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mercoledì 13 novembre 2024

Le Cinque Salse Madri da Cui Discendono Tutte le Salse Francesi, le Loro Derivazioni e Altre Salse Italiane Classiche


In questo labirintico percorso tra le preparazioni di base delle salse cerco di fare chiarezza nell'ampio panorama delle salse francesi e italiane classiche. Queste due cucine sorelle o forse cugine, sono le uniche due che si distinguono al mondo per complessità e ricchezza.

Premesso che per dare vita alle 5 Salse Madri da cui discendono tutte le salse francesi si deve partire dall'unione di un Roux (che può essere bianco, biondo o bruno a seconda del grado di cottura) composto da un grasso e da un legante come per esempio burro e farina, con un Fondo bianco o un Fondo bruno, dei particolari tipi di riduzione che si ottengono partendo da un soffritto classico di sedano, carota e cipolla con aggiunta di carni bianche o di pesce per il Fondo bianco e mediante l'arrostitura di ossa e carcasse di carni rosse per il Fondo bruno, ridotti e filtrati, unendo di volta in volta diversi ingredienti si ottengono tutte le salse.

Come ogni storia labirintica che si rispetti si parte da una eccezione. La Besciamella, che è la base della madre delle salse calde, che con il tempo ha abbandonato il Fondo bianco di vitello per essere più leggera e ha mantenuto come base di partenza solo il Roux bianco.

Besciamella (roux bianco di farina e burro, latte, sale e noce moscata) viene chiamata anche salsa bianca

dalla Besciamella derivano: Salsa Mornay (salsa bianca gustosa rinforzata con panna e groviera), salsa Soubise (con cipolle a dadini), salsa al formaggio cheddar (con cheddar, salsa Worcestershire e semi di senape).

Vellutata (fondo bianco a base di brodo di carni bianche o pesce) (il brodo con anche le ossa o fumetto di pesce, da il nome alla vellutata: di pollo o di pesce con aggiunta di verdure) 

dalla Vellutata derivano: Salsa Normandy (con sidro, panna e succo di limone), salsa Bercy (con porri, prezzemolo e vino bianco), salsa Poulette (con funghi e prezzemolo), salsa vin blanc (salsa al vino bianco, con brodo di pesce, tuorli d'uovo e burro), salsa veneziana (dragoncello, scalogno, cerfoglio).

Salsa di pomodoro (salsa di pomodoro aggiunto ad un soffritto di cipolla, sedano e basilico finché si riduce) a volte addensata con roux e timo, alloro, carne salata di maiale, classica salsa della cucina italiana e del sud della Francia.

dalla Salsa di Pomodoro derivano: Salsa creola (cipolle saltate, peperoni verdi e aglio e condita con pepe di Cayenna), salsa provenzale (cipolle saltate, aglio, capperi, olive e erbe di Provenza).


Spagnola (fondo bruno, soffritto di cotenna, cipolla, carota e sedano, ossa dorate sfumate con vino bianco, acqua, pepe e chiodi di garofano e si restringe sobbollendo per 5 ore, filtrando il grasso e unendolo poco alla volta ad un roux di farina e strutto. Ad un nuovo soffritto di carote sedano e cipolla ed erbe aromatiche, si unisce la salsa di pomodoro e facendo cuocere per un'altra ora) serve anche come base per sughi alla cacciatora o alla diavola. detta anche salsa bruna o salsa marrone

dalla laboriosa salsa Spagnola derivano: Salsa di Madeira o Porto, salsa di funghi marroni, salsa Chasseur (con funghi, scalogno e erbe fini), salsa bordolese (con vino rosso, scalogno e midollo di manzo in camicia).

Olandese (tuorlo emulsionato con olio o burro fuso, sale, succo di limone, e a volte pepe bianco o pepe di cayenna in polvere) lavorare a bagnomaria a temperatura corporea, servire tiepida. Fondamentale per le uova Benedict  (uova in camicia poste su prosciutto e muffin inglesi detti scones, cosparse di salsa) e con gli asparagi al vapore in salsa Hollandaise 

dalla salsa Olandese derivano: Salsa Mousseline (con panna montata), salsa bavarese (con panna, rafano e timo) e salsa bernese (con scalogni, aceto, dragoncello, pepe di Cayenna). La salsa Bernese può essere prodotta sostituendo l'agente acidificante (riduzione di aceto o succo di limone) in una preparazione con una riduzione forzata di aceto, scalogno, cerfoglio fresco, dragoncello fresco e (a piacere) grani di pepe schiacciati.

A queste 5 salse madri si aggiungono il Beurre Blanc e la Mayonnaise.

La Salsa Beurre Blanc è una ricetta francese che arriva da Nantes, sul fiume Loira. È una salsa densa, molto cremosa, dal colore biancastro e in cui l’ingrediente principale, come si intuisce dal nome, è il burro, che viene gradualmente sciolto in grande quantità. Il sapore della salsa è dato sopratutto dall’uso dello scalogno e dell’aceto, che vengono cotti insieme. Alla Beurre Blanc si può aggiungere poi del vino bianco e del pepe macinato. La salsa Beurre Blanc è ideale per accompagnare del pesce bollito, specialmente il luccio, chiamato anche “brochet au beurre blanc”. La salsa Beurre Blanc viene servita tiepida, versata sul pesce oppure servita accanto. Esistono altri tipi di salse francesi a base di burro, come la Beurre Noir, la Beurre Noisette e la Beurre au Citron. La realizzazione non è difficile, ma bisogna seguire alcune regole ben precise per ottenere un’ottima salsa. 

Se si sostituisce vino bianco e aceto bianco con vino rosso e aceto rosso (a questo punto si apre la variazione al lampone o al melograno) si ha una Salsa Beurre Rouge.

La Salsa Beurre Noisette o nocciola è fatto di un unico ingrediente, il burro, che aggiunto un poco alla volta in una padella calda, viene lavorato con un frustino trasformando la schiuma in una salsa nocciola. Con aglio e salvia è una variante italiana per condire ravioli, gnocchi e i pizzoccheri.

La Salsa Beurre Noir si ottiene continuando la cottura della salsa Beurre Noisette finché il burro scurisce di più e sfumando alla fine con qualche goccia di vino rosso o aceto rosso o balsamico e a volte con aggiunta di capperi e prezzemolo o timo. A volte si aggiunge aglio o peperoncini freschi tagliati sottili. 

Le Salsa Beurre Monté si ottiene aggiungendo qualche goccia di acqua a burro a pezzetti e lavorando con la frusta su una fonte di calore moderato, fino ad ottenere un crema solida.

Il Burro a Pomata è burro tenuto a temperatura ambiente e lavorato energicamente con una spatola finché raggiunge la consistenza di una pomata cremosa appunto, si usa per massaggiare carni unito a pangrattato o con un trito di erbe fini, prima della cottura. 

La Salsa Mayonnaise (uovo, a volte solo i tuorli, succo di limone, sale, olio di oliva) lavorata a freddo finché monta e diventa solida. Le varianti possono essere anche con aceto, olio di semi. Aggiunte di senape, yogurt, curry, paprika, erbe e spezie, al basilico, la fantasia è l'unico limite. Con sedanorapa al posto dell'uovo, o con l'avocado, o il latte di soia o mandorla (non dolcificati) si ottiene una Mayonnaise adatta ai vegani o agli intolleranti alle uova.

dalla Salsa Mayonnaise derivano: Salsa Aioli con a volte tuorlo sodo, aglio pestato a mortaio, Remoulade con senape dolce, pasta di acciughe, cetriolini, capperi e prezzemolo tritati, Tartara fatta con tuorlo sodo invece che crudo, aceto, senape, e trito finale di cetriolini sott'aceto, capperi, prezzemolo o erba cipollina, Tonnata con gli ingredienti della tartara e in più tonno sott'olio e acciughe, Andalusa con un cucchiaio di salsa di pomodoro e peperoni abbrustoliti, spellati e ridotti in purea, Cocktail al cognac, con ketchup, salsa Worcestershire, senape e cognac, panna o Cocktail al whiskey, con ketchup, salsa Worcestershire, succo di arancia, whiskey, panna, in entrambe qualche goccia di Tabasco facoltativo, Salsa Rosa con salsa di pomodoro o ketchup, senape, salsa Worcestershire, cognac, yogurt o panna, Salsa Aurora con salsa di pomodoro, cognac e panna, Chantilly con aggiunta di panna montata (non zuccherata), Salsa Verde con prezzemolo, cerfoglio, dragoncello, spinaci (lessati), scalogno tritati e fumetto di pesce o acciuga, Chaud-Froid con fumetto di pesce, Russa con dragoncello e rafano, Svedese con rafano e mele cotte nel vino bianco, Maltese con succo di arancia sanguinella, e buccia tagliata a filetti e sbollentata 30 secondi, Vinot con albumi montati a neve, limone e concentrato di pomodoro, Indiana con erba cipollina, succo di limone e curry, 

Tipiche della cucina italiana sono poi le salse classiche, i vari pesti tra cui il principale il Pesto Ligure, la Bagna Cauda e le altre salse Piemontesi, citerò per rappresentanza italiana in questo post tutto francese due salse verdissime, rimandando ad un altra volta la dissertazione sulle innumerevoli varianti delle salse italiane che sono meno schematizzate di quelle francesi.

La Salsa Verde classica è con patata lessa, aglio, prezzemolo, tuorli d'uovo sodi, acciughe, cetriolini sott'aceto, a volte invece della patata, mollica di pane imbevuto nell'aceto e poi strizzato.

Salsa Verde per carciofi o abbacchio alla romana, mollica imbevuta nell'aceto, aglio, rosmarino, prezzemolo, scorza di limone, acciughe salate, pestate in un mortaio. Al posto del rosmarino o del prezzemolo si può mettere menta dolce. Questa salsa è da aggiungere solamente a fine cottura per non cuocere le erbe di cui è composta trasformandole in un sapore amaro.

Gremolada si trita prezzemolo, aglio e buccia di limone, acciuga a piacimento, da aggiungere agli ossibuchi con risotto alla milanese. 


E poi c'è lei, la mia salsa preferita la Salsa Rouille, tipica della zona di confine tra la Francia e la Spagna che si affacciano sul Mar Mediterraneo, è simile ad una Mayonnaise in cui manca la parte acida e nella quale abbonda aglio pestato fino a ridurlo in crema insieme ad un pezzetto di peperoncino piccante, zafferano, pane casereccio ammollato in brodo di pesce e strizzato, sale e pepe, un tuorlo d'uovo e olio di oliva. Si gusta solitamente spalmata sui crostini che accompagnano la Bouilleabaisse, con tutto ciò che prevede pesce e crostacei, zuppe di pesce ma è buonissima anche sulle patate lesse o per intingerci le patatine fritte. Io l'ho assaggiata per la prima volta in Spagna nel ristorante Reina Sibilla a Fortià e mi è rimasta nel cuore.

giovedì 2 agosto 2018

Il Toast Verace

Io adoro i toast. Classico con le fette di pane a cassetta, il prosciutto cotto e la sottiletta. E' una merenda o un pranzo perfetto. Ma anche una cena, con il tè e due toast. 
Fatto con il pane vero, tipo ciabattina o con altamura affettato sottile, diventa super gustoso. 
Con la crescenza o con la fontina, con il cotto oppure senza, con due fette di pomodoro cosparse leggermente di sale e origano, con ciò che si ha in casa... l'importante è che il pane sia ben tostato.
Io metto le fetta di altamura sulla piastra  e poi le giro e costruisco il toast con l'interno già tostato.
Ahh che bontà!


domenica 7 gennaio 2018

Nuove Soluzioni per Vecchi Problemi




Il problema della pausa pranzo al lavoro è annoso e ricco di tranelli. Il panino super rapido o il piatto di pasta potrebbero sembrare delle alternative normali, soprattutto in inverno, quando abbiamo bisogno di calorie/calore. Ma c'è un ma. C'è sempre...
Non so se succede a tutti, ma dopo che mangio il fantastico carboidrato, mi assale un torpore e le mie capacità di concentrazione rallentano. Sento il bisogno di dormire, e se sei al lavoro questo non va bene.
Sperimentando ho notato che l'unica cosa che non mi crea questo abbiocco postprandiale, sono le verdure, possibilmente crude, e le proteine, in modica quantità con cotture leggere e senza intingoli, o meglio crude, potendo.
Così mi sto impegando nella formazione in batteria di schiscette fresche e seduttive. Quella di oggi è semplicissima: insalata radicchio e pomodori da condire con una emulsione di olio extra vergine di oliva e aceto di mele. La metto in un contenitore a parte, per non cuocere le foglie di insalata. Agito per emulsionare e verso. E gusto.
Chi ha detto che la semplicità non è affascinante, non sa cosa si perde. Questo tipo di insalata, un radicchio che assomiglia a boccioli di rosa, ha un sapore delicatamente amarognolo e una consistenza carnosa e piena. Il pomodoro fresco e acidulo, granuloso dove c'è la polpa e liquido con i semi che scivolano accarezzando la lingua è il giusto contrappunto.
Buon appetito!

mercoledì 22 novembre 2017

Insalata Orientale con Salsa alla Senape e Uovo


L'altro giorno sono andata a fare la spesa di verdure e frutta dalla Teresa delle Fragole. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo sulle insalate e sulle verdure, la frutta e la verdura biologica ha un gusto più acceso e dura di più, ma la differenza soprattutto si sente con le insalate. Ho comprato rucola, tarassaco (che adoro) erbette così tenere da mangiarle anche crude e la mizuna. La mizuna esiste sia rossa che verde, ha un sapore particolare e dona un tocco orientale alle insalate, di fatto è una insalata che proviene dal Giappone, viene chiamata anche senape giapponese ed è parente stretta della rucola, della quale però non condivide il sapore amaro pungente molto forte, ma piuttosto una aromaticità carnosa e leggermente piccante. Io l'ho presa rossa, così da accompagnarsi al rosso dei gambi delle erbette.
Ho tirato fuori dal frigorifero il pomodoro qualche oretta prima, di modo che non sia freddo e si possa gustare appieno il suo sapore di sole. Sono gli ultimi pomodori, arrivati fino a novembre per grazia del clima mite che c'è stato fino ad ora.
Pulisco e spezzetto con le mani le varie erbe tranne il tarassaco, o cicoria matta, che taglio a coltello fine fine. Uso il coltello di ceramica, per non ossidare da subito le verdure.
Nel frattempo un ovetto sta sobbollendo a fuoco lento. Taglio il pomodoro a metà e poi in quarti e ne ricavo dei dadini della dimensione comoda per un boccone. Cospargo il pomodoro con sale nero e in una ciotola sbatto un cucchiaino di senape con olio extra vergine di oliva e aceto di mele. Sbatto forte finché non diventa una emulsione.
L'uovo è pronto, lo voglio a metà strada tra sodo e alla coque. Lo immergo in acqua fredda e rompo il guscio di modo che si creino delle crepe su tutta la superficie, così che l'acqua fredda penetri sotto il guscio e sia più facile sgusciarlo senza rompere il bianco.
Taglio l'uovo a metà e lo insedio nel nido di verdure, verso la mia salsina alla senape e mi ricordo che devo togliere l'uovo per poter condire l'insalata. Alla fine, dopo l'operazione metti e togli, mi gusto in pace questa insalata buonissima con una fetta di pane di Altamura. 
Ahhh che bontà!













giovedì 13 ottobre 2016

Fusilli Giganti Trafilati al Bronzo con Sugo di Pomodorini e Cipolla


L'altra sera ero ad un compleanno, e ho visto passare un piatto di fusilli giganti, conditi con 'nduja e pomodoro, e ho capito che avevo sbagliato ad ordinare... così, facendo la spesa, ho comprato questi fusilli giganti trafilati al bronzo. Una Volta a casa ho preparato un sughetto di pomodoro fresco tagliato a concassé, cipolla e peperoncino secco sbriciolato, fatti rosolare in padella a fuoco bassissimo con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Una cucchiaiata di acqua di cottura della pasta, due centimetri di doppio concentrato di pomodoro, e una volta scolata la pasta, la faccio saltare brevemente in padella per distribuire bene il sugo sui fusilloni. Una spolverata di grana ed è pronto. Buonissimo!


venerdì 7 ottobre 2016

Pausa Pranzo



Ieri mattina sono andata in questa panetteria che produce il pane con farina integrale bianca, è una speciale lavorazione che mantiene tutte le qualità organolettiche della vera farina integrale ma che dona un pane fragrante e lievitato perfettamente. Utilizzano lievito madre e tra le varie proposte c'è anche un pane a cassetta composto da cereali in chicchi e solo il 4% di farina, integrale, che lo rende adatto a chi sta seguendo una dieta.
Ho preso una ciabattina molto croccante e l'ho farcita con un velo di maionese, pomodoro condito con origano di Sicilia, cavolo cappuccio tagliato sottile, e un paio di fette di Edamer.
Per la pausa pranzo è una alternativa gustosa e veloce.
Ottimo!
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martedì 6 gennaio 2015

Il Pranzo della Rinascita



Mi è capitato di guardare recentemente Masterchef, Io lo guardavo nel 2005 su BBC Prime, E non riuscivo a far appassionare nessuno a questo programma che invece mi prendeva moltissimo. Ora, con le varie versioni italiane e del resto del mondo, tutti lo conoscono. Comunque, guardavo Masterchef junior e la cosa che mi ha colpito maggiormente sono gli impiattamenti. Bambini di 9/12 anni che hanno una capacità visuale di pensare il piatto anche sotto il punto di vista della presentazione. 
Nella cucina di casa a volte la presentazione non viene presa in considerazione, eppure noi mangiamo anche con gli occhi. Io adoro vedere gli ingredienti freschi, le goccioline di acqua o di olio che luccicano.


Oggi ho preparato qualcosa di fresco, dopo tante paste e primi piatti, ho bisogno di depurare l'organismo intossicato dal glutine. Riso Thaibonnet condito solo con olio e limone, un pezzettino di feta con origano, un uovo sodo e verdure crude.
In attesa della primavera e dell'estate, cerco di rinascere.



giovedì 27 marzo 2014

L'ultima Pasta e l'Insalata Matta



L'ultima pasta prima di rimettermi a regime. Ultimamente sto avendo grossi problemi di intolleranza ad alcuni alimenti. Dolori articolari, stanchezza. malditesta, rush...insomma tutti segnali che devo depurarmi. Oggi però è partita male, o meglio è finita. Sento il bisogno di un cibo che conforti e che riempia, poi, da domani, vita nuova.
Le reginette sono una delle mie paste preferite. Hanno i vantaggi della pasta lunga e di quella corta insieme. La consistenza spessa e carnosa è una delizia sotto i denti, il vezzoso bordo a ruches cattura il sugo e lo sprigiona in bocca, accarezzando il palato, l'arrotolarle intorno alla forchetta è un gesto che ci accompagna dall'infanzia e che gratifica, fa casa.
Ho affettato quattro spiccchi di aglio, sottili sottili, e li ho messi in un padellino con un filino di olio extra vergine di oliva. Scelgo il fuoco più piccolo e lo lascio al minimo, non voglio che l'olio bruci, voglio l'aglio croccantino.
Ultimamente ho una propensione per l'aglio, tanto, che mi fa chiedere se è segnale di qualcosa...dovrò indagare più a fondo.
Quando l'aglio è diventato come voglio io, aggiungo una presa di chili piccante e lo faccio rapidamente tostare, aggiungo un po' di triplo concentrato di pomodoro e lo stempero con poca acqua di cottura della pasta. Spezzo qualche peperoncino piccante nel sugo e ci metto un po' di foglie di basilico. Scolo le reginette, le faccio saltare in padella e poi verso il tutto in una ciotola che ho tenuto li vicino ai fornelli per farla diventare calda. Un'ultima foglia di basilico, un po' di grana e mi gusto la mia pasta.
Il domani arriva subito la sera stessa.
Mentre sorrido all'idea di come ero triste stamattina e invece di che ottimo umore sono stasera, affetto la cicoria biologica, altrimenti detto tarassaco o dente di leone o insalata matta, e lo metto in una ciotola, ci sono anche i boccioli dei fiori, aggiungo un pomodoro cuore di bue a cubetti, cipolla bianca affettata e infusa in aceto balsamico qualche minuto, olive nere greche condite e un pezzo di quartirolo stagionato. 
Una macinata di pepe nero, un filo di olio extra vergine di oliva e servo per due.
La lezione di danza mi ha caricato, gli occhi mi brillano, dono baci di cipolla, la vita è bella.