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mercoledì 25 novembre 2020

La Zuppa di Cipolle




La zuppa di cipolle è una cosa buonissima che bisognerebbe fare più spesso. A me piace anche senza l'ultimo passaggio, con la fetta di pane e il gruyère a gratinare in forno, che la rende golosa ma più calorica. La ricetta è molto semplice, richiede una cottura di 35 minuti più il passaggio in forno se si vuole fare completa, quindi va premeditata almeno un'oretta prima della cena. 
La storia della zuppa di cipolle è carina, ed è legata ai mercati rionali ortofrutticoli parigini, dove in inverno era lo street comfort food per eccellenza, venduta per strada, veniva messa a cucinare fin dal mattino presto, sobbolliva quieta e accompagnata da un pezzo di pane e una grattugiata di formaggio serviva per riscaldarsi durante le giornate umide e nebbiose di mercato. 
Servono un paio di litri di brodo bollente e bisogna accendere per tempo il forno se si vuole fare la gratinatura finale. 
Per cominciare io scelgo di preferenza le cipolle bianche, che sono più tenere e dolci, ma ho provato a farla anche con quelle dorate. Utilizzo la mia pentola di ghisa, oppure una bella pentola capiente, con il triplo fondo, che trattiene e spande bene il calore durante la cottura. Nella pentola già calda e con un pochino di olio extra vergine di oliva e un pezzo di burro, faccio rosolare a fuoco lentissimo 1 kilo di cipolle bianche tagliate molto sottili (ad anelli o a fette il sapore cambia fate le prove!) con una foglia di alloro e una capocchia di chiodo di garofano sbriciolata dentro. Dopo aver rosolato un pochino le cipolle, una rosolatura morbida al limite della stufatura, non devono assolutamente abbrustolire ma solo diventare traslucide, aggiungo un paio di cucchiai di farina bianca, oppure di farina di riso, e con il cucchiaio di legno le muovo facendo in modo che la farina si distribuisca bene su tutte le fette di cipolla. Alzo il fuoco e faccio tostare leggermente, sale il profumino tipico della farina tostata e a questo punto aggiungo un mestolo di brodo bollente, meglio sarebbe avere brodo di carne ma per una versione più leggera va bene anche brodo vegetale o di dado o anche solo acqua bollente. Aggiungo un mestolo e lavoro con il cucchiaio come per creare una simil besciamella, dove la farina ingloba il liquido e diventa pastosa e densa. Faccio così per 3 o 4 mestoli, lavorando e addensando, e poi abbasso di nuovo il fuoco, con la pentola di ghisa la sposto addirittura sul fornello più piccolo, quello per il caffè, al minimo, e aggiungo il restante brodo, circa un litro e mezzo. Copro con il coperchio e lascio cuocere per una trentina di minuti, controllando e girando ogni tanto. Solitamente io mi fermo a questo stadio, dopo 35/40 minuti di cottura la cipolla è morbidissima e dolce, il brodo denso e caldissimo. Mi prendo un bel paio di mestoli di zuppa e li verso nella scodella dove aggiungo un po' di formaggio grattugiato, una macinata di pepe bianco e un girino di olio extra vergine di oliva.
Se si vuole proseguire nella ricetta, il forno deve essere già caldo, si versa qualche mestolo di zuppa in terrine individuali resistenti alle cotture in forno, ci si appoggia sopra una bella fetta di pane rustico, anche un po' raffermo, si cosparge con una abbondante sformaggiata di gruyère grattugiato un po' grosso, e si infila in forno il tempo necessario a che si crei la crosticina e il formaggio si sciolga e diventi filante. Si serve così, ustionante di forno, avvertendo gli eventuali ospiti della temperatura lavica della zuppa, e si gusta sorseggiando un bel bicchiere di vino rosso tannico oppure in tendenza contraria un calice di vino bianco fresco magari francese. 
La zuppa di cipolle è molto diuretica ma soprattutto toglie la nebbia dal cuore. 





martedì 30 agosto 2016

La Zuppa di Cipolle della Ballerina


E' mentre facevo i miei esercizi in acqua fredda, guardando il cielo nuvoloso e grigio, sentendo tutti i muscoli plasmarsi in sinergia con l'acqua, che mi è venuta voglia di zuppa di cipolle. 
La ricetta della zuppa di cipolle, quella vera, è abbastanza calorica, perché prevede la fase finale di gratinatura nel forno con la sua bella fettazza di pane casereccio cosparso di gruyére grattugiato. 
A me piace anche senza questa aggiunta, gustata in purezza, basta che sia densa e saporosa.
Per ottenere la consistenza densa, le cipolle vanno leggermente infarinate mentre rosolano all'inizio della ricetta. Nell'ottica di evitare la farina bianca di grano, oggi ho messo della farina di semi di lino.
Si è rivelato un errore... non ha dato la densità al brodo che volevo e mi sono detta che un cucchiaio di farina bianca, la prossima volta, posso anche metabolizzarlo...nell'interesse del gusto.



Ho pescato dal frigo tre belle cipolle bianche grandi, e con il mio infido coltello di ceramica ho iniziato a tagliarle per il lungo, a fette sottili. Con il coltello sto venendo a patti, lui non mi taglia più così spesso appena lo guardo e io lo tratto con reverenza, siamo d'accordo così.
Il taglio seguendo la verticalità della cipolla mi arriva da lontane letture di un libro di ricette Ayurverdiche, sembrerebbe che così la cipolla mantiene anche tutte le sue proprietà extrafisiche. 
Per me non cambia nulla, seguo l'Ayurveda. 
(Nell'insalata con la cicoria e il pomodoro, la cipolla la taglio ad anelli, perché vuoi mettere la croccantezza? tutta un'altra cosa... scusami Ayurveda eh).
Insomma taglio le mie belle tre cipolle Ayurvediche e le metto a rosolare con pochissimo olio extra vergine di oliva, tre foglie di alloro, tre chiodi di garofano, nella pentola a pressione. Aggiungo una cucchiaiata di farina di semi di lino (d'ora in poi farina di grano tenero 00) e con il cucchiaio di legno distribuisco bene, girando, di modo che le cipolle siano uniformemente cosparse di farina.
Nel bollitore ho messo a scaldarsi un litro di acqua. La metto, con un cucchiaio di brodo granulare iposodico Sohn. Un' ultima girata e chiudo. Dal sibilo calcolo 20 minuti scarsi a fuoco basso.
La casa si riempie di questo profumo di cipolle buonissimo, dolce e riscaldante.
Spengo e lascio sfiatare la pentola. Con il mestolo prelevo il brodo e un po' lo metto in una tazza, da bere così, io adoro il brodo, e un po' lo uso per far gonfiare il cous cous di riso che ho comprato l'altro giorno.
La zuppa diventa meno brodosa, la servo in un piatto con una spolverata di grana e una macinata di pepe nero.
Ah che bontà!
Le cipolle sono altamente diuretiche, la zuppa calda e saziante. Il giorno dopo mi sveglierò con fame e sentendomi più snella. Potere del taglio Ayurvedico delle cipolle?
Chi può dirlo...


giovedì 11 febbraio 2016

Zuppa di Sfiletti di Verde di Porro alla Cipolla e Cipollotti con Trippa di Grana Padano


Per la serie - le vitamine sono nella buccia - stasera tornando a casa con la spesa, la macchina tutta odorosa dei porri freschi appena comprati, ho pensato ad una zuppa per sfruttarne la parte verde. 
Io odio gli sprechi, e poi...è così gustosa!
Ieri sera avevo messo su già del sedano, carote e cipolla per fare un brodo con la pentola a pressione. Ci avevo aggiunto dei petti di pollo, due croste di grana padano, pulite e lavate, cannella, chiodi di garofano, anice stellato e pepe in grani perché volevo ottenere un sapore lievemente asiatico. Un pizzico di sale alle erbe e ho calcolato venti minuti di cottura dal sibilo. 
Quindi, con il brodo già pronto, ho tagliato a strisce sottili il verde dei porri e li ho messi a rosolare brevemente in un tegame con uno spiccio di aglio tritato e un cucchiaino scarso di olio extra vergine di oliva. Una volta rosolati, ho aggiunto un cucchiaio di farina di grano saraceno, mi serve per rendere la zuppa densa come una zuppa di cipolle, ma non voglio usare farina di frumento.
Faccio tostare e aggiungo la cipolla che ho usato per il brodo, intera, tagliandola a pezzettini e le due croste di grana, ormai morbide, tagliandole a striscette. 
Tagliate così hanno l'aspetto della trippa.
Aggiungo il brodo e copro, abbassando il fuoco al minimo. Calcolo circa 10 minuti/un quarto d'ora di cottura.
Nel frattempo riscaldo il petto di pollo e le due carote, aggiungendo acqua al brodo e dando un minuto di cottura dal sibilo della pentola a pressione.
Servo la zuppa di verde di porri, cospargendola con anelli di gambi di cipollotti e un filo di olio extra vergine di oliva. La zuppa è venuta ancora più buona di come la immaginavo, la cipolla bollita si è completamente disfatta, creando una texture densa, i filetti di porro sono al giusto punto di cottura, morbidi ma ancora sodi sotto i denti e gli anelli dei gambi verdi dei cipollotti sono aromatici, freschi e leggermente stridenti, qualità dovuta alla loro forma tubolare, asciutta fuori e scivolosa dentro.
Il loro profumo è inebriante. 
Quando addento i pezzetti di Grana, sciolto e per metà sodo, ha un sapore buonissimo, formato dal gusto e dalla consistenza, un sapore che in parte si è diffuso al brodo della zuppa e concentrato nella striscia che sembra trippa, ma non lo è.

Ne mangio due scodelle, e poi procedo con le due carote, che ho tagliato e cosparso con due senapi diverse, Dijon e Dill, all'aneto, e una parte dei petti di pollo, spolverizzati di pepe nero macinato al momento, fiocchi di sale affumicato e anelli di cipollotti. 
Anche le ricette dietetiche possono essere gustose. Soddisfatta. 






mercoledì 7 maggio 2014

Zuppa di Cipolle Semplice


Oggi fa freddo e sento il bisogno di riscaldarmi con qualcosa di brodoso. Affetto due cipolle bianche e le metto nella padella antiaderente ceramicata insieme ad un pezzetto di burro, tre spicchi di aglio tritati e un cucchiaio di farina di miglio. Appena il burro si scioglie, giro le cipolle di modo da distribuire e far tostare la farina. Aggiungo un po' di brodo granulare iposodico sohn e acqua bollente. Lascio cuocere coperto per circa venti minuti, il brodo deve restringersi della metà e le cipolle essere morbide e cedevoli.






Per aumentare la densità, alla fine ho aggiunto una spolverata di farina di riso, il miglio non faceva lo stesso effetto...esperimento non riuscito...spengo e lascio riposare. Sul fondo della scodella metto un cucchiaino di shiro miso e prelevo dal vasetto appeso alla finestra qualche fogliolina di maggiorana.
Verso la zuppa e miscelo il miso, aggiungo la maggiorana e una macinata di pepe nero.
Ho del salame piccante da finire. La dolcezza della zuppa mitiga il sapore pungente del salame.
A posto così.