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giovedì 22 febbraio 2024

Insalata Pasqualina e Altre Insalate

 


Insalata Pasqualina con patate schiacciate


Radicchio, sedano, mela, olive verdi Bella di Cerignola


Finocchio, arancia, olive nere condite



Radicchio, kebab Planted, olive nere schiacciate e condite



Insalata verde e rapa bianca

venerdì 22 dicembre 2023

Insalata di Mezzanotte


 

... a fine turno una inspiegabile voglia di insalata:
1/2 mela
1 gambo di sedano verde
1/5 di cavolo cappuccio viola
5 foglie di radicchio
Olio extra vergine di oliva
Dolceagro di mele


lunedì 1 maggio 2017

Uova in Camicia Nude

Non c'è niente da fare, le uova in camicia non mi vengono mai. Oggi ho provato a farle con un altro sistema, ho visto questo tutorial su You Tube e gli erano venute benissimo...
Scodellando l'uovo in una ciotolina foderata di pellicola, chiudendo la pellicola con un elastico e mettendo questi sacchettini in acqua a bollore lieve per cinque minuti.
Nel tutorial lavorava il bianco con pezzetti di mozzarella e erbette, ma in questo modo diventa più calorico. metteva metà dei bianchi nella pellicola, sistemava il tuorlo in mezzo e poi ci versava sopra il resto dei bianchi. Ah, e soprattutto spruzzava un po' di olio da un contenitore spray, l'interno della pellicola, per non fare attaccare l'uovo.
Io non ho messo ingredienti aggiuntivi e non ho unto la pellicola. Le uova sono venute buonissime, ma nude perché la maggior parte del bianco è rimasto attaccato al domopack. 
Ma ci riproverò, le uova in camicia mi piacciono moltissimo, perché sono sane come quelle fatte alla coque ma danno la soddisfazione di quelle fatte al tegamino.
Ungerò pochissimo la pellicola, monterò quasi a neve gli albumi, terrò la fiamma più bassa e l'acqua meno bollente...
Intanto mi sono comunque gustata queste uova nate senza camicia, posizionate sopra una bella insalata di due erbe, condita con olio e aceto, le rompi e si lasciano andare, morbide e vellutate pronte per essere intinte con una fetta di pane Altamura, e un pezzetto, l'ultimo, di ricotta.
Sta calando la sera, sui monti poco lontani ha nevicato, e il tepore delle uova serve a rendere la freschezza dell'insalata, più accettabile in questa sera frescolina. Buon appetito a tutti! 

martedì 25 aprile 2017

Linguine al Sugo di Arrosto alla Piemontese


Quando ero piccola, mia zia Elsa ogni tanto faceva una pasta condita con il sugo dell'arrosto, dicendo che era alla Piemontese. Era una pasta velocissima, se c'era del sugo di arrosto avanzato, lo scaldava in un pentolino, metteva un pochino di burro e una bella grattugiata di formaggio. Era sempre diversa, a seconda dell'arrosto preparato nei giorni precedenti e sempre buonissima. 
L'altro giorno avevo preparato delle sovra cosce di pollo arrosto, in pentola a pressione, con salvia, alloro, rosmarino e vino bianco e il pollo aveva creato questo bel sughetto delizioso che ho tenuto da parte ed oggi ci ho condito la pasta. Non so se davvero in Piemonte usano condire la pasta così, so pero' che, nell'economia domestica, utilizzare un sughetto che altrimenti andrebbe sprecato, è un'idea saggia, oltre che gustosa. Ho usato delle linguine Rummo, loro le chiamano fettucce, che hanno preso bene il sugo con tanta soddisfazione.
A parte ho riempito una bella insalatiera con due tipi di insalata, del radicchio che avevo e una insalatina dell'orto, delicata e buonissima, che mi ha portato la mia amica Anna. Già lavata. 
Con il gomito rotto, è stato un regalo prezioso. 
Gli ho aggiunto dei pomodori Marinda. Di due tipi, e prezzi diversi, e purtroppo devo ammetterlo che quelli che costavano di più erano effettivamente più buoni. Molto più buoni. La stessa cosa mi è capitata con le fragole, quelle acquistate dal fruttivendolo che viene il venerdì sotto casa, erano dolcissime e succulente. Quelle prese al supermercato, che sembravano uguali, insapori. Evidentemente per alcuni tipi di frutta e verdura, il prezzo è una spia del sapore. 
I pomodori Marinda, anche se sono verdini, hanno un sapore magnifico. Ho condito solo con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e aceto balsamico di mele. Sui pomodori, qualche granello di sale rosa. 


mercoledì 18 maggio 2016

Radicchio Brasato


Alle volte una cena o un pranzo veloce possono essere risolti da una verdura dal sapore spiccato, cucinata per essere la portata principale. Il radicchio trevisano, con il suo sapore amaro ma non pungente, con la radice succulenta e carnosa, si presta moltissimo a questo tipo di procedimento.
Così, nella mia padella di allumino professionale ho messo un cipollotto di Tropea tagliato a rondelle, un pochino di acqua e mezzo cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Ho cominciato a farlo stufare mentre tagliavo per il lungo un radicchio trevigiano, lavato e pulita la radice. Lo taglio mantenendo le foglie attaccate alla radice, come se fossero degli spicchi. Metto anche lui in padella e alzo il fuoco, voglio farlo rosolare un pochino prima di brasarlo. Di solito uso il vino rosso, ma oggi ne sono sprovvista, quindi metto un una tazzina di acqua, ne basta pochissima, deve già evaporare quando tocca il fondo, abbasso la fiamma e copro.
Dopo circa 10 minuti scarsi, il radicchio è pronto. Alzo di nuovo la fiamma e sfumo con due cucchiaiate di aceto balsamico di mele. 
Il radicchio fatto così ha un gusto dolce amaro acidulo strepitoso. Si accompagna con del riso basmati semplice oppure con della polenta o un purè di patate, anche dolci.
Io l'ho mangiato da solo, un filo di olio extra vergine di oliva a crudo e un pochino di crescenza, un formaggio che adoro. Ottimo!


mercoledì 4 marzo 2015

Tutto il Colore Che C'e'


Ho comprato i cetrioli perché avevo voglia di Cucumber Sandwiches. Peccato che non avevo il pane...vabbè questa volta mi faccio una insalata con la mozzarella fiordilatte.
Per prima cosa immergo la mozzarella in acqua molto calda.
Metto un cetriolo, lavato, pelato a strisce, affettato con la mandolina, a bagno in aceto, ho quello agli agrumi, è un po' scuretto ci vorrebbe bianco, e lo lascio li.
Affetto il mezzo peperone rosso lasciato quando ho fatto la paella, e un pezzo di cipolla, li metto nell'insalatiera con una spruzzata di aceto balsamico di mele, così intanto diventano più digeribili.
Lavo qualche foglia di insalata, un  po' verde e un po' rossa, le spezzo con le mani e le adagio nell'insalatiera.
Ho qualche oliva nera avanzata, le posiziono sulle foglie rosse, mi piace quella sorta di nuance che creano insieme, il nero non completamente nero delle olive, il rosso del radicchio che contiene una punta di nero.
Affetto i due pomodori che ho messo a scaldare un pochino insieme alla mozzarella. Li affetto più sottili che posso, dove riesco tolgo la pelle, sono maturi ma incolori, granulosi e scaldandoli dovrebbero avere un po' più di sapore. Li cospargo con una presa di sale grosso che sbriciolo tra le dita.
Un filo di olio extra vergine di oliva, sui pomodori.
Prendo la mozzarella e la straccio con le mani, la dispongo sui pomodori e la condisco con solo origano. La straccio con le mani per non schiacciare gli alveoli con la lama del coltello, lasciati ariosi il latte rimane dentro e la mozzarella è più morbida e delicata, l'immersione in acqua calda le ha risvegliato il sapore che non si sarebbe percepito se mangiata fredda di frigorifero.

L'insalata di verdure crude dovrebbe coprire tutto lo spettro di colori dell'arcobaleno, dal bianco delle agliacee al viola (se possibile) o al rosso scuro di alcune insalate in foglia, passando per il giallo di peperoni o zucca cruda, l'arancio delle carote, il bianco verde chiaro di finocchi o cetrioli, il verde scuro di alcune verdure a foglia o dei peperoni, il rosso dei pomodori... così facendo si cerca di avere il maggior ventaglio di vitamine, sali minerali e componenti vitali essenziali in un piatto, aiutati dalla corrispondenza colore/contenuto che la frutta e la verdura hanno.

Mangio l'insalata pescandola da sotto. Non amo molto le insalate in foglia insieme alle verdure, ma fanno volume e me le hanno gentilmente regalate. Le gusto con i filetti di peperone e le olive.
Aggiungo qualche rondella di cetriolo, sono freschi, acidini e croccanti, donano sapore anche senza mettere olio sulle due insalate.
Spizzico tra la mini caprese e l'insalata simil greca. A posto così.







venerdì 11 aprile 2014

Insalata di Radicchio, Pere e Arance con Polletto allo Spiedo e Marmellata di Petali di Rose




Ero al telefono con la mia amica, l'altra sera, chiacchieravamo della giornata e la sentivo in vivavoce cucinare, ad un certo punto un rumore inconfondibile di bottiglia che si stappa, con il cavatappi quello che si tira con la forza bruta. Mi ha fatto venire voglia. Un bicchiere di vino rosso, neanche, due dita, ma che possono accompagnare degnamente un cibo gustoso.
Ho preso un polletto allo spiedo e una bottiglia di Refosco. Non so se l'abbinamento è consono, ma avevo voglia di assaggiarlo.
Intanto che il vino respira, preparo un'insalata agrodolce. 
Pelo a vivo un'arancia e poi la affetto a rondelle, prendo una pera williams rossa e la affetto in quarti per il lungo. Ho già lavato il radicchio e sistemato nella ciotola dove vado a mettere anche i due frutti. Aggiungo un pizzico di sale, una macinata di pepe nero e un filo di olio extra vergine di oliva.
Nella mia scorribanda al supermercato ho preso anche questa marmellata di petali di rose, pensando di accompagnarla con dei formaggi. Ma ero curiosa e l'ho provata con il pollo.
E' delicatamente profumata e gradevole, niente a che vedere però con la marmellata di Rosa Bulgara che assaggiavo da bambina, in vacanza nella ex Yugoslavia. La marmellata arrivava dalla Bulgaria, aveva un'etichetta minimalista, un triangolo di carta bianca con disegnato sopra un viso di donna a matita. La aprivi e si sprigionava il profumo inebriante di un roseto in piena fioritura in un pomeriggio caldo di maggio. Lo riesco a sentire ancora con il ricordo.
Devo comprare un cavatappi a forza bruta. Il rumore non era lo stesso...