giovedì 1 luglio 2021

Organizzazione degli Spuntini in Chetogenica


Avere gli spuntini pronti e organizzati, quando si segue l'alimentazione chetogenica, è fondamentale. In qualsiasi momento bisogna sapere cosa si può attingere dal frigo tra gli alimenti permessi e possibilmente cucinati da noi stessi. L'altro giorno ero in giro, affamata, e dovevo fare la spesa. Fare la spesa quando si è affamati non è mai salutare in generale, ma soprattutto se si segue una dieta poiché la fame spinge all'acquisto compulsivo di cibi che ci attraggono e il rischio di trovarli il carrello pieno di "adesso vado a casa e mi mangio questo" innumerevoli è altissimo. Perché una volta che il cibo è finito nel carrello è presto acquisito e archiviato ma la fame è ancora li. Bella scatenata. Questa volta ho fatto un esercizio enorme di controllo della compulsività e sono rimasta aderente alla idea iniziale che diceva broccoli al vapore e costine, che mi sono mangiata una volta arrivata a casa e arrosto di manzo e petto di pollo da cucinare nel pomeriggio per avere due alternative all'arrosto di tacchino classico che preparo per gli spuntini, pranzi e cene.
Ho cucinato nella stessa pentola prima il manzo e successivamente il pollo così poi una volta freddi li ho tagliati e avvolti nell'alluminio per mettere il tutto in frigorifero. La prima volta che faccio l'assaggio peso una fetta, e avendole tagliate più o meno tutte uguali, le volte dopo non ho bisogno di pesare perché so quante fette mi servono se è uno spuntino (70 g) oppure un pranzo o una cena (150 g).
Ora che le giornate sono calde, avere qualcosa di pronto che si può mangiare anche freddo è perfetto. E avendolo cucinato noi stessi si sa cosa c'è dentro e si sono rispettati i dettami della dieta. 


mercoledì 30 giugno 2021

Pranzetti Chetogenici


Il mio fruttivendolo è differente: Mi prepara i cornetti già puliti, la mattina mentre aspetta. I cornetti, conosciuti ai più come fagiolini verdi, sono una delle verdure più consigliate nello stile alimentare chetogenico; gustosi anche semplicemente cotti al vapore, conditi con poco olio evo e aceto quando ancora caldi, sprigionano un profumo erbaceo e sono come le ciliegie: uno tira l'altro. 
Li puoi gustare con un formaggio fresco e morbido come la crescenza e danno il meglio di se con la carne oppure le uova sode.
Sono per me uno dei cibi di cui sento urgentemente il bisogno di mangiarne insieme al fegato, il polpo, il vino rosso, il cioccolato fondente... credo sia un bisogno originato da una temporanea carenza di qualche minerale o combinazione di sali minerali.
Di conseguenza l'altro giorno mi sono preparata del fegato di vitello al burro e salvia con zucchine come contorno. Da leccarsi i baffi!



Un altro pranzetto è stato invece con le melanzane in sughetto di peperoncino accompagnate da petto di pollo alla senape, una volta è venuto in aiuto l'arrosto di tacchino che preparo per gli spuntini (e i pranzi o le cene quando non ho voglia di cucinare) accompagnato da una insalata con anguria, abbinamento insolito ma interessante e rinfrescante. Soprattutto con quelle angurie che hanno poco sapore, l'unione con peperoni, cipollotto e pomodori le rivitalizza. 




A volte si ha voglia di semplicità e una piccola frittatina di albumi con una cucchiaiata di pesto ligure e una fondina di minestrone apportano varietà. Il minestrone per l'alimentazione chetogenica deve essere senza legumi e patate, ne fa uno la Orogel che corrisponde perfettamente a questi limiti, va aggiustato un pochino di sapore ma quando non si ha tempo di pulire e tagliare tutte le verdure è una soluzione veloce. Ne ho preparato un po' di più così per qualche giorno alla sera, freddo di frigorifero è una delizia. 



venerdì 25 giugno 2021

Yogurt Greco di Capra Fatto in Casa e Altre Colazioni


Posseggo una Yogurtiera da circa trent'anni, di quelle semplici: un cilindrone bianco con coperchio per mantenere la temperatura costante e vaso da un litro in dotazione, di plastica per alimenti, che io ho sostituito con un vaso di vetro sempre con coperchio di plastica bianco. Negli anni ho fatto lunghi periodi senza utilizzarla e poi mi riprendeva la scimmia e ricominciavo a fare lo yogurt in casa. 
La partenza è sempre identica, si compra un litro di latte fresco (o UHT è uguale) io preferisco usare latte intero, e un vasetto di yogurt bianco intero classico, senza zuccheri, aromi e altri ingredienti aggiunti per migliorare il sapore. Si mischia bene lo yogurt con il latte direttamente nel vaso, si copre, si mette nella yogurtiera e si aspetta in trepidante attesa per 8/12 ore. Oppure si fa questa operazione la sera e il mattino dopo lo yogurt è pronto. Ma caldo. Per poterlo assaggiare bisogna aspettare che si raffreddi quel paio di orette in frigorifero. Prima di assaggiarlo però, prelevo una quantità pari a mezzo vasetto e lo metto in un barattolo di vetro pulitissimo, da tenere in frigorifero e usare come starter per il prossimo litro di yogurt. Non servono fermenti da comprare in farmacia, basta uno yogurt fresco.
Lo yogurt che viene con la yogurtiera è il classico yogurt bianco cremoso densofluido. Io adoro lo yogurt greco. 
Cosa fa la differenza tra lo yogurt normale e lo yogurt greco? Lo yogurt greco è molto più denso e corposo, per ottenere quella consistenza lo yogurt normale subisce un passaggio in più: la colatura.
Come si ottiene la colatura? Appena lo yogurt è pronto, anche quando è ancora caldo, lo verso in un colino chinoise (perché è più capiente) foderato con pannocarta e sotto ci metto un pentolino per raccogliere il siero. Perché la colatura separa la parte bianca dello yogurt dal suo siero e il risultato è uno yogurt più denso. A seconda dei quante ore viene fatto colare, si possono raggiungere livelli di densità quasi simili a una formaggella spalmabile. Una volta versato lo yogurt nel colino, copro con un piattino e lo tengo sul lavandino così da tenerlo d'occhio e rabboccare finché ho versato tutto lo yogurt. Nel giro di una mattinata ottengo uno yogurt colato della densità classica degli yogurt greci in commercio e circa 500 ml di siero. Che tengo e verso in un vasetto di vetro con coperchio. La colatura rende lo yogurt più denso e cremoso ma ne riduce di metà il peso. Quindi con un litro di latte si ottiene circa 500 g di yogurt (o poco meno). Trasferisco lo yogurt in un vaso di vetro pulitissimo, aiutandomi con una spatola per prelevare anche la parte che rimane attaccata al panno carta. Yogurt colato e siero vanno in frigorifero, pronti per essere consumati. Come?
Lo yogurt greco principalmente a colazione (o a merenda) con frutti di bosco e una manciatina di frutta secca (noci, mandorle, nocciole o pistacchi). Con un goccio di olio e un pizzico di sale può essere una alternativa salata alla colazione o un pinzimonio alternativo. Con un cucchiaino di senape o di erbe tritate diventa una salsina deliziosa per accompagnare carne o pesce o verdure.
Tutta questa procedura può essere fatta anche con latte non di mucca. 
E qui arriviamo all'oggi. Avendo iniziato una dieta chetogenica a fine aprile che tra le altre cose prevede l'utilizzo di formaggi e yogurt solo di latte di capra e a colazione di yogurt greco di capra, dopo qualche giorno di esborso ho deciso di fare lo yogurt di capra colato in casa. Seguendo proprio il procedimento spiegato sopra ma utilizzando latte intero di capra. 
Nella scelta della matrice con cui dare il via alla mia produzione casalinga ho utilizzato kefir di latte di capra, skyr e yogurt greco di capra, così da avere fermenti di più tipologie e anche probiotici.

E del siero cosa se ne fa? Il siero, ricco di elementi nutritivi e rimineralizzanti, si conserva in frigorifero e si beve bello fresco, acidulo e dissetante. Trovo che abbia un effetto digestivo e che mi sistemi la mattina dopo se ho fatto un piccolo sgarro. Bevuto a digiuno mi rinfresca e mi fa sentire bene. 

Quando non ho pronto yogurt per la colazione, ho provato a sostituirlo con fiocchi di latte o un po' di formaggio fresco o dello skyr. Unendo sempre la frutta fresca a quella secca per tenere a bada il picco glicemico.
Buona produzione a tutti!





martedì 22 giugno 2021

Pimientos de Padron


Tra le tapas tipiche spagnole ce n'è una che mi piace sempre molto i Pimientos de Padron, dove dei peperoni verdi lunghi e dolci vengono fritti velocemente in olio profondo e serviti con una presa di sale grosso. A volte insieme ai peperoni dolci ce n'è uno rosso piccantissimo come sfida. Ricordo che, forte della mia assuefazione al sapore piccante, lo volli mangiare e pure io ho fatto fatica, sul tavolo non c'era nulla che potesse attutire il piccante, un pezzo di pane, acqua,,, così corsi giù al bancone e chiesi con gli occhi lacrimanti un pochino di riso. Nonostante ciò, la seconda volta nel locale mi preparai per bene, già attrezzata di pane e mi gustai per la seconda volta quel peperoncino malefico.
In Thailandia, nella cucina del nord, hanno un piatto simile, li i peperoni verdi dolci vengono fatti saltare nel wok finché la pelle non abbrustolisce per bene e vengono serviti così, in purezza.
Quando compro i peperoni verdi dolci che chiamano friggitelli il li faccio andare senza nessun condimento, nella padella antiaderente già calda. Si abbrustoliscono e sono pronti da mangiare con le mani a scottadito. Questa volta ho voluto cuocerli nell'air fryer, semplicemente massaggiati con un goccino di olio. Li ho serviti con pomodori e basilico, una piccola burrata affumicata, una delizia che arriva dalla Puglia e una fettina di Blu di Capra, uno zola compatto fatto con latte di capra, buonissimo.
I peperoni sono caldi e gustosi, con quella carnosità dolce che li contraddistingue, ah che bontà!


mercoledì 16 giugno 2021

Air Fryer Soufflé e Chips di Verdure


Una delle cose che l'air fryer ti permette di fare e che in chetogenica manca molto, sono le chips di verdure. Manca molto la gratificazione che da l'addentare un cibo croccante come le patatine fritte o il pane, e con l'air fryer si possono trasformare in "patatine" quasi tutte le verdure. Oggi ho provato con zucchine e melanzane. Una parte le ho cucinate in padella nel solito modo, trito di aglio, un goccio di olio, verdure a cubetti e farle stufare finché sono morbide, aggiungere basilico o menta o prezzemolo alla fine. L'altra parte le ho tagliate a fettine sottilissime e messe nell'air fryer senza nulla. Ho dato 15 minuti a 160 girandole a metà cottura e alzando a 175 gli ultimi 2 minuti. L'aria ad alta temperatura che gira forzata nell'air fryer asciuga e rende crispy le verdure. La prossima volta ho deciso che le spennello con un goccino di olio per migliorare la palatabilità, ma erano comunque golose. 
Per accompagnare le verdure ho fatto un piccolo soufflé sfruttando delle cocotte in ceramica da forno. Ho spennellato con una goccia di olio l'interno delle cocotte, e ci ho versato un composto di uovo, con l'albume montato a neve a parte, formaggio grattugiato, cubetti di formaggio di capra e emmentaler, pepe e menta fresca a striscioline. Le ho cotte nell'air fryer 15 minuti a 180 gradi, senza mai aprire fino alla fine della cottura. Durante la cottura le uova si gonfiano e il risultato è un tortino delizioso e soffice con il cuore morbido di formaggio fuso. Viva l'air fryer!

venerdì 11 giugno 2021

Il Labirinto nel Piatto


Questo è il sotto della crescenza di capra Mauri, il disegno della vaschetta ha impresso in rilievo un labirinto nel formaggio. La crescenza è uno dei miei formaggi preferiti, e trovarla di capra è stato bellissimo, perché al momento posso mangiare solamente formaggi fatti con il latte di capra e avrei dovuto rinunciarci. Con la sua consistenza morbida e paciosa, ma resistente a mischiarsi con gli altri ingrediente, la crescenza rimane se stessa in mezzo ai pomodori, ai peperoni, all'olio e alle foglie di menta e alle olive, offrendosi in un boccone prelibato ricoperto di profumi ma impermeabile ad inglobarne i sapori. Il piatto mi è piaciuto così tanto che l'ho rifatto subito la sera stessa, dove ho potuto aggiungere cipolla di Tropea a rondelle, a mezzogiorno dovevo poi andare a lavorare e a contatto con il pubblico la cipolla non è possibile. La crescenza era finita, era l'ultimo pezzo se no non avrei mai scoperto la bellezza del disegno sotto rovesciandola direttamente nel piatto dalla vaschetta, quindi ho messo un pezzettino di taleggio, di camembert e di formaggella fresca tutti di capra. Con il restante pomodoro, peperone e cipollotto ho preparato il giorno dopo una guacamole scomposta, tagliando tutto a pezzi, anche l'avocado, e sbriciolando sopra un peperoncino piccante secco. Olio evo e succo di limone e addenti ti gusti questa fantastica insalata piena di sapori.