mercoledì 16 aprile 2025

Miso Hungry e il Tè Matcha

 





Un altro giorno e un'altra merenda questa volta accompagnato da tè matcha. Qualche tempo fa ho visto un film documentario del 2015 che si intitola "Miso Hungry". Diretto da Tim Delmastro e interpretato da Craig Anderson che racconta la sua storia di giovane regista e attore neozelandese che accetta di cambiare stile di vita e alimentare andando per 12 settimane in Giappone e nutrendosi solo in maniera tradizionale giapponese, per lui, 38enne neozelandese, sedentario abituato a nutrirsi di fast food, che pesa il doppio del suo peso raccomandato rappresenta una sfida difficile ma che opera un cambiamento salvifico. 
Uno dei grandi cambiamenti riguarda il bere, abituato a bere litri di bibite gassate zuccherate, passare a bere solo acqua e tè matcha crea nei primi giorni addirittura un disagio fisico, con malessere, nausea, e crisi di astinenza da zucchero. In seguito però, proprio il tè matcha diventa il suo feticcio personale, lo prepara al mattino, lo mette in un thermos, e ne attinge per tutta la giornata. 
Il té matcha ha riconosciute proprietà antiossidanti, ricco di vitamine e minerali, e protettive dell'attività cardiovascolare, migliora la digestione e la concentrazione mentale. 
Nei miei esperimenti ho provato che prepararlo con il frullino tipico in bambù, chiamato chasen, cambia notevolmente il sapore rispetto all'averlo preparato con un frullino normale o tipo quello per fare il latte montato per il cappuccino, dove il sapore rimane terroso e amarognolo, con il chasen il sapore risultante è più delicato e burroso, erbaceo fresco. 
E' necessario frullarlo facendo un movimento a zig zag, fino a che si forma una schiuma con bolle simili a perle isolate che galleggiano in una spuma marina. Si sorseggia da solo oppure accompagnandolo ad una merenda, dolce o meglio salata.  

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