martedì 9 novembre 2010

Ode al Caco

Caco, tra i frutti sei il mio preferito.
Mangiarti è come ingoiare il sole.
E succhiare e mordere lingue d'amante.

2 commenti:

giardigno65 ha detto...

Cachi
Nella quiete della stanza ti spio
come qualcosa che non mi appartiene,
nascostamente sbircio il tuo abbandono
come dissimulando il mio interesse;
ma il mio desiderio non ha picche
ficcate nei fianchi, tra le costole,
sinuosamente segue sulle forme
il lento andirivieni della luce
che scuote la penombra della stanza
al veleggiare ampio della tenda:
volessi prenderti so che ti avrei.
Ma che varrebbe più la mia certezza?
Così percorro il fianco con la mano
come farei, lontano, col pensiero;
ti sfioro, amore mio perso nel sonno,
come un sorriso pensa un bel sogno
e le mie dita su di té pregustano
piaceri delle labbra e della lingua.
Nel freddo grigio opaco dell'autunno
fai rosseggiare un albero già spoglio,
dolce e tardivo, amore finalmente.

mk ha detto...

...è bellissima. Ha smosso in me il desiderio di essere io quella donna. mk