche un bel brodino da sorseggiare caldo e da mettere da parte per i prossimi giorni. Metto una presa di brodo granulare iposodico sohn, chiudo e dal sibilo faccio cuocere per 17 minuti. Spengo e lascio li.
Oggi, ho prelevato tutto il brodo, trasferendolo con un mestolo in un vaso a chiusura ermetica, che finisce in frigorifero. 
Nella pentola rimangono le verdure con pochissimo brodo. Frullo il tutto con il minipimer, usando le due velocità per gonfiare e vellutare la crema.
Accendo il fuoco sotto la pentola, fiamma bassa, e quando comincia a sobbollire, spengo. Prelevo qualche mestolo, metto una presa di sale nero, un filino di olio extra vergine di oliva e me la gusto in pace.
E' morbida come il velluto, e come pensavo, la curcuma e il sedano rapa sono i sapori predominanti, fresca piccante la prima, aromatico pungente il secondo.
Aggiungo una manciatina di grana grattugiato, che conferisce alla crema una dolcezza sapida e penso a tutte le possibili varianti e utilizzi di questa delizia.

venerdì 16 dicembre 2016

Risotto ai Porri

























...lo so, ultimamente pubblico quasi solo ricette di risotti. Ma sono così buoni!
Questa volta sono partita da un brodo vegetale fatto con la parte verde dei porri (che poi ho frullato per farne una crema di porri saporita e super diuretica per la cena).
Ho affettato a rondelle la parte bianca dei porri e l'ho fatta rosolare sottile sottile, a fuoco basso, con un pochino di olio extra vergine di oliva e un goccino di acqua. Ho aggiunto il riso, vialone nano, e ho tostato brevemente, sfumato con pochissimo aceto di mele e aggiunto il brodo di verde di porri.
Giro con il cucchiaio di legno una volta, per far andare il brodo anche sotto e poi lascio sobbollire a fuoco medio basso per circa 15 minuti. Nel frattempo faccio altro, è il bello del risotto, non devi stare a curarlo!
Dopo un quarto d'ora controllo il riso, ha assorbito quasi tutto il brodo, è quasi all'onda, aggiungo un pezzetto di burro e una manciatina di formaggio grattugiato, spengo il fuoco sotto la pentola, e inizio a mantecare per bene, girando il riso con il cucchiaio di legno per far si che il burro e il formaggio e l'amido del riso creino quella magia che differenzia il risotto dal riso bollito di tutto il resto del mondo.
Copro con un canovaccio pulito per qualche minuto, e poi trasferisco nel piatto. Una spolverata di pepe macinato al momento e mi gusto questa delizia, dolceagra, delicata e cremosa.
Il porro si scioglie in bocca e il riso è cotto perfettamente, con i chicchi morbidi esternamente e al dente nel nucleo.
Adoro il riso.

domenica 23 ottobre 2016

Cassoeula Senza Carne



A volte il profumo di un cibo gustoso è dato dai suoi ingredienti più semplici e sani, ed è sufficiente per soddisfare il desiderio.
Così, in questo periodo di stimoli visivi e psicologici, ho provato a ricreare una cassoeula utilizzando solo ciò che della cassoeula mi attira tanto, il profumo della verza...
Ho iniziato affettando tre carote, prima per il lungo e poi a tocchetti, sono passata ai porri, ho utilizzato solo la parte verde, di quella bianca ne farò un uso più delicato. Ho aggiunto la verza, anche le foglie più scure, tagliata a listarelle non troppo sottili e infine, acqua, brodo iposodico e passata di pomodoro, tre chiodi di garofano e accendo sotto la pentola a pressione. Dal sibilo lascio cuocere 10 minuti, spengo e lascio così, senza aprire, a continuare la cottura a fuoco spento.
La sera, dopo il lavoro, trasferisco in contenitori ermetici il mio elaborato, ne scaldo un po' per cena e il sapore è una esplosione di verdure sode e gustose, la verza e il pomodoro danno luogo a quel fantastico sapore di cassoeula che amo, un misto acidulo solare dato dal pomodoro e saporoso consistente dato dalla verza, senza il grasso e la carne di maiale. 
Me ne mangio due piatti, conditi solo con un filo di olio extra vergine di oliva.
Ahhh che bontà!





sabato 13 febbraio 2016

Risottino Zafferano e Porri con Pennellata di Salsa Umeboshi


Oggi avevo voglia di risotto, ma non avevo voglia di cucinare... e già qui il primo inghippo, ho tagliato un porro, lavato per il lungo sotto l'acqua corrente, e poi l'ho tagliato a circarondelle (non ho usato il tagliere, e quindi sono venute un po' irregolari) mettendole a rosolare in padella (non la solita, secondo errore) con un cubetto di burro e una bustina di zafferano. Appena inizia a rosolare bene ho aggiunto qualche manciata di Vialone Nano (terzo errore, non per il tipo di riso, che è ottimo per i risotti, ma perché ha un tempo di cottura inferiore al Carnaroli 15 minuti contro i 17/18 del secondo) e quindi mi sono distratta, non ho messo il vino, ho aggiunto tutto il brodo...insomma è venuto un po' troppo all'onda. Era "a mareggiata".
Ho cercato di recuperare in finale, aggiungendo un pochino di formaggio grattugiato e lavorando velocemente a fiamma altissima e poi lasciandolo riposare scoperto un po' più del solito.
Il risultato non è stato male, ma in verità...ho fatto risotti migliori.
L'ho servito con una spolverata di pepe nero aromatizzato ai chiodi di garofano e petali di rose, fatto da me, e con la purea di Umeboshi, un condimento giapponese a base di prugne salate, dal gusto molto piccato, acido salato, che aiuta la digestione. 
Con la dolcezza del riso, intingendone i rebbi della forchetta ogni tanto, alternavo il sapore forte dell'umeboshi. Ci devo pensare su, e forse riprovare, ma mi è sembrato un accostamento piacevole anche se molto insolito.


giovedì 11 febbraio 2016

Zuppa di Sfiletti di Verde di Porro alla Cipolla e Cipollotti con Trippa di Grana Padano


Per la serie - le vitamine sono nella buccia - stasera tornando a casa con la spesa, la macchina tutta odorosa dei porri freschi appena comprati, ho pensato ad una zuppa per sfruttarne la parte verde. 
Io odio gli sprechi, e poi...è così gustosa!
Ieri sera avevo messo su già del sedano, carote e cipolla per fare un brodo con la pentola a pressione. Ci avevo aggiunto dei petti di pollo, due croste di grana padano, pulite e lavate, cannella, chiodi di garofano, anice stellato e pepe in grani perché volevo ottenere un sapore lievemente asiatico. Un pizzico di sale alle erbe e ho calcolato venti minuti di cottura dal sibilo. 
Quindi, con il brodo già pronto, ho tagliato a strisce sottili il verde dei porri e li ho messi a rosolare brevemente in un tegame con uno spiccio di aglio tritato e un cucchiaino scarso di olio extra vergine di oliva. Una volta rosolati, ho aggiunto un cucchiaio di farina di grano saraceno, mi serve per rendere la zuppa densa come una zuppa di cipolle, ma non voglio usare farina di frumento.
Faccio tostare e aggiungo la cipolla che ho usato per il brodo, intera, tagliandola a pezzettini e le due croste di grana, ormai morbide, tagliandole a striscette. 
Tagliate così hanno l'aspetto della trippa.
Aggiungo il brodo e copro, abbassando il fuoco al minimo. Calcolo circa 10 minuti/un quarto d'ora di cottura.
Nel frattempo riscaldo il petto di pollo e le due carote, aggiungendo acqua al brodo e dando un minuto di cottura dal sibilo della pentola a pressione.
Servo la zuppa di verde di porri, cospargendola con anelli di gambi di cipollotti e un filo di olio extra vergine di oliva. La zuppa è venuta ancora più buona di come la immaginavo, la cipolla bollita si è completamente disfatta, creando una texture densa, i filetti di porro sono al giusto punto di cottura, morbidi ma ancora sodi sotto i denti e gli anelli dei gambi verdi dei cipollotti sono aromatici, freschi e leggermente stridenti, qualità dovuta alla loro forma tubolare, asciutta fuori e scivolosa dentro.
Il loro profumo è inebriante. 
Quando addento i pezzetti di Grana, sciolto e per metà sodo, ha un sapore buonissimo, formato dal gusto e dalla consistenza, un sapore che in parte si è diffuso al brodo della zuppa e concentrato nella striscia che sembra trippa, ma non lo è.

Ne mangio due scodelle, e poi procedo con le due carote, che ho tagliato e cosparso con due senapi diverse, Dijon e Dill, all'aneto, e una parte dei petti di pollo, spolverizzati di pepe nero macinato al momento, fiocchi di sale affumicato e anelli di cipollotti. 
Anche le ricette dietetiche possono essere gustose. Soddisfatta.