Il primo ricordo di cibo "esotico" risale a quando ero bambina, frequentando la casa di due zii figli dei fiori, sentivo parlare di cibo lontano, complice l'infanzia Etiope di uno dei due, e assaggiavo sapori mai sentiti.
E' stato così, che l'imprinting l'ho avuto con il pollo al Berberé, una miscela di spezie piccante e buonissima, tipica dell'Etiopia e dell'Eritrea.
Di quel pollo al Berberé ricordo le uova. Perché nel sugo rosso di pomodoro e spezie, insieme al pollo, mia zia aveva messo ad insaporirsi anche delle uova sode.
Quelle uova mi sono rimaste impresse, calde e focose al primo impatto con la lingua, tinte di rosso e compatte. E poi l'interno morbido e soave, che donava conforto alla bocca infiammata dal piccante del sugo al Berberé.
Da grande, all'Extrafesta, assaggiai lo zighinì di carne, servito in un pane spugnoso buonissimo che faceva da contenitore e accompagnamento. Di quella sera ricordo il sapore buonissimo di questo spezzatino e del pane caldo impregnato del suo sughetto.
Tempo fa ho provato a rifare la ricetta, ma come tutti i ricordi di infanzia ricostruiti, mancava di quel qualcosa... le spezie non erano giuste, o forse la cottura o il sugo...
Stamattina, cercando senza una meta precisa su internet, mi sono imbattuta in questa ricetta, presa da questo sito www.ilcornodafrica.it, dove c'è anche una bella disquisizione su due degli ingredienti principali e ricordi d'infanzia asciutti.
Berberé:
20 peperoncini abissini (ce ne sono di almeno 5 tipi, ma senza grosse differenze, purché siano belli rossi)
1 cucchiaino di semi di coriandolo
10 chiodi di garofano
60 semini di cardamomo (quelli neri per intenderci)
½ cucchiaino di semi di sedano di montagna (ajowan, dal sapore di timo intenso e piccante)
15 bacche di pimento
1 cucchiaio di grani di pepe nero
1 cucchiaio di semi di fieno greco
1 cucchiaino di zenzero macinato
un po’ di cannella
"Mia madre con un filo di olio di sesamo ungeva il fondo e metteva la padella sul fuoco. A padella calda aggiungeva nell’ordine i peperoncini precedentemente tagliuzzati e poi i semi di fieno greco, il garofano, lo zenzero, la cannella, il pimento, e solo per ultimo il cardamomo.
Il tutto deve imbiondirsi in pochi minuti, senza bruciare e va immediatamente macinato in una polvere estremamente fine che va subito racchiusa in un barattolo ermetico.
La quantità di berberè con le dosi sopra riportate è sufficiente per preparare una decina di zighinì per diverse persone."
Oggi niente sperimentazioni, solo ricordi.
1 commento:
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