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lunedì 2 novembre 2020

Pizzoccheri Wakame Soba


La Soba è un tipo di pasta tipica giapponese, fatta con grano saraceno e un pochino di frumento per far si che non si sfaldi a forma di tagliolino o tagliatella o noodle. Viene consumata soprattutto in brodo, calda in inverno, fredda in estate, accompagnata da ingredienti diversi che ne modificano in parte il nome. Il modo di fare le zuppe in asia mi cattura molto, si mettono le verdure a foglia crude in una capace scodella, e poi disposti con cura, tutta una serie di altri ingredienti, pezzi di carne, verdure più solide già cotte, uovo sodo tagliato a deliziose fettine, pezzetti di tofu, oppure gamberetti, quello che c'è. Ci si versa sopra un bel brodo bollente e si sorbisce con le bacchette e con il cucchiaio. 
E ovviamente c'è la pasta: spaghettini di riso o di soia che si cuociono immediatamente già solo a contatto con il brodo bollente, straccetti di sfoglia di riso, spezzo i dischi di riso che si usano per fare gli involtini vietnamiti e li metto sul fondo della scodella, oppure i formati di pasta classici cinesi o giapponesi, ramen, udon o appunto soba. 
Così ho pensato che avrei potuto utilizzare una manciata di pizzoccheri da far cuocere nel brodo e utilizzare appunto in una zuppa di verze, porri, alga wakame, e qualche foglia di spinacio. 
La mia preferita rimane una zuppa di verdure in foglia miste, cipollotto, straccetti di sfoglie di riso e un uovo crudo, si versa piano piano il brodo bollentissimo sull'uovo, dimodoché l'albume diventi bianco mentre il tuorlo rimane quasi crudo. Quando c'è l'uovo fatto cosi, la zuppa prende il nome di Tsukimi soba - Tagliolini della Luna  proprio perché l'uovo sembra una luna piena che galleggia nella zuppa. 
Si rompe il tuorlo e si gusta sorbendolo leggermente mischiato al brodo caldo.
Dopo una zuppa così è sufficiente una insalatina leggera e un pezzetto di focaccia dolce ai semi di sesamo, la pancia bella calda di zuppa e la mente in pace. 



giovedì 4 febbraio 2016

Zuppa di Lenticchie e Pizzoccheri


Dopo l'infilata di primi, dopo aver passeggiato tra i vecchi post di quando ho iniziato la dieta, ieri ho deciso di preparare delle lenticchie, ne ho mangiate un po' asciutte, sia da sole che con la polenta taragna e oggi, con le poche lenticchie rimaste, ci ho riaggiunto il brodo che avevo tolto e, in pentola a pressione, le ho preparate con una manciata di pizzoccheri. 
La pasta di grano saraceno ha un sapore tutto suo, rustico e pieno, cucinata semplicemente con un condimento leggero oppure fatta in brodo, regge sempre e da soddisfazione.
In pentola a pressione cuoce in 7 minuti dal sibilo, contro i 15 scritti sulla confezione, di cottura normale. Rimane al dente ed è super saziante ma non gonfia. Anzi, su di me, ha una azione diuretica.

Le lenticchie le avevo fatte con una grossa cipolla tagliata a fette per il lungo, molte foglie di alloro e chiodi di garofano, acqua, tanta perché voglio anche un brodo da bere caldo, un cucchiaio di musaman curry. Venti minuti di cottura dal sibilo della pentola a pressione, lenticchie di Rodi, piccole, che non hanno bisogno di ammollo.
Una volte pronte, avevo prelevato tutto il brodo e le avevo fatte asciugare ulteriormente a fuoco vivo.
Fatte così risolvono le crisi di fame. E il brodo si può bere da solo oppure utilizzare per un risotto o, come oggi, per fare una zuppa.

Adoro le ricette multitasking!



lunedì 22 settembre 2008

Programmazione, la mia amica fidata

Stasera come programmato cosce di pollo bollite con verdura bollita poco (mi piace quando è ancora bella soda). Una spalmatina di senape e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva.

Con il brodo domani ci cuocerò i pizzoccheri. Torno tardi dalla piscina, e di solito con una fame assassina. La prima cosa che farò appena entrata in casa sarà accendere il fornello sotto la pentola e buttarci dentro la pasta. Così i 20 minuti di cottura non sembreranno un'eternità mentre sistemo e preparo la borsa per il giorno dopo. Dopo cena voglio rilassarmi. Me lo merito!