Avevo in casa ancora metà zucca che ho usato l'altro giorno per farla al forno. Oggi è un giorno grigio e freddo. Sono dovuta uscire di corsa per andare a fare delle commissioni e invece ho voglia di casa.
Metto a bollire un po' d'acqua, uso il bollitore per il tè, e intanto lavo, sbuccio, affetto, privo dei semi e riduco a tocchetti la zucca.
Recupero due pezzetti di crosta di grana e butto tutto nella padella antiaderente ceramicata con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Il grana comincia subito a fondere, la padella è già calda.
Quando la zucca si è rosolata per bene, metto due pugnetti e di riso a persona più uno per la pentola. Muovo velocemente il riso con il cucchiaio di legno, per farlo brillare per bene. Ho usato Vialone Nano, uno dei miei risi preferiti per fare il risotto. Sfumo con uno spruzzo di cognac (ma vino bianco potrebbe andare bene comunque...) e faccio insaporire uniformemente.
Verso l'acqua bollente, sovrastando il riso e la zucca di un dito scarso, un cucchiaino di bordo granulare iposodico Sohn, giro, e lascio cuocere così, senza più toccare il riso, fino ad assorbimento.
Ci mette circa un quarto d'ora, il tempo del riso per cuocere a puntino. Spengo, metto un fiocchetto di burro e una spolverata di grana grattugiato. Siccome il riso ha assorbito tutta l'acqua in cottura, ne aggiungo circa mezza tazzina da caffè, a occhio, per aiutare a mantecare. Mescolo delicatamente e copro.
Dopo circa tre minuti il risotto è pronto, morbido all'onda e soavemente profumato. Lo impiatto e finisco di condire con l'ultima spolverata di grana e un filo di olio extra vergine di oliva.
Ho acceso una candela, anche se è mezzogiorno, rompe il grigiore con il suo piccolo sole caldo.
Bon apetit!
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