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mercoledì 7 giugno 2017

La Solita Minestra


Io adoro il minestrone, io adoro il minestrone, io adoro il minestrone... e invece no.
Però mi fa impazzire questa minestra di tre verdure, verza (tanta) carote e porri.
La preparo in pentola a pressione, cuoce in 10 minuti al massimo, con brodo vegetale e un po' di passata di pomodoro, tre chiodi di garofano. L'acidulo del pomodoro si sposa magnificamente con l'amarognolo della verza, come ben sa chi mangia i crauti. 
E' un piatto di verdure che conforta e sazia, ha un effetto altamente diuretico e se ne può mangiare anche una doppia porzione.
Quando avanza e non ne puoi più di minestrone, lo si incorpora ad una polentina a cottura rapida, tenuta un po' morbida. Può accompagnare del formaggio, uova al tegamino, oppure la si mangia anche da sola.
Ovviamente l'aggiunta di una bella grattugiata di grana e una "c" di olio extra vergine a crudo sono la morte sua. Sia da liquida che sotto forma di polenta. 



venerdì 4 novembre 2016

Salamelle Come Se Piovesse


Metti una sera di inizio novembre a cena da un amico, metti che aveva già impostato la polenta, metti che deve far fuori un quintale di scalogni...
...ecco che sparisce dal fornello la piastra di ghisa e salta fuori una bella padella antiaderente, un cucchiaino di olio di oliva, un fiocchetto di burro e sette scalogni belli grossi che ho affettato sottili sottili. Aggiungiamo una presa abbondante di cannella, una bella macinata di pepe tre colori, e un sospetto di curry. Le facciamo rosolare piano, aggiungiamo un pochino di acqua e il coperchio.
Quando sono morbide, faccio spazio per le salamelle. Sono metà pollo e metà maiale. Alzo la fiamma e facciamo rosolare da entrambi i lati. E' il momento del vino rosso, un bicchiere scarso, e abbasso la fiamma per far sobbollire piano.
Nel giardino cresce rosmarino sardo ed elicriso, ne prendiamo due rametti e li posizioniamo sopra le salamelle prima di rimettere il coperchio.
Dopo circa 10 minuti giriamo le salamelle, hanno preso un bellissimo colore e sono leggermente abbrustolite da un lato, il sughetto si sta addensando bene, ricopro con il coperchio.
Nel giro di venti minuti possiamo impiattare una gustosa cenetta novembrina: polenta, salamella e scalogni nel pozzetto della polenta.
La cannella emana un profumo dolce e dona un sapore esotico e nello stesso tempo domestico alle cipolle, dolcissime e cremose, e alla salamella morbida e succulenta.
Le tensioni della settimana si allentano, inizia in relax il weekend.

venerdì 23 settembre 2016

Polenta alla Veneziana con Uova in Cereghet


Alla Veneziana perché, la polenta, cucinata così, ricorda il fegato alla veneziana, dove le cipolle, e in questo caso anche i cipollotti, sono abbondanti e la polenta rosolata fino ad avere una bella crosticina.
Ho affettato una grossa cipolla e l'ho messa a rosolare con un pochino di olio extra vergine di oliva, in una padella antiaderente. Ho tagliato della polenta avanzata, fredda, in grossi cubotti e l'ho messa a rosolare insieme alla cipolla a fuoco basso, con il coperchio. L'obiettivo è quello di far formare una crosticina croccante su tutti i lati dei cubi di polenta. Nel frattempo ho pulito e lavato dei cipollotti e li ho aggiunti, quelli più grossi tagliati per il lungo a metà o addirittura in quarti, aggiungo pochissima acqua, giusto il necessario sopra i cipollotti e ricopro con il coperchio. In pochi minuti i cipollotti raggiungono la cottura e sono della giusta consistenza soda.
Le uova in cereghet, non sono altro che le uova al tegamino, si chiamano così, in dialetto lombardo, per via del tuorlo che assomiglia alla chierica "cerega" dei chierichetti "cereghet". 
Metto un pochino di olio ancora, dopo aver fatto spazio tra polenta e cipolle, sguscio due uova e spando l'albume affinchè si rapprenda, grattugio del formaggio grana e lo spargo sopra la polenta e i cipollotti. Una macinata di pepe nero e mi appresto a mangiare direttamente dal tegamino le mie uova.
Uso la polenta e i cipollotti per intingere nel tuorlo dell'uovo.
Una bontà.




mercoledì 27 aprile 2016

Ingannare il cervello - Pollo Tandoori Masala Light e Polenta di Grano Saraceno


A volte basta poco per ravvivare una dieta monotona, il colore è importantissimo, i cibi colorati saziano prima gli occhi (e il cervello) e sollevano l'umore, rappresentano la varietà che manca alle persone a dieta con poche skills culinarie. 

Le consistenze! La differenza di consistenze in un pasto, dona struttura e induce soddisfazione nel masticare e al palato. Offre la possibilità di diversi abbinamenti, facendo provare sapori diversi.

Il sapore! ma questo è ovvio. Quello che non è sempre ovvio è che il sapore può essere ottenuto con l'uso di elementi non calorici e non salati. Le spezie, indiane come in questo caso, o le altre spezie più nostrane, le erbe aromatiche, fresche o secche, donano profumo e sapore, gratificano e innalzano il tono dell'umore, introducono la possibilità di mille mila varianti allo stesso piatto.

Oggi ho fatto una polentina con solo grano saraceno. E' la vera polenta rapida, in dieci minuti scarsi è pronta, ha un gusto rustico che si accompagna bene a quasi tutto. Morbida e delicata oppure bella soda, da grande soddisfazione alla pancia, riempie senza gonfiare e senza innescare il meccanismo dei carboidrati che dopo due ore ne vuoi ancora. Non induce sonno post-prandiale ed è pure diuretica! 
Così, per prima cosa ho messo dell'acqua bollente in una padella capace. Un pizzico di sale e appena hanno cominciato a formarsi le bollicine sulle pareti, ho iniziato a far scendere a pioggia la farina di grano saraceno, lavorando lestamente con una spatola per far si che non si formassero grumi.
Raggiunta la consistenza adatta, aggiungo un po' d'acqua sulla superficie e metto il coperchio.
Dopo circa dieci minuti, trasferisco la polenta in una ciotola calda e la tengo li vicino ai fornelli. Metto un goccino di olio extra vergine di oliva nella padella e lo spando con la spatola, adagio le fette sottilissime di petto di pollo, spolverizzate con il Tandoori Masala, e faccio rosolare da entrambi i lati. Aggiungo una manciata di piselli, direttamente dal freezer, una spruzzata di salsa di soia a basso contenuto di sodio e copro.
I piselli devono solo scaldarsi, mi piacciono belli sodi e verde clorofilla.
Trasferisco tutto nel piatto e spolverizzo ancora con un po' della miscela di spezie indiane, la Tandoori Masala, che dona colore, profumo e un piccolo accenno di piccantezza.
Buon appetito!






sabato 9 gennaio 2016

Che Cosa Fa di un Purè un Purè

Che cosa fa, di un purè di patate, un purè di patate? Questa domanda mi è nata mangiando una polentina fatta con il fioretto di mais. E' quella della foto, accompagnata con hummus e tonno.
Avevo questo pacchetto di fioretto di mais, che utilizzavo per fare torte senza farina, con scarsi risultati talaltro, e ho voluto provare ad utilizzarla per fare una polenta. 
Acqua bollente salata, 35 minuti di cottura.
Intanto, a differenza del mais per polenta, questa fa subito i grumi e quindi bisogna stare attenti e continuare a mescolare bene finché non sono spariti tutti, poi, con il mio solito sistema, raggiunta la consistenza che mi piace, ho messo un po' d'acqua sulla superficie e ho messo il coperchio. 
Ogni tanto do una girata.
La sorpresa, mangiandola, è che non sa di polenta. Ha la consistenza, il colore e la la neutralità del purè di patate. Aggiungendo un po' di formaggio grattugiato, un fiocchetto di burro e la noce moscata, potrebbe benissimo passare per un purè. Per chi non può mangiare le patate, questo è un grosso input.
Certo il purè di patate è una altra cosa, ma, accompagnato dal sughetto di un arrosto, insieme a dei funghi trifolati o alla cacciatora, con uno stracotto o un brasato, o usato per fare un gateau, ha la docilità del purè e ne ha la delicatezza.
Ho provato a fare un gateau, dietetico, mettendo un pochino di formaggio grattugiato nel mio finto purè, e cospargendo di semi di sesamo, erbe aromatiche e granelli di sale, la superficie. Spedito in forno, dove già cuoceva una farinata di ceci (odio gli sprechi, quando utilizzo il forno, ci cucino almeno due cose) ho aspettato che diventasse dorato.
Il gateau si taglia a fette, si sposa bene con un po' di prosciutto oppure con salmone affumicato, sapori con personalità ai quali da un sostegno delicato.