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mercoledì 22 febbraio 2017

Avena e Lenticchie, la Zuppa, il Cous Cous, il Partner del Riso Basmati


Qualche tempo fa ho comprato l'avena per farne i germogli, ha molta resa e quindi avevo ancora il sacchettino semipieno. In compenso avevo un sacchetto quasi vuoto di lenticchie umbre, che da sole non sarebbero bastate per una porzione. Così, dopo aver spulciato la rete per vedere tempi di ammollo e tempi di cottura, ho iniziato mettendo in ammollo l'avena.
L'ammollo previsto è di 3 ore, io ne ho fatte due scarse perché non avevo tempo.
Ho affettato, carote e cipolla e le ho messe in pentola a pressione con alloro, chiodi di garofano, a rosolare in un cucchiaio di olio extra vergine di oliva. Ho affettato una verza piccolina e l'ho aggiunta con un po' di dado granulare iposodico sohn e una bottiglietta di succo di pomodoro.
Ho messo l'avena, scolata, e le lenticchie, sciacquate. Hanno lo stesso tempo di cottura: 20 minuti dal sibilo più 10 minuti a fuoco spento senza aprire ne sfiatare. 
Ho aggiunto l'acqua, circa due volte il volume delle lenticchie e avena, girato e chiuso il coperchio. 

Appena pronta l'ho gustata da sola, come zuppa, togliendo un po' di brodo e bevendolo a parte. La seconda sera ho preparato un cous cous di riso biologico (10 minuti in acqua bollente a fuoco bassissimo) e li ho serviti mischiandoli.
La terza volta invece era più densa perché l'ho fatta asciugare, ho preparato del riso basmati cotto per assorbimento con pezzetti di alga wakame, impiattato insieme, un giro di olio extra vergine di oliva e messo in tavola.

La consistenza del chicco di avena, sotto i denti, è deliziosamente vischiosa fuori e poi esplode rivelando un interno morbido e sodo al tempo stesso. Il sapore delicato e vagamente dolce, la fa sposare con ogni tipo di accompagnamento. Le tre varianti sono state tutte deliziose che non saprei quale scegliere.
Buon appetito!









martedì 30 agosto 2016

La Zuppa di Cipolle della Ballerina


E' mentre facevo i miei esercizi in acqua fredda, guardando il cielo nuvoloso e grigio, sentendo tutti i muscoli plasmarsi in sinergia con l'acqua, che mi è venuta voglia di zuppa di cipolle. 
La ricetta della zuppa di cipolle, quella vera, è abbastanza calorica, perché prevede la fase finale di gratinatura nel forno con la sua bella fettazza di pane casereccio cosparso di gruyére grattugiato. 
A me piace anche senza questa aggiunta, gustata in purezza, basta che sia densa e saporosa.
Per ottenere la consistenza densa, le cipolle vanno leggermente infarinate mentre rosolano all'inizio della ricetta. Nell'ottica di evitare la farina bianca di grano, oggi ho messo della farina di semi di lino.
Si è rivelato un errore... non ha dato la densità al brodo che volevo e mi sono detta che un cucchiaio di farina bianca, la prossima volta, posso anche metabolizzarlo...nell'interesse del gusto.



Ho pescato dal frigo tre belle cipolle bianche grandi, e con il mio infido coltello di ceramica ho iniziato a tagliarle per il lungo, a fette sottili. Con il coltello sto venendo a patti, lui non mi taglia più così spesso appena lo guardo e io lo tratto con reverenza, siamo d'accordo così.
Il taglio seguendo la verticalità della cipolla mi arriva da lontane letture di un libro di ricette Ayurverdiche, sembrerebbe che così la cipolla mantiene anche tutte le sue proprietà extrafisiche. 
Per me non cambia nulla, seguo l'Ayurveda. 
(Nell'insalata con la cicoria e il pomodoro, la cipolla la taglio ad anelli, perché vuoi mettere la croccantezza? tutta un'altra cosa... scusami Ayurveda eh).
Insomma taglio le mie belle tre cipolle Ayurvediche e le metto a rosolare con pochissimo olio extra vergine di oliva, tre foglie di alloro, tre chiodi di garofano, nella pentola a pressione. Aggiungo una cucchiaiata di farina di semi di lino (d'ora in poi farina di grano tenero 00) e con il cucchiaio di legno distribuisco bene, girando, di modo che le cipolle siano uniformemente cosparse di farina.
Nel bollitore ho messo a scaldarsi un litro di acqua. La metto, con un cucchiaio di brodo granulare iposodico Sohn. Un' ultima girata e chiudo. Dal sibilo calcolo 20 minuti scarsi a fuoco basso.
La casa si riempie di questo profumo di cipolle buonissimo, dolce e riscaldante.
Spengo e lascio sfiatare la pentola. Con il mestolo prelevo il brodo e un po' lo metto in una tazza, da bere così, io adoro il brodo, e un po' lo uso per far gonfiare il cous cous di riso che ho comprato l'altro giorno.
La zuppa diventa meno brodosa, la servo in un piatto con una spolverata di grana e una macinata di pepe nero.
Ah che bontà!
Le cipolle sono altamente diuretiche, la zuppa calda e saziante. Il giorno dopo mi sveglierò con fame e sentendomi più snella. Potere del taglio Ayurvedico delle cipolle?
Chi può dirlo...


lunedì 18 gennaio 2016

Tutto fa Brodo


Quando hai delle verdure un po' mosce, quando hai delle croste di formaggio Grana o di Parmigiano, quando devi cuocere i legumi, quando ti è rimasta una coscetta solitaria di pollo in freezer o un pezzetto di carne di manzo, una salsiccetta o un fondo di prosciutto, quando vuoi fare il risotto, quando fuori piove ed è un mondo freddo...

...io metto su il brodo.
Questa volta volevo provare i ceci precotti, (esperimento pessimo: sanno di farina di cartone) e li ho messi con pezzetto di crosta di Grana Padano, raschiata molto bene e lavata sotto acqua corrente, una cipolla di Tropea a fettine, qualche foglia di salvia, una manciata di funghi neri secchi, e tre chiodi di garofano, un filo di olio extra vergine di oliva, faccio rosolare poco, aggiungo un cucchiaio di brodo granulare iposodico Sohn, acqua fino alla tacca e chiudo il coperchio della pentola a pressione. Calcolo 10 minuti abbondanti dall'inizio del sibilo, poi li farò andare ancora 5/10 minuti senza coperchio, perché i ceci sono ancora duretti e perché non bisogna mai cuocere i funghi senza che abbiano possibilità di sfogo del loro vapore. 
I ceci, come ho detto più volte anche in altri post, mi hanno molto deluso. Se non si ha tempo di farli da secchi allora quelli nel vaso grande di vetro con il coperchio a quadretti bianchi e rossi sono una validissima alternativa. Grandi, cotti alla perfezione, talmente buoni da poterli mangiare così anche in purezza, dal vaso al piatto.

Ma torniamo al brodo. Stabilito che i ceci sono da buttare (e io detesto sprecare il cibo, cerco sempre di trovare il modo di utilizzare anche ciò che normalmente viene considerato scarto, tipo le parti verdi di alcune verdure, le foglie...) mi metto li con pazienza e separo i funghi dai ceci.
Il brodo l'ho già travasato e messo da parte.
Avere a disposizione un brodo è sempre comodo. Con questo, la sera dopo io ci ho fatto una zuppetta strepitosa in stile asiatico, quando avevo fame ma era già molto tardi di sera, a volte torno dal lavoro che sono le undici passate a volte dopo mezzanotte.
Le zuppe asiatiche sono veloci da preparare, la verdura non deve essere cotta ma solo scottata a contatto con il brodo bollente, noodles o spaghetti di soia o di riso cuociono in 4/5 minuti e la parte proteica è tagliata in piccoli pezzi, che messi nel brodo cuociono nello stesso tempo in cui questo arriva a diventare bollente.

Quando faccio il risotto, cerco sempre di non usare il dado o perlomeno solo il dado, aggiungere delle verdure fresche e degli aromi, la crosta di formaggio che dal brodo migra nel risotto e continua a rilasciare sapore, ammorbidendosi fino a diventare un pezzo ricercato per chi ama il formaggio, o da tagliare a cubetti e lasciare nel riso, o nella zuppa... cercare nel freezer un pezzetto di carne o di salsiccia da aggiungere al brodo, dona sapore e personalità, fa il risotto molto più buono e le zuppe, calde e gustose, ricche di sapore mai omologato.
Il brodo si può anche congelare. Ne vale la pena se si è fatto un brodo con parti pregiate per fare il bollito, oppure se si è fatto il brodo di pollo, gallina o cappone. Allora si parte già con una pentola bella capace, che contenga parecchi litri, e una volta ottenuto il brodo, quando è freddo, lo si travasa in bottiglie di vetro dall'imboccatura larga con il coperchio a vite (tipo quello del latte o di alcuni succhi di frutta) lasciando un bel quattro dita di spazio per l'espansione del brodo quando si trasforma in ghiaccio. 
Al momento di riutilizzarlo, si può tirare fuori la bottiglia il mattino e lasciarlo scongelare in frigo, oppure dal freezer, all'ultimo momento, mettere la bottiglia a bagnomaria in una pentola alta e stretta, tipo il pentolino per il latte, e sobbollendo piano si scongelerà. 
Alcuni brodi molto saporiti, magari con l'aggiunta del fondo di cottura di un arrosto, possono essere congelati in cubetti, usando le vaschette, e ci serviranno per dare un tocco di sapore, proprio come si fa con il dado unendo un cubetto o due alle pietanze.

E poi, il brodo è buono anche così, bevuto caldo e fumante dalla tazza. 
Scalda, riempie e cura.
Mi piace il brodo.

lunedì 29 dicembre 2014

Lenticchie di Rodi al Barbaresco e Salamella Mantovana



Dell'ultimo dell'anno a me piacciono solo le lenticchie. Non a caso, anni fa, sono stata insignita del titolo di "Reginetta delle Lenticchie", le faccio in moltissimi modi, e tutte le volte sono una meraviglia. Anche per me.
Stasera sono partita con l'intenzione di fare delle lenticchie utilizzando il verde del sedano e dei porri. Odio gli sprechi.
Tiro fuori la mia mannaia preferita, e fischiettando One of My Turns, tagliuzzo accuratamente prima le foglie e i gambi verdi e sottili di un ciuspo di sedano e poi la parte verde di tre porri, incisi verticalmente ed accuratamente lavati sotto l'acqua corrente per togliere ogni traccia di terra che, infida, si trova sempre.
Prendo tre carote, e dopo avere spazzolate sotto l'acqua, le taglio per il lungo e le riduco a dadini.
Metto le tre verdure in pentola a pressione con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e tre foglie di alloro, aggiungo le lenticchie di Rodi, sciacquate e scolate sommariamente.


Giro velocemente e aggiungo due salamelle mantovane, private del cordino, punzecchiate con la forchetta e aperte per il lungo.
Un bicchiere di Barbaresco, uno di acqua, un cucchiaio di brodo granulare iposodico sohn e chiudo la pentola a pressione. 
Mi verso mezzo bicchiere di Barbaresco e aspetto i 10 minuti di cottura dal sibilo.
Spengo e lascio sfiatare e una volta aperto il coperchio giro delicatamente le lenticchie. Il brodo rimasto è pochissimo, ottimo così, a me le lenticchie piacciono morbide e asciutte.
Prelevo un po' di lenticchie e una salamella, faccio una C di olio extra vergine a crudo nel mio piattino e le gusto con il Barbaresco che sa di castagne e funghi porcini secchi.
Che bontà!




domenica 30 marzo 2014

Colazione Piccante

Faccio colazione salata stamattina, ho preparato tè verde, che siccome non amo, ho modificato aggiungendogli  un po' di infuso di frutta, due gallette di riso e soia con marmellata di more e per chiudere la galletta con triplo concentrato di pomodoro, qualche granello di brodo iposodico granulare sohn, e peperoncino piccante. E' talmente buona che me ne faccio un'altra, Senza brodo granulare, il triplo concentrato è già molto saporito da solo.
Guardo le rose che mi hanno regalato, e sento il profumo di aria tiepida entrare dalla finestra.