Eccoci di nuovo ad un'altra puntata dell'arrosto di tacchino risolutore di pranzi, cene, schiscette e merende; questa volta ho massaggiato il petto di tacchino con Harissa in polvere e dopo averlo rosolato con un filino di olio su tutti i lati, l'ho adagiato su un letto di cipolle e mele nella pentola di ghisa, a cuocere per un paio d'ore a fuoco bassissimo, quello del caffè per intenderci.
L'Harissa è una salsa il cui ingrediente principale sono il peperone rosso e il peperoncino, tipica della Tunisia, della cucina Magrebina e del nord africa. Viene ottenuta pestando peperone rosso, peperoncino con olio di oliva, aglio, coriandolo, carvi e cumino, il nome di questa salsa deriva infatti dall'arabo harasa che significa appunto pestare. Facilmente trovabile nel reparto della cucina etnica di qualsiasi supermercato, si presenta solitamente in tubetto giallo con disegnati dei peperoncini rossi e arriva dalla Tunisia. Nei negozi più forniti è possibile anche trovarla sotto forma di miscela di spezie in polvere ed è questa che ho utilizzato per massaggiare il mio bel pezzo di tacchino. La prossima volta voglio provare ad unire al massaggio anche una parte di salsa, incidendo la carne così da farla penetrare nei tagli e insaporire e colorare la carne. Il solo rub della polvere infatti ha dato un sapore molto delicato.
Una volta raffreddato l'arrosto, ci vuole qualche oretta, lo taglio con il mio fidato coltello giapponese e lo metto in frigo pronto per essere preso all'occorrenza. L'ho servito con solo zucchine al vapore e un po' della sua salsa di mele e cipolle e un'altra volta accompagnato da cous cous e verdure.
Super!

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