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mercoledì 3 maggio 2017

Vellutate di Legumi per Raggiungere la Quota Settimanale di Proteine Vegetali


Le farine precotte di legumi e di cereali si ottengono con un trattamento termico, cottura, a vapore, che preserva le caratteristiche organolettiche, e con una successiva disidratazione e micronizzazione per raggiungere la grana prescelta. Nel caso dei cereali può seguire la tostatura per migliorare il sapore, la pastorizzazione oppure la gelatinizzazione. In questo modo si producono farine di legumi e di cereali da utilizzare come ingredienti per creme e vellutate che si cucinano in pochi minuti, e come addensanti naturali, che conservano le proprietà nutritive del prodotto. Si possono fare con fagioli, lenticchie, ceci, fave e favini, piselli, soia... sia monolegume sia in combinazione di due o più legumi, e di cereali, grano, avena, orzo, riso, mais, farro, segale, miglio, e anche di non cereali ma comunemente associati ad essi come il grano saraceno, amaranto, quinoa, canapa, castagne, manioca o tapioca etc. anche loro monocereale, multicereale o in abbinamento ai legumi. 
Sono un modo superveloce e gustoso, per consumare, soprattutto le creme di legumi, la quota proteica senza consumare carne e che non causano il gonfiore che può seguire il consumo di legumi interi in chi non è avvezzo.
Belle calde quando fa freddo, a temperatura ambiente quando fa caldo, molto dense oppure fluide, accompagnate da crostini o in purezza, condite con un pochino di formaggio e di olio extra vergine di oliva, abbinate a verdure sia cotte che crude, rappresentano un pasto completo, nutriente, sano e gustoso, che non affatica lo stomaco e la digestione, facile da preparare in quantità così da averne pronta una porzione quando non si ha voglia o tempo di cucinare, partendo da legumi e cereali secchi, che vanno ammollati qualche ora, cucinati e frullati. 
Una soluzione non esclude l'altra. Io preparo sia zuppe che richiedono cotture normali, e poi magari frullo la zuppa e metto via la crema per pranzi successivi, sia le farine precotte che in pochi minuti (2 o 3) sono pronte. 
Normalmente sono biologiche, e spesso sono combinate tra cereali e legumi o più legumi e quindi più gustose. Le ho provate di diverse marche, Ki, Pedon, Colfiorito Natura, il processo di cottura a vapore e disidratazione non richiede aggiunta di conservanti, coloranti, addensanti, glutammato e aromi ne naturali ne chimici, ponendo questi prodotti, così come i legumi secchi, molto al di sopra degli altri procedimenti di cottura e conservazione (in lattina, sotto forma di creme già pronte, o zuppe e vellutate in polvere "già insaporite") tipiche di certe abitudini americane o nord europee diffuse fin da noi negli anni '60/70.
L'insaporimento è nelle nostre mani, un pochino di sale oppure un brodo di partenza, erbe aromatiche o spezie, germogli o semi, una grattugiata di formaggio, un filo d'olio, un cucchiaio di yogurt o di ricotta o di crescenza, verdurine saltate o crude per un pinzimonio alternativo. Tenendole molto liquide ed aggiungendo un po' di riso bollito, o pasta o spaghetti di riso o di soia o noodles, stracciandoci dentro un ovetto...
L'unico limite è la mancanza di fantasia. 
Questa volta ho provato la vellutata di lenticchie, utilizzando l'ultima porzione di brodo di pollo dell'altro giorno, l'ho lasciata molto molto densa, l'ho cosparsa di semi di basilico, brocco, rapanello e canapa decorticata, non avevo formaggio ho messo solo un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Me la sono gustata così e intingendoci a mo' di paletta, del finocchio crudo. Per accompagnare avevo dei fagiolini prezzemolo e olio e cavolo rosso condito con aceto di mele. Ne ho mangiato una parte e una parte l'ho messa via in frigorifero, densa com'è potrebbe servire anche come base per fare delle polpettine o hamburger vegetali oppure un hummus da spalmare in un gustoso panino.


giovedì 27 aprile 2017

Vellutata di Quinoa e Legumi

Tempo fa, in un raid salutistico per supermercati, avevo acquistato diversi gusti di vellutate di cereali o legumi, o miste, con l'intenzione di provarle e decretare la più buona, e il miglior modo per gustarle. Non conosco la tecnologia che sta dietro alla creazione di una polvere di legumi che è pronta in pochi minuti. Spero sia una tecnologia sana, perché altrimenti non avrebbe senso che poi il prodotto sia Bio. Mi informerò. Per fare questa vellutata, a differenza delle altre volte dove avevo usato acqua o acqua e dado, sono partita da un brodo di pollo e croste di grana. Nella mia fidata pentola a pressione avevo messo tre carote, un po' di sedano, un petto di pollo, una cipolla, chiodi di garofano, bacche di ginepro, un pezzetto di zenzero schiacciato, sale, due croste di Grana Padano (raschiate e lavate). 
Indubbiamente il brodo ha conferito un sapore in più a questa crema, che però è una delle mie preferite anche fatta solo con brodo di dado granulare. Cuoce in due minuti, diluendola con il brodo fino a raggiungere la consistenza voluta e facendola sobbollire, sempre girando con una spatola. 
L'ho condita con semi di canapa sativa decorticata, ricchissimi di antiossidanti e omega 3, una cucchiaiata di grana padano grattugiato, un cucchiaino di olio extra vergine di oliva a crudo. 
Buonissima, saziante, senza effetto picco/calo glicemico.
Nell'ottica di inserire più pasti di legumi all'interno della settimana, a discapito della carne, questa è una soluzione, gratificante e velocissima. 

domenica 13 marzo 2016

Crema di Fave, Fegato al Burro e Patate Americane con Piselli



Nelle mie ricerche di nuovi prodotti, mi sono imbattuta in queste creme di legumi che si preparano in 2 minuti (Ki, Pedon, Colfiorito...) aggiungendo solo acqua. Ovviamente sono precotte, si presentano in polvere. Oggi ho provato quella di fave, l'ho condita con pezzetti di feta, un filo di olio extra vergine a crudo e pepe nero macinato fresco. Risulta più o meno densa a seconda delle proporzioni.
Nel frattempo avevo preparato in pentola a pressione, delle patate dolci tagliate a pezzi e cotte semplicemente con acqua. Ho aggiunto sale e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva e le ho lavorate per rosolarle alla fine con una manciata di piselli.
Nel frattempo in un padellino, si scioglieva un pezzetto di burro, con uno spicchio di aglio vestito e qualche foglia di salvia. Ci ho messo una fettina di fegato di vitello e l'ho fatta rosolare brevemente, l'interno deve rimanere rosa tenue. 

P.S. il tutto era buonissimo, ma le patate dolci hanno avuto un effetto narcotizzante su di me, sono caduta in un sonno da cui non riuscivo ad uscire, che è durato tutto il pomeriggio fino a sera quando dovevo andare al lavoro. Strano effetto...