Il mio approccio all'esecuzione dei dolci è un po' quello che potrebbe avere un adolescente nerd con la fame chimica. E così come il nerd non ho quasi mai in casa gli ingredienti che servono.
O per lo meno non tutti nello stesso momento.
Di nuovo in lockdown, l'ultima spesa non di frutta e verdura, risalente a metà ottobre, mi tocca improvvisare traendo ispirazione per i pesi dalla bustina di lievito per dolci e dividendo a metà perché sono da sola:
225 grammi di farina di avena e di riso, con più preponderanza per quella di avena
1 uovo
1/2 bustina di lievito istantaneo per dolci
una presa di sale
Per prima cosa accendo il forno a 180 ventilato, così inizia a scaldarsi, impasto tutto direttamente nel barattolo da 1 kilo di yogurt, dove ne è rimasto sul fondo circa 5 cucchiai, aggiungo 3 cucchiai di olio di vinaccioli (non ho burro) e 3 di amaretto di Saronno. Non ho zucchero ma ho un vasetto piccolo di marmellata di limoni che devo far fuori perché è troppo densa per spalmarla, la diluisco con acqua calda (non ho latte) e aggiungo all'impasto.
Lavoro l'impasto finché diventa fluido, aggiungendo altra acqua se serve.
In una tortiera antiaderente dove ho già posizionato la carta forno, verso l'impasto che essendo fluido si dispone uniformemente. Ho 2 mele Gala, le lavo e taglio a fette verticali, togliendo solo picciolo e fondo, lascio buccia, torsolo e semi. Dispongo le fette in maniera ordinata creando un motivo a raggiera e cospargo con un paio di cucchiaini di zucchero di canna integrale Mascobado e fiocchetti di burro dell'ultimo pezzettino che mi è rimasto.
Inforno e calcolo 25 minuti. Passato il tempo la torta è ancora pallida e dal centro lo stuzzicadenti riemerge un pochino umido, ci vorranno altri 35 minuti circa per vedere l'aspetto dorato che hanno di solito le torte e sentire spargersi per casa il buonissimo profumo.
Non è lievitata molto ma ha un sapore pieno e gustoso, la parte superficiale e i bordi sono belli croccanti e finalmente posso gustarmi una bella fetta di torta di mele che mi accompagnerà per qualche giorno a colazione o a merenda con il tè.
Good job bro'!
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