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giovedì 1 luglio 2021

Organizzazione degli Spuntini in Chetogenica


Avere gli spuntini pronti e organizzati, quando si segue l'alimentazione chetogenica, è fondamentale. In qualsiasi momento bisogna sapere cosa si può attingere dal frigo tra gli alimenti permessi e possibilmente cucinati da noi stessi. L'altro giorno ero in giro, affamata, e dovevo fare la spesa. Fare la spesa quando si è affamati non è mai salutare in generale, ma soprattutto se si segue una dieta poiché la fame spinge all'acquisto compulsivo di cibi che ci attraggono e il rischio di trovarli il carrello pieno di "adesso vado a casa e mi mangio questo" innumerevoli è altissimo. Perché una volta che il cibo è finito nel carrello è presto acquisito e archiviato ma la fame è ancora li. Bella scatenata. Questa volta ho fatto un esercizio enorme di controllo della compulsività e sono rimasta aderente alla idea iniziale che diceva broccoli al vapore e costine, che mi sono mangiata una volta arrivata a casa e arrosto di manzo e petto di pollo da cucinare nel pomeriggio per avere due alternative all'arrosto di tacchino classico che preparo per gli spuntini, pranzi e cene.
Ho cucinato nella stessa pentola prima il manzo e successivamente il pollo così poi una volta freddi li ho tagliati e avvolti nell'alluminio per mettere il tutto in frigorifero. La prima volta che faccio l'assaggio peso una fetta, e avendole tagliate più o meno tutte uguali, le volte dopo non ho bisogno di pesare perché so quante fette mi servono se è uno spuntino (70 g) oppure un pranzo o una cena (150 g).
Ora che le giornate sono calde, avere qualcosa di pronto che si può mangiare anche freddo è perfetto. E avendolo cucinato noi stessi si sa cosa c'è dentro e si sono rispettati i dettami della dieta. 


mercoledì 24 marzo 2021

Arrostino al Di Saronno


Tempo fa, a casa di amici, mi hanno fatto provare l'Amaretto di Saronno servito con ghiaccio. Era estate, dopo cena, e mi era sembrato fantastico perché aveva appagato la mia voglia di qualcosa di dolce del dopocena. Così, in vista del Natale e della preparazione della crema al mascarpone, mi era sembrata un'ottima idea acquistarne una bottiglia. Nella realtà dei fatti, la crema al mascarpone con il Cognac è molto meglio, e mi sono ritrovata con dell'Amaretto di Saronno in casa e senza vita sociale. 
Così ho iniziato ad usarlo come aggiunta nell'impasto della torta, a cui dona un profumo di amaretto delizioso e in extremis per un risotto ai porri, che ha assunto un gusto amabile da contrapporre a una spolverata di pecorino grattugiato.
Poi l'altro giorno ho voluto fare un arrostino di vitello, dopo anni che non mi cimentavo. 
Ho affettato una bella e grande cipolla bianca, l'ho fatta stufare con un goccino di olio e acqua, ho unito ginepro, chiodo di garofano, alloro e salvia e ho messo l'arrosto con il fuoco un po' più alto così da rosolarlo per bene da tutti i lati. Quando è arrivato il momento di sfumarlo con il vino, idea! Ho usato l'amaretto di Saronno. Ho fatto evaporare per bene, e poi ho aggiunto brodo caldo e spostato la pentola sul fuoco più piccolo. Calcolando che in totale l'arrostino avrebbe dovuto cuocere circa un'ora e una decina di minuti, verso i 50 minuti di cottura ho messo un paio di patate novelle, ben spazzolate e grattate, con la buccia e tagliate a pezzi. L'arrosto si era ristretto un po' e aveva rilasciato anche la sua acqua, così le patate hanno cotto nel tempo rimanente, assorbendo brodo e liquidi, diventando morbide e saporite e creando un sughetto denso sul fondo, che ho usato per nappare l'arrosto che ho tirato fuori e lasciato raffreddare un po' sul piatto, prima di tagliarlo. La nota dolce mandorlata del liquore era molto intrigante, la carne morbidissima e le patate calde e dense come un purè. Ottimo, non vedo l'ora di rifarlo!

Per accompagnare ho fatto una insalata con barbabietola cruda tagliata a julienne, pomodoro e i due aiuto cuochi, cetriolo e rondelle di cipollotto, che ho preparato qualche giorno giorno fa. Il cetriolo è ancora bello croccante, sembra fresco, e super digeribile. 

martedì 25 aprile 2017

Linguine al Sugo di Arrosto alla Piemontese


Quando ero piccola, mia zia Elsa ogni tanto faceva una pasta condita con il sugo dell'arrosto, dicendo che era alla Piemontese. Era una pasta velocissima, se c'era del sugo di arrosto avanzato, lo scaldava in un pentolino, metteva un pochino di burro e una bella grattugiata di formaggio. Era sempre diversa, a seconda dell'arrosto preparato nei giorni precedenti e sempre buonissima. 
L'altro giorno avevo preparato delle sovra cosce di pollo arrosto, in pentola a pressione, con salvia, alloro, rosmarino e vino bianco e il pollo aveva creato questo bel sughetto delizioso che ho tenuto da parte ed oggi ci ho condito la pasta. Non so se davvero in Piemonte usano condire la pasta così, so pero' che, nell'economia domestica, utilizzare un sughetto che altrimenti andrebbe sprecato, è un'idea saggia, oltre che gustosa. Ho usato delle linguine Rummo, loro le chiamano fettucce, che hanno preso bene il sugo con tanta soddisfazione.
A parte ho riempito una bella insalatiera con due tipi di insalata, del radicchio che avevo e una insalatina dell'orto, delicata e buonissima, che mi ha portato la mia amica Anna. Già lavata. 
Con il gomito rotto, è stato un regalo prezioso. 
Gli ho aggiunto dei pomodori Marinda. Di due tipi, e prezzi diversi, e purtroppo devo ammetterlo che quelli che costavano di più erano effettivamente più buoni. Molto più buoni. La stessa cosa mi è capitata con le fragole, quelle acquistate dal fruttivendolo che viene il venerdì sotto casa, erano dolcissime e succulente. Quelle prese al supermercato, che sembravano uguali, insapori. Evidentemente per alcuni tipi di frutta e verdura, il prezzo è una spia del sapore. 
I pomodori Marinda, anche se sono verdini, hanno un sapore magnifico. Ho condito solo con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e aceto balsamico di mele. Sui pomodori, qualche granello di sale rosa. 


lunedì 12 dicembre 2016

Tagliolini alle Castagne in Sugo di Arrosto


In Piemonte c'è questa usanza di sfruttare il sugo dell'arrosto del giorno prima per condire la pasta, lavorandolo con un po' di burro per scaldarlo e renderlo vellutato e finendo con una bella spolverata di formaggio grattugiato. Avevo questi tagliolini freschi fatti con farina di castagne, che ben si sposano con i sughi di carne ma senza pomodoro, ho deciso di preparali al volo.
Dalla super soddisfacente sezione quadrata, che oppone una bella resistenza ai denti, questi tagliolini hanno reso benissimo con il mio sughetto di arrosto. Ho aggiunto un po' di timo secco sbriciolato con le mani, una macinata di pepe nero, il sugo profumato di carne arrosto e burro fresco...e gli ho saltati in padella, dopo averli scolati ma tenendo un pochino di acqua di cottura.
Saltandoli si amalgamano i sapori e l'amido della pasta dona cremosità al sugo.
Trasferisco i tagliolini e li spolverizzo con una bella grattugiata di grana padano.
Arrotolo i tagliolini sulla forchetta e li appoggio leggermente sul formaggio grattugiato, di modo che ne prendano un pochino, annuso e gusto.
Ottimi!