A volte la presentazione di un piatto è importante quanto la sua bontà. Si dice che anche l'occhio vuole la sua parte, e questo conta moltissimo soprattutto quando si sta seguendo una dieta ipocalorica che potrebbe essere vissuta come "punitiva".
Il riso nero Imperatore è di una bontà divina. Ha una consistenza mantecata naturale senza aggiungere nulla degli ingredienti (burro, formaggio) che di solito si utilizzano per ottenere quel risultato di cremosità che fa del risotto uno dei piatti più confortanti e raffinati allo stesso tempo.
Di contro, il suo aspetto nero, potrebbe instillare il dubbio e il rifiuto nei palati meno avvezzi alle avventure culinarie.
Io lo preparo cuocendolo per assorbimento, mettendo acqua a sorpassarlo di tre dita e una presa piccola di sale grosso. Una volta pronto, blocco la cottura con una tazzina di acqua fredda, giro e copro. E la magia avviene, i chicchi si fondono insieme come in uno dei migliori risotti, lucidi e ricchi.
Lo tengo da parte e impiatto prima il pollo al limone e porri con cui voglio accompagnarlo.
Sono semplici fettine di petto di pollo sottilissime, saltate nella stessa padella in cui ho fatto stufare dei porri per una ventina di minuti scarsi, aggiungo succo di limone e un filo di olio extra vergine di oliva a crudo.
Tengo il pollo su un lato e posiziono il coppapasta quasi centrale rispetto alla rotondità del piatto, prelevo il riso nero Imperatore con un cucchiaio e lo metto delicatamente all'interno del cerchio delimitato dal coppapasta. Livello e tolgo.
I sughi si mischiano, i sapori si integrano. Una delizia.
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