Oggi avevo voglia di risotto, ma non avevo voglia di cucinare... e già qui il primo inghippo, ho tagliato un porro, lavato per il lungo sotto l'acqua corrente, e poi l'ho tagliato a circarondelle (non ho usato il tagliere, e quindi sono venute un po' irregolari) mettendole a rosolare in padella (non la solita, secondo errore) con un cubetto di burro e una bustina di zafferano. Appena inizia a rosolare bene ho aggiunto qualche manciata di Vialone Nano (terzo errore, non per il tipo di riso, che è ottimo per i risotti, ma perché ha un tempo di cottura inferiore al Carnaroli 15 minuti contro i 17/18 del secondo) e quindi mi sono distratta, non ho messo il vino, ho aggiunto tutto il brodo...insomma è venuto un po' troppo all'onda. Era "a mareggiata".
Ho cercato di recuperare in finale, aggiungendo un pochino di formaggio grattugiato e lavorando velocemente a fiamma altissima e poi lasciandolo riposare scoperto un po' più del solito.
Il risultato non è stato male, ma in verità...ho fatto risotti migliori.
L'ho servito con una spolverata di pepe nero aromatizzato ai chiodi di garofano e petali di rose, fatto da me, e con la purea di Umeboshi, un condimento giapponese a base di prugne salate, dal gusto molto piccato, acido salato, che aiuta la digestione.
Con la dolcezza del riso, intingendone i rebbi della forchetta ogni tanto, alternavo il sapore forte dell'umeboshi. Ci devo pensare su, e forse riprovare, ma mi è sembrato un accostamento piacevole anche se molto insolito.
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