Pulendo il frigorifero, ho scongelato due cosce di coniglio. Lo voglio fare bollito per poi farlo alla catalana. Metto su il coniglio con acqua, cipolla e il verde dei porri, qualche carota e il verde del sedano. Grani di pepe, bacche di ginepro, chiodi di garofano. Un po' di sale. Lascio cuocere venti minuti dal sibilo della pentola a pressione. Nel frattempo mangio un po' di crescenza con sedano bello croccante e un pomodoro maturo. Li ho conditi con sale, pepe di sichuan e origano.
La sera, prelevo il coniglio e lo disosso. Dispongo i pezzi di carne su un letto di cipolla di tropea tagliata sottile e condita con aceto agli agrumi, sbriciolo con le dita una presa di sale grosso sulla carne e ci appoggio sopra sedano, carote e cipolla tagliati di sbieco, belli croccanti. Due rondelle di cetriolini sott'aceto. Un giro di olio extra vergine di oliva ed è pronto. Ottimo.
...e poi mi è venuta l'Idea.
recupero dei fogli di colla di pesce e li metto nel brodo filtrato. Prendo metà del coniglio alla catalana e lo sommergo con il brodo. Voglio fare il coniglio alla catalana in gelatina.
Il giorno dopo, dopo una notte e un giorno in frigorifero la gelatina è ancora molle e instabile.
Per la seconda volta nella mia vita, esperimento fallito. E ora? che me ne faccio di un coniglio alla catalana sommerso di brodo freddo semigelatinoso?
Vado a prendere zucchine e porri.
Zucchine e porri, zucchine e porri, zucchine e porri. Come da piccola quando mi mandavano a prendere il pane (quattro michette, quattro michette, quattro michette, mi ripetevo per tutto il tragitto, poi davanti al panettiere non mi ricordavo cosa dovevo prendere...)
Zucchine e porri e faccio una crema. Metà la tengo così e metà gli frullo dentro il catalano brodoso.
Stasera devo fare il giro dei gatti e delle piante da innaffiare, domani mi metto all'opera.
- prima parte.
praticamente non sta a dieta, ma impegnandosi...ricette sane, ricette mentali, qualche tentazione ogni tanto.
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lunedì 20 luglio 2015
giovedì 12 giugno 2008
Esperimenti ... riusciti male
Ieri sera ho provato a fare la gelatina, era la prima volta. Premetto che le istruzioni sulla confezione del preparato per gelatina salata non sono il massimo. Dal canto mio, non mi sono documentata. Fifty fifty.
Preparazione della Gelatina (sbagliata)
Scaldo 250 ml di acqua (come da istruzioni) e quando bolle unisco il dadone. Mescolo per farlo sciogliere e aggiungo i 250 ml di acqua fredda e un po' di aceto balsamico. Ecco fatto. Ma quando addensa? C'è scritto istantanea, io sono un tipo impaziente!
Metto in frigo. Sbirciando ogni tanto passa 1 ora e niente. 2 ore e ancora niente. Forse il dadone ha fallito. Rimetto il pentolino sul fuoco e quando bolle ci metto una bustina di gelatina granulare, questa non richiede acqua fredda e la dose è per 500ml, proprio la mia. Sto facendo concentrato di gelatina ah! ah! ah! Rimetto in frigorifero. E' l'una di notte, vado a letto. Non posso fare le due e mezza tutte le sere, poi il giorno dopo mi viene il jet-lag.
Sono le 2.00, solo una sbirciatina. Niente, è ancora liquida. Stremata, vado a dormire.
E' mattina, il sole spende. E la gelatina pure! Bella solida, brilla che è un piacere. Bastava scriverlo però che ci vuole una notte... Non vedo l'ora di tornare stasera e provare a farci le cosce di pollo che ho cucinato ieri sera.
E' sera, ci ho pensato oggi, e voglio usare una tecnica combinata. Ammollerò in acqua fredda la gelatina in fogli, quella che si può usare anche per le preparazioni dolci, e la stenderò sulla carne seguendone i contorni come una mamma con le coscette del suo bimbo.
Nel frattempo, per staccare la gelatina già fatta, dal pentolino, l'ho passato sull'aria calda della macchina dei pop corn.
Mi appresto a fare la mammina con la gelatina in fogli, macchè, si è ammassata tutta!
Quando voglio una cosa la devo ottenere e subito, non ho tempo di aspettare.
Prendo la mia gelatina concentrata, che se ne sta tutta bella vibrante da sola su un piatto. Avevo intenzione di mangiarmela a fette, come una torta (è una perversione, lo so) ma la sacrificherò in nome della scienza. Con la coltellina per il prosciutto, la taglio a fette orizzontali che dispongo sul fondo di un piatto da portata, poi ci appoggio le cosce di pollo e le carote affettate diagonalmente e con altre fette ricopro le cosce di pollo. Sulle carote invece ho messo i brandelli della gelatina in fogli perché non volevo alterare il bel colore arancione. Non è ancora finita... mi è venuta un'idea! Copro tutto con la pellicola e vado a prendere il phon. Con il calore si unirà tutta, penso. Poi penso anche che saprà tutto di plastica. Rinuncio all'insano progetto. Metto in frigorifero. E' la cena di domani sera. So già che tornerò tardi, devo andare dal dottore.
Stasera ho mangiato una zuppettina di patate e cipolle cotte nel brodo di pollo. Confortante. Avevo così fame che mi sono dimenticata di fotografarla. La rifarò.
A chi si domandasse che fine hanno fatto i germogli di legumi questa è la risposta. Esperimento non riuscito. Già il terzo giorno avevano un odorino bizzarro... forse ho sbagliato a mettere anche i semi di girasole che non sono germogliati e hanno fatto un po' poltiglia. Anche i ceci non sono germogliati. Mi sa che hanno bisogno di un tempo di ammollo maggiore rispetto ai fagioli dall'occhio. Circa 2 notti e 1 giorno.
Preparazione della Gelatina (sbagliata)
Scaldo 250 ml di acqua (come da istruzioni) e quando bolle unisco il dadone. Mescolo per farlo sciogliere e aggiungo i 250 ml di acqua fredda e un po' di aceto balsamico. Ecco fatto. Ma quando addensa? C'è scritto istantanea, io sono un tipo impaziente!
Metto in frigo. Sbirciando ogni tanto passa 1 ora e niente. 2 ore e ancora niente. Forse il dadone ha fallito. Rimetto il pentolino sul fuoco e quando bolle ci metto una bustina di gelatina granulare, questa non richiede acqua fredda e la dose è per 500ml, proprio la mia. Sto facendo concentrato di gelatina ah! ah! ah! Rimetto in frigorifero. E' l'una di notte, vado a letto. Non posso fare le due e mezza tutte le sere, poi il giorno dopo mi viene il jet-lag.
Sono le 2.00, solo una sbirciatina. Niente, è ancora liquida. Stremata, vado a dormire.
E' mattina, il sole spende. E la gelatina pure! Bella solida, brilla che è un piacere. Bastava scriverlo però che ci vuole una notte... Non vedo l'ora di tornare stasera e provare a farci le cosce di pollo che ho cucinato ieri sera.
E' sera, ci ho pensato oggi, e voglio usare una tecnica combinata. Ammollerò in acqua fredda la gelatina in fogli, quella che si può usare anche per le preparazioni dolci, e la stenderò sulla carne seguendone i contorni come una mamma con le coscette del suo bimbo.
Nel frattempo, per staccare la gelatina già fatta, dal pentolino, l'ho passato sull'aria calda della macchina dei pop corn.
Mi appresto a fare la mammina con la gelatina in fogli, macchè, si è ammassata tutta!
Quando voglio una cosa la devo ottenere e subito, non ho tempo di aspettare.
Prendo la mia gelatina concentrata, che se ne sta tutta bella vibrante da sola su un piatto. Avevo intenzione di mangiarmela a fette, come una torta (è una perversione, lo so) ma la sacrificherò in nome della scienza. Con la coltellina per il prosciutto, la taglio a fette orizzontali che dispongo sul fondo di un piatto da portata, poi ci appoggio le cosce di pollo e le carote affettate diagonalmente e con altre fette ricopro le cosce di pollo. Sulle carote invece ho messo i brandelli della gelatina in fogli perché non volevo alterare il bel colore arancione. Non è ancora finita... mi è venuta un'idea! Copro tutto con la pellicola e vado a prendere il phon. Con il calore si unirà tutta, penso. Poi penso anche che saprà tutto di plastica. Rinuncio all'insano progetto. Metto in frigorifero. E' la cena di domani sera. So già che tornerò tardi, devo andare dal dottore.
Stasera ho mangiato una zuppettina di patate e cipolle cotte nel brodo di pollo. Confortante. Avevo così fame che mi sono dimenticata di fotografarla. La rifarò.
Ma non mi arrendo. Ci riproverò ancora con i tre, separatamente.
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