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giovedì 28 gennaio 2021

Il Pane Buono


Non c'è come mangiare il pane buono, fatto come facevano i panettieri una volta, per capire che tutta la storia del pane che gonfia e che fa male sono fregnacce. Il pane fatto con farine eccellenti, poco lievito, lievitato per il giusto tempo, cotto nel forno del panettiere, ha un gusto e un profumo imbattibile, il suo sapore è paradisiaco e non crea disturbi, effetti rebound, picchi glicemici, fame chimica, gonfiori, allergie, o intolleranze strane. In questo periodo di pandemia cerco di andare poco spesso a fare la spesa, e ho iniziato a preferire i piccoli negozi rispetto al supermercato. Ora acquistare il pane del panettiere è diventata una certezza, prendo di preferenza pezzature diverse e grandi, che taglio a fette e metto in freezer. Così scongelo le fette che mi servono ed è come appena fatto. Scelgo pani con  lievitazioni lunghe, che hanno bisogno di poco lievito, di preferenza lievito madre, e farine antiche. 
Quando c'è il Respectus Panis (conosciuto anche come No Knead Bread), è un pane fatto con un metodo che prevede poco impastamento ma lunga fermentazione/lievitazione, fatto con un mix di farine nobili, quando c'è lo acquisto sempre perché mi piace molto, poiché molto profumato e gustoso. Il pane così è soddisfacente e ne basta poco per sentire di aver mangiato bene sia dal punto di vista gustativo che salutistico.  
Paolo Sala Bakery si trova a Viganò (Lc) e offre oltre al pane fatto tutti i giorni nel forno a vista del negozio, pizze e focacce, una produzione di crackers, grissini e gallette, piccola gastronomia, mini market, e la parte di bar pasticceria, con servizio al tavolo anche per aperitivi e pranzi di lavoro. 




domenica 5 aprile 2020

La Mattina della Creazione - Parte Seconda: la Pasta Madre

Giovedì mi hanno regalato un pochino di pasta madre, sono andata a ritirare la spesa al Molino Cazzaniga, uno degli ultimi mulini a pietra in Italia ancora perfettamente funzionante. Li si possono acquistare farine di tutti i generi, riso, pasta, biscotti, conserve e miele. Il mugnaio mi ha aiutato a mettere la spesa in macchina e oltre ad aver pranzato con delle tagliatelle di farina di castagne sopraffine, mi sono messa a fare il lievito naturale, partendo dal pezzetto di pasta madre che mi è stato donato.
Mentre la pasta madre ha una consistenza solida e richiede di una manutenzione un pochino più complicata, il lievito naturale o li.co.li (lievito madre in coltura liquida) richiede meno rinfreschi e più dilazionati nel tempo. Una volta maturo (dopo circa una decina, quindicina di giorni a fermentare a temperatura ambiente) si può tenere in frigorifero e rinfrescare da una volta alla settimana fino a 20 giorni, se non si utilizza per panificare.
Ci sono siti con spiegazioni per creare la pasta madre (che avevo già provato a fare anni fa, seguendo la ricetta presa dal libro "Il Cucchiaio Verde") e ne ho trovato uno molto interessante dove dalla pasta madre si passa al lievito madre liquido o li.co.li questo è il migliore e più semplice che ho trovato: https://blog.giallozafferano.it/crisemaxincucina/licoli-lievito-madre-coltura-liquida/

L'avventura ha inizio!