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venerdì 25 aprile 2025

Fegato alle Cipolle Destrutturato

 


Quando ho iniziato ad apprezzare il fegato, da piccola mi obbligavano a mangiarlo e lo detestavo, all'inizio lo facevo alla veneziana, con un sacco di cipolle e un cucchiaio di panna fresca messo alla fine a fuoco spento, con l'andare del tempo ho preferito sempre di più la cottura semplice del solo fegato, al burro e salvia oppure impanato e fritto. Questa sera ho fatto una rivisitazione con i cipollotti e porri cotti per primi nella padella, un pochino di acqua finché cuociono ma rimangono sodi e un filo di olio a crudo, spinaci al vapore con una spolverata di formaggio e il fegato cotto a bistecchina nella stessa padella dove le verdure hanno lasciato il loro sapore, Una macinata di pepe nero fresco, un giro di olio extra vergine di oliva e a posto così. Per accompagnare come antipasto pomodori in insalata con semi di canapa decorticata. E' tutto buonissimo!




cipollotti e porri in padella, spinaci saltati, fegato di vitello accompagnati da insalata di pomodori e semi di canapa

giovedì 27 aprile 2017

Vellutata di Quinoa e Legumi

Tempo fa, in un raid salutistico per supermercati, avevo acquistato diversi gusti di vellutate di cereali o legumi, o miste, con l'intenzione di provarle e decretare la più buona, e il miglior modo per gustarle. Non conosco la tecnologia che sta dietro alla creazione di una polvere di legumi che è pronta in pochi minuti. Spero sia una tecnologia sana, perché altrimenti non avrebbe senso che poi il prodotto sia Bio. Mi informerò. Per fare questa vellutata, a differenza delle altre volte dove avevo usato acqua o acqua e dado, sono partita da un brodo di pollo e croste di grana. Nella mia fidata pentola a pressione avevo messo tre carote, un po' di sedano, un petto di pollo, una cipolla, chiodi di garofano, bacche di ginepro, un pezzetto di zenzero schiacciato, sale, due croste di Grana Padano (raschiate e lavate). 
Indubbiamente il brodo ha conferito un sapore in più a questa crema, che però è una delle mie preferite anche fatta solo con brodo di dado granulare. Cuoce in due minuti, diluendola con il brodo fino a raggiungere la consistenza voluta e facendola sobbollire, sempre girando con una spatola. 
L'ho condita con semi di canapa sativa decorticata, ricchissimi di antiossidanti e omega 3, una cucchiaiata di grana padano grattugiato, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva a crudo. 
Buonissima, saziante, senza effetto picco/calo glicemico.
Nell'ottica di inserire più pasti di legumi all'interno della settimana, a discapito della carne, questa è una soluzione, gratificante e velocissima. 

domenica 16 ottobre 2016

Crema di Fave ai Tre Sapori


Ho provato a fare la crema di fave della Colfiorito Natura, va aggiunto sapore, poiché è molto delicata, in pochi minuti è pronta, basta aggiungere acqua e mescolare bene, per non fare grumi, sul fuoco finché bolle. Ho messo un pezzetto di dado iposodico senza glutine, e tanta acqua fino ad ottenere una crema liscia e fluida, tende ad addensarsi molto dopo. Ho fatto in tempo a mangiarne un paio di cucchiaiate perché ero in ritardo e ha donato un sapore naturale e buonissimo.
La sera l'ho allungata con acqua bollente e lavorata con la frusta, su fuoco basso, per renderla di nuovo omogenea e liscia e ho provato a ornarla con alghe wakame, che donano un sapore di mare leggero, semi di canapa sativa decorticati, un sapore vago di nocciola molto piacevole, e al naturale con formaggio grattugiato e olio extra vergine di oliva.
Calda e saziante, molto digeribile, confortante. Ottima!







giovedì 1 settembre 2016

L'Ulivo e il Melograno


Ogni volta che vado al lavoro passo per una scorciatoia, una stradina minuscola che inizia con alberi di ulivo e di melograno. In questo periodo il melograno è già carico di frutti, come palle di un albero di natale se ne stanno li appese, tutte orgogliose della loro sfericità. La strada fa una curva, campi di granoturco altissimo la delimitano, un muro frusciante di verde intenso che sembra volerti entrare in macchina, dopo la curva, sulla sinistra, c'è una piccola recinzione, all'interno galline razzolano sull'erba girando intorno a un gallo nero lucido come liquirizia, una asinella con la frangia lunga che si chiama Gelsomina, a volte è li così vicino al recinto che mi fermo a parlarle "come sei bellaaaa, sei tu che mi svegli di notte alle 4 ragliando eh?" e poi c'è la mia preferita, una capretta nana, bianca e nera, tondetta e silenziosa, smette di brucare e mi guarda con due occhi neri e profondi. Mi fissa e mi manda dei messaggi telepatici, ma non so ancora la lingua e quindi non li capisco. Però rallento sempre e la saluto.

Oggi provo il cous cous di riso biologico, l'ho fatto gonfiare con il brodo della zuppa di cipolle dell'altra sera, è diventato molto denso, per scaldarlo e ammorbidirlo aggiungo un po' di acqua bollente e una presa di sale alle erbe Rapunzel, lo lavoro un attimo e gli aggiungo ceci giganti, due tipi di olive nere, due pomodorini tagliati a pezzetti, semi di canapa sativa decorticati, quartirolo a cubetti e tonno sott'olio sgocciolato. 
Lo servo con della cicoria aside tagliata fine e condita con aceto balsamico di mele.
Non è male, anche se forse ho aggiunto troppa acqua ed ha assunto una consistenza un po' molle, poco sgranata. Di solito il cous cous non lo faccio, perché quello di grano ha un sapore di cartone pressato che non mi piace. Questo non ha retrogusti strani, ha un sapore neutro che smorza gli altri sapori. 
Ne metto un poco anche in una ciotolina a chiusura ermetica, sarà la cena di stasera al lavoro.
Il cous cous riempie e concilia il sonno, la digestione è veloce ma con qualche sbadiglio.
Vado al lavoro, passo dalla capretta e ci guardiamo, chissà come si chiama...