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venerdì 13 giugno 2025

Insalata di Baccalà

 


Ho assaggiato questo piatto un giorno da una collega e sono rimasta appitonata, dovevo rifarlo. Così una volta recuperata la ricetta da sua mamma, ho comprato tutti gli ingredienti, un cavolfiore, i peperoni Peperlizia e delle olive nere (io ho usato quelle taggiasche sott'olio ma vanno bene anche olive nere e verdi classiche) e il baccalà che è risultato il più difficile da reperire. Tra i surgelati non c'era e così l'ho preso nel reparto del pesce fresco, baccalà già ammollato pronto per essere cotto in pentola. 
Ho inciso il cavolfiore con una croce nel torsolo, così che cuocia più uniformemente, ho tolto tutte le foglie e dopo aver lavato tutto ho messo le foglie sul fondo di una pentola con acqua già a bollore, ho appoggiato il cavolfiore intero sopra le foglie. Le foglie sono cotte bollite e il cavolfiore al vapore, pochi minuti perché deve rimanere molto sodo. 
Nel frattempo ho bollito in pochissima acqua il baccalà. I tempi di cottura, circa 10 minuti scarsi, sono stati identici. Ho estratto il cavolfiore di modo che iniziasse a raffreddarsi e ho continuato a cuocere ancora un po' le foglie, mi serviranno per un'altra ricetta.



Intanto che il baccalà si raffredda un pochino per poterlo spellare senza scottarsi, ho tagliato a pezzetti delle falde di peperone Peperlizia.


Ho spellato il baccalà, la pelle è molto morbida e l'ho assaggiata e mangiata dopo a parte, riducendo il baccalà a pezzi non troppo piccoli. Ho unito le falde di peperone, le olive taggiasche con un cucchiaio del loro olio profumatissimo e un po' di liquido dei peperoni Peperlizia, che è agrodolce. Se non si vuole usare l'agrodolce si può unire il succo di un limone e un pochino di olio di oliva, e infine ho aggiunto il cavolfiore, ormai tiepido, a cimette. Ho girato delicatamente il tutto e tenuto da parte in frigorifero almeno un paio d'ore, anche se il giorno dopo è più buono. Una parte però me la sono gustata subito così, tiepidina ed era già buonissima. 
Da questa dosi sono uscite tre porzioni abbondanti di insalata di baccalà, deliziosa. Non vedo l'ora di rifarla!









giovedì 18 maggio 2017

Giallo Pallido


A volte non faccio colazione, si lo so che non è una abitudine sana, però io amo la colazione.
Allora la faccio a pranzo. Mi metto su un bel tè, inizio con una fetta biscottata spalmata con un velo di burro e un cucchiaino di marmellata di albicocche o di arance amare, e poi mi prende la voglia di salato. Oggi ne è uscita questa composizione monocroma, un avanzino di polenta ai porcini, fatta a dadini e ripassata in padella, un cavolfiore al vapore spolverato con un pochino di grana, uova strapazzate morbidissime grazie a un goccio di latte, due pezzi di finocchio al vapore, per non far puzzare troppo la casa con il cavolfiore in cottura, ho messo un pochino di acqua sul fondo della pentola a pressione, un cucchiaino di aceto di mele, il cestello per cuocere a vapore, il cavolfiore intero, le foglie esterne di un finocchio, chiuso il coperchio, acceso il fuoco e dal sibilo ho calcolato 10 minuti di cottura, il finocchio è rimasto bello sodo ed insieme al cavolfiore si sposava bene, un po' di finocchio crudo e una galletta all'aneto presa da Flying Tiger.
Mangiare così mi piace, è veloce e semplice, le uova strapazzate sono la parte più difficile solo perché bisogna stare attenti a non cuocerle troppo, appena iniziano a rapprendersi, dopo averle sbattute in una ciotola con un po' di latte, si lavorano molto velocemente con una spatola nella padella calda a fuoco medio basso leggermente unta. Si porta la parte rappresa sopra e man mano l'uovo cuoce. Quando è ancora molto morbido si spegne, si sposta la padella dal fuoco e si versa nel piatto, questo perché il calore accumulato continuerà a cuocere le uova ancora per un po'. Una spolverata di pepe ed ecco le scrambled eggs delle colazioni inglesi che tanto piacevano a mio papà. Morbide e vellutate, voluttuose nella loro semplicità. Adoro le uova.