Tempo fa, a pranzo con Lucky, abbiamo assaggiato un polipo in insalata delizioso...
Ho provato a rifarlo.
Ho preso un polipo di circa un chilo, l'ho lavato e ho tolto il becco e gli occhi. Uso la forbice, taglio tra due tentacoli e rifilo intorno, cerco di scartare il meno possibile. Metto la bestia sopraffina in pentola a pressione con due foglie di alloro, tre chiodi di garofano, una spruzzata di aceto o di vino bianco, poca acqua, il polipo tende a farne di sua e restringersi purtroppo.
Chiudo il coperchio e calcolo 20 minuti di cottura dall'inizio del sibilo. Alla fine dei quali spengo senza aprire, il polipo deve raffreddare nella sua acqua, è così che diventa morbido.
Quindi sarebbe meglio cuocerlo il giorno prima...scusatemi.
Dunque, abbiamo il nostro polpo cotto e riposato. Prendo tre coste di sedano verde, devono essere quelle grandi perché ci vogliono croccanti e saporite, il sedano è salato di suo, le lavo bene, raschiandolo un pochino all'esterno e comincio a tagliarle, con coltello molto affilato, di sbieco e molto finemente. Devono venire delle fette oblunghe.
Poi prendo tre carote grandi, le lavo e le raschio e impugnato il fidato coltello, taglio anche loro a fette bislunghe.
A questo punto c'è la prima diramazione: aglio si aglio no.
Se chi mangerà questa delizia adora l'aglio allora se ne può tritare finissimo uno o due spicchi e metterli nell'insalatiera. Se lo sopportano poco, si può prendere uno spicchio di aglio, schiacciarlo con la lama del coltello di piatto e strofinare le pareti della ciotola, buttando poi lo spicchio.
Altrimenti niente aglio. Ma è un delitto.
Metto il battuto di aglio, se c'è, nella ciotola e aggiungo olio extra vergine di oliva e. seconda diramazione, aceto bianco o succo di limone, se l'aceto non piace. Se non piace neanche il succo di limone...vabbé
Con una forchetta sbatto fino a far emulsionare l'olio e l'aceto (o il limone) e schiacciare l'aglio ulteriormente. Aggiungo prezzemolo fresco tritato o meglio tagliato a forbice.
Aggiungo le carote il sedano e il polipo tagliato a pezzi con la forbice.
Terza diramazione: io il polipo non lo spello. Secondo me è come la frutta, le vitamine stanno tutte nella buccia...la pelle non mi infastidisce anzi mi piace.
Giro il tutto con cucchiai di legno e aggiusto di sale, ma spesso non ce n'è bisogno.
Per chi non vuole rinunciare alle patate, metto in pentola a pressione tre o quattro patate lavate e spazzolate, intere e con la buccia. Se sono grandi come uova, in sette minuti dal sibilo sono cotte, altrimenti grandi un po' di più, ma non come pugni, 10/12 minuti e sono pronte.
Si possono affettare, sbucciate o meno, direttamente nel piatto, e condire con poco sale e un filo d'olio o mischiarle all'insalata.
Io la mangio così, fresca e croccante quando addenti le carote e il sedano e morbida e tiepida quando addenti il polipo. Buonissima, il polipo è uno dei miei cibi preferiti...
P.S....perchè ho chiamato questa ricetta "Polpo della Femmina e del Maschio"? Perché tutto dipende dall'altro, se tutti e due mangiano aglio ci si può baciare, e sarà bello farlo. Il polpo è un animale sensuale.
Nessun commento:
Posta un commento