sabato 29 luglio 2017

Bucatini e Polpette


Ogni tanto mi viene voglia di mangiare un bel piatto di pasta con il sugo di polpette. Il più buono lo faceva mia zia Elsa, impastava metà carne di manzo e metà di maiale macinate, con qualche pezzo di salsiccia privata della pelle, un uovo, un po' di pangrattato e di formaggio grattugiato e poi le cuoceva nel sugo di pomodoro, perché l'obbiettivo era condirci una bella pasta al dente, spaghetti o bucatini, i miei preferiti. Così ci mangiavamo questi spaghetti goduriosi, guardandoci negli occhi come Lilli e il Vagabondo, e eravamo sazie di cibo e di felicità. 
Era la mia zia preferita, una bella risata argentina e un carattere meraviglioso e forte.
Stasera fa freddo, ho fame e non ho voglia di cucinare, mi manca mia zia. 








giovedì 27 luglio 2017

L'Omelette Blanche


L'altro giorno, in giro per supermercati, ho provato a comprare una confezione di albumi, pensando che potessero essermi utili per rinforzare delle uova al tegamino. E così è stato, una sera per cena mi sono preparata due uova al tegamino e ho aggiunto un po' di albumi, le uova sono diventate molto soffici e buonissime. Però mi sono ritrovata con una confezione quasi piena di albumi da far fuori in tre giorni...
Così mi sono ricordata di una omelette fantastica, mangiata al Mon Bistrot, fatta con 5 o 6 uova. L'abbiamo mangiata in due talmente era grande, ed era morbida, fluffosa, perfetta.
Io adoro le uova, ma con le frittate e le omelette ho sempre avuto dei problemi di esecuzione, mi escono non compatte, o addirittura le omelette non mi escono e si trasformano prontamente in uova strapazzate, che sono buonissime, ma io volevo l'omelette.
Avevo tutti questi bianchi da utilizzare e ho iniziato casualmente, in una padella anche fin troppo grande, mettendo un po' di olio extra vergine di oliva e lasciandolo scaldare. Nel frattempo ho iniziato ad agitare la confezione di albumi, come uno shaker, e intanto pensavo a cosa mettere dentro la mia omelette, non avendo ne prosciutto ne formaggio per rifare la fantastica omelette.
Verso gli albumi shakerati e con la spatola spingo il bordo, man mano che si forma, verso l'interno.
Così facendo, la parte liquida si ridistribuisce verso l'esterno e cuoce, mi aiuto anche inclinando la padella. Quando gli albumi sono abbastanza uniformemente cotti, ma ancora belli morbidi, spalmo due cucchiai di yogurt greco, su metà di quella che al momento è una frittata, aggiungo dei tocchetti di quartirolo e qualche germoglio.
Con molta attenzione sollevo la metà vuota e la ripiego sulla metà farcita. abbasso il fuoco e lascio che il formaggio si sciolga un pochino al calore del fuoco, prima di servirla.
Yum! Ottima!




mercoledì 26 luglio 2017

Le Gioie Minimali del Petto di Pollo Aglio e Zenzero con Patate e Porri


E' un po' di giorni che ho sempre voglia di mangiare pollo. Pollo al lime, pollo arrosto, pollo allo spiedo, e oggi pollo allo zenzero e aglio.
La ricetta è super facile, veloce e prevede l'uso di una sola pentola anche per preparare il contorno.
Pelo e sminuzzo un pezzo di zenzero, lo metto in una padella antiaderente con un cucchiaio scarso di olio extra vergine di oliva e 3/4 spicchi di aglio in camicia, schiacciati con la lame del coltello usata di piatto. Appena inizia a sfrigolare, posiziono le fette di petto di pollo e le lascia dorare cuocere per bene da entrambi i lati, poi le tolgo, insieme all'aglio e lo zenzero e tengo tutto da parte. L'aglio lo butto.
Nella stessa padella metto a cuocere due porri tagliati per il lungo e lavati bene sotto l'acqua corrente e due patate lavate, sbucciate e tagliate a fette di circa 4 millimetri con la mandolina.
Lascio dorare per bene le patate girandole da tutte e due i lati e così anche per i porri. Aggiungo un pochino di acqua e coprendo con il coperchio porto a cottura soda le patate e i porri.
Alzo di nuovo la fiamma, rimetto un goccino di olio e trasferisco i petti di pollo e lo zenzero di modo che facciano la crosticina e tornino di nuovo belli caldi.
Servo il tutto in un solo piatto, aggiungendo solo qualche granello di sale sulle patate e sul pollo, solo un filino di olio a crudo sul pollo e mi gusto il tutto in santa pace.
Ahhh che buono il pollo!

sabato 22 luglio 2017

Radiatori alle Zucchine Caramellizzate


Ogni tanto mi imbatto in ricette lette su internet che si insinuano come un tarlo e poi dopo qualche giorno cerco di ritrovarle per poterle fare. E non le trovo più. L'altra notte leggevo di questa ricetta in cui le zucchine dovevano cuocere ben 45 minuti e ho pensato, che pappa... (a me la verdura piace bella soda e soprattutto le zucchine sono legate ad un ricordo di quando ero piccola, quando mia nonna, che era scarsa in cucina, le aveva fatte bollire a pezzi in un bel po' di acqua ed era venuta fuori una pappa immonda...) 
Comunque, leggo di questa ricetta e mi si installa il bug mentale.
Dopo qualche giorno cerco di recuperarla, fortunatamente ricordo dove l'ho letta, sulla pagina di Sara Porro (che scrive per Dissapore) e che ne elogiava la bontà. Siccome Sara Porro scrive bene, ironica e dettagliata e si avvicina ai miei gusti culinari, ho rintracciato la fonte. Che è Bon Appetit.

La ricetta di Bon Appetit è la variante di un giornalista a una ricetta apparsa qualche tempo prima.
O cosi mi sembra di aver capito...
Di fatto le zucchine, tagliate a pezzi piccoli presumo, cuocono a fuoco basso per 45 minuti, dopo aver rosolato con aglio e olio di oliva. Nei 45 minuti si opera il processo di caramellizzazione che rende le zucchine cremose all'interno e deliziosamente abbrustolite fuori. Miscelandole con un po' di acqua di cottura della pasta e con la pasta stessa, dovrebbe crearsi una crema vellutata e morbidissima che avvolge la pasta. Ah dimenticavo, con l'aiuto di un po' di formaggio ovvio. Grattugiato.
Le mie zucchine non sono venute proprio così, forse il tegame era troppo sovradimensionato rispetto alla quantità di zucchine, ne ho usate 3, o forse ho sbagliato qualcosa. 
Ma è venuto un bel piatto di pasta gustoso, diverso dal mio solito sugo con le zucchine. Ottimo anche se un pochino indigeribile alla lunga.
Ho tagliato 3 spicchi di aglio verticalmente a metà così da individuarli subito e poterli togliere a fine cottura. Messi a sfrigolare nell'olio extra vergine di oliva e aggiunto 3 zucchine tagliate a mezze rondelle. Rosolato velocemente, abbassato il fuoco, aggiunto man mano un pochino di acqua per mantenere la giusta umidità per far accadere la caramellizzazione. 
Una volta che la pasta, radiatori della Rummo, era quasi pronta, l'ho scolata e tenuto via un pochino di acqua di cottura. Ho messo la pasta e l'acqua nel tegame, alzato la fiamma e mantecato la pasta con le zucchine. Qualche foglia di basilico fresco e la pasta era pronta. Non ho messo il formaggio, volevo sentire bene il sapore così, in purezza.




mercoledì 19 luglio 2017

Le Acque Aromatizzate

Soprattutto con questo caldo, ma sempre in generale, il nostro corpo necessità l'introduzione di circa 2 litri di acqua al giorno. Non tutti in un colpo ma costantemente durante la giornata. Bere acqua garantisce il buon funzionamento degli organi interni, una bella struttura di pelle e capelli, migliora l'alito e la digestione, soprattutto se all'acqua aggiungiamo spezie o frutti in infusione. 
Ecco che allora ci si può sbizzarrire con infusioni di frutti di bosco o di anguria, di cetriolo o di pesche, menta, limone, mela e cannella, basilico, e ovviamente zenzero.
L'acqua allo zenzero fa bene è buona e migliora le difese immunitarie oltre ad avere effetti benefici molteplici. Che si faccia bollire una ventina di minuti alcune fettine di zenzero in un litro d'acqua e poi la si beva come tisana o, facendola raffreddare, come bevanda dissetante durante il giorno, l'acqua di zenzero è una panacea. Per chi lo trovasse troppo irritante se ne può fare una versione più delicata procedendo con l'infusione a freddo, alcune fettine di zenzero, in un litro di acqua fredda, si lascia tutta la notte e poi si beve il giorno dopo. Aggiungendo qualche goccia di succo di limone oppure qualche fogliolina di menta o di basilico, si varierà il gusto e potremo sbizzarrirci a bere acque salutari, a zero calorie, dissetanti e con le proprietà del frutto o della spezia aggiunti.
Se ne può mangiare un pezzettino o la fetta o il frutto, così da avere anche un piccolo assaggio di sapore concentrato, e a fine giornata, senza accorgersi, avremo bevuto l'acqua prevista.
Le acque aromatizzate possono essere un idea anche per un aperitivo salutare, per non cadere in tentazione con le bibite alla soda, e se proprio mancano le bollicine, nulla vieta di aggiungere acqua gassata all'infusione. Qualche cubetto di ghiaccio e ci si potrà gustare tutto il sapore senza danno.

In alternativa alla frutta e alle spezie, o in aggiunta, si può unire all'acqua poche gocce di olio essenziale. Non tutti gli oli essenziali sono adatti al consumo interno, e anche tra quelli adatti al consumo interno, ci deve essere sulla confezione la dicitura adatto al consumo interno oppure integratore alimentare. Tra quelli adatti vi sono il limone, l'arancio dolce, la lavanda, il finocchio, 2 o 3 gocce al massimo in una bottiglia da 1 litro 1/2, da soli, abbinati tra loro oppure abbinati allo zenzero o ad una tisana anche fredda. 
Attenzione, prima di utilizzare gli oli essenziali, leggetene le proprietà su un libro o su più siti, così da essere certi che l'olio essenziale scelto sia adatto a voi e che non rechi danno. Gli oli essenziali possono essere molto potenti, soprattutto utilizzati oralmente, e potenzialmente dannosi se usati senza criterio ne studio. 
Se si hanno patologie conclamate, se si è in gravidanza o si sta allattando, se si sospetta di avere qualche disturbo sia fisico che psichico, se si è in cura con farmaci, prima di utilizzare gli oli essenziali dovete chiedere al vostro medico.


























Foto: Fonte Google, se qualcuno ne riconosce la proprietà, mi contatti e indicherò l'origine delle immagini.

venerdì 14 luglio 2017

Oolong - Le Ali del Drago


Il Tè verde fa bene ma a me non piace. Ha solitamente quel sapore asprigno e di erba secca che non mi dice nulla e anzi mi da fastidio, vuoi mettere con la pienezza rotonda di un bel Tè nero? Ecco tutta un'altra cosa.
Siccome sono una grande bevitrice di tè, dovevo risolvere questa cosa, mi piace unire l'utile al dilettevole e cerco, per quanto posso, di creare piatti golosi ma che facciano anche bene, che sfruttino le qualità intrinseche farmaceutiche dei cibi.
Così sono andata nella mia erboristeria di fiducia, dove hanno una selezione invidiabile di vari tè sfusi, e mi sono fatta un viaggio nei profumi e nei sapori che può avere un Tè verde di qualità e un Oolong.
L'Oolong è un Tè semifermentato, una via di mezzo tra il tè verde e il tè nero. La parola Oolong significa Le Ali del Drago, poiché la foglia, accortocciata, quando viene a contatto con l'acqua, inizia a dispiegarsi e assume un movimento di apertura alare, di un verde bellissimo. Vola nella tazza, guardare un Oolong aprirsi è di per sé un esercizio Zen.
Quindi annuso tutti i tè verdi aromatizzati alla maniera dei tè neri. Biscotti, cacao, fiori di ciliegio, mandorla, hanno profumi meravigliosi che invitano e sapori morbidi e levigati come biglie di vetro.
Il tè oolong è una scoperta piacevole anche al gusto, rotola ed è morbido.
Ne acquisto un po', hanno nomi poetici: Samurai, Piccolo Principe, Sakura, Sogno di Michelangelo, Cookie Oolong...
Ho fotografato la composizione ogni volta che ne provavo uno, le ho postate sul profilo Instagram di Una Golosa a Dieta, e poi mi facevo accompagnare dal profumo e dal sapore del tè mentre dipingevo o scrivevo.
Il sapore pieno e corposo di alcuni ha permesso di aggiungere altra acqua alla teiera già bella capiente e ne usciva un tè ancora ottimo. Litri e litri di tè.
Il tè fa bene, bevete tè.


Foto: Fonte Google, se qualcuno ne riconosce la proprietà, mi contatti e indicherò l'origine delle immagini.


mercoledì 12 luglio 2017

Ricordi di Alghero


Alghero mi è rimasta nel cuore, una vacanza con una bella amica, il vento in faccia perchè pedalavamo veloci in bicicletta, le spiagge candide e il mare cristallino, il silenzio dei pomeriggi nelle vie acciottolate, le penniche, il sole, il cibo e il vino. Le spese sane, con grandi insalate di pomodori freschi, cetrioli e peperoni croccanti, cipolla, il pane e la ricotta di pecora. Il pesce e la carne alla griglia, i formaggi meravigliosi della Sardegna, il porceddu del ristorante della Barbagia, la lingua bollita condita solo con sale grosso prezzemolo e l'olio extra vergine delle campagne intorno, il vino, Cannonau, Capocaccia, Monica di Sardegna...
Stasera ho aperto una bottiglia di Capocaccia di Sella&Mosca, ne verso poco in un bel bicchiere, intanto preparo il piatto che andrò a gustarci insieme. 
Taglio un pomodoro, aggiungo i germogli che ho coltivato negli ultimi giorni, una cucchiaiata di hummus e mezza ricotta di pecora. Il profumo del vino e il suo sapore si sposa con la grassa cremosità della ricotta. A volte basta solo un dettaglio per rendere speciale una cosa. 

martedì 11 luglio 2017

La Pasta Tascia, una Terrazza, il Mare e la Mozzarella al Limone


Recentemente sono uscita a cena con amici, doveva essere una pizza e invece grazie a loro ho provato tutta una cena a base di pesce, dividendoci in 5 i 5 piatti diversi e abbondanti della pizzeria La Caprese: spaghetti ai frutti di mare e cacio pepe e cozze, entrambi deliziosi, una impepata di cozze magnifica, una freschissima insalata di mare, un fritto misto croccante come non mai e per finire un assaggio di dolci, babà, pastiera e torta alle fragoline di bosco. La conversazione frizzante, l'amore per il buon cibo condiviso da tutti, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il relax hanno accompagnato il buon cibo in una serata calda di piena estate. Chiacchierando è saltato fuori un suggerimento per gustare la mozzarella a me ignoto, con il succo di limone. Sarà perché il consiglio mi è stato dato da questo amico che adora il cibo e cucinare, mi sono fidata e ho provato.
Stasera a casa, mentre preparavo la pasta Tascia, riemersa dai ricordi di una vacanza in Sicilia e di un altro ragazzo dagli occhi azzurri che me la preparò, ho messo a bagno una bella treccia di Bufala Campana in acqua calda. Mangiare la mozzarella fredda di frigorifero è un delitto. Stando a bagno con l'acqua calda, il sapore delicato del latte si rianima, la consistenza a prima vista gommosa della mozzarella fredda si ammorbidisce e diventa di nuovo delicata e filante. La spezzo con le mani, per non chiudere i piccoli alveoli di latte tagliandola con il coltello, così che il latte possa gocciolare e mischiarsi con l'olio e il succo di limone. Non avendo specificato quanto, sono andata per gradi. Ho dato una prima spruzzata di limone, una macinata di pepe nero, e un filo di olio extra vergine di oliva. Assaggio e decido di aggiungere ancora un po' di succo di limone. La fresca asprezza del limone ci sta benissimo e dona una sfaccettatura accattivante e rinfrescante. Il sapore della mozzarella ne salta fuori esaltato, e nella contrapposizione dei sapori, ognuno è percepibile distintamente.

Mentre la mozzarella si ammorbidiva e insaporiva, ho preparato la pasta Tascia, ricordo di una estate di più di 30 anni fa, la pasta Tascia, così mi fu detto, era la pasta popolana che si preparava per mangiarla in spiaggia la domenica.
Ho affettato tre spicchi di aglio e li ho fatti imbiondire delicatamente in un pochino di olio di oliva prelevato direttamente dalla scatoletta di tonno che poi mi servirà. Ho sbriciolato tre peperoncini di Cayenna e ho aggiunto un pomodoro perino bello maturo, tagliato a piccoli pezzi. 
Soffriggo piano, fino a quando il pomodoro si attacca al fondo della padella iniziando a caramellizzarsi. A questo punto aggiungo un po' di tonno e, senza sbriciolarlo troppo, lo unisco al sughetto. La pasta è quasi pronta, la scolo al dente, tenendo un po' di acqua di cottura, e la faccio saltare nella padella del sugo con un paio di cucchiai della sua acqua. Servo con basilico spezzettato e me la gusto così, bella fumante, ma è buona anche fredda. 

Grazie a tutti gli amici dagli occhi azzurri e dal carattere solido e schivo, che nascondono un animo appassionato.


lunedì 10 luglio 2017

Vita dei Germogli: Finalmente Si Mangia!


Ecco un micro esempio di come si possono gustare i germogli, avevo del pollo arrosto avanzato, ho aggiunto un pomodoro a fette e una manciata ciascuna delle due coltivazioni casalinghe di germogli, qui sotto i germogli di soia verde e più sotto il mix di trifoglio, rapanelli e broccoli. Il mix ha un sapore piccantino e gustoso, si sposa con la carne di pollo che invece è compatta e neutra. I germogli di soia invece hanno un sapore fresco e sono croccanti, oppongono una leggera resistenza ai denti e sono buonissimi anche loro.
Ricchi di sostanze nutritive potenziate e freschissime, i germogli fanno benissimo.



domenica 9 luglio 2017

La Bruschetta


La bruschetta è una delle cose più buone che c'è. Da sola o con qualche fetta di pomodoro, con il basilico, con l'origano, con il peperoncino, a merenda, a pranzo, a cena e perfino a colazione, fa bene, è sana e mette allegria. A me sempre. 


Questa l'ho fatta tostando del pane casereccio (tipo pane pugliese) sulla piastra, strofinando la fetta abbrustolita con uno spicchio di aglio finché si è consumato tutto, un giro di olio extra vergine di oliva e mangiata che ancora scottava le dita. 


sabato 8 luglio 2017

Vita dei Germogli: Terzo Giorno e Conservazione al Fresco


Terzo Giorno
Il terzo giorno per il fieno greco non è foriero di cambiamenti, mentre per la soia verde, o fagiolo mungo che dir si voglia, c'è stata l'esplosione. In realtà quando è così "fogliuto" può essere già messo via nel vaso di vetro.


Sotto invece il mix di semi, partito in sordina ora è una piccola prateria. Alcuni semi hanno già le foglioline altri sono un pochino più indietro, ma nel complesso possono essere messi nel vaso di vetro anche loro.



La Conservazione
Una volta raggiunto lo stadio di germogliazione desiderato, i piccoli germogli devono essere trasferiti in un vaso di vetro capiente, per far in modo che non si schiaccino tra loro, e possono essere conservati in frigorifero per circa una settimana, avendo cura di sciacquarli una volta al giorno con acqua corrente fredda e scolarli molto bene.
A questo punto si apre il vaso e si pesca una manciatina di germogli, si mangiano anche così, freschissimi e croccanti, ognuno con un suo sapore peculiare. L'abbinamento più adatto è con una bella insalata oppure con dei formaggini freschi e delicati, tipo caprino, robiola, ricotta.
La fantasia però è l'unico limite, provateli in un panino con una spalmata di hummus o con pomodoro e mozzarella, oppure sopra una minestra di verdure tiepida, o come decorazione di un piatto di risotto o di pasta, come contorno a pesce al vapore o carne alla griglia.
Ottimi usati come ripieno di involtini cinesi o vietnamiti, i primi con una cottura molto veloce, i secondi crudi e belli rinfrescanti.



venerdì 7 luglio 2017

Vita dei Germogli: Primo e Secondo Giorno

Primo Giorno


I primi germogli sono spuntati, a distanza di un giorno il fieno greco (sopra) ha un seme solo che ha fatto uscire una puntina timida, mentre i fagioli mungo (sotto) sono già per la maggior parte sbocciati.
Dal mix di semi trifoglio/broccoli/rapanelli nessuna notizia. Sciacquo e scolo l'acqua, sia al mattino che alla sera.


Secondo Giorno


Il secondo giorno ecco spuntare qualche semino dal mix trifoglio/broccoli/rapanelli (sopra) e IL seme di fieno greco che ha buttato fuori ieri è cresciuto di più (sotto).


La soia verde, o fagioli mungo, come sempre da grande soddisfazione (sotto).
A presto con i prossimi sviluppi della vita dei germogli. Come sempre, una bella rinfrescata con acqua fredda e scolatura, sia al mattino che prima di andare a dormire.
Buonanotte piccolini.


giovedì 6 luglio 2017

Skordalià - La Crema Greca di Patate e Aglio





Premetto che io adoro le patate schiacciate, condite semplicemente con olio e sale, molto più del purè.
Questa versione di patata schiacciata l'ho assaggiata la prima volta in Grecia, e da allora la rifaccio ogni tanto perché quando fa caldo è piacevole e digeribile.
La ricetta è molto semplice e ha tantissime varianti. Prima della scoperta dell'America veniva preparata con pane raffermo. Confesso che non l'ho ancora provata così, dovrò rimediare.
Per prima cosa si fanno lessare delle patate intere con la buccia.
Io le stavo preparando per l'insalata di polpo e patate (che trovate qui) e quindi ne ho aggiunte un paio in più.
Una volta lessate, in pentola a pressione dal sibilo ho calcolato 10 minuti di cottura per patate grandi come pugni, le ho fatte raffreddare e spellate.
Con lo smashpotatoes o meglio con la forchetta se come a me piace la consistenza più granulosa, si schiacciano le patate, si aggiunge uno o due spicchi di aglio, schiacciati anche loro, il succo di un limone e un pochino di olio extra vergine di oliva. Si amalgama bene il tutto e di norma si serve allargandola su un piatto piano e decorandola con olive kelemata nere greche. Non avevo le olive e ho provato a farla a cupoletta spolverizzandola con pepe nero.


Oggi l'ho mangiata con un po' di petto di pollo allo spiedo lasciato in infusione con cipolle di Tropea e aceto di mele.
Potrebbe essere definita la versione estiva delle patate schiacciate, che in inverno, belle calde, confortano e riempiono. Viva la cucina greca!







mercoledì 5 luglio 2017

Operazione Octopus



E' circa un mesetto emmezzo che mi è tornata la voglia di mangiare pesce. Il pesce fa bene ma costa e per come vanno le mie finanze a volte non riesco a prenderlo. Così ora che mi è tornata la voglia e che mi farebbe bene mangiarlo, ho dovuto rivedere le spese e far saltare fuori il budget pesce.
Premesso che tra la vastità del mondo pesce, i miei preferiti sono i pesci non a forma di pesce, quindi molluschi, crostacei e sopra tutto di tutti il Polpo. 
Del polpo non mi passa mai la voglia, a volte la sento arrivare prepotente, insieme alla voglia di altri ingredienti, sempre quelli, che mi hanno convinto che il mio corpo registra ad un certo punto un calo di qualche minerale e che mi spinge a cercare sempre nello stesso periodo, polpo, fegato, vino rosso, carne rossa e cioccolato. Un qualche equilibrio rame-ferro che si scompensa e che il mio cervello segnala.
Così, armata del mio budget pesce, sono andata a fare la spesa. E ho dimenticato di prendere il prezzemolo, era li, di fianco al basilico fresco, che ho preso. Quindi polpo e patate al basilico e aglio.
Si comincia con il lavare bene la bella bestia affettuosa e si controlla che abbia una fila di due ventose su ogni tentacolo, cosa che dovrebbe essere osservata prima dell'acquisto, perché se ne ha una fila sola non è polpo, è un moscardino.
Lavato e tolto il becco e gli occhi, del polpo poi non si butta niente. Questa volta l'ho bollito in poca acqua e aceto, in pentola a pressione, di solito lo faccio rosolare con alloro, uno spicchio di aglio e un filo d'olio e poi aggiungo acqua e aceto o vino bianco.
Ho aggiunto anche due chiodi di garofano.
Chiudo il coperchio e dal sibilo della pentola a pressione calcolo 20 minuti di cottura. Passati i minuti, spengo il fuoco e lascio li, senza sfiatare. Lascio lì il polpo ad ammorbidirsi e raffreddarsi nella sua acqua di cottura. Se ne parla domani.





Il giorno dopo tolgo il polpo dalla sua acqua e lo taglio. Lascio le ventose, adoro mangiarle, sentire sulla lingua la loro consistenza che crea il sottovuoto, e lascio la pelle, che mi piace, ha un colore bellissimo e sono convinta faccia bene. Come con la frutta, le vitamine sono tutte nella buccia...
Sbuccio due spicchi di aglio e li gratto per ottenere una crema di aglio che vado ad unire al succo di un limone sbattuto con due cucchiai abbondanti di olio extra vergine di oliva.
Una macinata di pepe nero, una piccola presa di sale, basilico fresco sminuzzato e vado ad unire la mistura al polpo.

Nel frattempo, ho rilavato la pentola a pressione e ci ho messo a lessare delle patate. In 10 minuti dal sibilo sono pronte. Le faccio raffreddare un pochino, giusto per poterle pelare e metto quelle più consistenti, tagliate a tocchetti, nell'insalatiera dove il polpo sta marinando, e quelle più sfarinate le uso per fare la Skordalià (la cui ricetta la trovate qui) il modo greco di fare le patate schiacciate che adoro e mi piace moltissimo.


Mentre il polpo e le patate fanno amicizia e socializzano, metto a bruschettare due fette di pane rustico, quando è bello tostato lo strofino con aglio abbondante e condisco con un filo di olio extra vergine di oliva. 
Ahhhh che bontà!