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mercoledì 22 novembre 2017

Insalata Orientale con Salsa alla Senape e Uovo


L'altro giorno sono andata a fare la spesa di verdure e frutta dalla Teresa delle Fragole. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo sulle insalate e sulle verdure, la frutta e la verdura biologica ha un gusto più acceso e dura di più, ma la differenza soprattutto si sente con le insalate. Ho comprato rucola, tarassaco (che adoro) erbette così tenere da mangiarle anche crude e la mizuna. La mizuna esiste sia rossa che verde, ha un sapore particolare e dona un tocco orientale alle insalate, di fatto è una insalata che proviene dal Giappone, viene chiamata anche senape giapponese ed è parente stretta della rucola, della quale però non condivide il sapore amaro pungente molto forte, ma piuttosto una aromaticità carnosa e leggermente piccante. Io l'ho presa rossa, così da accompagnarsi al rosso dei gambi delle erbette.
Ho tirato fuori dal frigorifero il pomodoro qualche oretta prima, di modo che non sia freddo e si possa gustare appieno il suo sapore di sole. Sono gli ultimi pomodori, arrivati fino a novembre per grazia del clima mite che c'è stato fino ad ora.
Pulisco e spezzetto con le mani le varie erbe tranne il tarassaco, o cicoria matta, che taglio a coltello fine fine. Uso il coltello di ceramica, per non ossidare da subito le verdure.
Nel frattempo un ovetto sta sobbollendo a fuoco lento. Taglio il pomodoro a metà e poi in quarti e ne ricavo dei dadini della dimensione comoda per un boccone. Cospargo il pomodoro con sale nero e in una ciotola sbatto un cucchiaino di senape con olio extra vergine di oliva e aceto di mele. Sbatto forte finché non diventa una emulsione.
L'uovo è pronto, lo voglio a metà strada tra sodo e alla coque. Lo immergo in acqua fredda e rompo il guscio di modo che si creino delle crepe su tutta la superficie, così che l'acqua fredda penetri sotto il guscio e sia più facile sgusciarlo senza rompere il bianco.
Taglio l'uovo a metà e lo insedio nel nido di verdure, verso la mia salsina alla senape e mi ricordo che devo togliere l'uovo per poter condire l'insalata. Alla fine, dopo l'operazione metti e togli, mi gusto in pace questa insalata buonissima con una fetta di pane di Altamura. 
Ahhh che bontà!













sabato 26 aprile 2014

Riso alle carote con Erbe amare

Adoro ottimizzare, tempo e spazi di cottura...nella stessa padella ho prima cotto il riso thaibonnet per assorbimento, nella stessa acqua bollivano delle carotine, e due pezzi di alga wakame. Una volta cotto il riso, le alghe e le carote, ho trasferito tutto in un piatto tenuto li vicino di modo che si scaldasse e ho messo due spicchi di aglio a soffriggere con poco olio extra vergine di oliva e delle erbe amare, cicoria e tarassaco. Ho tagliato la carota a rondelle e l'ho mischiata al riso. Separata l'alga dal riso e condita con salmone in scatola, il cui olio di oliva ricco di omega 3, è finito a condire il riso. Trasferite le erbette, mi sono gustata tutto, pescando un po' da un settore un po' dall'altro. Adoro mangiare così.


mercoledì 9 aprile 2014

Spezzatino di Soia ai Porri e ai Funghi Porcini

Lo spezzatino di soia deve essere preparato con anticipo. Non lo spezzatino in sè, ma la soia disidratata che va reidratata e cotta in un brodo che gli dia sapore e consistenza morbida e carnea.
Meglio quindi partire il giorno prima, preparando la soia disidratata con la ricetta base dalla quale poi si possono fare molte ricette e varianti. Io ho scelto le "bistecchine" perchè hanno una forma più naturale e sono più grandi rispetto allo spezzatino, danno più soddisfazione.
Ho messo le bistecchine di soia disidratate in una pentola con acqua, cipolla, carota, sedano, qualche granello di pepe, chiodi di garofano e brodo granulare iposodico. Ci vogliono 40 minuti di cottura. Se si utilizza la pentola a pressione ne bastano 10 partendo dal sibilo.
A cottura ultimata si può lasciare la soia a raffreddare nel suo brodo.

Il giorno dopo, preparo lo spezzatino...
Affetto un porro longitudinalmente e lo metto nella padella antiaderente ceramicata, riduco a dadini due spicchi di aglio e metto anche quelli.
 
Lascio soffriggere un pochino e poi aggiungo le bistecchine di soia, avendo cura di strizzarle bene. Rosolo tutto e sfumo con un po' di vino bianco.

Asciugatosi il vino, prendo i funghi porcini, che avevo messo a bagno in acqua tiepida circa venti minuti prima, e li metto in padella con un pochino della loro acqua, stando attenta a non far cadere la terra che rimane sul fondo.
Dopo circa dieci minuti, i liquidi di cottura dovrebbero essere tutti assorbiti, alzo il fuoco e faccio asciugare e rosolare bene. Impiatto condendo con pepe nero macinato fresco, sale e paprika. Verso un filo di olio extra vergine di oliva e lo spezzatino è pronto.
Lo accompagno con una insalata di tarrassaco, cipolla di Tropea e pomodorini Pachino. 
La soia ha una consistenza più morbida della carne, e un sapore delicato che prende molto da quello con cui viene cotta. E' una alternativa alla carne per palati curiosi e coraggiosi.
Buona!

giovedì 27 marzo 2014

L'ultima Pasta e l'Insalata Matta



L'ultima pasta prima di rimettermi a regime. Ultimamente sto avendo grossi problemi di intolleranza ad alcuni alimenti. Dolori articolari, stanchezza. malditesta, rush...insomma tutti segnali che devo depurarmi. Oggi però è partita male, o meglio è finita. Sento il bisogno di un cibo che conforti e che riempia, poi, da domani, vita nuova.
Le reginette sono una delle mie paste preferite. Hanno i vantaggi della pasta lunga e di quella corta insieme. La consistenza spessa e carnosa è una delizia sotto i denti, il vezzoso bordo a ruches cattura il sugo e lo sprigiona in bocca, accarezzando il palato, l'arrotolarle intorno alla forchetta è un gesto che ci accompagna dall'infanzia e che gratifica, fa casa.
Ho affettato quattro spiccchi di aglio, sottili sottili, e li ho messi in un padellino con un filino di olio extra vergine di oliva. Scelgo il fuoco più piccolo e lo lascio al minimo, non voglio che l'olio bruci, voglio l'aglio croccantino.
Ultimamente ho una propensione per l'aglio, tanto, che mi fa chiedere se è segnale di qualcosa...dovrò indagare più a fondo.
Quando l'aglio è diventato come voglio io, aggiungo una presa di chili piccante e lo faccio rapidamente tostare, aggiungo un po' di triplo concentrato di pomodoro e lo stempero con poca acqua di cottura della pasta. Spezzo qualche peperoncino piccante nel sugo e ci metto un po' di foglie di basilico. Scolo le reginette, le faccio saltare in padella e poi verso il tutto in una ciotola che ho tenuto li vicino ai fornelli per farla diventare calda. Un'ultima foglia di basilico, un po' di grana e mi gusto la mia pasta.
Il domani arriva subito la sera stessa.
Mentre sorrido all'idea di come ero triste stamattina e invece di che ottimo umore sono stasera, affetto la cicoria biologica, altrimenti detto tarassaco o dente di leone o insalata matta, e lo metto in una ciotola, ci sono anche i boccioli dei fiori, aggiungo un pomodoro cuore di bue a cubetti, cipolla bianca affettata e infusa in aceto balsamico qualche minuto, olive nere greche condite e un pezzo di quartirolo stagionato. 
Una macinata di pepe nero, un filo di olio extra vergine di oliva e servo per due.
La lezione di danza mi ha caricato, gli occhi mi brillano, dono baci di cipolla, la vita è bella.