Visualizzazione post con etichetta ceci. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ceci. Mostra tutti i post

mercoledì 30 settembre 2020

Frisella, un Pranzo Semplice


Alle volte non ho voglia di cucinare, forse perché non mi va di mangiare niente di complicato. In questi casi una bella insalata gustosa e una frisella, soddisfano del tutto. La frisella è comoda, perché la tieni in dispensa e non ti devi preoccupare perché è già secca di suo e resiste mesi. Quando la vuoi, puoi strofinarla con aglio per renderla più aggressiva oppure semplicemente condirla con un po' di pomodoro. L'importante è bagnarla molto fugacemente sotto il getto dell'acqua, o addirittura spruzzarla leggermente con la punta delle dita e poi aggiungere pomodoro a cubetti (o anche solo il triplo concentrato) origano o basilico fresco, peperoncino, un giro di olio extra vergine di oliva e se si vuole, via libera a tutto: olive, ricotta o feta o caprino o crescenza o grana a scaglie, acciughe, capperi...
In accompagnamento questa insalata di foglie di spinaci, qualche cecio e un po' di pomodoro. 
Ecco fatto, il pranzo è pronto. 



venerdì 15 dicembre 2017

Una Specie di Ribollita


Ho fatto spesa di verdure biologiche, e tra le varie cose ho acquistato anche del cavolo verza. 
Io adoro la verza, nonostante la puzza che sparge quando la si cuoce, ma ha un sapore buonissimo, carico di ricordi provenienti direttamente dal DNA. Avevo una base di brodo vegetale già pronto in frigorifero. L'ho messo a scaldare e ho aggiunto le foglie esterne del cavolo, volevo una consistenza un po' coriacea e duretta sotto i denti, poi ho aggiunto dei ceci, schiacciandone qualcuno per far addensare leggermente il brodo, qualche pezzo di pane rustico raffermo, l'ho aggiunto solo verso la fine, quando la verza ha raggiunto il grado di cottura giusto, così che il pane rimane un po' duro nel nucleo e si sfalda solo fuori. Una bella spolverata di grana, e una C di olio extra vergine di oliva a crudo.
So benissimo che questa non è la Ribollita, ma le diverse consistenze, il sapore pieno e la sensazione di sazietà mangiandone un bel piatto fumante, me l'ha ricordata.
E pensare che da piccoli, la zuppa era considerata una punizione...

mercoledì 29 marzo 2017

Pasta, Patate e Ceci di Corsa


Ho messo in ammollo i ceci il giorno prima, non avendo nessun progetto in mente se non di lessarli per averli disponibili in frigorifero. I ceci hanno bisogno di un ammollo lungo, di 48 ore, e poi in pentola a pressione cuociono in 40 minuti e a volte ci vuole ancora qualche minuto aggiuntivo. 
Finita la cottura ho prelevato gran parte dei ceci per metterli in un barattolo con un pochino del loro liquido di cottura, e oggi, che avevo voglia di qualcosa di caldo ma saporito, ho aggiunto ai ceci rimasti in pentola una patata tagliata a cubetti e una manciata di pasta corta. Ci vorrebbero i ditalini rigati o le mezze maniche, io avevo solo penne e ho messo quelle.
Ho chiuso il coperchio e dal sibilo ho calcolato 3 minuti. Sfiatato subito, e impiattato con una bella spolverata di rigano di sicilia. 
Una bontà.





domenica 26 febbraio 2017

Grano Saraceno Con Ceci e Verza Cappuccio: Come Un Cous Cous Invernale



Ecco, con i ceci e il grano saraceno cotti ieri, oggi ho potuto assemblare questo piatto unico vegetariano in pochissimi minuti.
Per prima cosa ho affettato un po' di verza cappuccio e qualche foglia di finocchio per farle rosolare in in padella con pochissimo olio extra vergine di oliva. Ho aggiunto una spruzzata di salsa worchestershire e qualche cucchiaiata di grano saraceno e di ceci precedentemente cotti.
Ho fatto saltare velocemente a fuoco allegro, tagliuzzatoci sopra delle foglie di prezzemolo e gustato con un bocciolo di radicchio verde e una pennellata di shiro miso. Yum che bontà!






mercoledì 11 gennaio 2017

Pollo alle Nocciole e Ceci


Chi non ha ancora provato la ricetta del pollo assuefacente di Laura (la ricetta qui) non può immaginare come questi bocconcini di pollo siano difficili da smettere di mangiare. L'unione, pollo con crosticina croccante, nocciole e mandorle (ma soprattutto le nocciole) a granella e a pezzetti grossi, piselli (se li avete) è assuefacente.
Oggi non avevo piselli in freezer, quindi ho utilizzato i ceci giganti. Avviso che con i ceci, che sono farinosi, non è così buona come con i piselli.
Ho affettato una cipolla sottilmente e l'ho messa a rosolare piano in una pentola antiaderente con un pochino di olio extra vergine di oliva. Intanto taglio a bocconcini di circa due centimetri per lato, li infarino con farina di riso e metto a rosolare insieme alla cipolla. Copro con il coperchio.
Aggiungo uno spruzzo di Nam Pla (la salsa di pesce che usano nel sud est asiatico) e un cucchiaio di salsa di soia. Quando è quasi cotto il pollo, circa dieci minuti, aggiungo i ceci, faccio saltare e poi la granella di nocciole e mandorle e qualche nocciola e mandorla pestata sommariamente con il pestacarne, dentro uno strofinaccio.
Alzo la fiammo, i semi oleosi rosolano e spengo. Yum.


martedì 6 dicembre 2016

Hummus di Ceci - La Crema Spalmabile Sana


Tempo fa, al Birrificio il Carrobiolo, avevo assaggiato dei crauti, all'interno del loro club sandwich, che mi erano piaciuti tantissimo, crudi, tagliati finissimi e conditi con una maionese resa fluidissima con tanto succo di limone. Mi ero ripromessa di farli, io adoro i crauti in insalata.
Così ieri sera, tiro fuori dal frigorifero questa bella palla verde chiarissimo, fatta di foglie aderenti e sottili, croccanti e nello stesso tempo carnose. Ne taglio via un pezzo e con la mandolina ne ottengo dei fili sottilissimi. Li condisco con un cucchiaio di maionese che ho lavorato con il succo di un limome fino a farla diventare quasi liquida.
Ne mangio una parte la sera stessa, in alcuni momenti il crauto ha un sapore che ricorda il cren o la wasabi, buonissimo. 
Oggi mi preparo un panino gustoso e salutare con un triangolo di mais, è un tipo di pane fatto con farina di mais e farina 00, i crauti, che nella notte sono diventati ancora meglio, due bocconcini di pollo, un goccio di salsa thailandese agrodolce piccante e l'hummus.
Ho preparato l'hummus di ceci l'altra sera. L'ho fatto senza condimenti, frullando i ceci lessati con un pochino della loro acqua di cottura e un cucchiaio di Tahina, succo di limone.
Normalmente i ceci per l'hummus vanno rosolati in padella con aglio e olio, frullato il tutto con prezzemolo e paprika. Così ovviamente acquistano più sapore, ma anche puro e semplice è una delizia. Sostituisce le creme spalmabili o il formaggio, donando una fonte di proteine e fibre. 
Ieri sera l'ho gustato con catalogna cruda che usavo come cucchiaino per prendere un po' di hummus.
Buonissimo!





sabato 15 ottobre 2016

Nuovi Germogli


L'esperimento germogli continua, questa volta ho messo a bagno per una notte e poi messo a germogliare ceci, fagioli mung (i famosi germogli di soia) fagioli neri, semi di broccolo, ravanello e trifoglio, semi di avena e di grano saraceno, semi di erba medica o alfa alfa. 
Li innaffio delicatemente con acqua corrente fredda, al mattino e alla sera.
Alcuni spuntano prima, altri ci mettono di più. Tutti sono ricchissimi di elementi essenziali concentrati, vitamine e sali minerali, fito nutrienti, acidi grassi, proteine. Una bomba innescata per far sbocciare e crescere una pianta.
Si consumano perlopiù crudi, ognuno ha il suo sapore peculiare, conditi leggermente in insalate o sopra primi piatti o come contorno. Possono reggere una breve, brevissima, cottura a vapore, soprattutto i legumi che hanno il germoglio più carnoso. 
Rappresentano un apporto vitale ad ogni tipo di dieta e alimentazione. Scegliete semi biologici, per ovvi motivi.
Nei prossimi giorni ho intenzione di documentare le fasi di sviluppo, fino alla fine, quando saranno pronti e potranno essere conservati in un vaso di vetro, sciacquati e scolati benissimo due volte al giorno, tenendoli in frigorifero per una settimana.






venerdì 14 ottobre 2016

Pollo e Zucca al Curry con Riso Golden Milk e Germogli


L'altro giorno la rice cooker ha preparato per me del riso thaibonnet, che ho condito semplicemente con due cucchiai di miscela per il Golden Milk, stemperati in due cucchiai di yogurt.
Il procedimento per preparare la miscela per il Golden Milk si trova qui. 
Ne era avanzato un pochino, così l'ho riscaldato mentre preparavo il piatto principale.
Ho affettato una cipolla e tagliato a cubetti un poì di zucca e le ho messe a rosolare in un tegame antiaderente con un pochino di curry, ho aggiunto del pollo tagliato a pezzetti e messo a marinare in latte di cocco e curry. Lascio cuocere coperto a fuoco medio per circa 15/20 minuti.
Nel piatto dispongo cicoria tagliata finissima, germogli di lenticchie conditi con olio extra vergine di oliva e aceto di mele dell'infusione dei peperoni, che dispongo di lato.
Mi preparo del succo di pomodoro condito, un Virgin Mary, mettendo qualche goccia di Tabasco e di Salsa Worchestershire, il succo di 1/2 limone sul fondo del bicchiere, succo di pomodoro, allungo con acqua, e sulla superficie del succo metto del sale alle erbe. Guarnisco con gambi di sedano.
Spremo il succo dell'altra metà del limone nel pollo e zucca, impiatto e mi preparo a gustare.
Il piccante arriva a sorpresa dal succo di pomodoro, il pollo invece è morbido, gustoso, delicato.
Uso il riso per intingerne il sughetto.
Ogni tanto pesco la cicoria con i germogli e i peperoni, rinfrescano e puliscono la bocca con il loro sapore vitale, acidulo amarognolo.
E' una buona cena, adatta a soddisfare la voglia di esoticità, senza troppo impegno.




giovedì 1 settembre 2016

L'Ulivo e il Melograno


Ogni volta che vado al lavoro passo per una scorciatoia, una stradina minuscola che inizia con alberi di ulivo e di melograno. In questo periodo il melograno è già carico di frutti, come palle di un albero di natale se ne stanno li appese, tutte orgogliose della loro sfericità. La strada fa una curva, campi di granoturco altissimo la delimitano, un muro frusciante di verde intenso che sembra volerti entrare in macchina, dopo la curva, sulla sinistra, c'è una piccola recinzione, all'interno galline razzolano sull'erba girando intorno a un gallo nero lucido come liquirizia, una asinella con la frangia lunga che si chiama Gelsomina, a volte è li così vicino al recinto che mi fermo a parlarle "come sei bellaaaa, sei tu che mi svegli di notte alle 4 ragliando eh?" e poi c'è la mia preferita, una capretta nana, bianca e nera, tondetta e silenziosa, smette di brucare e mi guarda con due occhi neri e profondi. Mi fissa e mi manda dei messaggi telepatici, ma non so ancora la lingua e quindi non li capisco. Però rallento sempre e la saluto.

Oggi provo il cous cous di riso biologico, l'ho fatto gonfiare con il brodo della zuppa di cipolle dell'altra sera, è diventato molto denso, per scaldarlo e ammorbidirlo aggiungo un po' di acqua bollente e una presa di sale alle erbe Rapunzel, lo lavoro un attimo e gli aggiungo ceci giganti, due tipi di olive nere, due pomodorini tagliati a pezzetti, semi di canapa sativa decorticati, quartirolo a cubetti e tonno sott'olio sgocciolato. 
Lo servo con della cicoria aside tagliata fine e condita con aceto balsamico di mele.
Non è male, anche se forse ho aggiunto troppa acqua ed ha assunto una consistenza un po' molle, poco sgranata. Di solito il cous cous non lo faccio, perché quello di grano ha un sapore di cartone pressato che non mi piace. Questo non ha retrogusti strani, ha un sapore neutro che smorza gli altri sapori. 
Ne metto un poco anche in una ciotolina a chiusura ermetica, sarà la cena di stasera al lavoro.
Il cous cous riempie e concilia il sonno, la digestione è veloce ma con qualche sbadiglio.
Vado al lavoro, passo dalla capretta e ci guardiamo, chissà come si chiama...







sabato 23 gennaio 2016

Riso e Latte alla Mozzarella, Catalogna e Insalata d'Autunno


Avevo ancora un po' di riso e latte di ieri, ma volevo accompagnarlo con qualcosa di fresco e qualcosa di amaro... così ho preso della catalogna e ho prelevato le foglie esterne, il cuore preferisco mangiarlo crudo, le ho lavate bene sotto acqua corrente e tagliate a tocchetti le ho messe in padella con uno spicchio di aglio vestito e schiacciato e tre pomodorini secchi tagliuzzati con le forbici, alzato il fuoco, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e li ho fatti rosolare.
Nell'insalatiera di legno ho preparato una insalata con un pomodoro e dei ceci bolliti, quelli del vaso di vetro, sono assuefacenti ogni tanto ne mangio una cucchiaiata così, direttamente dal frigo, ho condito l'insalata con pochissimo olio extra vergine di oliva e una spruzzata di aceto balsamo di mele.
Nel frattempo avevo messo a scaldare in acqua calda una mozzarella fiordilatte, e in un padellino a fuoco basso il riso e latte. Quando il riso è diventato bello caldo, ho tagliato la mozzarella a fette e l'ho messa nel piatto, prendendone due fette da mettere a sciogliere nel riso. Appoggiate sopra, non voglio che si sciolgano completamente.
Impiatto con il coppapasta (adoro questo aggeggio!) spolvero di pepe nero macinato fresco il mio tortino di riso e mi gusto le associazioni dei vari sapori. Ogni cibo sprigiona un sapore differente se accostato ad uno o l'altro cibo. Come in un cerchio, i sapori si inseguono, si incontrano si lasciano e si rincorrono di nuovo. Il riso ha dei punti in cui la mozzarella non è ancora completamente sciolta, cedevole sotto i denti sa di latte caldo morbido. Rispetto a quella fredda ha sviluppato un sapore tutto suo, parente ma diverso. La catalogna è soda e croccante, sprigiona il suo succo amaro che insieme alla dolcezza del pomodorino secco, che è salatigno, si sposa perfettamente, una pennellata di sapore acceso. Abbino il riso a tutte le altre combinazioni. Con l'insalata si unisce per la morbidezza farinosa dei ceci, buonissimi e con la fresca succosità dei pomodori maturi.
Mi piace mangiare così.
Buon appetito a tutti!











domenica 10 gennaio 2016

Farinata di Ceci Light alla Salvia e Pepe Nero




La farinata di ceci è un piatto tipico ligure e toscano. Nelle ricette che ogni tanto trovavo sulla rete, c'erano come denominatori comuni tanto olio e tante ore di preparazione. Due cose per me non sostenibili. Sono impaziente e sono a dieta. Poi, l'altro giorno, mi imbatto in una farinata pronta in due ore e con il minimo di olio indispensabile per farla risultare buona quanto quella vera.
La preparazione è davvero molto semplice, per una data quantità di farina di ceci, bisogna aggiungere il triplo di acqua, lavorando con la frusta per non fare grumi. Io ho messo 250 grammi di farina di ceci e circa 700 ml di acqua. Si ottiene così una pastella molto molto fluida, al limite del liquido. Si lascia riposare per un' ora. Volendo si può schiumare ogni tanto.
Passata l'ora, e acceso il forno per portarlo a 220/250 gradi, si unisce una bella presa di sale fine, tanto pepe macinato fresco, e quattro cucchiai di olio extra vergine di oliva. Si mescola ancora con la frusta. 
Preparo una teglia antiaderente, bassa e larga, io ho usato quella per la paella, ungendola bene con 3 cucchiai di olio di mais o di oliva (in totale quindi saranno un cucchiaio di olio per ogni ml di acqua, da ripartire quasi a metà favorendo l'impasto) verso la pastella nel centro della teglia, si distribuisce da sola allargandosi, e una volta versata tutta, con un cucchiaio di legno "rompo" i bordi verso il centro, per far andare un po' dell'olio della teglia all'interno della pastella, creando delle lenti di olio. Cospargo la superficie con ancora una bella presa di sale fine, pepe nero macinato al momento e foglie di salvia spezzate con le dita. In alternativa, si può usare rosmarino o altre erbe aromatiche.
Con attenzione, sposto la teglia sulla grata del forno, già caldo a 250 gradi, ventilato, posizionata a metà altezza.
Abbasso a 220 gradi, e calcolo 20/35 minuti di cottura. A circa metà del tempo, giro la teglia, di modo che cuocia uniformemente.
Il profumo che sprigiona è fantastico. La farinata è pronta, è venuta più alta delle farinate classiche, ma a me piace così. Appena è un po' tiepida, la taglio a strisce e poi a rombi, sarà la merenda di oggi per alcune amiche.
Come è venuta? Per essere la prima volta, bene. Calda, appena fatta, è buonissima. Poi tende a seccarsi e a diminuire di spessore, riscaldandola qualche minuto in forno, o meglio ancora sulla piastra, riprende croccantezza e si accompagna a salumi e formaggi magnificamente.
Mangiata così è gustosa, e può essere una alternativa al pane per accompagnare una insalata o una zuppa di legumi, quando è più secca.
Buona!