venerdì 15 maggio 2020

Il Futuro è Pesce


Il pesce mi piace molto, ma non mi piace cucinarlo. O meglio non mi piace l'odore di pesce, sia cucinato, in casa, che quello che si sente a volte passando davanti a certi banchi del pesce al chiuso. All'aperto nessun problema! Dovrei vivere al mare, con una griglia infinita sempre accesa...
Per poter aumentare il consumo di pesce, e fare un piatto unico molto soddisfacente senza molto sbattimento, ho optato per:
- tranci o filetti di pesce, così da avere meno scarto possibile e non doverlo pulire. Per ora va così poi posso sempre fare l'upload ai pesci interi, quelli a forma di pesce per intenderci.
- utilizzo di una sola pentola, più una di supporto per tenere al caldo le verdure. Perchè cucino in sequenza prima le verdure, che poi sposto perchè non mi piace che sappiano di pesce, ma utilizzo la stessa pentola per cucinare il pesce, perchè mi piace sappia un po' di verdure. Poi sarà più chiaro, prometto.
- cucinare in padella, coperta, per limitare al massimo lo spargersi di odore di pesce in casa e per fare una cottura più rapida e che consumi meno. Niente forno, per ora.
- cucino in sequenza, le verdure di accompagnamento e poi il pesce così ho un bel piatto unico molto saziante.

Dunque, per prima cosa ho acquistato una serie di trancetti e filetti di pesce da mettere in freezer e tirare fuori qualche ora prima di cena. Fino ad ora ho provato salmone, e questa combo di filetti di sgombro con filetti di orata, troppo poco da soli, giusta quantità insieme.
Ho preso anche della trota salmonata e dei calamari medi, per i prossimi esperimenti.
L'unica accortezza è studiare i tempi di cottura, per lo sgombro ci vuole un po' di più, si capisce dallo spessore, l'orata è meno carnosa.
Grazie alla spesa settimanale dal fruttivendolo sotto casa il venerdì, ho sempre verdura da cuocere, pomodorini, aglio o porri o cipollotti e qualche patata.

La prima volta che ho sperimentato questa procedura in sequenza, ho utilizzato una padella principale, un semi-wok antiaderente, fondo sottile che si scalda subito e tantissimo, rischiando a volte di bruciare le cose e una pentola di supporto. Entrambe con il loro coperchio.
Ho scaldato la semi wok e con una goccia infinitesimale di olio extravergine di oliva, ho fatto rosolare a fuoco molto vivace sulla fiamma più grande del fornello, delle patate tagliate a fette di circa mezzo centimetro di spessore, porro tagliato a rondelle e, dopo un po', pomodorini tagliati a metà e messi con la parte tagliata in giù, così da fare quasi un confit rapido in padella. Copro e controllo, ma non smuvo molto perchè voglio che si crei una bella crosticina sulle patate, che i porri abbrustoliscano e i pomodorini si asciughino diventando grinzosi e concentrati nel sapore. Aggiungo qualche oliva di Gaeta.
Quando le verdure sembrano quasi pronte, accendo a fianco, sul fuoco piccolo che si usa per il caffè, la mia fidata pentola antiaderente con triplo fondo in acciaio, che mantiene benissimo il calore e non necessità di condimenti davvero. Ci trasferisco le verdure, che si asciugheranno ancora un po' a tutto vantaggio di croccantezza delle patate e di condensazione del sapore nei pomodorini. E copro, lasciando a fuoco bassissimo.
Trattengo qualche pomodorino e qualche rondella di porro nel semi wok, alzo la fiamma al massimo e metto i tranci di salmone. Rosolano coperti, prima dalla parte della carne e poi dalla parte della pelle e non c'è bisogno di aggiungere nulla. Controllo la cottura, il salmone si sfalda in falde perfette e di un rosa tenero. Riunisco in unico piatto e assaggio il paradiso. L'esperienza è così esaltante che mi dimentico di fare le foto. Mannaggia.

Ci riprovo dopo qualche giorno.
Questa volta rondelle di porri, pomodorini, come sopra, ma zucchine al posto delle patate.
Niente olive, voglio tenere il sapore delicato delle zucchine e poi anche i pesci scelti questa volta, sono filetti di sgombro e di orata e voglio sentire il sapore abbastanza in purezza.
Seguo lo stesso procedimento, di cottura forte delle verdure nel semi wok e poi il trasferimento nell'altra pentola al calduccio a croccantare.
Questa volta, per cuocere i pesci, aggiungo un filino di olio extravergine di oliva e cospargo i filetti di pangrattato. Metto prima lo sgombro, che ha la carne più spessa, rosolo prima la parte della carne e poi giro dalla parte della pelle. A questo punto aggiungo l'orata, sempre con lo stesso sistema, prima dalla parte della carne, più velocemente poi giro dalla parte della pelle. Cuocio a fuoco medio alto, coperto, rispetto al salmone ci vuole meno tempo e non c'è quasi odore di pesce in casa. Ottimo!
Riunisco le verdure e il pesce in unico piatto, faccio un paio di foto e assaggio.
La combinazione di sapori è davvero deliziosa, lo sgombro ha una carne un pochino più asciutta, forse avrebbe bisogno di una marinatura oppure di una maionese fluidissima e diluitissima con una citronette, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, il succo di mezzo limone o lime, un cucchiaino di maionese, e una veloce sbattitura così da ottenere una salsina cremosa ma molto molto fluida. 
Il risultato di questo modo di mangiare e che ora voglio mangiare sempre pesce!

Il giorno dopo una cena così, si ha la sensazione di essere asciutti e tonici.
Il pesce fa bene, mangiamo più pesce! 

Nessun commento: