domenica 21 marzo 2021

Frittata di Erbette e Spinaci


L'altro giorno ho preso sia erbette sia spinaci e li ho messi subito a stufare brevemente, così non portano via spazio in frigorifero. Gli spinaci e le erbette in busta sono una delle poche deroghe all'acquisto della verdura così detta quarta gamma.

Infatti la frutta e la verdura in commercio vengono distinte in 5 tipologie a seconda del livello di lavorazione e le tecnologie alimentari applicate al prodotto dal momento del raccolto alla messa in vendita. Vengono così classificate:

I gamma - frutta e verdura fresca
II gamma - frutta e verdura conservata in barattolo
III gamma - frutta e verdura surgelate
IV gamma - frutta e verdura fresca ma lavata e confezionata in atmosfera protetta pronta per essere consumata
V gamma - frutta e verdura cotte (semplicemente o facenti parte di una ricetta) confezionate e pronte al consumo

Normalmente non acquisto insalate già lavate e tagliate di quarta gamma, perché trovo che siano depauperate da vitamine e sali minerali che se ne vanno nei lavaggi (spesso effettuati con le foglie già tagliate),  che abbiano un costo elevato senza offrire vantaggi sostanziali se non quello di non lavare qualche foglia di insalata fresca e spezzarla al momento con le mani, il gusto dell'insalata già lavata e tagliata è "strano" e non mi piace. 

Gli spinaci d'altro canto, sono laboriosi da pulire, spesso racchiudono molta terra e necessitano di più lavaggi, e tempo, per pulirli bene. 
Così mi trovo con una bella quantità di erbette e spinaci già sbollentati, che mi piace consumare così, caldi, con solo un filo di olio extra vergine di oliva a crudo, oppure con una spolverata di grana grattugiato. Dopo un paio di giorni dove ho mangiato a pranzo e a cena le verdure, mi è venuta voglia di cambiare un pochino, ho quindi saltato in padella le erbe per farle asciugare un po'. Ne frattempo ho sbattuto tre uova con un cucchiaio di latte, ho messo una manciata di grana grattugiato, sale e pepe e ho travasato le erbette spinaci dalla padella al composto lavorandolo ancora un pochino per amalgamare uova ed erbe. Ho messo un cucchiaio di olio nella padella già calda e ci ho travasato le uova per la frittata. Ho spostato la padella sul fuoco più piccolo e messo un coperchio. Dopo circa 10 minuti/un quarto d'ora, la frittata sotto era bella dorata, aiutandomi con il coperchio l'ho capovolta e l'ho fatta cuocere ancora così per circa 10 minuti. 
Una volta ottenuta una crosticina dorata da entrambi i lati, ho spostato la frittata in un piatto da portata, mangiandone un pezzetto subito. Ma la bontà della frittata si apprezza dopo qualche ora, quando ormai fredda, o tiepidina, ha avuto modo di stabilizzarsi. Il giorno dopo a pranzo quindi ho finito la frittata accompagnandola con insalata fresca, lavata al momento, fette di pomodoro, e l'avanzino del semolino ai formaggi della sera prima. 
Semolino, lavorato come fosse una polenta in acqua bollente, qualche cubetto di formaggio tipo latteria o Branzi o Fontina, un filino di olio o un pezzetto di burro per lucidare. Il giorno dopo, tagliato a cubetti e ripassato in pentola antiaderente. 



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