Ho trovato la salsa Ajvar facendo la spesa all'Interspar, proprio della stessa marca che spopolava in Iugoslavia quando da piccola ci andavamo in vacanza.
L' Ajvar è una delle mie salse preferite, ricordo indelebile delle vacanze da piccola in Iugoslavia, dove era sempre accompagnata da cipolla cruda e patatine fritte come contorno a raznici, cevapcici o pljeskavica oppure al maialino allo spiedo in Slovenia sulla via per andare in Croazia verso le isole di Kres o Lussino. Assaggiata anche con le patate in tecia buonissime a Trieste, l'Ajvar è una salsa a base di peperoni, melanzane e pomodoro più o meno piccante ma sempre godibile. Annusarla e mangiarla è come prendere una macchina del tempo, ricordi di vacanze al mare con i miei, la pineta del campeggio di Osor, la passeggiata prima di cena a Nerezine, dove come prima cosa mio papà ordinava già la cena e poi, visti i tempi molto lunghi di preparazione, si andava a fare un giretto nel paese e anche un po' di spesa per il giorno dopo. Il cibo era semplice e gustoso, i Rasnici degli spiedini di carne morbidissima, i Cevapcici che erano delle salsiccette speziate o la Plieskavica una antesignana dell'hamburger ma super speziata, tutto rigorosamente cotto alla griglia tanto che ormai l'odore di grigliata è sinonimo di cena al mare. Le patatine erano buonissime e vere, tagliate a mano e non un po' di buccia rossa ancora attaccata, la cipolla bianca affettata sottilmente, immancabile e odiata da noi bambini e ora amata. Mia mamma ordinava anche insalata, che era verde dell'orto dietro al ristorante e con pomodori saporitissimi, profumati e sodi. Erano tempi semplici e felici.
Il cibo è memoria.
Nessun commento:
Posta un commento