sabato 1 marzo 2025

Baccalà Mantecato e Germogli

 


Ammetto che questo baccalà mantecato l'ho comprato già fatto. 
Una prima importante premessa è che in tutta Italia si intende per baccalà il merluzzo essiccato sotto e successivamente dissalato tenendolo a bagno in acqua per qualche giorno e che quindi si reidrata, mentre per stoccafisso si intende il merluzzo fatto essiccare all'aria e che va reidratato anch'esso. Questo in tutta Italia tranne che in veneto dove per baccalà si intende il merluzzo essiccato all'aria. Di fatto si parte da due tipi di conservazione che rendono il pesce secco e che va reidratato e/o dissalato con una operazione lunga di mantenimento in acqua per 3 o 4 giorni, cambiando l'acqua ogni tot ore. Al giorno d'oggi è possibile acquistare il baccalà già pronto per essere cotto brevemente, o nel reparto dei surgelati o nel reparto del pesce fresco.
Avevo un ricordo vago di un baccalà alla vicentina servito con polenta bianca, assaggiato nelle zone di Vicenza una volta in gita. Il baccalà alla vicentina viene cotto nel latte, partendo da baccalà reidratato e rosolato con cipolle e aromi. E un altro ricordo di una volta che l'ho assaggiato a Pordenone, in cui  faceva parte di un tris di mousse di pesce serviti su crostini, quello era il baccalà mantecato. Il baccalà mantecato viene fatto con baccalà già reidratato, bollito in acqua e foglia di alloro per qualche minuto e poi frullato con olio extra vergine di oliva, succo di limone e uno spicchio di aglio omettibile, come per fare la maionese, si frulla finché si ottiene una consistenza spumosa, una mousse appunto. Si serve solitamente su crostini di polenta o di pane rustico come antipasto.
Questa volta l'ho provato servito con germogli, pomodori freschi cuore di bue e pomodori secchi sott'olio e una polentina Taragna lasciata molto fluida. Che bontà!